giovedì 29 dicembre 2016

Ascensori alla MM2, si avvicina l'obiettivo. Ora il finanziamento c'è.

Un altro tassello importantissimo si aggiunge a quelli già posizionati nella lunga, lunghissima Campagna Istituzionale, Politica e Civile che da tempo e con caparbietà stiamo portando avanti al fine di dotare la linea Verde della Metropolitana di ascensori e/o scale mobili. 
Se nel mese di Giugno arrivò la notizia dell'emanazione di un Bando del Governo per finanziare progetti di riqualificazione delle periferie urbane e nello stesso mese comunicammo come Pd di Cassina de Pecchi di aver raccolto 1637 firme per l'abbattimento delle barriere architettoniche; se ai primi di Ottobre il Governo Renzi annunciò il finanziamento di tutti i 121 Progetti presentati dai Comuni italiani, oggi a sei mesi da quelle importanti novità, arriva da Città Metropolitana di Milano la notizia che ha ricevuto i 40 milioni di euro richiesti partecipando al Bando del Governo. 

Tra i sei Progetti specifici che i 40 milioni di euro andranno a finanziare c'è quello a cui il Comune di Cassina de Pecchi, insieme ai Comuni attraversati dalla MM2 e cioè Bussero, Vimodrone, Gessate, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola hanno partecipato e cioè quello per la riqualificazione delle stazioni, come da comunicato stampa (che trovate integralmente al link precedente): 

"Stazioni linea metropolitana MM2 nei Comuni di Bussero, Cernusco sul Naviglio, Cassina de’ Pecchi, Gorgonzola, Gessate, Vimodrone; edifici Edilizia Residenziale Popolare (ERP), Giardino Cascina Tre Fontanili e sentiero Burrona in Comune di Vimodrone; ciclofficina in Comune di Bussero".

Non possiamo che esserne felici e aspettare ulteriori sviluppi di una vicenda che ci ha visti e ci vedrà ancora protagonisti, fino a quando l'obiettivo non sarà raggiunto.

martedì 27 dicembre 2016

Gli errori (inconfutabili) e la bombetta di Natale

Quanto avvenuto il 22 Dicembre 2016 durante l'ultima seduta di Consiglio Comunale dell'anno sta destando discussione tra l'opinione pubblica. Giustamente aggiungo, perché i cittadini devono sempre essere messi a conoscenza e poter giudicare di conseguenza gli atti che li riguardano da vicino. 
Veniamo al punto. Alle 20.00 di sera (1 ora prima del Consiglio Comunale) vengo contattato dai colleghi che mi avvisano di un problema. Grazie a un interessamento del Consigliere Maggio "si scopre" che il "Piano Triennale delle Opere Pubbliche" (un atto legato al Bilancio di Previsione 2017-2019) che era in votazione la sera stessa, non è stato pubblicato per il tempo adeguato (60 giorni) come prevede la Legge, ma "solo" per 57 giorni. Stiamo parlando di un Documento fondamentale che in sostanza descrive la visione di sviluppo del Paese nel prossimo triennio. Perché un documento come questo deve essere fruibile e accessibile a tutti i cittadini per 60 giorni prima di essere approvato (o respinto) dal Consiglio Comunale? Semplice. I cittadini devono poter prendere visione e conoscenza di quell'atto e poter avanzare osservazioni. 
Averlo reso pubblico per 57 giorni a causa di un chiaro errore tecnico (ma anche politico), rende impossibile (o quasi) la fruibilità completa del medesimo. Il che non ha reso possibile oggettivamente il voto.
Se l'Amministrazione Comunale, gli Uffici e tutti gli attori in campo si sono spesi per rispettare le tempistiche al fine di far approvare il Bilancio di Previsione alla data del 22/12, non è ammissibile commettere un errore così grossolano e ingiustificabile all'ultimo miglio del percorso preparato mesi prima. Un errore tecnico ma anche politico, dicevo. La pubblicazione di un atto non è compito della parte politica ma il controllo che tutto venga eseguito correttamente si. A quanto pare si, perché alla luce dei fatti non è sufficiente affidarsi a chi deve fare cosa, ma mettersi in prima persona e controllare tutto al minimo dettaglio (anche ciò che non compete direttamente).
Preso atto dell'errore, riunione lampo della maggioranza concordando il ritiro di tutti i punti legati al Bilancio e condividendo la linea con le minoranze. Nessuna imposizione dunque, a differenza di quanto ho letto su alcuni giornali.

