Sarebbe sufficiente mettere a confronto i miseri 3.000 euro previsti in tre anni alla voce "Giovani" ai quasi 3 milioni di euro per il nuovo Palazzo Comunale, per giudicare il "Bilancio Previsionale 2026, 2027, 2028" approvato dalla Giunta del Comune di Cassina de Pecchi e che prima della fine dell'anno, approderà in Consiglio Comunale.
Ma non basta, perchè l'ennesimo "Bilancio fotocopia" della destra cassinese continua a ripercorrere una strada già vista e rivista nei sette anni precedenti, tra nessuna visione, incapacità a capire le nuove esigenze, tassazione sempre altissima.
E tagli, tanti tagli.
Parto dalla voce "Imposte e Tasse" con le quali, ormai, abbiamo imparato a farci i conti. Soprattutto a Cassina de Pecchi.
6.990.981 euro (una cifra abnorme) nel 2025 di entrate derivanti da "imposte e tasse" e con la previsione ancora in aumento. Il Comune prevede infatti di incassare nel 2026 ben 7.189.766 euro, nel 2027 ben 7.211.977 euro e 7.214.735 euro nel 2028, di contro però diminuiscono i trasferimenti da Amministrazioni Pubbliche (da 783 mila euro del 2025, scendiamo a 615 mila euro del 2026, ai 600 mila euro del 2027 e del 2028). Cosa significa? che i cassinesi, complessivamente, oggi pagano e pagheranno sempre più "tasse" locali (TARI, Imu, Irpef) e che in previsione, riceveremo meno fondi dallo Stato.
Con 5 Variazioni di Bilancio nel corso del 2025 e in sette anni a disposizione, la nostra Amministrazione Comunale non ha cambiato idea, ma anzi l'ha rafforzata: più tasse, che non si traducono però in più Servizi.
Se da una parte "imposte e tasse" aumentano, il Previsionale del prossimo triennio taglia pesantemente altre voci, quelle più comuni, quelle che hanno a che fare direttamente con la vita quotidiana a Cassina de Pecchi. Cioè, con la vostra, la nostra vita quotidiana. E anche qui, un film già visto.
Sport, Istruzione, Giovani, Sicurezza: per i prossimi tre anni, solo segni "meno" davanti a questi Capitoli.
La Missione 03 "Ordine Pubblico e Sicurezza" ad esempio, fa registrare un taglio di 118 mila euro nei prossimi 3 anni, si passa infatti dai 964.268 euro del 2025 agli 846.134 euro previsti nel 2026, nel 2027 e nel 2028 (tagliare alla voce Sicurezza, adesso, quando in Paese si registrano tanti fatti di microcriminalità, già affrontati QUI è l'ennesima scelta sbagliata).
La Missione 04 "Istruzione e Diritto allo Studio" subisce un taglio pesantissimo, dai 3.984.550 euro del 2025 si passa ai 2.551.000 del 2026, agli 840.000 del 2027 e i 839.000 del 2028.
In tre anni, tagliano del 20% le risorse da destinare all'Istruzione (in perfetta continuazione con i tagli anch'essi sbagliati, degli anni precedenti!).
La Missione 06 "Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero" oltre ai miseri 1000 euro sui giovani, registra un taglio nel triennio del 13,5%. Passiamo da 643.792 euro investiti nel 2025, agli 87.067 euro nel 2028.
Meno risorse anche alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'Ambiente" dai 2.000.000 euro di quest'anno, si passa a 1.874.399 euro nel 2027 e nel 2028; meno risorse alla Missione 12 "Politiche Sociali e della Famiglia" dai 3.180.908 euro del 2025 scendiamo ai 2.615.139 euro del 2028 (credo che è la prima volta che si vedono risorse tagliate alle Politiche Sociali); alla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività" quasi 21.000 euro in meno nel triennio.
Meno risorse significa meno investimenti e di fatti le spese in conto capitale, infinitamente piccole da 7 anni a questa parte, decrementano ancora nel triennio: 11.656.363 euro quest'anno, 6.335.031 nel 2026, 596.800 euro 2027 e 2028.
Le criticità, qui in questo POST sintetizzate, non si riferiscono solo a un Bilancio Previsionale povero, più povero dei precedenti già poveri di loro. Ma anche in visione: non bastano i Servizi sempre al lumicino e i problemi cronici sulle strutture e gli spazi Comunali, ai quali questo Previsionale, come i precedenti, continua a NON dare risposte. Vi è anche l'incapacità a capire le nuove esigenze, a partire da quella abitativa, ad esempio, che ho già affrontato in altro POST. All'Edilizia residenziale pubblica e economica popolare di fatti, questo Previsionale destina qualche migliaio di euro e nulla più. Eppure lo spostamento di molte giovani coppie che scelgono altri Comuni a causa dei prezzi delle case inaccessibili, qui a Cassina e in generale nell'area Metropolitana, è evidente, la popolazione decresce da tre anni a questa parte anche (non solo) per una "emergenza" casa a Cassina (ne ho parlato QUI).
Al fianco dei tagli, delle tasse sempre più alte, dei pochi investimenti, il Capitolo Opere Pubbliche, anche questo distribuito sui tre anni, lascia più che a desiderare (mai visto un Triennale delle opere pubbliche con tre Opere di cui una - nuovo Comune - che trova la contrarietà di migliaia di Cassinesi).
Fuori dal Triennale, c'è il progetto di rigenerazione energetica: torno a domandare, e continuerò a farlo finché qualcuno non mi darà una risposta anche minimamente sensata, perché non spostare gli oneri Nokia sul Progetto di rigenerazione? ci avrebbe risparmiato un mutuo da 2 milioni di euro.
Per la prima volta, dopo anni, cresce il tasso di indebitamento (da 1.354.786 euro previsti nel 2026, passando ai 3.239.257 euro previsti nel 2027 e i 3.073.790 euro previsti nel 2028) perché l'Amministrazione di Cassina ha deciso di accendere un mutuo per la riqualificazione energetica delle strutture pubbliche di cui sopra (ve ne parlai QUI).
Se c'è un piccolo segnale positivo in questo Bilancio Previsionale è la diminuzione delle risorse destinate alla voce "Gestione" che però è cresciuta tantissimo nei sei anni precedenti. Più del 50% le risorse che saranno tagliate in prospettiva nei prossimi tre anni a un Capitolo "improduttivo" cosa che abbiamo sempre chiesto, perché spendere tanto per mantenere la macchina comunale e poco per i Cittadini è uno squilibrio. Ben venga il taglio, l'augurio è che le risorse vengano destinate a qualcosa di davvero utile.
A conti fatti, tanto per rimanere in tema, dire "che va tutto bene" non significa che davvero va tutto bene.
Non è così, non va tutto bene e i numeri lo dicono chiaramente.
Passata la sbornia fotografica dell'Immacolata, tra stelline e luci di Natale scintillanti, tornano prepotentemente i problemi di sempre e la scarsa volontà ad affrontarli.
E torniamo (per fortuna) anche a provare a fare luce sulle cose serie: Non molliamo la presa.
PS
Tutto quanto vi ho raccontato qui, oltre a sentirlo con le vostre orecchie in presenza o in diretta streaming il 18 Dicembre, lo trovate sintetizzato nel video per slide riassuntive, che allego al POST, per una maggiore comprensione.
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