giovedì 29 settembre 2016

Le magie che ci mancano


Girano in questi giorni strane mail di stupore per ciò che era ovvio ai più ma non a chi scrive (a vanvera) su presunte "fregature" alla cittadinanza. 
Il paladino della giustizia de noiartri (il solito) ha scoperto (e di conseguenza è corso a raccontarlo alla sua numerosa mailinflist) il mutuo che apriremo per asfaltare strade e marciapiedi. 
Lo scandalo della settimana, lo scoop degli scoop, la scoperta dell'acqua calda, sta volta, dopo il rave party, dopo l'ossessione acuta verso il Pd e il sottoscritto, dopo la privatizzazione (fasulla) dell'Asilo Nido, è quello dei soldi (che non abbiamo) per sistemare ciò che tutti (tutti) a Cassina vogliono. 
Che l'Amministrazione Comunale si fosse spesa per mettere a punto un Piano per il rifacimento delle Vie di Cassina era sotto gli occhi di tutti. Che il Consiglio Comunale avesse votato questo Piano lo sapevano anche i meno attenti. Che una parte di quel Piano, con l'asfaltatura di un tratto di Via Roma, fosse partito, be lo abbiamo visto e vissuto tutti in prima persona. 
Ora, per continuare quel Piano e dar seguito a quanto stabilito, servono quattrini freschi freschi. Forse per il leader di quello che fu un glorioso Partito (oggi allo sbando e diventato più un circo equestre che un luogo in cui far politica) i soldi crescono sugli alberi o tuttalpiù te li regala qualcuno. Nel mondo delle favole o della Nutella, come dice qualche amico, funziona cosi. Si, in quel mondo li, quello delle favole, forse le nuove strade e i nuovi marciapiedi salterebbero fuori da un cilindro magico, dalla pancia di Doraimon, dalla bacchetta magica di Herry Potter. In quel mondo li. Ma, nel mondo reale, quello di Cassina de Pecchi e degli 8000 Comuni italiani, sempre più costretti a fare i conti con i pochi fondi a disposizione, se vuoi fare un opera puoi solo intraprendere la strada del mutuo. 
Senza fregatura per nessuno, senza inganno, senza magia. Tutto molto trasparente, tutto scontato per tutti i cassinesi, tranne per uno (che tra l'altro cassinese non lo è nemmeno): http://delibere.cassinadepecchi.gov.it/Delibere.aspx?ID=25373

domenica 25 settembre 2016

Pulizia volontaria in Via XXV Aprile

Come se non bastasse, come se non fossimo mai soddisfatti di quel che già facciamo da amministratori quotidianamente per Cassina de Pecchi, dopo una settimana carica di lavoro e di impegni (e di beghe tutte interne dopo la pubblicazione di un articolo di cui vi ho parlato precedentemente) Sabato 24 Settembre di buon ora, insieme ad alcuni colleghi e volontari, abbiamo ripulito un tratto della Via XXV Aprile. Esattamente abbiamo ripulito il tratto che va da distributore di benzina fino al primo centro abitato. 
Quel tratto, come è noto, sopratutto come è noto ai santagatesie ai tanti residenti e non che utilizzano quella strada per gli spostamenti, è spesso scambiato per una discarica a cielo aperto. Più e più volte siamo intervenuti perchè ai bordi della strada sono stati trovati rifiuti di ogni tipo. Il punto più critico è la piazzola di sosta che incomprensibilmente è stata realizzata su un tratto di strada urbana poco prima del distributore, venendo da Sant'Agata. Una piazzola di sosta che non serve a nessuno, se non agli inquinatori di professione che ne approfittano per fare le loro schifezze. L'aggravante è che quel tratto di strada, su cui insiste come vi avevo raccontato settimane fa un contenzioso, è buio (manca l'illuminazione e quindi più "appetibile" per essere preso di mira da chi deve smaltire illegalmente rifiuti). 

