venerdì 29 dicembre 2017

Piano Cimiteriale, Fatto

Conclusa l'abbuffata di buonismo natalizio - a volte sincero, il più delle volte forzato - possiamo tranquillamente aspettare la prossima critica giornaliera a prescindere e metterci comodi per la prima caciara dell'anno, che a breve farà irruzione via Social, statene certi. Dopo tre anni da Consigliere Comunale sempre in prima fila, nel bene e nel male, ci ho fatto il callo, ma non a quel che inaspettatamente si è aggiunto - chicca delle chicche - e cioè il prendersi del "cinico" anche da chi gioca nella tua stessa squadra. Incredibile, ma vero, succede a Cassina de Pecchi, caso più unico che raro. Ma si sa, il nostro è il Paese di chi se la prende con le panchine rosse, di chi pesa le fragole a Fragolosa, di chi chiama in causa il Comune per la cacca dei piccioni sui balconi. In un contesto del genere, ci stanno anche le bordate dai tuoi vicini-alleati e capiamo bene il perchè la gente, quella che tutti i giorni fa i conti con stipendi sempre più risicati e bollette sempre più salate, si disaffeziona dalla Politica, anche da quella locale. 

Messi da parte per un attimo quelli che pensano di governare il Comune come fosse un condominio, i noti-notissimi "sputa sentenze by Social" che attenzione, si sono fermati in questi giorni giusto per celebrare Babbo Natale e Gesù bambino, da questa parte si continua a lavorare per Cassina, spesso in silenzio, senza fare troppo rumore. E, mentre mi prendo del cinico a gratis, mentre la roulette russa della denigrazione comandata sta oliando i suoi meccanismi per il 2018, proseguo il mio impegno quotidiano che è quello di raccontarvi i fatti, per quello che sono. E lo faccio da tre anni, senza sosta e so che questo mio modo di fare, totalmente trasparente, dà fastidio. Dà fastidio a tanti, compreso chi pensa e racconta di vivere nel mondo delle favole dove tutto funziona alla perfezione e a sbagliare sono sempre gli altri (un mondo fantastico, tanto quanto quello di Babbo Natale e non certo corrispondente alla realtà di Cassina de Pecchi), ma di questo parleremo un altra volta. Oggi voglio parlarvi, come dicevo, di fatti, mettendoci ancora una volta la faccia e non nascondendomi dietro a una tastiera (tanto comoda per chi non ha un briciolo di spina dorsale): fatti, veri, che in realtà sono un po datati, risalgono al 27 Novembre scorso e riprendono un argomento da me tralasciato per mancanza di tempo e che solo oggi riesco ad approfondire per voi.

Mentre tutta la fuffa fuffosa dei "contro a prescindere" e di quelli che "tutto va bene madama la marchesa" tornerà a breve a sommerge i poveri cassinesi (qualche giorno ancora, il tempo necessario per digerire panettone e spumante), c'è qualcun altro, la maggioranza, che zitta zitta approva il "Piano Cimiteriale", propedeutico all'ampliamento del Cimitero di Camporicco, oggi saturo di posti che costringe le famiglie a portare le salme dei propri defunti al Cimitero di Sant'Agata o fuori Paese. 
Un tema vero, non certo roba da serie B, un tema che pochi conoscono, nonostante il suo carattere strategico. Come di consuetudine, la sola maggioranza ha approvato il Piano Cimiteriale con l'astensione delle minoranze (quelle presenti), fatto alquanto inspiegabile, visto che loro stesse, quando erano maggioranza, erano consapevoli del problema al punto che attuarono una "misura tampone" (90 colombari) che ha soddisfatto solo in parte (18 mesi) le esigenze di allora (esigenze che oggi si ampliano ancora di più). Conseguenza, oggi si è costretti a scegliere per la cremazione o per l'inumazione nel cimitero di Sant'Agata, con un disagio evidente a chi ha difficoltà di spostamento, per chi ha difficoltà a raggiungere la frazione (persone sole, persone malate o persone anziane).
A fronte di questo pregresso l'ampliamento del cimitero è oggi una urgenza e noi lo faremo con un progetto di medio-lungo periodo e non pensato solo all'oggi. 
Dopo l'approvazione del Pgt nel 2015, dopo la redazione del Piano Cimiteriale nel 2016, dopo il ricevimento del parere positivo da parte di ARPA e ASL nel 2017 e dopo l'adozione del Piano (in Giunta) e l'approvazione definitiva (in Consiglio Comunale) si passa, dall'anno prossimo, alla progettazione vera e propria. Tutto secondo una sequenza di passaggi frutto di fatti e non del solito chiacchiericcio pro o contro l'Amministrazione Comunale.

Nel frattempo ho letto di una opposizione al Progetto da parte di un gruppo di cittadini residenti nel quartiere Aurelia (quello più prossimo al Cimitero) perchè la scelta di "espandersi" verso ovest occupando l'attuale Via Don Verderio creerebbe disagi viabilistici al quartiere stesso. Non ho la sfera di cristallo a portata di mano, quindi non posso sapere adesso se il Progetto (di cui vi parlerò a tempo debito) creerà disagio o no. Quel che so è che fare diversamente non è possibile. L'alternativa è allargare quello di Sant'Agata (ospitando li anche i defunti di Cassina) o non fare nulla. E siccome non fare nulla non sta nelle nostre corde e siccome una Amministrazione Comunale ha il compito di eliminarli i disagi, qualcosa abbiamo fatto, approvando il Piano e mettendo un altro bel mattoncino a un percorso cominciato tre anni fa. 

Questo il fatto odierno, quello che vi dovevo.  Ma siccome a me piace ascoltare le persone (sopratutto a me piace ascoltare chi la pensa in modo diverso da me) e non mi piace affatto girarmi dall'altra parte di fronte alle critiche (non l'ho mai fatto e mai lo farò) andrò a trovare i residenti del Quartiere Aurelia per ascoltare le loro ragioni, magari ne viene fuori qualcosa di buono.

Per il momento è tutto. Ci risentiamo con l'Anno Nuovo, quando, sempre con spirito positivo, ma critico quando serve, farò un resoconto dell'anno 2017, con un pensiero a quanto mi e ci eravamo impegnati a fare. 

Mi sembra un bel modo per ANDARE AVANTI. 

Fare fatti, corregge gli errori e ascoltare i cittadini, niente di più semplice. 

A proposito, Buon 2018 a tutti

sabato 23 dicembre 2017

Tre regali sotto l'Albero per Cassina de Pecchi

Meno fake news e più fatti, sopratutto a Cassina de Pecchi. E siccome le fake news sono sempre parecchie e i fatti sono sempre un po pochini, per il Natale 2017 vi abbiamo confezionato tre bei regaloni, di quelli che durano, per sempre.

