giovedì 31 agosto 2017

E tu, di cosa hai Paura?

La Paura ha mille sfaccettature. La Paura del resto è un sentimento che ci accomuna tutti. Si ha paura di ciò che non si conosce, di ciò che non si capisce, si ha paura dell'ignoto, per azioni o scelte che potrebbero avere conseguenze negative. 


TUTTI HANNO PAURA DI QUALCOSA, IO PER PRIMO


Ho paura per un futuro incerto, innanzitutto, ho paura per il mondo in cui crescerà mio figlio, sempre più piccolo, chiuso, violento e volgare. 

Ho paura della criminalità che colpisce anche da noi  sopratutto al nord. 

Ho paura di uno Stato che ogni qual volta si ripete un disastro (Ischia) ritorna a dire le solite cose ridondanti, dimenticandosene poco dopo, fino al prossimo disastro. 

Ho paura dell'odio, della rabbia, delle guerre, dei soprusi. 

Ho paura, nel piccolo mondo di Paese, della paura che hanno i miei vicini, le persone che conosco, i cittadini in genere. 

Ho paura, e mi corre un brivido sulla schiena, quando sento dire che c'è un senso di insicurezza nel mio Comune. Da Amministratore Pubblico mi pongo il problema e mi chiedo, ogni giorno, come poter fare per dare più sicurezza.

Ho paura quando mi fermano per strada per chiedermi "ma quanti profughi arriveranno a Cassina?" oppure quando leggo degli "zingari che rubano sotto l'Unes" . E non perchè sono talmente ingenuo da non capire che i profughi o i nomadi non sono un tema o un problema, in un piccolo e benestante, più che benestante Paese del nord est milanese. Lo capisco benissimo. Lo capisco talmente bene che è da tempo che dico che sui profughi, ad esempio, bisogna accompagnare il potenziale arrivo con azioni di concerno con la cittadinanza e che bisogna essere chiari, netti, precisi su come e dove accoglierli, in quali strutture, con quali strumenti, con quale spesa. 

Lo capisco talmente bene che ad esempio, sui nomadi (la parola "zingaro" non i è mai piaciuta) che stanno sotto i portici in Centro o all'Unes bisogna intervenire in qualche modo, capendo ad esempio chi sono, da dove arrivano, dove portano i soldi: per loro e per stroncare lo sfruttamento a cui sono sottoposti, innanzitutto. E poi lo dobbiamo fare per i nostri cittadini, che necessitano di risposte. Perché su questi temi (o problemi) non si balbetta, servono parole e azioni chiare. 

Ma, dicevo, che la paura, la mia paura è dovuta al fatto che spesso, sempre più spesso, anche a Cassina, colpisce e fa discutere il piccolo argomento del momento (il nomade, il furto, il profugo) e non ci si accorge, o forse nemmeno si sa, del grande fatto preoccupante e che dovrebbe fare indignare, alla pari del nomade, del furto, del profugo. 

Colpisce e si discute per giorni dei murales (come sta avvenendo proprio adesso), colpisce e indigna il rave illegale, il casino dei ragazzi la notte in alcune zone e le fragole che pesano poco a Fragolosa. 

Altrettanta paura dovrebbe farla la notizia, passata del tutto inosservata, del maxi sequestro a Cassina de Pecchi di 3000 tonnellate di rifiuti oleosi tossici presso una azienda di stoccaggio sita in Sant'Agata dove una organizzazione criminale frodava lo Stato e immetteva sul mercato questi prodotti tossici per l'ambiente (e per l'uomo) spacciandoli per oli combustibili. 

Realtà, quella dell'azienda di stoccaggio santagatese, già finita sotto gli occhi dei riflettori per un altra vicenda datata 2015. 

Intanto, un bel grazie alla "Gazzetta della Martesana" (numero del 28 Luglio 2017) per averci informato del fatto (penso che la notizia l'abbiano data anche le altre testate locali, ma non ho avuto riscontri). E poi sappiatelo: insieme ai profughi, ai nomadi, ai furti, su cui noi continueremo a fare il nostro mestiere di Amministratori Pubblici lavorando sulla Sicurezza di tutti (mentre altri continueranno invece a discutere per ore e ore) terrò gli occhi aperti su questo caso, che ha visto, per il momento, la denuncia di 5 persone. 
Terrò gli occhi aperti e proporrò che il Comune di Cassina de Pecchi si costituisca Parte Civile nel processo, qual ora il nostro territorio abbia subito danni ambientali dall'attività presubilmente (presubilmente fino a condanna) illegale svolta in quel sito. 

Me lo impone il mio ruolo e ce lo impone anche la nostra morale collettiva che non può scagliarsi contro il nomade e tacere di fronte a casi come questi.