Ieri ci siamo attivati e in un paio di ore abbiamo asportato due camioncini di monnezza depositati poi alla Piattaforma Ecologica. Abbiamo recuperato sacchi di spazzatura "ordinaria", gomme di automobile, materassi, un armadio, una enciclopedia completa forse degli anni '80. Le soluzioni, anche qui, ci sarebbero (non perchè non mi piace impegnarmi per il mio Paese, ma perchè non voglio più vedere sul nostro territorio certe schifezze). La soluzione prima sarebbe quella ad esempio di illuminare la strada in quel tratto finale (in uscita dal centro abitato) che va verso la nuova cassanese. Come vi anticipavo però quel tratto è oggetto di contenzioso e fino a quando la matassa non sarà sbrogliata purtroppo saremmo costretti a tenerci la strada buia. Su questo aspetto vi avevo già anticipato la mia posizione, ma ne riparleremo in un altro momento. 

A farci le spese, oltre alla cittadinanza tutta, sono sopratutto le cascine e le attività che hanno proprio sul tratto finale di Via XXV Aprile il loro imbocco, Cascina Fogliana, ad esempio, l'Agriturismo San Moro, che spesso, si ritrovano i rifiuti abbandonati sotto i cartelli che ne indicano l'indirizzo e l'ingresso. 

Per il momento il nostro piccolo contributo lo abbiamo dato. 
E sempre in tema di Via XXV Aprile, a breve il rifacimento della segnaletica orizzontale dove mancante e cancellata del tempo. 
Mentre in settimana, come auspicato, la rasatura e la pulizia della Roggia di Sant'Agata, quella che costeggia proprio Via XXV Aprile e che è un gioiello, anche storico, della frazione e di tutta Cassina de Pecchi: facciamo in modo che rimanga tale. 

Un rimpasto delle deleghe per il Bene del Paese

Una rettifica puntuale, giusta, soddisfacente. La Gazzetta della Martesana, il Giornale più letto a Cassina de Pecchi e dintorni, ha pubblicato sul nuovo numero, quello del 24/09/2016, ciò che noi del Pd andiamo dicendo da tempo. Cosi non è stato lo scorso Sabato, quando lo stesso Giornale pubblicò un altro articolo sul nostro Partito riportando posizioni e situazioni a noi estranee, facendo una ricostruzione forzata di come stanno realmente le cose a Cassina de Pecchi. Siamo subito intervenuti, chiedendo una rettifica. Non ci è piaciuto di quell'articolo un fatto e ciò accostare la nostra posizione (che da tempo è quella di chiedere al Sindaco, alla maggioranza e alla coalizione di centrosinistra una verifica di programma dopo quasi due anni e mezzo di mandato) a una "lotta di potere per le poltrone". Contestiamo questa cosa perchè non solo è palesemente falsa, la contestiamo anche perchè è quel che da mesi il Consigliere di opposizione più cliccato in martesana continua a ripetere, come un bambino quando impara una parola nuova. Ecco, aver letto su un settimanale conosciuto (e che agli effetti fa opinione pubblica tra i cassinesi) una accostamento di questo genere ci ha colpito e per essere sinceri ci ha fatto anche incazzare, parecchio. Sul numero di ieri, dicevo, è uscita una rettifica puntuale e che ci soddisfa. Sono emersi in quell'articolo che trovate allegato in queste mie considerazioni tutti gli aspetti che a noi interessava far emergere. Ovvero che al Pd innanzitutto non interessano le poltrone in quanto tali, ovvero non interessano nuove deleghe per il gusto di esibirle pubblicamente, come qualcuno faceva in passato (fregiandosi del titolo ma senza combinare nei fatti nulla di buono). A noi interessa mettere in atto una redistribuzione delle deleghe sulla base di quello che non ha funzionato o ha funzionato poco per l'interesse della comunità (la nostra) che siamo stati chiamati ad amministrare. 
Settimana scorsa ho criticato la Gazzetta e il giornalista che firmò quell'articolo. Quest'oggi, mi sento in dovere di fare il contrario, ringraziando sia il giornalista che il Giornale per aver "rimesso a posto" le cose.