Intanto l'ultimo Consiglio Comunale, quello del 21 Dicembre 2017, che per la prima volta nella storia recente a Cassina de' Pecchi ha approvato (con il solo voto della maggioranza) un Bilancio di Previsione entro la fine dell'esercizio precedente, come previsto dalla norma e senza accedere a proroghe di nessun tipo. Un ulteriore conferma che i conti del nostro Comune sono in ordine, sono saldi, sono stati fatti per tempo (e non è cosa da niente, visto le abitudini di chi ci ha preceduto).

Poi, il piatto forte: i Campi da Calcio nuovi di zecca dello stadio di Via Mazzini realizzati attraverso un mutuo (ve ne parlai qui) collaudati in settimana e che verranno inaugurati a Gennaio. Un investimento sullo Sport, sui nostri giovani, sul Futuro. Quello di Cassina de Pecchi. 

E, per finire, per il terzo anno consecutivo, abbassiamo le tasse. Nessun trucco, tutto vero. Scende ancora la Tari per le famiglie cassinesi, in doppia cifra, come l'anno scorso e come quello precedente, una riduzione media del 20%. Basta andare a controllare i Bollettini Tari, ve ne renderete conto.

In mezzo alla lamentele quotidiane, ai disservizi, alle risposte mancate (che attenzione, rimangono tutte) siamo riusciti, in perfetto stile natalizio, a portare in dono a Cassina e ai cassinesi tre chicche memorabili. Godiamocele tutti almeno a Natale. E soprattutto che ci servano da insegnamento: volere è potere.

giovedì 21 dicembre 2017

E che Natala sia

Vi devio pochi istanti dai vostri impegni quotidiani perché è necessario per me tornare, ancora, sulla questione Consiglio Comunale del 13 Dicembre scorso, quello sulla Mozione Presepe.

Tre cose veloci, che non possiamo tacere o nascondere:

Primo. Dopo la bella e appassionata discussione avvenuta nelle 2 ore di Consiglio del 13 Dicembre, proprio oggi attraverso una comunicazione ufficiale alla Segreteria Comunale, ho confermato la mia decisione di devolvere il "Gettone Presenza" al Fondo comunale "Welfare Comunitario per Martina e Roberta" come da impegno preso precedentemente. Insieme a me tutti i Consiglieri Comunali di minoranza e alcuni di maggioranza, altri so che hanno deciso di devolvere ad altre iniziative. Buon segno, segno di una maturità e sopratutto che alla fine contano sempre e solo i fatti. 

Secondo. Della bella e appassionata discussione avvenuta nelle 2 ore di Consiglio del 13 Dicembre, purtroppo, rimane la brutta parentesi finale che si è consumata nel giro di pochi istanti in uno scambio fuori microfono tra il Sindaco e il Consigliere Vimercati, episodio sul quale tutti i giornali locali hanno focalizzato la loro attenzione. Ebbene, come altri prima di me, esprimo vicinanza al Consigliere Vimercati, perché Vimercati per quanto lo conosco  non ha nulla di "cinico" e non è un "mercificatore" ma un rappresentante del popolo, eletto dai cittadini, tanto quanto me è gli altri 15 che stanno seduti in Consiglio Comunale, ognuno con le sue idee, con le sue convinzioni, con il suo modo di vedere le cose. La vicinanza a Vimercati la esprimo volentieri perché è come se la esprimessi a me stesso, dato che la proposta di devolvere il gettone l'ho condivisa fin dal principio e con i Capogruppo ne siamo stati tutti insieme i promotori. Se mercificatore (di valori) per fini politici è colui che decide di donare il suo piccolo introito (18 euro) a un Progetto Sociale pensato e realizzato da questa Amministrazione Comunale (la nostra, non quella di Vimercati), statene certi, sono un mercificatore. Anzi, sono fiero di esserlo e continuerò ad esserlo. 

Terzo. La bella e appassionata discussione avvenuta nelle 2 ore di Consiglio del 13 Dicembre rimarrà tale, per via della trascrizione verbale che è agli atti, ma nel pratico, bocciata la Mozione, non ha prodotto nessun effetto. Non lo ha prodotto la politica, una parte di politica locale che ha voluto esasperare un tema, volutamente. Ma si sa, a volte (quasi sempre a dir la verità) la Politica sta indietro anni luce dei fatti, dalla Società, dalle dinamiche veloci di una realtà, anche quella locale, che arriva prima di tutti, spesso in silenzio. 
Giovedì scorso sono andato a prendere mio figlio a Scuola (come spesso, per fortuna, riesco ancora a fare). Sapete con che cosa è uscito mio figlio da Scuola? Con un bel Presepe (quello che vedete nella foto allegata a questo Post) fatto con le maestre e con i suoi compagni, senza bisogno del "Comune di Cassina de Pecchi che chiedesse alla Scuola di farlo" (come chiedeva la Mozione fotocopia di Forza Italia portata in Consiglio Comunale dai gruppi di minoranza). 


Non saprei proprio in che altro modo, se non con questo terzo punto

AUGURARE A VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE UN SERENO NATALE



lunedì 18 dicembre 2017

Bufala Pirolisi, parte seconda

Come vi avevo annunciato il 14 Dicembre scorso, si è svolto il primo incontro congiunto tra i Comuni di Cassina de Pecchi, Vignate, Pioltello e Cernusco sul Naviglio sul tema impianto di pirolisi. Un incontro Istituzionale utile alla costituizione di un tavolo permanente, allargato anche al Comune di Rodano, per gestire tutto quanto interesserà il nostro territorio. Tra i temi affrontati spiccano la volontà di organizzare per il mese di Gennaio una prima iniziativa pubblica, la richiesta a Regione Lombardia di aprire alla possibilità di nuove Osservazioni all'impianto e la preparazione di una Mozione comune tra i 5 Comuni da portare e discutere nei relativi Consigli Comunali. Ovvero il lavoro istituzionale che compete a un Amministratore pubblico è entrato nel vivo.

Con buona pace per tutti, compresi i produttori di bufale un tot al Kg.

Alla prossima.

35 anni al Servizio della Città. 35 anni di Croce Bianca.

35 anni di Croce Bianca a Cassina de Pecchi. 

Una Storia lunga e piena di tanto impegno per la nostra Comunità e non solo. 
I miei sentiti Auguri e ringraziamenti a un gruppo attivo che fa del bene, che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Un anno fa il Presidente Luigi Marchesi ci raccontò cos'é Croce Bianca e di cosa si occupa, condendo il racconto con alcuni ricordi e soprattutto con l'evoluzione conosciuta negli anni.