PS: di paure e di sicurezza, a 360 gradi, parlerò ancora nei prossimi giorni. Un tema troppo importante da risolvere in poche righe.

lunedì 28 agosto 2017

Ridi che ti passa: un sondaggio scherzoso su quel che non va a Cassina de Pecchi

Vacanze finite (o nemmeno cominciate) per molti, anche a Cassina de Pecchi. Traffico quasi regolare, in questa mattinata del 28 Agosto, attività quasi tutte riprese, saracinesche alzate e si riparte dunque con il solito tran tran. Ebbene, a me il rientro mi mette sempre un po di angoscia, ricominciare è sempre difficile. E allora perché non farlo con allegria? Ricominciamo con un bel sorriso? Direi di si. Partiamo con un po di leggerezza, questa estate è stata già di suo piena di brutture e del resto abbiamo un inverno di fronte, in cui ci sarà il tempo per arrabbiarsi, per gioire, per progettare, per costruire. Ora, diamoci alla risata, coscienziosa, facendo anche qualcosa di utile, chissà....

Stamattina, al mio rientro, l'ho pensata cosi. Mollo per un momento le cose serie, le tante notizie su Cassina, che sono pure parecchie, anche se siamo solo a fine Agosto e un po per scherzo e un po sul serio, ho pensato di proporvi un sondaggio, sulle tante piccole stranezze che ci contraddistinguono, come Comunità. 
Perderete un paio di minuti a leggere fino in fondo e meno di un minuto per compilare il sondaggio..dai che ce la possiamo fare!


Partiamo da una certezza: Cassina è un Comune tanto bello, quanto complicato, alquanto complicato.
Quante volte abbiamo letto, sentito o scritto noi stessi lamentandoci per questo o quel problema, per questo o quella scelta, evento, iniziativa che in qualche modo ci ha infastidito o ha infastidito la nostra tranquillità, il nostro modo di pensare, le nostre abitudini? Almeno un milione di volte.

Cassina, del resto, è allo stesso tempo un posto tranquillo e in agitazione; sereno e scontroso; che partecipa, sui Social, ma poi alla prima vera occasione  si chiude in casa; verde, con spazi enormi, con luoghi piacevoli ma che spesso non riesce a vivere in pieno. Che vorrebbe più vita, che si lamenta perché alle 20 di sera è tutto chiuso, ma che poi impreca contro le sere d'estate dei giovani. Che non vuole le auto sotto casa ma che c'è l'ha a morte con le ciclabili (lasciamo perdere per il momento il perchè).

Tutti c'è l'hanno con qualcuno o con qualcosa: siamo arrivati a pesare le fragole a Fragolosa; a chiederci quanto abbiamo speso per la sicurezza (mentre Milano e altre Metropoli del mondo stanno blindano le Città); a chiedere all'Oratorio di non fare rumore d'estate quando l'Oratorio ha da gestire 700 ragazzi; a chiamare i Carabinieri per un furgone bianco mai visto in una via residenziale. Siamo arrivati a denunciare pubblicamente il rumore della palla da basket durante una partita di basket e a fare una petizione contro un evento dell'unica Associazione giovanile presente in Paese. 
Amiamo gli animali domestici in gran numero, ma c'è ne infischiamo degli altri, al punto che i parchi sono colmi degli escrementi dei nostri cani.
Passiamo quasi una settimana a parlare dei murales orrendi a Scuola, che spaventano i nostri figli e poi riempiamo i nostri figli di fidget spinner...nulla di più educativo.

Cassina è un posto complicato, strano, dove può accadere di tutto, dove tutti si sentono in diritto e in dovere di dire la loro, anche quando la loro è davvero bizzarra...

Di stranezze ne abbiamo sentite e lette davvero tante. Mettiamole tutte insieme, scriviamoci un libro. Secondo me avremmo successo. Intanto però vi propongo questo sondaggio, semplice, una sola domanda. Cosa ti infastidisce a Cassina? Cosa più ti spaventa, cosa non sopporti e di cosa faresti a meno?

Ho provato a stilare un elenco di tutto quel che ho sentito dire dai cittadini e ve lo propongo, chiedendo a voi cosa non va. Rispondete ad una o più opzioni, non importa. Il sondaggio non ha carattere statistico ed è fatto cosi, tra i quattro amici che leggono il mio blog. E' fatto giusto per riderci su, ridere anche di noi stessi e delle nostre fobie, delle nostre paure, delle cose che spesso non riusciamo a capire e allora critichiamo...

BUON SONDAGGIO! (Anzi, buona risata).

Poi da domani torneremo a prenderci sul serio, promesso. Per il momento, giusto per ingranare, ridiamoci su. 


Al link seguente il testo del sondaggio con le risposte:

venerdì 25 agosto 2017

Il fallimento di una integrazione a metà


Tra i manganelli, gli idranti, quella frase agghiacciante "spaccategli le braccia" e i sassi, le bombole del gas lanciate dalla finestra di un palazzo occupato abusivamente, io non ho dubbi: sto dalla parte degli innocenti. E gli innocenti, in questa triste storia, sono almeno due. I bambini, vittime inconsapevoli di un mondo crudele, costretti ad alzare le braccia, mettersi in fila e salire sui pullman, come in quelle vecchie immagini in bianco e nero, viste in qualche documentario, che ricordano tempi lontani e bui, tempi di dittature, regimi autoritari e diritti annientati, che mai avrei immaginato di rivedere oggi, a colori, nel 2017 a casa nostra. E i cittadini romani, sto dalla loro parte. Cittadini che subiscono la violenza e la messa a ferro e fuoco di un quartiere, vittime anche loro non della Polizia cattiva o del migrante infuriato, ma vittime di un modello di integrazione che fa acqua, che è incompleto, che non è gestito. Vittime (i romani e gli italiani tutti) di una integrazione a meta' che esulta per quel -71% di sbarchi ad Agosto, ma che poi si ritrova a non sapere che fare degli accolti e che li parcheggia per 4 anni in un casermone abbandonato. Una integrazione a metà che si riduce a sgomberare non nulla facenti, ma persone che lavoravano e che mandavano i loro figli nelle Scuole romane, senza aver pensato e organizzato prima dello sgombero una soluzione alternativa.