Questo in soldoni è quanto avvenuto. 
Ricordo anche che abbiamo il tempo da qui al 28 Febbraio 2017 per approvare quanto non approvato il 22 Dicembre 2016. Tra l'altro questo errore tecnico e politico e non giustificabile (ci tengo a sottolinearlo ancora) ci offre una possibilità. Se c'è qualcosa di positivo in mezzo a questo passo falso è l'opportunità di avere più tempo e una completa cognizione di causa per approvare un Bilancio di Previsione non più tecnico ma di contenuto vero, avendo a questo punto il tempo di considerare tutte le novità introdotte dalla Finanziaria e quindi approvare un Bilancio politico che esprimerà le priorità di intervento. 
Ora, il Consigliere Maggio, al quale vanno anche i miei complimenti per quanto scoperto che si aggiungono ai complimenti che gli ha già  fatto il Sindaco, parla di "Bomba di Natale". Più che Bomba direi una bombetta. Una premessa ai petardi che sentiremo scoppiare tra qualche giorno, a fine anno. Maggio ha fatto il suo, ciò che gli compete come Consigliere di opposizione. E gli va riconosciuta questa iniziativa che ha posto tutti al riparo dall'approvazione di un atto che poteva essere invalidato. Quel che ha in mente però colui che ha fatto detonare la "bombetta di Natale" non è noto visto che ha votato con noi il ritiro di tutti i punti tranne uno affermando in Consiglio Comunale che deve prima "fare un passaggio con gli avvocati", il che lascia capire che la partita per lui non è ancora chiusa. 
Magari la Bomba (quella vera) Maggio ha in testa di farla detonare più avanti.


PS Ricevo in questi minuti un altra informazione dal blog del Consigliere Maggio su presunti errori fatte dal revisore dei Conti sempre su questo argomento. Approfondirò e vi terrò aggiornati.

domenica 18 dicembre 2016

Immondizia abbandonata in Paese, un rebus senza fine?