Vi ripropongo quel pezzo pubblicato nell'Aprile del 2016, sperando di fare cosa gradita.


Cb 001
Croce Bianca Cassina nasce nel mese di Ottobre del 1980, per volontà di un cittadino Cassinese, Di Giacomo Antonino, con il nome di A.V.P.S. Casssina de’ Pecchi. Il 5 febbraio 1981 fu iscritta, presso il Policlinico di Milano, la formazione di Volontari dalla quale uscirono i primi soccorritori certificati.

36 anni di storia ci legano al territorio cassinese, con alti e bassi l’associazione è sempre riuscita a rimanere attiva grazie al contributo di lavoro dei proprio volontari.Importanti cenni storici: partiamo dal 1983 con l’inaugurazione della prima sede della nostra sezione in Via Roma e della prima ambulanza, la Bianca 2, i primi corsi di Pronto Soccorso aperti a tutti e dei primi servizi.

Nel 1986 diventiamo Sezione vera e propria staccandoci da Cernusco sul Naviglio e festeggiamo con l’arrivo della nuova sede più grande in via Mazzini.
Nei primi anni novanta, grazie anche all’auto tassazione dei volontari, la sezione acquista una nuova ambulanza, la 124 e così aumentano il numero e le tipologie di servizi, i volontari e il gruppo amici con le sue iniziative di aggregazione.

Nel 1991 lo scultore Rusnati ci dona una scultura in memoria di tutti i volontari, una figura umana stilizzata nell’atto di sollevarne un’altra, scultura che tutt’oggi si trova all’ingresso della nostra sede.
Nella prima metà degli anni novanta la Croce Bianca Cassina vive un periodo di iper attività. Grazie al continuo incremento di volontari, di servizi, grazie al nuovo servizio sanitario ed emergenza 118, alle assistenze sportive e ai trasporti dializzati, cominciamo ad avvalerci del supporto degli obiettori di coscienza. Arriva un nuovo mezzo la 121 verso la fine degli anni novanta e con la stretta collaborazione con la sezione di Melzo, nasce il corso 120 ore per la formazione e certificazione dei volontari soccorritori, con relativo corso DAE ed il suo utilizzo.

Dal 2007 dimezziamo il nostro impegno con la sezione di Melzo, per tornare a dedicarci al nostro territorio. Si riesce a rientrare in contatto più stretto con la cittadinanza, il numero di volontari e la sezione torna forte e preparata sul proprio territorio.
Ad oggi, 2016, la Sezione di Cassina de’ Pecchi, grazie all’impegno dei comandanti che si sono succeduti, dei Presidenti, di tutto il comando, dei consiglieri e non per ultimi grazie a tutti i volontari che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie al volontariato, conta circa 150 volontari ed 1 dipendente. Con impegno e dedizione oltre ad una stretta collaborazione con la cittadinanza e con alcune associazioni del territorio, tra le quali non possiamo non menzionare i ragazzi di Fuori La Voce, con i quali si è stretto un ottimo rapporto di collaborazione e aiuto economico e alla Banca Mediolanum, grazie anche a queste collaborazioni abbiamo potuto rinnovare quasi tutto il parco machine.

Cb 128
Non dimentichiamo la convenzione con il comune di Cassina de’ Pecchi,convenzione che ha creato uno stretto rapporto di aiuto reciproco. Attualmente il nostro parco macchine si avvale di 2 nuove ambulanze, la 123 e la 128, un Doblo’ (124) in Memoria di Tacconi e donataci in parte dalla famiglia stessa, il pulmino 122 ed il 125 e ora stiamo lavorando per rinnovare l’ultimo mezzo, la 126 un’Opel Agila, per i servizi di trasporto ed interni, che ci accompagna da molti anni e troppi km.

Grazie anche a questi mezzi la sezione vanta convenzioni per vari servizi, tra cuiil trasporto di disabili con il comune di Cassina de’ Pecchi, il servizio di assistenza con l’Ikea di Carugate, con l’ospedale Niguarda di Milano e l’ospedale San Gerardo di Monza, servizi condivisi con altre sezioni.

Il gruppo amici continua ad organizzare eventi e la Sezione è sempre più visibile sul territorio per i propri cittadini e non solo.

Il nostro obbiettivo: continuare a crescere, rinnovarci e esser sempre presenti per poter offrire un servizio di alto livello per Cassina de Pecchi e per i cassinesi.

domenica 17 dicembre 2017

Atti vandalici questa notte in Paese. E siamo a due.

Atti vandalici questa notte in alcune zone del Paese, in particolar modo in Centro (sotto i portici), nella zona intorno alla Scuola Elementare (Via Napoli - Via Venezia - Via Trento), e in Via Matteotti e Via Papa Giovanni XXIII. Cestini e Dog Box divelti, segnali stradali manomessi, alcune coperture di samafori rotte. Sembrerebbe anche che sia stato incendiato o sporcato il portico in Via Matteotti/Papa Giovanni XXIII. 

Per il secondo Sabato notte di fila, dunque, ignoti hanno colpito il patrimonio pubblico e privato di Cassina de Pecchi: Sabato notte scorso a finire "sotto attacco" le decorazioni natalizie realizzate dai nostri commercianti in Centro, sta volta invece i balordi si sono divertiti a sradicare cestini e pali stradali. 
Non sappiamo, al momento, se i due fattacci sono collegati in qualche modo tra loro, quello che sappiamo (e lo sappiamo grazie al costante rapporto che intercorre tra noi e le Forze dell'Ordine locali) e' che esistono nella zona 3 principali "baby gang" (che tanto "baby" non sono) che arrivano anche da fuori Paese, note alle Forze dell'Ordine. 
Per il momento questa mattina presto, non appena saputo dei fatti, abbiamo allertato la Polizia Locale e l'Ufficio Tecnico per sistemare i segnali stradali e per verificare subito i filmati delle telecamere, nella speranza di recuperare indizi importanti per l'identificazione dei colpevoli che a quanto riportano alcuni testimoni residenti nelle Vie centrali del Paese, giravano, questa notte, in auto: segno che non siamo di fronte a dei ragazzini ma adulti, maggiorenni, ai quali servirebbe una bella lezione di vita e di rispetto della Comunità di cui si è parte.

giovedì 14 dicembre 2017

Alla fine vince la Ragione

Tanto rumore per nulla. 