L'integrazione nel nostro Paese ha si eccellenti esempi riusciti, ma anche al contrario, propone esempi come quelli andati in scena ieri sera a Roma, che ci ricordano come è facile incartarsi di fronte alle migliaia di persone che vengono qua, in cerca di un riscatto di vita, che fuggono da regimi e guerre (gli eritrei sgomberati da quello stabile erano tutti rifugiati e richiedenti asilo) ma che dopo 4 anni ancora sono collocati abusivamente in un palazzo perché le Istituzioni non sono riuscite a mettere in moto percorsi alternativi per trasformare quella occupazione abusiva in qualcosa di legale, di normale, di accettabile agli occhi del mondo e di tutti gli italiani (e gli immigrati) che pagano le tasse e vivono in un cotesto dignitoso. 

La mente, mentre guardavo le immagini rimandate dai Tg, è andata immediatamente a Cassina de Pecchi. È andata a quel che noi stiamo facendo e a quel che faremo sul tema accoglienza. Mai, sul nostro suolo, avverrà quel che è avvenuto a Roma. Noi abbiamo risposto Si all'appello del Comune di Milano, abbiamo detto che siamo della partita, che siamo pronti a fare la nostra parte. E lo rimarchiamo anche oggi. Ma le condizioni devono essere chiare e semplici. Accoglieremo, faremo ciò che è nelle nostre possibilità, rispettando e facendo rispettare le leggi e la convivenza civile tra tutti. Sistemeremo in modo dignitoso le persone e le accompagneranno a una integrazione vera. Mai i parcheggi, sopratutto se abusivi, mai. Mai vedremo a Cassina uno "scontro" tra cittadini e rifugiati. Mai a Cassina assisteremo al cortocircuito andato in onda a Roma, in una serena serata d'estate spezzata dall'incapacità di una politica (sopratutto quella locale del Comune di Roma, leggendo i quotidiani odierni) che sgombera piuttosto che progettare, facendone pagare le conseguenze alle vittime incolpevoli, bambini e cittadini.

mercoledì 23 agosto 2017

Amministrare non è come mandare avanti la bottega di Paese


Ve lo prometto: non dedicherò più di 30 righe alla polemicuccia del giorno intentata sul noleggio dei New Jersey per San Fermo.


Intanto, i fatti: 3416 euro per 7 New Jersey comprensivo di trasporto, posizionamento e rimozione a fine Festa (qui la Determina). Noleggio e posizionamento fatto con una azienda esterna perché il nostro Comune non dispone di mezzi (gru) per trasportare e posizionare le barriere (questo dovreste saperlo, ma lo ricordo lo stesso). 
Milano, dice qualcuno, i New Jersey se li sta comprando, risparmiando. Verissimo, per un prezzo di 10000 euro ogni 4 mt (posizionamento e trasporto escluso), come ricorda questo articolo de "Il Giornale" (unico quotidiano nazionale che si è cimentato nel complicato esercizio di fare le pulci alle spese per la sicurezza dei cittadini - invocata dai cittadini stessi - dopo i fatti di terrore a Nizza, Berlino, Manchester e in ultimo Barcellona). E' ovvio: le esigenze  del Comune di Milano sono diverse da quelle del Comune di Cassina de Pecchi (e anche questo dovreste saperlo, ma lo ricordo, non si sa mai). Intanto Milano li compra, i New Jersey, perché deve proteggere 1000000 di cittadini, deve proteggere decine di luoghi, in modo permanente e ogni giorno, luoghi e persone soggette a tanti potenziali pericoli. Milano i New Jersey li compra perché organizza centinaia di eventi durante l'anno. Cassina di eventi che richiamano migliaia di persone ne ha 2 all'anno, non ha le risorse di cui dispone la Città Capoluogo, non dispone delle qualità umane, tecniche e organizzative di una grande Metropoli europea.

La nuova direttiva ministeriale (quella che contiene l'utilizzo delle "barriere di cemento" - ovvero i New Jersey visti a Sant'Agata) è datata 15 Giugno 2017: il nostro Comune ha avuto 1 mese di tempo per allinearsi e lo ha fatto mentre altri Comuni, Pro Loco, Associazioni, Parrocchie, ecc (100 secondo Anci) in giro per tutta l'Italia hanno preferito arrendersi subito e annullare gli Eventi in programma come vi avevo già annunciato in questo articolo. E se poi pensiamo al fatto che quella direttiva ministeriale è in via di redifinizione (proprio a causa della denuncia di Anci) allora risulta ancora più inutile un acquisto di un bene (New Jersey) che forse non sarà più necessario e non sapremmo più come utilizzare (oltre che non sapere nemmeno dove mettere).

