martedì 24 giugno 2014

Insieme possiamo. Cominciamo da qui.


Sono passati solo pochi giorni dall'insediamento del nuovo Consiglio Comunale e della nuova Amministrazione. 
In virtù delle grandi aspettative che il paese ripone verso la guida del centrosinistra, i cittadini fremono, scrivono, chiedono. In un sol giorno, all'indomani di Venerdì 13/06, dopo il primo Consiglio Comunale, ho ricevuto diverse mail di cittadini ed elettori che, a ragion veduta e pervasi da parecchia impazienza, vogliono sapere "da dove cominceremo". 
Non e' semplice dare una risposta, ne immediato. In questa prima  settimana di lavoro ci siamo ritrovati addosso questioni aperte sulle quali e' necessario intervenire con una certa urgenza. Alcune di queste arrivano dal passato, eredita' di precedenti amministrazioni; altre criticità invece si sono manifestate da qualche settimana; altri problemi ancora arrivano da una situazione sociale economica a dir poco difficile. Attenzione, e' una analisi oggettiva, non il tentativo mal riuscito di trovare scuse o mettere le mani avanti. Del resto i nuovi amministratori sanno bene come muoversi e quando farlo. Le questioni sono tutte li sul tavolo: la priorità al momento e' il Bilancio di previsione, da portare in Consiglio Comunale prima della pausa estiva. Poi a cascata arriva tutto il resto. Dalla vertenza aperta alla "Dielle", che vede coinvolti i sui 74 lavoratori, sulla quale ce' tutto l'impegno dell'Amministrazione e del Partito Democratico con i suoi Parlamentari; al nuovo Piano di Governo del Territorio che sara' come da programma minimale e all'insegna del recupero dell'esistente; dall'efficentamento della macchina comunale e alla sburocratizzazione per rendere più semplice il rapporto con il cittadino; all'operatività sul territorio per intervenire in merito cura e alla manutenzione del patrimonio. 
Le azioni di intervento, come capite bene, sono molteplici, ci stiamo attrezzando per farlo nel breve tempo con risposte semplici e concrete. Nel frattempo siamo ben contenti del sostegno e della disponibilità di tanti cittadini che ci sono vicini e che ancora, a distanza di settimane, si complimentano per lo straordinario risultato elettorale conseguito. Chiedo a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fin qui di continuare a spronarci, di continuare a.controllare e di continuare a far sentire la propria voce. Ne abbiamo bisogno.

giovedì 19 giugno 2014

Innovazione, fantasia, partecipazione: le nuove frontiere dell'amministrare un Comune


Mercoledi pomeriggio, insieme agli Assessori Vecchi, Marangoni e al Consigliere Brandi, siamo andati in visita all'Asilo Nido "Pesciolino Rosso" di Via Radioamatori. L'occasione di incontro tra i neo assessori e il comitato di gestione del Nido ha permesso a tutti noi di vedere da vicino la struttura, i suoi ambienti, gli spazi riservati ai bimbi di Cassina. Per me è stato un piccolo apprezzatissimo tuffo nel passato recente: mio figlio, per due anni consecutivi, ha frequentato il Nido. Gia' quell'esperienza mi aveva permesso di toccare con mano l'eccellenza del "Pesciolino Rosso" sotto diversi punti di vista, eccellenza che ho riassaporato durante le due ore di visita.

Come e' giusto che sia, durante l'incontro, sono emerse criticita' e problematiche che genitori, educatori e personale comunale hanno posto alla nostra attenzione. Il Nido in se, come detto, e' un fiore all'occhiello per Cassina e i cassinesi: ampie aule attrezzate, un grande giardino, progetti mirati sulle fasi di crescita del bambino, ben curati e strutturati. Qualche pecca la riscontriamo nella struttura: servirebbe una bella imbiancatura, una sistemazione al pavimento, come pure il pergolato esterno, crollato sotto il peso dell'ultima nevicata. Per questa come per altre opere pubbliche in cui è coinvolto direttamente il Comune, si ci trova a fare i conti con i soliti, noti problemi legati al Bilancio e alle casse comunali sempre più striminzite. 
Non ci nascondiamo dietro un dito, ne vogliamo fingere che i problemi non esistono. Ma, in questo come in altri casi simili, serve anche e sopratutto un po di innovazione, serve scovare quelle "scorciatoie" che permettono a fronte di una spesa "improvvisa" di risparmiare, di contenere i costi, di ottenere il risultato partendo da una condizione economica pubblica che non gode certo di buona salute. Lo abbiamo scritto nel programma e lo faremo: genitori e privati, all'interno del mondo scolastico, potranno concorrere a lavori di manutenzione ordinaria. Il che significa, ad esempio, dando seguito a progetti già avviati, che l'imbiancatura delle scuole e in questo caso del Nido può essere fatta coinvolgendo i genitori o volontari sul territorio. Ma l'elenco delle attività a cui la cittadinanza può concorrere sono tante e diversificate. In questi giorni, ad esempio, ho letto di una polemica sorta sul taglio dell'erba in alcune zone periferiche del paese. A tal proposito ho scoperto che tantissimi comuni italiani, tra cui Milano, Padova, Napoli e altri, proprio per far fronte ai problemi economici che colpiscono anche le grandi città, chiedono ai cittadini di collaborare per curare, mantenere e migliorare il verde pubblico, spingendosi oltre, coinvolgendo i cittadini in opere di manutenzione delle strutture attrezzate nei parchi. Immaginabile provare a farlo anche a Cassina?