La riassumo cosi la seduta del Consiglio Comunale del 13 Dicembre 2017, che trattava 1 solo punto, una Mozione sul "Presepe", chiesta e sostenuta dalle sole minoranze. Un flop, per due motivi: assenza di pubblico (a significare che ai cassinesi l'argomento interessava più o meno zero) e Mozione bocciata, per la sua inutilità pratica, dato che il Comune di Cassina de Pecchi, in collaborazione con la Comunità Pastorale, i Commercianti e le Associazioni è già al lavoro da 2 mesi per la realizzazione del Presepe Vivente (che ricordo si svolgerà il prossimo 17 Dicembre con partenza dal Casale).
 
Nel bel mezzo di un Aula Consiliare deserta, alla presenza dei soliti visi noti, dunque, si risolve con un nulla di fatto la discussione sulla Mozione presentata dalle minoranze compatte con carattere di urgenza (quando di urgente la Mozione non aveva proprio nulla). E il che è presto detto: le priorità per Cassina de Pecchi stanno ovunque, ma non certo nel partecipare a un Consiglio Comunale che ha trattato un tema si alto (la persecuzione dei cristiani nel mondo) ma banalizzato al punto tale da chiedere, come soluzione, la realizzazione di un Presepe nell'atrio del Palazzo Comunale di Cassina de Pecchi. 

Cosa penso del Presepe lo sapete già, ne parlai in questo post

Quel che invece ho detto ieri sera, nel mio intervento per spiegare il mio voto e quello della maggioranza contrario alla Mozione, ve lo riporto in sintesi, sperando di fare cosa gradita:

Rincorrere all'ultimo minuto utile la volontà politica di Forza Italia (che è promotrice di questa Mozione a livello nazionale) e tenere imballato il Consiglio Comunale su una finta urgenza è un metodo che non condividiamo e che svilisce il ruolo stesso del Consiglio Comunale.

Una premessa, quella della Mozione, lunga e condivisibile sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ma la soluzione prospettata (un Presepe a Cassina de Pecchi) ci sembra essere di una banalità tale da portarci ad essere contrari per principio.

Chiedete una cosa che sotto altra forma il nostro Comune già fa e non da oggi ma da 2 anni e cioè collaborare con la comunità pastorale, con i commercianti, con il MASD, con l'associazione borghi e presepi, con la chiesa evangelica apostolica, il borsellino e molti altri, per la realizzazione del Presepe vivente in un luogo pubblico. Una iniziativa che ci vede come Comune tra gli organizzatori e ci vede impegnati da due mesi, in particolar modo l'Assessorato al Marketing territoriale, e che nell'edizione del 2016 ha visto una partecipazione straordinaria, cosa che sicuramente ripeteremo quest'anno è che sarà certamente più simbolico e più importante di un Presepe messo nell'atrio del Comune. A me spiace che le minoranze non conoscano questo fatto o che se lo conoscono reputano più utile alla causa dedicare un Presepe ripeto, nell'atrio del Comune, è probabilmente una questione di percezione

Non possiamo, infine, non citare l'indipendenza e autonomia delle Istituzioni. E un concetto, quello che ci tiene insieme tutti, cioè quello della Laicità delle Istituzioni. Il Comune di Cassina de Pecchi non può chiedere alla Scuola (che è una Istituzione autonoma e indipendente dal Comune) di realizzare il presepe a Scuola come non può il Comune, chiederlo ad altre Istituzioni e aziende di competenza dell'Amministrazione. 

Dal Dizionario "Treccani" alla parola Laicità si trova questa definizione, che cito testualmente "Assoluta indipendenza e autonomia nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa e nei confronti di qualsiasi ideologia". 

Chiudo dicendovi anche che a titolo personale ho aderito alla proposta concordata con i gruppi di minoranza per devolvere il "gettone presenza" (ovvero l'indennità dovuta ai Consiglieri Comunali per le sedute di Consiglio Comunale - un niente, 18 euro lordi) al Progetto di Welfare Comunitario per Martina e Roberta. Un altro messaggio abbastanza chiaro: seduta superflua, almeno facciamo risparmiare i contribuenti  devolvendo il nostro insignificante compenso a un opera di bene.

domenica 10 dicembre 2017

Dopo il "nulla" pluriennale, arriva il "qualcosa" litigioso

Dopo 3 anni di assenza pressoché totale dalla scena politica locale torna a far parlare di sé, in senso negativo, il Partito di Forza Italia. Ci aspettavamo qualcosa di più che la riproposizione dei soliti triti e ritriti dissidi interni ed esterni che quel Partito si porta dietro dalla caduta dell'Amministrazione D'amico, e soprattutto ci aspettavamo, dopo la nomina del nuovo Segretario, avvenuta qualche giorno fa e dopo i lunghi anni di blackout, una nuova partenza fatta di contenuti più che di mal di pancia. Al momento, stando a quanto la stampa locale racconta, sembra però che nulla sia cambiato dal 2013. Forza Italia riappare e riappare ancora quella ruggine che ha alimentato la diaspora del centrodestra cassinese, quella che ha travolto le sorti di una Amministrazione Comunale caduta a seguito di feroci liti interne e che nemmeno la nomina del nuovo Segretario riesce ad attutire, tutt'altro. Anzi sembra essere stata proprio la nomina di Emilio Calabretta il motivo di nuovi scontri dentro e fuori al Partito che bloccano sul nascere tutti i buoni propositi di riunificazione lanciati da quella parte della barricata, sempre stando a leggere quanto riportato dai giornali. 
Come ricorderete, prima della pausa estiva, vi raccontai di un tentativo che descrissi come  "un appello che fa bene alla politica" che si propone (si proponeva) di mettere da parte le divisioni per far primeggiare un senso di responsabilità comune. Ebbene, quell'appello raccolse l'interesse di alcuni esponenti del centrodestra che si espressero anche attraverso la stampa  ma (paradosso) l'unico che ne esalto' la positività (in senso lato) fui io, che col centrodestra, come è noto, non ho nulla a che fare. Paradossale e sintomatico che a commentare quell'appello sono stato io con un ragionamento articolaro e non altri (almeno non pubblicamente eccezion fatta per i due casi di cui prima). Sintomatico di un malessere mai assopito e anche le nuove polemiche lo confermano. Dalle parti del composito mondo del centrodestra locale del resto la parola "trasparenza" è una chimera: se non fosse per il recente Congresso Provinciale dell'UDC (provinciale, lo sottolineo) non c'è traccia di dibattito pubblico, di momenti aperti alla cittadinanza, di confronto se non per qualche banchetto domenicale (frutto dello sforzo di singoli Partiti). 