Sono stato di parola, non più di 30 righe. Ora torno a occuparmi di cose serie. Ma la domanda, anche ad Agosto, rimane la stessa: ma solo a Cassina ci si chiede quanto pesano realmente le cassette di fragole a Fragolosa e quanto si è speso per proteggere i cittadini? La risposta è probabilmente si, succede solo da noi. Senza tener conto che una Amministrazione Pubblica, per fare gli acquisti o come in questo caso i noleggi, non va al mercato guardando la bancarella più conveniente. Il sistema è ben più complicato e sopratutto, governare e far tornare i conti in un Comune non è come mandare avanti la propria bottega.

lunedì 21 agosto 2017

Chi sporca, paga


Toccata e fuga a Cassina de Pecchi a metà delle mie due settimane di ferie. Seppur in realtà non ho mai staccato del tutto il contatto con voi anche dal lettino della spiaggia, in questo breve stop-and-go a Cassina ho trovato il tempo di girare per il Paese attraverso le sue strade ancora deserte e leggere qualche giornale locale arretrato. Rigorosamente in bici, si capisce. Ora che fortunatamente si può. 

Ebbene, sembra che qualche timida sorpresa ce la riservi anche il nostro piccolo mondo di Paese. Leggo su il quotidiano "Il Giorno" del 17 Agosto, con soddisfazione, che i primi piccoli frutti della Campagna contro i rifiuti e le discariche abusive partita a Febbraio di quest'anno a Cassina de Pecchi cominci a dare qualche risultato. 15 accertamenti e 4 sanzioni pari a 1850 euro. Nulla di straordinario, si intende, sopratutto di fronte al tema che è grande a Cassina. E nessuno casca dal pero, la tolleranza zero contro gli incivili è stata abbondantemente annunciata da tempo.

Dal Giugno 2014 quello delle discariche abusive è sempre stato un tema, ereditato tra i tanti, che flagella il nostro Comune e le azioni messe in campo per contrastare la piaga degli inquinatori, anche se in estremo ritardo, si sono sviluppate sopratutto dal 2016 in avanti. Ora è arrivato il momento di raccogliere qualche frutto a fronte degli sforzi che non sono mai sufficienti. A cominciare dalla pulizia dei quartieri più presi di mira avvenuta tra la primavera e l'estate scorsa, pulizia che probabilmente nessuno prima ha mai fatto. Poi una Campagna di sensibilizzazione, tardiva senz'altro, sull'utilizzo dei cestini pubblici, fatta di informative e l'acquisto delle telecamere spia itineranti, per catturare sul fatto qualche voncione e così è stato.

In parallelo anche i primi dati su ecuosacco. Dati ancora prematuri, ma soddisfacenti. Ve ne avevo già parlato a metà Luglio ora qualche numero e i numeri si sa valgono più di 1000 parole. 126.300 kg di frazione secca raccolti a Maggio 2017 in città, ultimo mese di raccolta del secco; 67000 Kg a Giugno e 50000 kg a Luglio 2017. Pochi e semplici numeri, per ora positivi, anche se siamo solo all'inizio e soprattutto siamo nei mesi estivi, quando metà della popolazione è in ferie. Numeri però che ci rincuorano anche rispetto alle paure, comprensibili, che il sacco rosso ha creato tra più di un cittadino. E se questi numeri - ai quali ricordo mancano quelli sulle altre frazioni (plastica e organico) senza i quali un giudizio complessivo risulta poco significativo - saranno confermati in autunno, allora significa che siamo sulla strada giusta. 

L'articolo de "Il Giorno" fa una fotografia solo parziale della situazione, che non è rosa e fiori, tutt'altro. Siamo ancora lontani da mettere la parola fine al degrado diffuso e cronico che purtroppo in più occasioni è stato denunciato, non solo dai giornali o dalle minoranze: se ve ne siete dimenticati, vi rinfresco la memoria. Luglio 2016, qui non solo la mia e la nostra denuncia, ma anche i fatti che poi seguirono. 
Del resto, 4 sanzioni non possono da sole risolvere tutto, ma il segnale è importante, indica un cambio di strategia tanto auspicato quanto atteso. Cambio di strategia importante anche per chi imperterrito continua a inquinare il territorio, in barba anche alle sanzioni. Alcuni esempi su tutti: zona industriale di Camporicco, Via XXV Aprile, Via Roma e utilizzo dei cestini pubblici per riporci rifiuti di ogni genere, sono ancora li a chiedere giustizia, nonostante gli interventi mirati fatti e fatti più volte (e che in questo mio giro in bici di metà Agosto ho potuto constatato di persona).
Ora però è chiaro a tutti, con questi primi provvedimenti, che chi sporca paga. 

Alla prossima sanzione, intanto io torno in vacanza.



venerdì 18 agosto 2017

Vincere il terrorismo. Un'Europa forte lo può fare.