sabato 24 settembre 2016

La cosa giusta, Cassina ha risposto

Tanta bella gente, tante famiglie, tanti bambini. Il mondo dell'Associazionismo, quello delle Parrocchie, gli amici delle Cooperative, la Scuola con l'Istituto Comprensivo e il Comitato Genitori, i dipendenti comunali, la politica con i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale e tante persone comuni erano tutti li, Venerdi 23 Settembre sera, ad affollare la mensa della Scuola Elementare di Piazza Unità d'Italia, per un unico, tanto nobile quanto semplice gesto: contribuire alla raccolta fondi lanciata dai Comuni della Martesana a favore della ricostruzione in Centro Italia. Cassina de Pecchi ha risposto e ha risposto molto bene all'appello lanciato dal coordinamento cittadino sorto all'indomani del drammatico terremoto del 24 Agosto scorso. Un gruppo fatto di tanti soggetti, tra cui Protezione Civile, Croce Bianca, Cooperativa "La Speranza", la "Forza del Segno", il "LAP", il "Centro Anziani Borsellino"...soggetti diversi tra loro, ma uniti nella Solidarietà. Realtà rappresentative del territorio cassinese che fin da subito, insieme all'Amministrazione Comunale, si sono mosse con alcune iniziative, dal pomeriggio con il clowncabaret, al Family Pic Nic, passando per la serata Country al Casale. Iniziative queste ultime portate avanti con il fine di sensibilizzare i cassinesi sulla necessità di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per dare un segnale.

E cosi, anche l'Evento clou, quello della Cena Solidale, ha fatto registrare il pienone.
Un successo insomma, un successo annunciato. Quasi 400 partecipanti, tra i 20 e i 30 volontari, molti di più quelli coinvolti nell'organizzazione dell'Evento che, con qualche volantino, un po di rumore sui Social e molto tam tam fatto di passaparola, telefonate ed inviti estesi ha permesso di raccogliere ben 3141 euro così suddivisi, 2793 euro raccolti tra i commensali (il piatto aveva prezzo di 7 euro) e 384,20 euro di ulteriori donazioni. Non cè che dire, oltre le nostre aspettative. Mamme e papà, nonni, volti noti e meno noti, ragazzini, gruppi da 20 o 30 persone, intere scolaresche, tutti in fila, ordinatamente, per dire "noi ci siamo". E poco importa se si è registrato qualche disagio all'inizio, poco importa se una "massa pacifica" ci ha colto, un po tutti, di sorpresa, facendoci correre con gli amici della Pallavolo a recuperare qualche sedia e con gli amici della Speranza a mettere in qualche angolo di fortuna gli ultimi tavoli rimasti.  Poco importa se abbiamo "lavorato" sodo fin dalle 18 della sera e nei giorni precedenti a stampare i volantini, da appendere dai sempre generosi e disponibili amici commercianti. Quel che conta è che il numero di telefono del "Borellino" (quello dedicato alle prenotazioni) è stato "bollente" per tre giorni di fila. Quel che conta è stato il salone strapieno della Mensa. Quel che conta è aver visto tanti amici accorrere con il sorriso sulle labbra per la consapevolezza di fare "la cosa giusta".
Quel che conta è che, ancora una volta, il Cuore pulsante di Cassina de Pecchi ha battuto e ha battuto forte. 

domenica 18 settembre 2016

La faccia è la mia

Ancora una volta, bella o brutta che sia, la mia faccia è finita sul giornale più letto a Cassina de Pecchi. 
Sta volta però non per presentare una iniziativa o un evento. Sta volta non per fornire un  punto di vista su un fatto o una scelta amministrativa. Sta volta no. Questa settimana la mia faccia è stata accostata a un articolo che tratta vicende tutte interne alla coalizione che governa Cassina de Pecchi di cui credo che alla maggioranza di chi mi sta leggendo (e alla maggioranza dei cassinesi) non interessi un fico secco. Mentre i giornali si occupano di cose noiose, vi dico cosa abbiamo fatto noi in una settimana. Nei cinque giorni passati, abbiamo protocollato al Comune di Milano 1775 firme per abbattere le barriere architettoniche alla Metropolitana; abbiamo diffuso i numeri dei lavoratori occupati dal nostro Comune tramite voucher (uno dei pochi Comuni, il nostro, che riesce a mettere insieme seppur in modo saltuario la richiesta di lavoro con le esigenze del Comune); abbiamo inaugurato un nuovo servizio di trasporto pubblico (con nuovi punti di partenza e di arrivo); abbiamo iniziato i lavori di cablatura alla Scuola Media; abbiamo inaugurato le nuove strutture sportive al Parco Gramsci; abbiamo e stiamo ancora ridisegnando su tutto il territorio la segnaletica stradale; in questo weekend ci saranno 4 (lo ripeto, 4) iniziative patrocinate che riguardano cultura, sport, sociale, sostegno ai più deboli..ma nonostante tutto questo, la mia faccia e il Partito Democratico vengono sbattuti in prima pagina per una vicenda di cui ci si dimenticherà molto presto. 