Dunque, il centrodestra a Cassina non esiste (se non in Consiglio Comunale), è sparito dalla scena pubblica e quando ritorna (quando prova a ritornare) litiga: niente male per tentare la scalata nel 2019. 

Non mi addentro nei motivi (reali o presunti tali) dei nuovi dissidi, non è nel mio stile anche perchè gli elementi, al momento, sono pochi. Quel che vedo è una sconfitta della politica, se queste sono le premesse, perchè mai devono prevalere i personalismi, ma piuttosto una visione comune di intenti. Sarà capace Forza Italia e il centrodestra a mettere davanti ai personalismi il "noi" ovvero una proposta condivisa di governo locale? Staremo a vedere, per ora dopo il nulla di 5 anni, arriva il "qualcosa" di litigioso, che non fa pensare a nulla di buono per il futuro (per loro ovviamente). 

Ad ogni modo i miei auguri al neo Segretario Calabretta non li faccio mancare. Persona leale, avversario mio e del centrosinistra, ma leale. Auguri a lui e al Partito, seppur non sarà semplice (per lui e per loro) scrollarsi di dosso anni disastrosi, tant'è che ancora oggi se ne vedono le scorie.

sabato 9 dicembre 2017

Bufala Pirolisi

Tra il gol preso al 95 esimo dal Milan su colpo di testa del portiere del Benevento (poveri noi milanisti) e il notizione della non candidatura di Alfano alle politiche del 2018, trova spazio, tra le notizie top ten degli ultimi giorni, l'espressione usata dal sottoscritto, ovvero "bufala pirolisi", che per alcuni gossippari di professione va sbandierata in prima pagina tanto quanto quelle di Milan e di Alfano. 

Parole, le mie, meritevoli da commentare a mezzo blog da parte dei soliti fanfaroni caccia-scoop, che non si sono lasciati scappare la ghiotta occasione per citarmi e criticarmi (facendo però il solito buco nell'acqua). 

Ma ne parleremo dopo, perché prima di dedicare alcune righe alle quisquille che i casinisti nostrani sono abituati a fare, siccome ve lo avevo annunciato, partiamo dalle cose serie. 

Cosa ha fatto la nostra Amministrazione Comunale e sopratutto cosa farà dal momento in cui è emersa la faccenda "Pirolosi" (che per chi non lo sapesse è relativa alla richiesta di inserimento di una nuova linea produttiva - di "Pirolisi" appunto - da parte di una Azienda del settore di smaltimento rifiuti plastici, già operante sul territorio di Cernusco sul Naviglio, la "Tregenplast Srl").

Nell'immediato, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di renderci partecipi come Comune di Cassina de Pecchi al Procedimento VIA (Valutazione di impatto ambientale attualmente in corso) e a ogni altro ipotetico procedimento autorizzativo, in quanto coinvolti direttamente e indirettamente (l'insediamento è ubicato in Via Firenze sul territorio di Cernusco, al confine con il nostro Comue).
Secondo, abbiamo chiesto ai Comuni a noi vicini, a partire da Cernusco sul Naviglio (e poi Pioltello e Vignate), di seguire collegialmente la vicenda con un primo incontro che si svolgerà già settimana prossima e far partire da quella sede un Tavolo comune coinvolgendo anche Arpa e ATS, incontro che potrebbe anche sfociare in una serie di iniziative, tra cui ad esempio una Assemblea Pubblica per comunicare ai nostri cittadini (e a quelli di tutta la zona) gli sviluppi di un fatto che ci interessa da vicino.

Queste ad oggi sono le azioni portate avanti sulle quali mi e ci siamo spesi e che ci permetteranno di essere presenti laddove si decide, di essere informati e di informare. 

Siccome voi, amici, con il vostro voto mi (e ci) avete eletto per governare il Paese, sarà nostra cura capire di cosa stiamo parlando, sarà nostra cura governare un processo, sarà nostra cura fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per tutelare (laddove c'è ne fosse la necessità) i nostri cittadini, il nostro territorio, l'aria che respiriamo. E lo faremo insieme alle Amministrazioni Comunali di Cernusco e Pioltello, lo faremo perché quello è ciò che dobbiamo fare, che voi ci avete detto di fare, con il voto.

Potrei chiudere qui, i fatti mi sembrano dare l'idea di una Amministrazione Comunale attenta.

Ma arriviamo al gossip, perché lo merita. 
Mi scuso per questa digressione, ma a colui che riesce a citarmi 5 volte in 20 righe, l'amico - collega consigliere Maggio, una risposta va data. Stranamente senza fragole, sta volta Maggio costruisce un post su quelle due parole da me pronunciate - "bufala pirolisi" - senza nemmeno essersi chiesto (un classico) perchè io abbia utilizzato quell'espressione. 
Bastava una telefonata, come altri hanno fatto e ai quali ho risposto molto volentieri. La "bufala pirolisi" è la volontà da parti di alcuni (il 5 Stelle per primo) di sfruttare politicamente un fatto che pochi conoscono (a meno che uno non se ne occupi per professione o per studio diretto) per scatenare il putiferio. 
Sfido chiunque infatti a spiegarmi esattamente cos'è la "Pirolisi". Io per primo ne si pochissimo, quasi nulla. Gli impatti che questo processo ha sul territorio, sulla salute, sull'ambiente, sul nostro stile di vita, non sono una scienza esatta. Per partire in tromba con le solite crociate "anti qualcosa", del resto, si fa sempre in tempo. Invece che allarmare (volutamente) sarebbe più utile ascoltare, informarsi, capire. E non è sufficiente andare su Google, digitare "pirolisi", prendere qualche spunto per trasformarsi in ribelle "senza se e senza ma" contro una cosa che nemmeno sappiamo pronunciare correttamente. È troppo comodo e troppo semplice. Per contestare bisogna innanzitutto conoscere, per conoscere, bisogna studiare. Per studiare serve tempo, dedizione, volontà.

L'ideologia quasi mai applicata alla realtà, quella di tutti i giorni, non ha mai funzionato, perchè la Realtà è altra cosa dal mondo delle favole in cui tutti vorremmo vivere (ma che nessuno prova a costruire per davvero).

Ecco allora che, non conoscendo l'argomento, non mi sbilancio a valutazioni a cappella (scusate il termine) perché sono portato, quasi sempre, a ragionare con cognizione di causa e quasi mai per sentito dire. Ma conosco la politica, conosco bene le speculazioni che sfociano sempre in un colpevole, quasi sempre (per il 5 stelle) il Pd e il suoi esponenti. 