È una guerra, ragazzi. Non ci sono altri modi per descrivere quel che sta succedendo. Per l'ottava volta in poco più di un anno colpiscono una Città europea, simbolo della mondialita', del multiculturalismo, della Libertà, la nostra e anche la loro. Colpiscono e uccidono. In modo rozzo, forse, schiantandosi con un furgone sulla folla, ma studiato, organizzato, finanziato chissa' da quale lobby. Colpiscono e uccidono. Una guerra senza eserciti, senza parti identificabili, senza confini. Ma sempre di guerra si tratta. E quando si è attaccati bisogna reagire. Questo continente che arranca, che si divide, debole politicamente, che non riesce nemmeno a fare fronte comune sul tema dei temi (l'immigrazione) rischia di perire di fronte a un nemico forte, organizzato e invisibile. O si reagisce con la forza o al moribondo dobbiamo preparare la fossa.

"Quando si è al tappeto allora li si che è vicina la sconfitta. Ma dal tappeto ci si può anche rialzare e vincere". E Vinceremo.

mercoledì 16 agosto 2017

Indignarsi fa bene. Pure a Ferragosto.

Indignarsi fa bene. Perché "ribellarsi verso qualcosa che non  va" è quel da farsi, sempre, una reazione naturale per chi vuole bene al pubblico e alle cose che lo circondano, quando nel pubblico e nelle cose che lo circondano c'è qualcosa che non va. 

C'è chi si ribella e si attiva, denunciando. Anche a Cassina de Pecchi. C'è chi chiede informazioni, sulla vita in Paese e sono tanti, anche attraverso questo blog. Vi ringrazio tutti per la fiducia. Fiducia che cerco di ricambiare in modo semplice, rispondendo a ciò che mi chiedete o denunciate, per quel che posso e per come posso. Spero di essere sempre stato fino ad ora all'altezza e di continuare ad esserlo.

Tra il chiedere e il denunciare c'è però una bella differenza. Tra il chiedere, il denunciare e l'insinuare c'è poi addirittura un abisso. 
Qualche giorno prima di Ferragosto ricevo una foto, quella che vedete in questo articolo. Una foto che successivamente è stata resa pubblica sui principali Social locali e che è stata poi utilizzata dalle minoranze. Si tratta di Via Donatori del Sangue, dove ad Agosto una Società per conto di Fastweb ha steso la fibra ottica (quella che già da qualche mese sta facendo la sua apparizione in Paese) "maltrattando" il marciapiede lato est della via e lasciandolo nelle condizioni che vedete. A prima vista sono sobbalzato dalla sedia, pardon dal lettino, pure io. E il perché è abbastanza semplice. Marciapiede nuovo di zecca, realizzato 6 mesi fa: come è possibile che un lavoro di quel tipo non fosse stato preventivato e coordinato prima che il marciapiede stesso fosse stato rimesso a nuovo con tanto di nuova ciclabile? Al che ho cercato di capirne di più: mi pare il minimo per chi ha un ruolo "pubblico" come me. E in questo caso, come quasi sempre accade, ho confermato la mia teoria e cioè che prima di insinuare e prima di denunciare (reazioni comprensibili, si intende) basta chiedere spiegazioni. 

La richiesta di Fastweb è arrivata all'Ufficio Tecnico a Luglio 2017, molto tempo dopo il rifacimento del marciapiede. La richiesta di Fastweb prevede il ripristino delle condizioni originarie del marciapiede (e non quell'obrobrio in foto) a loro spese, a spese cioè di chi ha fatto l'intervento. La richiesta di Fastweb non può essere respinta essendo considerata l'opera realizzata un servizio di "pubblica utilità". Queste sono le poche informazioni "a distanza" che ho recuperato in questi giorni e le metto a vostra disposizione, come sempre.
Rimane, oggi 17 Agosto, lo sfregio a due servizi, marciapiede e pista ciclabile. E rimane inevasa la domanda cruciale del "perché questo intervento non è stato fatto in un unica soluzione che avrebbe riconsegnato a Cassina un marciapiede nuovo e immacolato". E non invece uno "stop (e ci auguriamo) and go" a Settembre o quanto prima. 

Non occupandomene direttamente, come sapete, do per scontato alcune cose:

- che la Società era "costretta" a operare con queste tempistiche (taglio, stesura, rattoppo e successivamente rifacimento completo)

- che ci sia stato un coordinamento tra i soggetti (Comune e Società) che ha escluso il taglio della strada preferendo lo scavo sul marciapiede


Vigilerò e vi chiedo di fare altrettanto affinché la Società rispetti l'impegno preso, dando per scontato che un altro tracciato (sulla strada per esempio che sarebbe stato meno impattante) non era fattibile e che il "rattoppo" attuale sia solo momentaneo e legato al fatto che siamo a Ferragosto (con conseguente stop delle attività). 

Non ce ne dimentichiamo, non me ne dimentico (anche perché è difficile da dimenticare uno sfregio di quel tipo), si tratta solo di aspettare e verificare le tempistiche del ripristino. 