domenica 15 giugno 2014

Il Poltronificio mancato

Venerdi scorso si è svolto il primo Consiglio Comunale a guida Cassina Domani. Dopo un anno di commissariamento e i precedenti quattro anni di centrodestra, Cassina de’ Pecchi ha ritrovato, finalmente, la sua naturale marcia amministrativa. 
Un Consiglio Comunale “lampo” il primo, che si è svolto in un clima sereno e di “festa” per l’incoronamento del Sindaco Mandelli, della sua squadra amministrativa, degli undici Consiglieri Comunali di maggioranza. 
Grandi sorrisi e grande emozione tra i banchi del Consiglio Comunale, soprattutto tra le fila della maggioranza che schiera sei Consiglieri e cinque Assessori alla prima esperienza, tranne un paio di eccezioni.

Non nascondo che l’emozione è stata altissima, dall’inizio alla fine. Essere li, seduto a quel banco e rispondere per la prima volta “Presente!” alla domanda del Presidente di turno è stato un bel momento. Parte in questo modo, molto genuino, una nuova esperienza, che credo arricchirà il mio bagaglio politico e culturale e che spero possa servire anche a portare quel cambiamento che tanti cittadini ci chiedono, ormai costantemente, dal giorno dopo le elezioni. Parte, nel migliore dei modi: con una squadra forte, giovane, preparata. Parte, per me, con una voglia di fare senza precedenti. Parte, questa nuova avventura,  anche con una piccola ma significante soddisfazione personale. Chi nei giorni scorsi paragonava il Partito Democratico di Cassina a un “poltronificio” e accostava la mia persona alla poltrona numero due, e cioè quella di Presidente del Consiglio Comunale, si è preso un’altro bell'abbaglio: Andrea Parma sarà un Consigliere Comunale di maggioranza, ne più, ne meno. 
Sarò scontato, forse retorico, ma “rimango fedele agli ideali della mia gioventù”, per rievocare una frase di Enrico Berlinguer, nel trentennale della sua morte. Per me la politica non è “occupare” un posto, è mettersi al servizio degli altri. E, permettetemelo, non serve certo una poltrona per fare bene il proprio lavoro.

martedì 10 giugno 2014

Le bugie hanno le gambe corte

Spiace, a me in particolare, dover dedicare tempo, spazio e fatica per rispondere ad una ridicola polemica che sta montando da qualche giorno sui social network. 
Spiace, perché la sterile polemica, perpetrata dal solito Maggio (noto, anzi notissimo per i suoi pochi argomenti e la sua tanta, troppa, supponenza) è stata costruita appositamente per colpire il sottoscritto come persona, non certo per le sue idee o le sue proposte politiche.
Riprendendo un post su facebook scritto da una mamma con uno spiccato senso della fantasia, Andrea Maggio è partito in quarta tentando di colpire il Segretario del Pd, con uno scarso risultato, visto che il Segretario del Pd non si fa certo intimorire da una bazzecola come quella orchestrata dall’esponente del centrodestra cassinese. La storiella inventata dal nostro caro ex Assessore ai Lavori Pubblici (caro perchè ex, non per altro), riguarda i “consigli” che, in qualità di “eletto nella lista che ha vinto le amministrative”, avrei dispensato ad alcuni genitori della Scuola Materna di Via Gramsci, con lo scopo di convincerli a non presentare l’ISEE.
L’accusa, come è facile immaginare, è falsa. E’ falsa per il semplice motivo che non ho mai distribuito consigli a nessuno. In quell’occasione, in cui l’attentissima mamma con uno spiccato senso della fantasia ha raccolto e “denunciato” il fatto (perpetrato non da un papà come gli altri, attenzione, ma da un Consigliere Comunale!!) ho riportato ai genitori di alcuni bambini, ciò che io e la mia compagna facciamo da tre anni a questa parte per l’Asilo Nido prima e per la Scuola Materna poi, ovvero non presentare l’ISEE, perché, ne siamo consapevolissimi, ricadiamo nella fascia alta.
Ora, ci sta che gli amici del centrodestra ancora non si siano fatti una ragione della cocente sconfitta elettorale.
Ci sta pure che, annebbiato della batosta presa alle Amministrative, Maggio cerchi di montare il caso del secolo pur di far parlare un po di se.

Quel che non ci sta è immaginare che l’opposizione che ci aspetta nei prossimi cinque anni, sia questa roba qua. Cassina, permettetemelo, si merita di meglio.

domenica 8 giugno 2014

Fatti, NON promesse.