In settimana a Cassina de Pecchi è esplosa ancora una "questione immondizia". Sembra impossibile, eppure in più punti il Paese presenta segni di degrado con sporcizia e rifiuti abbandonati ovunque, in particolar modo nelle zone periferiche. Una situazione denunciata da alcuni cittadini e denunciata più volte anche da noi Amministratori che in diverse occasioni, su nostra iniziativa o in concomitanza con eventi nazionali, ci siamo messi a disposizione per atti volontari di pulizia. L'ultimo in ordine di tempo, tanto per fare un esempio, si è svolto Sabato 24 Settembre in Via XXV Aprile quando un gruppetto di volontari ha ripulito la via da rifiuti abbandonati di ogni tipo. Ricorderete anche le giornate del Verde Pulito piuttosto che la denuncia delle discariche soprattutto in zona industriale di questa estate. A quanto pare tutto questo non basta. Non basta anche perché ad aggravare il tutto vi è una situazione di difficoltà cronica nel contrastare l'abbandono dei rifiuti domestici (e non) nei cestini pubblici. 
Questi abbandoni, molto frequenti, fanno sì che spesso i cestini siano colmi anche poco dopo la loro pulizia. Innanzitutto è utile sapere che le discariche abusive non producono solo un danno ambientale che paghiamo tutti ma anche un danno economico, perché la loro rimozione costa alla collettività. Come ricorderete tempo fa parlai di possibili soluzioni come ad esempio implementare i cestini presenti sul nostro territorio comunale, il che significherebbe inevitabilmente però la lievitazione dei costi che già sosteniamo. Come poter fronteggiare allora queste situazioni inaccettabili? Dobbiamo rassegnarci all'idea che il territorio è condannato all'incuria e all'inciviltà? Non credo, non lo voglio nemmeno pensare. Aumentare i cestini è costoso (tra l'altro negli ultimi mesi ne abbiamo sostituiti di rotti e ammalorati). Acciuffare sul fatto gli inquinatori "di professione" con gli strumenti che oggi disponiamo, è impossibile (forze dell'ordine inadeguate e sistemi di controllo non sufficienti a coprire tutto il Paese). Sembra un rebus senza soluzione. Eppure dobbiamo provarci. Ecco che, come prima cosa, partiremo con una nuova Campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza. Da non escludere l'utilizzo del Bando del Lavoro Accessorio per intervenire con pulizie spot dei cestini, quando sono colmi e ancora è presto per il giro programmato settimanale con Cem. E, ancora, l'implementazione del sistema di videosorveglianza, con nuove telecamere da posizionare nei luoghi più sensibili. Tutte questioni che sono sul tavolo. Intanto, ancora una volta, l'appello che mi sento di fare è quello ai cittadini, coscienziosi, che con i loro occhi possono fare di tutto e di più. Se vedete qualcuno che abbandona rifiuti domestici e comunque non conferibili nei cestini pubblici, segnalatelo, non abbiate timore. 
Intanto una provocazione, un messaggio forte arriva dal trevigiano: togliere i cestini dal Comune per l'esasperazione e l'impotenza da parte del Sindaco a contrastare il fenomeno dei rifiuti abbandonati. Ci facciamo un pensiero?

giovedì 15 dicembre 2016

Un regalo per Natale: Cassina de Pecchi cambia volto


Se c'è una cosa che i 13000 abitanti di Cassina de Pecchi hanno visto in queste ultime settimane sono i cantieri che ovunque spuntano come funghi. Negli ultimi tempi abbiamo cominciato e stiamo portando a termine nel minor tempo possibile ciò che in Paese non si vedeva da anni. Una riqualificazione estesa su più strade e in più quartieri che un po alla volta sta cambiando volto al Paese, per troppo tempo lasciato alle sue sorti e inevitabilmente invecchiato, usurato, in alcuni casi degradato. Finalmente la fase B di questa Amministrazione Comunale sta venendo alla luce e non possiamo che esserne felici, per chi come me, l'ha invocata da tempo. 

Al fianco del buon lavoro svolto in altri settori a cominciare da quello Culturale, passando per il Sociale e l'associazionismo, arrivando fino allo Sport, prende forma una nuova frontiera del centrosinistra al Governo di Cassina de Pecchi. Una frontiera che guarda al presente e alle cose concrete. Una frontiera fatta di interventi puntuali finalizzati alla sistemazione di strade, marciapiedi e servizi, diventati negli anni obsoleti. Questo è il senso dei Lavori Pubblici iniziati (e in alcuni casi già  terminati) che stanno rimettendo a nuovo alcune nostre strade. Cosi va inteso il cantiere sorto e chiuso in Via Donatori del Sangue, oggi una Via completamente nuova, con un larghissimo marciapiedi e un attraversamento fruibile e sicuro della Padana. Così va intesa la nuova rotonda del Colombirolo, sorta la dove prima vi era un incrocio pericoloso causa di moltissimi incidenti. Così va inteso il nuovo rallentatore in Viale Trieste e l'asfaltatura su Via Grandi, fatte entrambe per porre rimedio a due situazioni difficili, da una parte a causa dell'elevata velocità automobilistica, su un incrocio attraversato dai bimbi della Scuola Elementare e dall'altra su una strada, la Via Grandi, tra le più ammalorate del Paese.