Ne riparliamo presto, statene certi.

sabato 12 agosto 2017

Bravi e Complimenti a tutti. San Fermo 2017, un successo annunciato

Volete sicurezza? E noi sicurezza vi abbiamo dato. A San Fermo non sarebbe entrato nemmeno uno spillo, senza che si sarebbe notato. È la conseguenza pratica dell'applicazione della nuova DGR ministeriale che prevede provvedimenti più stringenti di fronte a Eventi all'aperto che richiamano migliaia di persone. 
Le regole vanno applicate e la nostra è una Amministrazione Comunale che le applica. Può sembrare strano in un Paese in cui in passato, anche quello recente, è successo di tutto. Controllo del territorio e Sicurezza, per noi cose fondamentali. Attraverso un rapporto collaborativo con gli organizzatori della Festa e con le Forze dell'Ordine (non solo locali) lo abbiamo fatto. Risultato: un gran bell'Evento (come sempre) tanta partecipazione, tanta allegria e massima sicurezza, anche nelle piccole cose. 

Tutto è andato come doveva andare se non per quell'incidente a fine San Fermo avvenuto in Via XXV Aprile, dovuto a un mix di coincidenze infelici, tra cui la non illuminazione del tratto finale della strada, ha causato il fattaccio, ma questo è un altro discorso (non faccio gli auguri di buona guarigione allo sfortunato in quanto so che è già stato dimesso dall'ospedale quasi subito e non riportando per fortuna conseguenze di nessun tipo). .
Il punto essenziale è però ancora una volta il grande risultato (su cui non avevamo dubbi). L'Evento clou dell'estate (la "Gazzetta della Martesana" di oggi titola "Santagata capitale della Martesana per l'imperdibile Festa di San Fermo") è stato un successo in termini di presenze, di programma (molto apprezzato) e di richiamo che va senz'altro oltre i confini comunali. Bravi tutti: organizzatori, volontari e la comunità di Sant'Agata che nel suo insieme partecipa compatta a tutte le fasi della Festa. Bravi soprattutto i tanti giovani impegnati nelle varie attività, sempre in maggior numero, a dare il segno che vi è una "politica" di rinnovamento, che fa sempre bene perché rivolta al futuro. Bravi gli "addetti" alla sicurezza di tutti, Polizia Locale, Carabinieri, Croce Bianca, Protezione Civile e agenti "Security" ingaggiati appositamente per rispondere in pieno alle nuove disposizioni di cui vi ho parlato all'inizio. Bravi anche nel pre e post Evento finale (il meraviglioso spettacolo pirotecnico, il piatto forte, che anche quest'anno ha risposto in pieno alle aspettative) con la pulizia di tutti gli spazi tanto che il giorno seguente non sembrava nemmeno ci fossero state migliaia di persone per le vie di Sant'Agata. 

Bravi e complimenti. E i complimenti c'è li facciamo anche a noi stessi, ai cassinesi tutti, perché riusciamo anche di fronte a momenti belli come quelli del 9 di Agosto a mettere insieme la gioia di una comunità viva a qualche lamentela per alcuni disagi che inevitabilmente si sono creati (oggi e anche nelle edizioni passate) per la massa delle persone (con tanto di auto) e il restringimento obbligatorio degli spazi di movimento, anche e soprattutto per i residenti. A loro, ai residenti, la nostra vicinanza e anche le nostre scuse per i disagi subiti che ripeto sono però la conseguenza di una Festa straordinaria e sicura.


Dunque, l'anno si è chiuso bellezza. Le immagini e i suoni dei fuochi d'artificio rimarranno impressi nelle nostre menti, questo inverno, quando passeremo davanti a quel campo. Ma nelle nostre menti c'è già il pensiero alla prossima edizione, di questo e di tutti glia altri grandi Eventi cassinesi, sempre per un Paese in cui è bello vivere, in Sicurezza.

martedì 8 agosto 2017

Sicurezza prima di tutto, stiamo lavorando per voi

Proseguono a gran ritmo i lavori di sistemazione dei giochi pubblici ai Parchi Gioco di Cassina de Pecchi.

Si è partiti a fine Luglio con il primo dei Parchi, quello di Via XXV Aprile a Sant'Agata, un vero e proprio Servizio alla frazione usufruito non solo dai bimbi santagatesi. 
In una settimana di lavoro sono state sostituite le parti usurate e rotte dei giochi, ristabilendo anche una situazione di sicurezza per i nostri piccoli; è stato ripulito il pavimento anti urto un po vecchiotto e sicuramente da manutenere; sono stati riverniciati tutti i giochi rovinati o imbrattati da scritte e disegni a volte anche volgari.


Venerdì scorso, concluso il cantiere di Sant'Agata, si è passati in Via Andromeda, un altro Parco molto bello e molto frequentato, un "gioiellino" del nostro Comune che, alla pari di tutti gli altri Parchi, necessita di un intervento di manutenzione e probabilmente anche di un ripensamento degli spazi, come ad esempio la collinetta centrale, oggi non utilizzata e l'inserimento di nuove strutture gioco o nuovi arbusti, ad esempio nel lato ovest per riparare maggiormente dal sole. Su quest'ultimo aspetto si sta ragionando coinvolgendo anche i frequentatori stessi del Parco e lo si sta facendo da un po e mi auguro che nel corso del mandato si riesca anche a portare a termine le idee innovative su un Parco davvero apprezzato da tutti. 
Ad ogni modo, come detto, settimana scorsa è partita la manutenzione sui giochi oggi esistenti in Via Andromeda. Al momento il lavoro è concentrato sulla struttura più grande, il "castello", più grande e anche il più usurato, tra tutti i giochi presenti. Anche qui, come a Sant'Agata, sostituzione delle parti rotte, verniciatura, levigatura e pulizia generale. A seguire tutti gli altri giochi del parco saranno messi in sicurezza. Tempo previsto: una settimana di lavoro.