Iscriverci al club del NO a prescindere, di quelli che "o la pensi come loro o sei un povero pirla", non fa certo parte dei nostri compiti. A me piace prima capire e poi agire. A me che sono un Amministratore Comunale interessa solo il bene del Paese e ci provo a realizzarlo con i fatti, non con la speculazione politica di chi dice NO a tutto con tanto di simboli di Partito prendendo in giro chi legge o chi ascolta. 

Non ci casco e vi chiedo di non cascarci. 

I NO a tutto sono quelli che poi, una volta in sella, mollano il no a tutto e non fanno altro che dire Sì  (il caso del Comune di Parma è emblematico).

La "bufala pirolisi" è questa roba quà: chi, per fare battaglia politica, è pronto a tutto, anche a mandare in panico mezzo Paese. Massima comprensione per chi leggendo "pirolisi" si è sentito in pericolo o è andato in panico, lo capisco benissimo, per questo stiamo lavorando affinchè la nostra Amministrazione Comunale si muova in un certa direzione (quella descritta prima).  

Tornerò su questo argomento, una volta che ne sapremo di più. Intanto si continua a lavorare in Amministrazione sulla strada istituzionale in collaborazione con i nostri vicini. 


Vi lascio con 3 ultime riflessioni, veloci veloci.

  • Ai "politici-politicanti sfrutta notizie per fare battaglia agli avversari" (sulla pelle dei cittadini) dico pure di andare avanti e non fermarsi (tanto poi i panni sporchi li lava chi ha il compito di governare); 
  • Alla mia Amministrazione dico di continuare sulla strada intrapresa, dedicandosi al Tavolo istituzionale coinvolgendo al momento giusto la cittadinanza; 
  • All'amico Maggio consiglio invece alla prossima occasione di fare un bel respiro e contare fino a 100 (anche 200) prima di scrivere 20 righe di cui 5 dedicate a Parma. A me fa piacere leggere il mio nome, non so ai suoi lettori, che probabilmente sono più interessati ai fatti e alle sue politiche piuttosto che a quel che dico io. A meno che citare "Parma" fa schizzare i click al suo blog (cosa probabile) e allora in quel caso sarebbe tutta un altra storia.

mercoledì 6 dicembre 2017

Un cancro da estirpare

Cassina de Pecchi è sporco. È un dato di fatto: i cestini sono sempre pieni (pieni soprattutto di roba che li non ci dovrebbe andare), tante discariche abusive in giro (anche in pieno Paese), sporcizia ai bordi della strada, lungo il Naviglio, negli spazi verdi.
Quante volte ne avete sentito parlare? Tante, anzi troppe. Anche da me. Forse da me per primo. Un mio mantra, un argomento che spesso riprendo perché un Paese sporco è un Paese che non vorrei mai vedere e in cui nessuno vorrebbe vivere. 

Ad Agosto di quest'anno vi comunicai un primo piccolo report sui risultati ottenuti sul fronte della lotta ai voncioni  che si è articolata con l'installazione itinerante di alcune telecamere "trappola" a ruota nei punti sensibili (quelli in cui più frequentemente avvengono fattacci quali abbandoni indiscriminati). Oggi a distanza di 4 mesi i controlli e le sanzioni sono incrementate, nuove multe e altri voncioni beccati sul fatto. Ma a incrementare (o meglio, a non fermarsi) è anche l'inciviltà diffusa che, nessuno me lo toglie dalla testa, è innanzitutto un fatto personale, che noi dobbiamo estirpare come si farebbe con un cancro. 

Il 14 Novembre scorso il Consiglio Comunale con i soli voti della maggioranza ha aggiunto un piccolo tassello alla lotta contro le discariche abusive, istituendo all'interno del nuovo Regolamento di "Gestione Rifiuti e Igiene Urbana" la figura delle "Guardie Ecologiche" che affiancheranno le telecamere e il corpo della Polizia Locale nel difficilissimo compito di controllo del territorio a proposito di abbandoni indiscriminati di rifiuti. 
Sarà un niente o verrà interpretata come una misura poco incisiva, ma quando si è di fronte a un nemico difficile da combattere le si prova tutte. Poi uno si può anche accontentare di postare foto, fare tour tra le discariche e astenersi in Consiglio Comunale "perchè deve approfondire il tema". Ma governare un Paese significa un altra cosa rispetto ai click di denuncia. 
In attesa dei dati sui colpevoli beccati, che vi fornirò appena avrò tra le mani, vi invito ancora una volta a darci una mano, segnalando e denunciando, senza timore alcuno.

venerdì 1 dicembre 2017

Presepe Ti Voglio Bene

Al Presepe gli ho sempre voluto bene. Da che io ricordi. Nonostante io non sia un credente, vengo da una famiglia di non credenti. E si sa, la famiglia quasi sempre ti condiziona. Ho saltato tutto ciò che riguarda l'essere credenti e praticanti, fin da bambino. Il catechismo, la Domenica a messa, il crocefisso sulla parete. Non è un vanto e non è nemmeno una cosa di cui vergognarsi. È la mia storia, ne più ne meno. 
Crescendo poi ho imparato il concetto profondo che risiede in una bella parola, anche da pronunciare, "Laicità", una parola che va mantenuta e difesa, da chiunque voglia trasformarla in qualcosa d'altro. Allo stesso tempo ho imparato che il rispetto (sopratutto il rispetto per le cose che non condividi) è una premessa, se volete anche banale, a tutto, in Politica e nella vita. Il rispetto tra culture e tradizioni, il rispetto delle persone, il rispetto per le idee altrui, sono la premessa per quella convivenza civile che oggi è messa a dura prova, in un mondo sempre più chiuso e sempre più portato a non ascoltare, ma piuttosto a imporsi. È siccome "imporsi" è una di quelle cose che non mi sono mai appartenute, quel fascino che mi porto dietro fin da bambino verso "gli altri" voglio tenermelo stretto.

È di questi giorni il tema del "Presepe" a Cassina de Pecchi, tema che le minoranze consiliari hanno sottoposto all'attenzione del Consiglio Comunale attraverso una Mozione. 

A me il Presepe piace molto. Mi piace nonostante non faccia parte della mia storia e della mia cultura. Mi piace fin da quando Papa' e Mamma mi portavano dalla Zia, comunista anche lei, ma profonda cattolica praticante e con lei a Natale lo si preparava accuratamente. Mi piace vederlo realizzare il Presepe, mi piace vederlo per strade o Piazze, fuori dalle Chiese magari affiancato da un bell'albero di Natale. Mi piace e nessuno può negarmene la visione, come nessuno può impormene la realizzazione. 

Mi piace e mi piace sapere che ognuno di noi cassinesi possa ritenersi libero e autonomo nello stabilire se farlo o non farlo il Presepe per Natale. 