Ve la faccio breve, per non annoiarvi. C'è una storiella ripetuta insistentemente da qualche politico locale agli albori e che è divenuto ormai la parodia di sé stesso (#shabadabadà #chiarelloteca #boschidenoiartri e cosi via), che racconta di una falsa lotta intestina interna alla maggioranza per accaparrarsi nuovi spazi di potere e nuove poltrone in ambito di Governo locale. La storiella, che fa scalpore, perchè punta sull'arrivismo, sull'individualismo, sulla sete di potere di cui una certa politica purtroppo ci ha abituato in 40 anni anche a Cassina de Pecchi, è stata ripresa (e sarà ripresa ancora, sono pronto a commetterci) dalle testate locali che ci vanno a nozze. C'è solo un piccolo particolare. L'articolo fa riferimento a dichiarazioni non mie e non di altri miei compagni di viaggio. Eppure la faccia che ci mette è la mia e il nome è quello del Partito che ho l'onore e l'onere di guidare. 

Il giornalista deve fare il giornalista. È giusto e sacrosanto che, mentre fa il suo lavoro, il giornalista ricostruisca vicende, prenda contatti, ascolti i diretti interessati, si faccia una opinione di come vanno le cose e le racconti ai suoi lettori. Altrettanto giusto è che, siccome la faccia è sempre la mia (e non quella di un altro), io dica che questo modo di rappresentare i fatti, più teso al gossip e allo scandalo che non alla realtà, non mi piace. 
Il sottoscritto (e i cassinesi) si meritano di meglio. Il sottoscritto e i cassinesi vogliono strade senza buche, l'erba tagliata, i marciapiedi percorribili, la luce che funzioni.

Vogliamo questo: e lo vogliamo non per la poltrona, ma per il bene di Cassina e dei cassinesi. Probabilmente all'ex Dc, ex Forza Italia, ex Pdl, ex Udc, ex Insieme per Cassina ed ora più intento a fare il circo con battute e battutine sui social e dal suo seguitissimo blog piuttosto che fare politica, abituati come sono da quelle parti a ragionare "per posti", interessa la poltrona (degli altri, non la sua che non ha perchè bocciato dal voto popolare di tre anni fa). 
Peccato però che la Gazzetta ci sia cascata. Peccato davvero. Noi andiamo avanti. 

domenica 11 settembre 2016

Rave Party a Cassina de Pecchi, un altra occasione persa

Un altro buco nell'acqua per il Consigliere Maggio. I suoi fedelissimi, sempre pronti a passargli informazioni, foto, pezzi di discussioni a lui che fa politica a Cassina ma che vive da tutt'altra parte, sta volta hanno toppato alla grande. 

La notizia farlocca diffusa solo per impaurire i cittadini è quella del Rave Party svoltosi tra sabato e domenica in un capannone inutilizzato in Via Galilei (Zona industriale di Camporicco). Subito il nostro eroe ha puntato il dito contro l'incuria del Paese e lo stato di abbandono anche sotto il punto di vista della sicurezza cercando di addossare la colpa all'Amministrazione Comunale facendo credere che la location fosse stata scelta proprio perché gli organizzatori fossero a conoscenza di questo stato di "abbandono". 
Niente di più falso e di penosamente strumentale. 

Per sua natura eventi come i "Rave Party" sono "clandestini", non passano attraverso autorizzazioni o richieste, non avvisano le Forze dell'Ordine o le autorità competenti. I Rave Party per quel che ne so io scelgono luoghi a caso (di solito isolati e strutture abbandonate) e si fanno notare il meno possibile, fino a quando poi inizia e prosegue la "festa" a volte anche per più giorni. Quindi nessuno dell'Amministrazione Comunale poteva "sapere" come non potevano sapere gli ignari cittadini che si sono imbattuti tra ieri notte e oggi in questi gruppi più o meno numerosi di ragazzi e ragazze che si dirigevano nel luogo prescelto.