Come da Programma, entro la fine del mese di Agosto, saranno terminati tutti gli interventi, compresi quelli previsti al Parco di Via dei Ciclamini, nella zona nord del Paese e al Parco Gramsci, sistemando tutto ciò che c'è da sistemare, comprese le altalene di quest'ultimo oggi purtroppo fuori uso.

Una raccomandazione e poi prima di chiudere una velocissima richiesta

Mi è stato segnalato e poi ho verificato di persona che alcune aree sotto manutenzione dei due Parchi citati, sono state "violate" da alcuni bambini che hanno utilizzato i giochi nonostante questi siano oggetto di intervento e delimitati dal nastro rosso e bianco. Lo dico per la vostra sicurezza e quella soprattutto dei bambini: non permettetelo è molto rischioso introdursi in un area di cantiere.

Del resto, siamo al lavoro, in questa calda e semi deserta Cassina di metà Agosto. E siamo al lavoro per voi, per noi, per i piccoli cittadini, che al rientro dalle vacanze, troveranno una bella sorpresa. 
Per quanto mi sarà possibile, seguirò a spot i lavori in questa settimana. Esorto chi ancora e' in attesa delle vacanze o chi le vacanze le ha già fatte, a farmi compagnia nei miei sopralluoghi da qui all'11 Agosto perché tanti occhi sono sempre meglio di due occhi.

domenica 6 agosto 2017

Nulla di personale, Tutto è di Tutti

Non è semplice per me riuscire a stare dietro costantemente alle tante notizie su Cassina de Pecchi che metto a disposizione di tutti, ormai da alcuni anni a questa parte. 

Non è semplice e non è nemmeno scontato che un Consigliere Comunale lo faccia. Eppure eccoci qui, da quasi tre anni e mezzo, da quando cioè, era il 24 Aprile 2014, decisi di aprire un blog poco personale e molto di tutti, per lanciare la mia candidatura al Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi

Lo feci un po scherzo, un po sul serio, sperando che quella cosa li, decisa in pochi minuti di scambio con l'amico e Consigliere Comunale come me Luca Brandi, non chiudesse la sua esperienza nel giro di poche settimane. E' stato cosi, lo è stato fino ad oggi e probabilmente lo sarà anche domani. Nel momento in cui sono stato eletto, contro ogni aspettativa, per me che venivo da un altra Città e che vivevo a Cassina da solo 3 anni (2011), ho deciso, in quel preciso momento, che sarebbe stato mio dovere verso tutti quelli che mi hanno sostenuto (e anche verso tutti i cittadini, compresi quelli che non mi hanno sostenuto) tenere sempre informati sui fatti, grandi e piccoli, corretti e meno, giusti e sbagliati, che avrebbero interessato la mia, la nostra esperienza amministrativa iniziata nel Giugno 2014. 

Ho sempre cercato, nella mia esperienza di piccola politica di Paese, di dire sempre quel che pensavo, anche se è stato difficile farlo. Dire sempre quel che penso riportando i fatti, per quel che sono, anche quando non piacciono ed è capito più volte, è capitato anche di raccontarvi ciò che a me per primo non piaceva. 

Ho "denunciato" ormai un anno fa, lo stato di degrado in cui versava il Paese. Vi ho parlato della mia contrarietà al "Piano del Centro". Ho "denunciato" la necessità di ingranare la quarta, dopo il tempo speso a discutere di quel piano. Ho sostenuto, forse prima e senz'altro più di altri, le buone cose di questa Amministrazione Comunale. 

L'ho fatto e lo farò, ancora. L'ho fatto perchè a Cassina de Pecchi servono queste cose. Serve una politica seria, attenta, pronta alle necessità. 

Serve riempire quell'Aula di Consiglio Comunale, sempre deserta. Serve dare e avere fiducia ai cittadini, serve la vostra vicinanza, serve instaurare un clima di serenità e di consapevolezza verso una Amministrazione Comunale semplice, che fa quel che serve, che deve occuparsi della quotidianietà. 

Se c'è un obbiettivo da qui ai prossimi mesi, da qui al prossimo anno e mezzo che manca al 2019 (data di scadenza della legislatura) è quello di proseguire sulla strada della "amministrazione quotidiana", che non è una roba banale, ma è quel che tutti vogliono, è quel che tutti pretendono ed è quel che forse è mancato in parte nei primi anni di Centrosinistra in Paese. E' quello che Cassina si merita, e io mi impegno, nel mio piccolo ruolo, a far si che avvenga. 

Siamo al 7 di Agosto, ed è un po come a fine anno, quando fai la lista della spesa, quando metti in evidenza i buoni propositi. 

Ecco, senza grandi pretese, io di buoni propositi mi tengo stretti questi due: proseguire con l'informazione, attraverso il mio (il nostro) Blog e impegnarmi per le cose che servono. 