La giornata di Sabato 7 Giungo è stata dedicata interamente alle scuole dell’infanzia e a quella Secondaria del paese. L’Open day, il classico appuntamento di apertura delle scuole ai cittadini è coinciso infatti con le feste di fine anno delle due Scuole Materne. Per un giorno, quindi, Cassina de’ Pecchi ha aperto a tutti le porte delle sue Scuole permettendo cosi a mamme, papà e ragazzi di curiosare tra le mura dei luoghi pubblici che le giovani generazioni di Cassina frequentano quotidianamente.
Ho partecipato in mattinata alla visita della Media di Via Sirio, con molto piacere. Prima di Sabato scorso infatti non avevo mai avuto modo di recarmi in quel plesso, se non in occasione di un incontro fugace in Aula Magna, qualche mese fa. Nel pomeriggio invece, insieme al mio bimbo, abbiamo festeggiato la fine dell’anno alla Materna di Via Gramsci. 

La visita alla Media, fatta insieme ad altri Consiglieri Comunali a cui ha partecipato anche il Sindaco, è stata occasione di incontro con alcuni genitori che subito hanno posto alla nostra attenzione problemi e difficoltà quotidiane. Le segnalazioni riguardano in particolar modo la struttura nel suo insieme, che soffre degli anni che si porta alle spalle. Lungo il perimetro esterno delle scuola sono evidenti i segni del tempo: muri rovinati, scrostati, qualche alone di umidità. Gli spazi interni presentano più o meno gli stessi problemi e la necessità di una bella imbiancata. Alcuni ragazzi di terza Media, vedendoci parlare con i genitori, si sono avvicinati e spontaneamente ci hanno presentato qualche “pecca” di cui soffre il Plesso. Innanzitutto un problema annoso, non solo della Scuola di Via Sirio: troppo caldo nelle aule, d’inverno. Poi i campi esterni, quelli adibiti alle discipline sportive, secondo i ragazzi mal curati e “rovinati”.

L’elenco sarebbe lungo, le criticità note, soprattutto ai cittadini e a chi si trova a gestire la macchina comunale. Noi, che ci apprestiamo a governare questo paese, nello spirito di non fare promesse irrealizzabili, ci rifacciamo a quanto citato nel programma:
“Star bene a scuola vuole dire anche frequentare ambienti curati e sicuri. Il Comune si impegna a sostenere la scuola anche attraverso investimenti sul patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni, riqualificazione energetica). Per ciò, propone l'istituzione del “Comitato scuola sicura”, formato da dirigenti, docenti, non docenti e genitori dei plessi scolastici. All'interno di tale organismo, genitori e privati potranno concorrere ai lavori di manutenzione ordinaria”.








mercoledì 4 giugno 2014

lunedì 2 giugno 2014

Gli schiavi del XXI Secolo. Succede a Cassina de' Pecchi.

A pochi giorni dalla mia elezione, in qualità di Consigliere Comunale eletto, insieme alla collega Doriana Marangoni, mi sono recato in visita al presidio dei lavoratori della “Dielle” di Via Galilei. Il presidio, allestito da una decina di giorni, è la risposta che i 74 operai hanno dato alla proprietà per ottenere maggiori diritti e più sicurezza sul lavoro. Durante la visita, pensata per portare la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta, abbiamo ascoltato storie agghiaccianti di ordinaria ingiustizia. Paghe da fame, contratti non applicati, pessime condizioni lavorative, norme di sicurezza non rispettate. E poi, stipendi al di sotto del minimo contrattuale, lavoratori sfruttati, alle dipendenze di Cooperative dislocate nei posti più remoti d’Italia, che chiudono e riaprono in continuazione, lavoratori che vivono giorno per giorno in condizioni igieniche e di sicurezza inesistenti: basti pensare che cè un solo bagno per 74 persone e non esistono gli spogliatoi. Strumenti di protezione, come tute o scarpe anti infortunistiche, sono solo un miraggio per i lavoratori della Dielle: gli infortuni si sprecano, tanto che proprio qualche tempo fa, raccontano, un lavoratore ha perso un piede in un macchinario. Abbiamo visto con i nostri occhi le bruciature e le cicatrici da acido su mani e braccia di alcuni operai “perchè l’azienda fornisce solo tre paia di guanti, se li rovini, te li devi comprare”.

Il racconto sarebbe ancora lungo, dettagliato e drammatico. Mi fermo qui. In questo momento tutto è nelle meni del sindacato, che ha portato il caso davanti alla Prefettura di Milano, nel tentativo di chiudere una vertenza difficile. Mentre ascoltavo basito le parole di quei ragazzi che ho conosciuto Venerdi scorso in Via Galilei, un brivido mi ha attraversato la schiena: ho pensato a quante storie simili ancora possono essere raccontate, a quanti schiavi del ventunesimo secolo esistono ancora a nostra insaputa. Ripartire dal lavoro, come noi diciamo, significa anche spezzare questo sistema ingiusto e spietato, significa portare a galla situazioni, denunciarle, spendersi per provare a fare qualcosa.


Le angoscianti storie ascoltate non moriranno nel dimenticatoio della politica, su questo mi spendo in prima persona. Terremmo gli occhi aperti e vigileremo, intervenendo, per quanto ci sarà possibile. Nella consapevolezza che quei lavoratori, come altri, a Cassina de’ Pecchi, non saranno mai lasciati soli. Non da noi.