Questo è quel che penso e che fino a prova contraria dovrebbero pensare e fare le Istituzioni. 

Le strumentalizzazioni e la politica, lasciamole perdere. Il Presepe non ha colore politico. Il Presepe è un Simbolo condiviso di Pace e di Serenità, per tutti, credenti e non.

E a tal proposito vi invito il 17 Dicembre al Presepe Vivente che per il secondo anno farà la sua apparizione in Paese. Un altro successo annunciato. 

giovedì 23 novembre 2017

Non sarete mai sole

Secondo l'Istat il 16,1% delle donne ha subito stalking da parte di ex partner o altre persone nel corso della vita e circa la metà delle donne in età 14-65 anni hanno subito nell’arco della loro vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie. Non passa giorno che giornali e TV non ci raccontino di gravi fatti che vedono coinvolti uomini contro donne, spesso giovani donne, sole, indifese.

Il 25 Novembre prossimo sarà "Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne" istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite. 

Sull'esempio di altri Comuni italiani, Cassina de Pecchi ha organizzato una serie di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema di primissimo piano. Si parte la mattina del 25 Novembre (Sabato) alle ore 11.30 in Piazza Decorati al Valore Civile, per inaugurare le "Panchine Rosse", che in questi giorni sono "apparse" in alcuni luoghi pubblici del Paese, come simbolo di solidarietà alle donne e contrasto alla violenza che queste ultime subiscono. A seguire, presso l'Aula Consiliare, con un aperitivo offerto ai presenti, verrà lanciato dalle nostre Forze dell'Ordine, Carabinieri e Polizia Locale, il corso di difesa personale che partirà gratuitamente a metà Gennaio 2018 e si svilupperà in 4 incontri. E per finire, Mercoledì 29 Novembre, alle 20:45, in Biblioteca, un incontro con Lea Melandri, autrice del libro "Amore e violenza".

In tutta Italia tante iniziative, spettacoli teatrali, flash mob, rading letterari organizzati dagli Enti Locali e da tutte quelle realtà che si occupano della questione. 

Cassina de Pecchi non sarà da meno e contribuirà con le sue iniziative (primo Comune della Martesana ad ospitare le Panchine Rosse) grazie alla collaborazione tra il Comune, la Cooperativa "La Speranza"e "UDI Donne di Oggi".

Ricordate e ricordiamolo, non siete sole!

martedì 21 novembre 2017

Il popolo del NO approda a Cassina de Pecchi

Ancora una volta, come con  il Post sull'accattonaggio in occasione dell'articolo Mi vergogno ma non mollo ho ricevuto molte visualizzazioni. 

Sarà che sono sempre stato abituato a dire quel che penso, sarà che ai cittadini interessa parlare delle strade e dei marciapiedi (perché sono argomenti che vivono quotidianamente) sta di fatto che anche sta volta "The Very Social People" (come mi ha ribattezzato un giornale locale) ha toccato un nervo scoperto, uno di quegli argomenti per i quali i cittadini-elettori non ci pensano due volte per premiarti o per bocciarti. Perché, se ancora non fosse chiaro, un Paese pulito, ordinato, attrezzato, con Servizi funzionanti, non deve essere un miraggio, ma è il minimo sindacale che ci si aspetta da una Amministrazione Pubblica attenta. 

Ebbene si, il tema è li sul tavolo e a metterlo sul tavolo non sono stato io (che a differenza di altri, non mi reputo cosi importante) ma i cittadini, con le loro molteplici segnalazioni. Io ho fatto solo il mio piccolo pezzettino, ho fatto da ponte, dando voce e portando quelle istanze al piano della politica, come il mio ruolo, il mio piccolo ruolo, mi impone di fare. Come andrà a finire lo vedremo tutti insieme: intanto è cominciata e non poteva cominciare nel migliore dei modi. Alle 774 visualizzazioni al mio post e alle strette di mano per strada si aggiunge (cosa più significativa) l'approvazione del DUP (il Documento Programmatico per il prossimo triennio) avvenuta in occasione del Consiglio Comunale del 14 Novembre. E il chiacchericcio di chi è impegnato più che altro a "fare casino" a furia di post tutti infarciti dalle solite Fragole&Pannocchie, rimane tale, con un "no a prescindere" anche quando l'Amministrazione ci prova. 

Del resto, siamo italiani, ci siamo abituati. Siamo abituati ai NO che non fanno fare passi in avanti ma imbrigliano energie, risorse, voglia di guardare al Futuro. Dopo i No triv, dopo i no tav, i no Cost, i No Teem e i no Carosello (questa mi mancava, ma ne parleremo in un altro momento) la malattia del NO approda anche nel piccolo Comune di periferia contro la necessità di far progredire il nostro Paese. A prescindere da destra o sinistra, c'è (dovrebbe esserci) un minimo comune denominatore che ci tiene insieme: rendere Cassina de Pecchi un posto migliore. Eppure la contrapposizione ideologica produce anche questo, il NO anche quando il tuo avversario dice e si impegna a fare delle cose concrete. Il NO al DUP è un NO al tentativo di "portare fuori dalle secche" un Paese che non conosce un piano nanutentivo serio da almeno trent'anni, che necessita di una cura al patrimonio arboreo non più rinviabile, che vuole ampliare i Servizi al cittadino e alle fasce medie, che investe sui giovani e sulle famiglie, che vuole riqualificare i beni pubblici in disuso. 
E c'è chi dice No a tutto questo, aggiungendoci un po di ironia da Social-dipendenza. Semplicemente imbarazzante. 

I "NO DUP" parlando di "asfalto elettorale" (come avevo ampiamente preventivato - non sono un "profeta" ma semplicemente la mossa era più che scontata) si sono opposti con il loro voto contrario a quanto segue, ve lo riporto per punti, cosicché anche voi ve ne possiate fare una idea:

NO ai "lavori di manutenzione delle strade e dei marciapiedi che incominceranno nel primo semestre del 2018"; 

NO alla "riqualificazione della rete di illuminazione pubblica a partire dal 2018";

NO alla "rotonda all’intersezione tra Via Roma e Via Trieste";

NO alla "realizzazione del prolungamento di via Mazzini fino all’incrocio con via Roma"; 
NO "nel secondo semestre del 2018 inizieranno i lavori per l’abbattimento delle barriere architettonico alla MM2"; 

NO "nel prossimo biennio saranno realizzati i primi due lotti dell’ampliamento del cimitero di Camporicco"; 

NO alla "parziale ristrutturazione degli spazi interni delle scuole dell'infanzia, della primaria e della secondaria";

NO alla "Casa della Salute e Housign Sociale negli spazi lasciati liberi dalla ex Asl e nella ex Scuola di Via Roma"; 

NO alla "Social Street presso gli alloggi ERP Comunali di Via Michelangelo"; 

NO alla "riqualificazione dell’area mercatale sita in via Milano"; 

NO "all’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)";

NO alla "gara e affido del nuovo contratto di manutenzione del verde pubblico"; 

NO "alla stesura di un piano pluriennale dettagliato di recupero del patrimonio arboreo e piantumazione, prevedendo già nel 2018 la prima fase di attuazione".