Personalmente ho saputo della cosa questa mattina a mezzogiorno circa. E l'ho saputo perché ho visto alcuni post su fb che indicavano la presenza di una festa (un Rave party appunto) in Zona industriale. Segnalazioni condite da disagi dovuti al rumore della musica e dalla sporcizia che sarebbe stata vista da chi era in transito da quel luogo.
Insieme ai colleghi Marangoni e Novelli (che in questo caso ricopre il ruolo di Sindaco delegato) ci siamo portati sul luogo immediatamente, intorno alle ore 13.30. La situazione che ci siamo trovati di fronte è stata la seguente: in un capannone non più in uso in Via Galilei vi era la presenza di molti ragazzi e musica elevata (all'interno della struttura) e fuori di livello accettabile. Sulla via una presenza consistente di immondizia varia (bottiglie e lattine di alcolici, soprattutto). Un via vai corposo di ragazzi da e per il capannone. Un paio di ragazzi erano sdraiati ai bordi della strada e alcune auto ivadevano la medesima. La prima cosa fatta è stata quella di richiedere al 118 un intervento per verificare le condizioni fisiche delle due persone, apparentemente non in buono stato di salute. Parallelamente abbiamo contattato le Forze dell'Ordine, Carabinieri e Polizia locale. I Carabinieri ci hanno informato che la situazione era nota fin dal pomeriggio di Sabato (ieri) ed era sotto controllo, nel senso che la zona è stata presidiata con pattuglie a spot. Il 118 intervenuto immediatamente tramite la Croce Bianca di Cassina ha verificato le condizioni sanitarie sia in Via Galilei che dentro al capannone non riscontrando casi gravi. Le Forza dell'Ordine ci hanno assicurato il costante monitoraggio della zona (nelle due ore di nostra presenza sono passate due volte le pattuglie di Cernusco e di Cassano) e l'ora di fine del Rave comunicatoci era quello delle ore 16.00. Per appurare ulteriormente ogni tipo di attività siamo entrati nel capannone e abbiamo parlato con alcuni ragazzi che tra l'altro si sono messi a ripulire la via con dei sacchi, per quel che potevano.

Alle 15.30 quando ormai la festa era quasi conclusa (la musica è diminuita di volume e i ragazzi incominciavano a defluire), avvisate le Forze dell'Ordine e le realtà sanitarie ci siamo spostati su altre zone di Cassina indicate da alcuni e non abbiamo individuato situazioni di pericolo. Ad ogni modo è stata nostra cura avvisare la PL e i Carabinieri anche di queste voci circa la presenza di ragazzi in altri luoghi del Paese.

Domani è già in programma una pulizia straordinaria della Via Galilei e delle parallele. Mentre verificheremo la voce di una vetrina sfasciata in Via Marconi.

Questo è quel che abbiamo fatto senza far rumore come purtroppo invece ha fatto l'amico Maggio che dal comodo della sua poltrona di casa spara a zero senza un minimo di senso logico e soprattutto senza alzare le maniche e portarsi come noi abbiamo fatto sul luogo dell'accaduto. Sempre in cerca dello scontro e mai collaborativo per risolvere i problemi o i presunti tali. Peccato, un altra occasione persa.

Starò invecchiando, ma il Rodari e l'Andromeda vanno chiusi


Venerdì 2 Settembre ore 24.00 circa. Il Parco giochi di Sant'Agata è pieno zeppo di ragazzi che bevono birra (anche acqua a dir la verità) e giocano sulle altalene. Rimango stupito per qualche minuto ad osservarli, provo ad abbozzare qualche parola di rimprovero, poi me ne vado, il clima stava per surriscaldarsi. Mi sposto in direzione Cassina. In Via Roma auto che sfrecciano come pazze, una addirittura mi sorpassa a tutta velocità all'altezza della colonnina autovelox posizionata a Villa Magri qualche settimana prima (la pietra tombale a tutte le critiche sugli autovelox). Al semaforo all'incrocio tra Via Venezia e Via Matteotti urla a squarciagola che provengono più avanti dal Parco Rodari (ex Volta). Vado a dare un'occhiata: anche qui ragazzotti che sostano nel Parco. Insomma, un tranquillo Venerdì sera di "paura" post vacanze a Cassina de Pecchi. 