Ma i lavori in corso si pongono lo scopo di realizzare anche un altra grande opera, che si affianca al rifacimento di ciò che è vecchio: la conclusione dell'anello delle Piste Ciclabili che porterà Cassina de Pecchi ad essere completamente attraversabile con mezzi che non sono l'auto, da nord a sud e da est a ovest. Via Venezia, Via Roma angolo Via Cardinal Ferrari, Via Donatori i tratti oggi in via di realizzazione; Via Dante,Via Michelangelo, Via Roma (lato opposto alla Nokia), Via Andromeda; a Sant'Agata (Via Pertini, Via Don Colombo e Via Don Vismara): tutti tasselli mancanti nel mosaico dell'anello che celermente sta prendendo forma. Il tutto dovrebbe essere concluso nel 2017, grazie al finanziamento europeo a cui abbiamo avuto accesso, chiamato POR (Programma Operativo Regionale). Stiamo parlando di un finanziamento di ben 464970 euro che ci permetterà di portare a termine i lavori cominciati quest'anno.


Insomma, non c'è che essere soddisfatti di come il Paese si sta ammodernando. Nonostante il fatto che non potremmo intervenire la dove vorremmo e cioè su tutti i marciapiedi e su tutte le strade di Cassina de Pecchi. Nonostante alcune critiche e alcune osservazioni, che ritengo costruttive, ricevute ad esempio sulla rotonda del Colombirolo e sulla nuova ciclabile in via di realizzazione in Via Venezia. Ne terremo conto anche se c'è chi vi dice il contrario. 
Del resto è un po tutto in divenire anche per noi. E gli occhi dei cittadini (sopratutto quelli di chi quelle strade le attraversa giornalmente) sono un punto fondamentale di giudizio per accorgimenti o correzioni che nessuno vieta di fare.
Se Cassina de Pecchi cambia volto è merito anche vostro, è merito anche dei cittadini.

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum: vince la Partecipazione, perde il Cambiamento

Sconfitta. Il verdetto delle urne è stato chiaro. E quando è sconfitta non ci si gira intorno, come una vecchia politica ci ha abituati per troppo tempo a fare. Matteo Renzi, il Premier, ne ha preso atto, ancor prima di aspettare il dato definitivo e ha annunciato ciò che tutti sappiamo.
Fino alla fine noi ci abbiamo provato. Da 8 mesi a questa parte abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per Cambiarla l'Italia, mettendoci l'anima, il cuore, la testa. Sbagliando anche, certo, perché siamo esseri umani. Ma sempre con un obiettivo chiaro e che ci ha fatto condividere questa battaglia per un Paese migliore con tante amiche e tanti amici diversi da noi e dalle nostre idee, ma uniti su un principio: andare oltre. Oltre l'immobilismo, oltre gli inciuci, oltre il pantano, oltre la stanchezza di una politica arrugginita e profondamente in crisi. 
Siamo stati sconfitti. Ha vinto l'Italia del no, ha vinto l'Italia del lasciare le cose come stanno, hanno vinto la paura e la pancia sul coraggio e la scommessa per un Paese migliore.
Questo non significa che la nostra spinta propulsiva si esaurisce oggi. Tutt'altro. Dopo una sconfitta ci si rimbocca le maniche per ricostruire. 
Se, in mezzo alla profonda amarezza di quest'oggi vedo uno spiraglio, seppur piccolo, forse insignificante, sono quei 362 voti che a Cassina de Pecchi ci separano dal no in controtendenza rispetto al dato nazionale. Questo significa che abbiamo lavorato bene, con una Campagna capillare, a testa bassa, casa per casa, quartiere per quartiere e i risultati sono li a dimostrarlo. 
Soli, dall'altra parte tutti gli altri Partiti. Il Comitato Cassina dice Si, composto da tante donne e tanti uomini liberi, sostenuto dal solo Partito Democratico di Cassina de Pecchi, è riuscita a raccogliere 3824 voti, pari al 47,74% dei totali contro un no sostenuto da destra a sinistra che raccoglie invece 4186 voti, pari al 52,26%. Un bel risultato, non quello sperato, in linea con il resto dei Comuni della Martesana e che ci dice appunto quanto a Cassina de Pecchi, la Campagna Elettorale del Si sia stata valida e forte, nonostante il vento contrario.
Ora, si riparte. Come dopo ogni sconfitta. La parte più difficile sta qui, rialzarsi.

