Andare contro corrente non è mai cosa semplice, per mille motivi. Andare contro corrente se ve ne è la necessità e se ve ne sono ragioni valide, rimane comunque una cosa coraggiosa. Andare contro corrente solo per prendersi qualche applauso (e magari qualche voto) mettendosi contro la stragrande maggioranza dei cassinesi (e forse - sottolineo forse - affascinare qualche brontolone di turno) è cosa piccola, molto piccola. Chiedere al Comune i permessi e le verifiche fatte prima di rilasciare i medesimi per gli orari e il volume della sola festa rumorosa dell'anno (l'Hawaiin Party, andata in scena Sabato scorso e che tutti conoscono da sempre) attraverso un'interpellanza che discuteremo durante il Consiglio Comunale del 27 Luglio prossimo, per me oltre che piccolo, è anche controproducente, per chi l'ha fatta.
Non importa se Fuori la Voce è un'associazione giovanile che promuove la socialità e la creatività giovanile in Paese. Non importa se Fuori la Voce organizza da 10 anni l'Hawaiin Party (e quindi certe regole non solo le conosce a mena dito, ma le rispetta). Non importa se la nostra Amministrazione Comunale sostiene e sosterrà sempre chi sul territorio si impegna per gli altri (e lo fa nel rispetto di tutti e ascoltando le esigenze di tutti). Non importa se chi ha cercato lo scontro imbastendo la polemica di turno su una frase scontata "la musica mette allegria" è stato tacciato da oltre 400 cassinesi che sui social si sono espressi a più riprese per sostenere l'Associazione. Non importa nulla di tutto questo. E tutto questo non ha insegnato nulla a chi a testa bassa continua la polemica iniziata la domenica post festa portando addirittura l'argomento in Consiglio Comunale.
A loro non importa. A loro importa solo fare un po di rumore, tanto quanto l'Hawaiin Party, ma un rumore di quelli fastidiosi. Almeno siate sinceri fino in fondo e dite che lo fate per racimolare un po di consenso. Perché non ci credo nemmeno per scherzo (e non ci crederà nessuno a Cassina de Pecchi) che voi vogliate vederci chiaro sulla burocrazia che sta dietro a Fuori la Voce e al Comune. Non ci credo (e probabilmente non ci credete nemmeno voi) che Fuori la Voce e il Comune organizzano Eventi senza rispettare le regole.
Per un pugno di voti, la politica, sarebbe disposta a tutto. Ma puntare il dito contro un gruppo di giovani volenterosi (e capaci) per colpire l'Amministrazione Comunale davvero è la prima (e spero ultima) volta che la sento. Disposti a tutto, anche sbatterci la faccia, pur di apparire.
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