Che fare? Ce la vogliamo prendere una responsabilità sulla cura del patrimonio pubblico? Ricordo che sono e siamo tutti amministratori mica per niente e tocca a noi.
Starò anche invecchiando, ma ve lo dico senza pensarci su due volte: i parchi (di notte) vanno chiusi, almeno quelli che si possono chiudere. Se sento ancora uno che dice il contrario lo mando a quel paese. Starò invecchiando? Può darsi. È una cosa difficile da mettere in pratica? Senz'altro. E se poi scavalcano? Se poi scavalcano..be lo fanno a loro rischio. Intanto noi chiudiamoli e ci mettiamo anche un bel cartello che indica l'area video sorvegliata e che il bene è pubblico proprio perché è di tutti e in quanto tale va salvaguardato. 

Un Parco giochi per bambini è un Parco giochi per bambini. In fin dei conti gli adulti, i ragazzi hanno altri luoghi per ritrovarsi e stare in compagnia. Se proprio vuoi stare in un Parco giochi per bambini per lo meno non giocare sulle altalene (ed evita magari di lasciare le bottiglie in giro). Al Parco giochi di Sant'Agata la vecchia Amministrazione Comunale voleva farci un parcheggio. Allora, ci battemmo come leoni per salvarlo quel Parco. Ora battiamoci per tutelarlo dagli ingressi indesiderati, quello di Sant'Agata, come quello di Via Andromeda, Gramsci, Via Milano e tutti i luoghi dedicati totalmente o in parte ai più piccoli. Io mi spenderò per ottenere la chiusura notturna dei due Parchi che possono essere chiusi (Andromeda e Rodari), potete contarci. L'ho proposto tempo fa, ora aspetto risposte. Mi auguro che anche i miei colleghi capiscano la necessità di attivarci su questo fronte.

sabato 3 settembre 2016

Forza e coraggio


Ci metto la faccia. Sempre e comunque. È scritto nero su bianco qui sul mio blog e lo faccio in tutte le occasioni. Non mi tiro indietro, non mi nascondo, non sparisco dalla circolazione. Qualcuno mi ha dato del furbo, dell'abile con le parole, l'ultimo in ordine di tempo mi ha dato del "tenero". L'ho ringraziato pubblicamente. Vado avanti, convinto di quel che faccio e di come lo faccio. Non posso farci nulla, sono così. Dico quello che penso e sempre nel segno del "se una cosa è da fare si fa, al di là dell'opportunità del farla". 

Ho notato invece che qualche mio collega, spesso e volentieri, la faccia ce la mette a spizzichi e bocconi. Appare quando è opportuno farlo, latita quando le cose si mettono male. Il punto è che la brutta figura in questo caso non la fa la persona la fa l'Amministrazione Comunale nella sua interezza. Qualcuno mi ha detto, senza mezzi termini "voi mettete sempre le pezze alla cagate che combina qualcun'altro". I cittadini sono esigenti e soprattutto non sono stupidi. Ci sono decine di domande invase sui social e anche segnalazioni ufficiali, così mi dicono e così vedo tutti i gironi (e con me altri 13000 abitanti). Be ragazzi, la tattica del mimetizzarsi non funziona. Se non rispondi, nel bene e nel male, la paghi politicamente e la paghi cara.
 
Ricordo fin da bambino le parole di che usava spesso mio padre, lui che ha svolto una vita al servizio degli altri: la politica è una brutta bestia. È vero. È un tarlo che ti entra in testa e non se ne esce più. E' una brutta bestia, ma devi anche avere il coraggio e la forza di esserci quando le cose vanno bene e anche quando le cose vanno male. Cosi, un consiglio spassionato a chi ricopre ruoli di primaria importanza all'interno dell'Amministrazione Comunale: basta nascondersi, perchè la faccia è la nostra, non la tua.