sabato 3 dicembre 2016

Al fianco e per i lavoratori Convergys, contro la delocalizzazione selvaggia

Spesso, dalle pagine di questo blog, ho parlato di questioni inerenti il Lavoro a Cassina de Pecchi e in Martesana. 
È di queste settimane la notizia, l'ennesima purtroppo, di una storia di quotidiana ingiustizia che ci riguarda da vicino. A Cernusco sul Naviglio, una storica azienda chiude i battenti per trasferirsi a Cagliari. Un call center di proprietà americana "Convergys" che occupa più di duecento dipendenti specializzati e qualificati che fa assistenza tecnica per diverse realtà tra cui il colosso HP. Tra questi vi sono 9 lavoratori cassinesi, 9 famiglie del nostro Comune che vivono grazie al lavoro in quella azienda. 
Fin da subito tutti hanno pensato a un licenziamento mascherato, gli stessi lavoratori e anche il Sindaco di Cernusco, che si è unito alla mobilitazione partita nelle scorse settimana per tentare l'intentabile e ciò fermare questa delocalizzazione. 
Perchè tutti parlano di licenziamento mascherato? Perchè l'Azienda non è in crisi e non ha nemmeno problemi economici. Il colosso americano delocalizza a seguito di uno studio di settore secondo il quale l'Italia non sta più producendo il ricavato sperato. Di qui la necessità di chiudere una delle due sedi italiane: la scelta è ricaduta su Cernusco sul Naviglio mantenendo in piedi invece la sede di Cagliari, più produttiva e con un costo del lavoro inferiore. La scelta implica lo spostamento dei lavoratori di Cernusco su Cagliari. Cosa difficile se non impossibile, sopratutto per le tante donne giovani con figli piccoli impiegate in Convergys 
I lavoratori di Convergys sono scesi in Piazza il 3 Novembre scorso chiedendo un'audizione a Regione Lombardia e il 24 Novembre durante lo svolgimento al Pirellone della IV Commissione Attività Produttive riunitasi per discutere di questa "crisi" il Consigliere di opposizione del Partito Democratico Rosati ha proposto una "black list per chi non si comporta in modo responsabile" ovvero per chi abbandonano la Lombardia attraverso modalità ritenute "scorrette". 
Da qui anche il Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi si è mobilitato per porre l'accento su questo caso che ci preoccupa e ci fa sentire vicini alle famiglie e ai lavoratori coinvolti in questa triste vicenda. In occasione del Consiglio Comunale del 30 Novembre scorso, su proposta del Consigliere di minoranza Andrea Maggio, abbiamo redatto e letto durante la seduta un documento che esprime solidarietà ai lavoratori Convergys, che chiede un impegno a Sindaco e Giunta per far inserire tra le prerogative negli appalti pubblici anche il rispetto di codici etici e comportamentali e che verrà inviato alle Istituzioni Nazionali, quali Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidenza della Camera dei Deputati e Presidenza del Senato della Repubblica. 
Stiamo verificando anche la possibilità di trasformare quella che agli effetti è stata una semplice comunicazione condivisa da tutti, durante il prossimo Consiglio Comunale del 22 Dicembre, in una Mozione vera e propria da votare in modo tale che diventi agli effetti un atto ufficiale. 
Ogni iniziativa futura sarà sviluppata al fianco e per i lavoratori, ai quali porto la mia vicinanza e solidarietà, secondo il principio che in Italia il Lavoro è un Diritto e non un principio che può essere barattato oin base alle necessità.