Sia chiaro, contenti loro, contenti tutti, d'altronde a sbatterci il muso sono loro perché toccherà loro spiegare ai cassinesi perché hanno votato no alla rotonda tra Viale Trieste e Via Roma o no a un  nuovo contratto del verde.

Con voi invece ci vediamo alla prima strada asfaltata, al primo marciapiede rifatto, al primo bene pubblico riconsegnato alla collettività, ovvero ci rivediamo presto. Molto presto.

Dimenticavo. 

I NO DUP hanno detto NO anche all'ultima Variazione di Bilancio dell'anno (la quarta, ai tempi del centrodestra si arrivava anche a 8/9 Variazioni annue) dicendo no a quello che è agli effetti un "assestamento" finale che certifica i conti in ordine per l'anno in corso del ed è premessa ad un 2018 robusto economicamente. 

"Perchè" vi starete chiedendo? A parte vederci anche qui un NO ideologico, non me lo spiego altrimenti.


domenica 12 novembre 2017

Mi vergogno. Ma non mi arrendo.

Avrei voluto, in questo articolo, raccontarvi del marciapiede di Via Donatori del Sangue rifatto secondo prescrizione (come vi avevo annunciato il 16 di Agosto in questo pezzo) di cui oggi nessuno parla più, mentre allora, quando si verificò il "fattaccio" (uno squarcio per mano di un operatore telefonico) giustamente si gridò allo scandalo. Avrei voluto farlo in modo ironico, concentrandomi sulla "potenza" dei Social, dove vince quasi sempre chi per primo posta la notizia (o presunta tale) e vince anche quando la "notizia" viene smentita con i fatti, come in questo caso (il marciapiede e l'annessa ciclabile infatti sono stati rifatti a metà Settembre a spese dell'operatore). Avrei voluto, perché oggi rivendersi quella "piccola conquista" seppur cosa giusta per chi fin dall'inizio aveva promesso attenzione e vigilanza affinché quella situazione si risolvesse nel migliore dei modi (come da me fatto), ha poco senso: la settimana appena conclusa è stata una settimana colma di denunce sul fronte dei Servizi o presunti tali che non rispondono alle aspettative. 
Illuminazione Pubblica carente, strade e marciapiedi rotti, sporcizia diffusa...molte segnalazioni, molta incazzatura. La ciclabile tra Cassina e Vignate (di cui vi avevo già parlato a fine Ottobre in questo articolo); i marciapiedi di Via Napoli; le discariche a Santagata; la poca illuminazione in Via Milano. Tutte questioni note, non di oggi, esplose però in questi giorni in una sequenza che non lascia scampo. Una fotografia reale di  carenze anche gravi che preoccupano perché ci dicono di un Paese che ha ancora molto da impegnarsi sul fronte della manutenzione e dell'attenzione al bene comune. Fortuna è che esistono e si spendono tanti cittadini che ancora credono nel pubblico ed è per questo che non se ne stanno alla finestra a guardare, ma anzi partecipano e a tutti loro va un ringraziamento speciale. 

Tra questi ho letto un commento Venerdì sera che ha stravolto i miei programmi per questo articolo. Lo pubblico, tagliando l'autore, perché quelle poche parole davvero sono un pugno allo stomaco. 




Da Amministratore Pubblico eletto con il voto dei cittadini di fronte a questa frase mi vergogno. Mi vergogno al pensiero che qualcuno pensi che Cassina de Pecchi oggi sia peggio di 4 o 5 anni fa. Mi vergogno, perché sono li anche io, sono cittadino anche io e le cose che non vanno le vedo tutte le mattine, quando esco di casa, quando attraverso al buio Via Andromeda e Via Milano a piedi, quando soffermo lo sguardo sulle discariche in Via XXV Aprile, quando passeggio con un certo timore sulla ciclabile spenta lungo il Naviglio o verso Vignate, quando ti trovi un cratere in Via Napoli segnalato con un birillo da un residente.

Se è vero che "tutto e subito" non si può avere, nemmeno nel migliore dei Mondi, è altrettanto vero che i 18 mesi che rimangono alla nostra Amministrazione Comunale, quella di cui faccio parte con il mio piccolo ruolo, sono un tempo più che congruo per dimostrare che abbiamo ancora qualcosa da dire. 

Lo chiameranno "asfalto elettorale" e forse ci accuseranno di esserci svegliati all'ultimo a ridosso del voto, ma fare qualcosa, almeno sulle criticità più urgenti, con un crono programma snello, con tempi e costi definiti, è una necessità per il Paese, non per noi. Lo è per rispondere a quel commento e ai tanti altri che sento per strada o al bar. Non mi arrendo all'idea di lasciare dopo questa mia prima (e magari ultima) esperienza amministrativa un Paese peggiore di quel che ho trovato. Non lo merito io, non ve lo meritate voi e sopratutto non se lo meritano i nostri figli. 

E, con tutto l'entusiasmo che posso metterci ancora (lo sapete, ho la testa dura e non mi arrendo facilmente) il marciapiedi rimesso a posto in Via Donatori piuttosto che la carcassa (finalmente) rimossa in Via Don Verderio non rendono minimamente giustizia alla delusione, quasi repulsione, al mio, al nostro bel Paese perso in un degrado strisciante.

PS Le 4 ore di sonno che mi porto dietro dopo il lungo Consiglio Comunale di ieri sera, non mi fanno esimere dal compito di raccontarvi, sempre con spirito di informazione, che abbiamo approvato il DUP 2018 - 2020, che per come lo definisco, è il "Documento Politico" più importante di una Amministrazione perchè disegna i binari su cui vuole muoversi l'azione amministrativa nel prossimo triennio. La relazione della Giunta che contiene impegni proprio su alcuni punti critici (come il Verde, il Decoro Urbano, i Lavori Pubblici) è stata votata dalla maggioranza proprio con l'auspicio che queste intenzioni, in virtù anche di quanto vi ho riportato in questo post, si trasformino presto in azioni concrete, sulle quali vigileremo, come il nostro e il mio compito di Consigliere Comunale ci impone.