A tal proposito, salutandovi e augurandovi delle vacanze strepitose, vi lascio con una Riflessione e una notizia appagante per chi, anche nel piccolo, si impegna per il Bene Comune.



Tre anni e mezzo di "Un altra Cassina", il mio Blog, numeri e un pensiero rivolto a voi che mi leggete con costanza: 
http://andreaparma.blogspot.it/2017/08/un-blog-che-fa-riflettere-e-non.html


La perseveranza e la battaglia concreta e quotidiana per difendere il Pubblico e i Servizi sul territorio pagaScongiurati i tagli al Trasporto Pubblico in Provincia di Milano (e nella nostra zona): 
http://andreaparma.blogspot.it/2017/08/dalla-parte-del-pubblico-e-dei-sevizi.html



Per chiudere in bellezza e con gioia....
 
Come ogni anno, 
Ci vediamo a Sant'Agata per la Festa di San Fermo e il Gran Finale con lo spettacolo pirotecnico!

DA NON PERDERE!


PS La Festa è già in corso da diversi giorni, il ricco programma delle prossime sere lo trovate al link precedente.

Un Blog che fa riflettere (e non sorridere)

Fa piacere sapere che c'è qualcuno dall'Ucraina e dall'Irlanda che legge quel che scrivo. Impressiona leggere sul tuo Blog che "273 articoli sono stati pubblicati dall'Aprile 2014". Soddisfa sapere che questo strumento ha avuto 24745 visualizzazioni, in quasi tre anni e mezzo, di cui 1244 nell'ultimo mese, a proposito di Lavori Pubblici e Manutenzioni partite a Cassina de Pecchi a dimostrazione che "la politica del fare" piace (non solo a me) ma a molti di quelli che vivono in Paese. 

Sono le cifre, in soldoni, di quanto e come questo Blog si è sviluppato tra chi in questi anni ha avuto il piacere di prenderne confidenza o di sfogliarne solo poche pagine. 

Una bella soddisfazione, per me che lo ho ideato, non c'è che dire. Anche per il rapporto creato tra chi scrive (cioè io) e chi legge, sempre carico di spunti di riflessione per me e mi auguro anche per voi che leggete. La farò breve, anche perchè qualcuno mi ha detto, in alcune occasioni, che sono un po noioso. Che mi dilungo troppo. Che scrivo troppo e troppo degli altri e poco per me. Ecco, questo non accadrà e se accadrà o è accaduto in passato ci sarà stato un motivo. Il fine di questo Blog, semplicissimo da capire per chi è abituato a vivere la vita e la politica in un certo modo (un po meno per tutti gli altri) è quello - e sarà sempre quello - di essere una fonte di informazione. E' e sarà sempre quello di offrire un ulteriore spazio di discussione. La funzione di questo Blog è e sarà quella di dire quel che avviene e dirlo sopratutto quando ci sono problemi, non solo quando ci sono i sorrisi. 

Non parlo di me, l'ho fatto poco in questi anni, molto poco. Ma parlo di Cassina de Pecchi, della sua gente, della sua Amministrazione pubblica. Sarò noioso, può essere, ma fare politica per me significa approfondire le cose e non rimanere in superficie. Significa addentrarsi nelle questioni, capirle e provare a risolverle o contribuire a risolvere. Per altri la politica può essere una barzelletta, una vignetta, uno sfottò: è un metodo, può essere un metodo, ma non è il mio. Io vi dico quel che avviene, commento quel che avviene, do una lettura di quel che avviene. Non chiedetemi altro. Questo sono in grado di fare e questo, se continueranno i numeri citati primi, molto incoraggianti, continuerò a fare. Se mi leggete, del resto, un motivo ci sarà pure: io credo che sia quello della curiosità verso chi la pensa in maniera differente (oltre che per molti sapere che succede). Essere curiosi è normale. E' bellissimo sapere e capire come gli altri affrontano la vita e la politica spiccia di un Paese di 13000 abitanti. Sono certo che questo Blog è letto tanto a sinistra, quanto a destra e forse anche da chi non è ne di destra, ne di sinistra, e la cosa mi affascina, parecchio.

Recentemente sono stato definito da un giornale online di Cassina de Pecchi (e non solo di Cassina) il "Very Social People". In più occasioni si è discusso anche pubblicamente di quel che scrivo qui. In altre alcuni miei scritti sono serviti da spunto per i giornali locali in carta stampata. Sono stato citato più di una volta in Consiglio Comunale. Al bar e in Piazza più di una persona mi ha chiesto informazioni per quanto detto o scritto. 
Ne vado fiero, io sono soddisfatto. Ed è la carica che mi farà continuare: la vostra presenza. 

Qualcuno potrà non gradire la cosa: me ne farò una ragione, fatevela pure voi. 
Dare fastidio, far emergere le cose (anche quelle sgradite), discutere e trovare insieme soluzioni è la mission del mio, del nostro Blog. 

Io vado avanti, le mie riflessioni pure. Mi auguro anche le vostre visualizzazioni.

Buona Estate, io sono qui.

sabato 5 agosto 2017

Dalla parte del Pubblico e dei Sevizi

Capita che la politica faccia anche delle cose positive. Non capita spesso, ma quando accade è giusto ricordarlo.

Nel corso dei primi mesi del 2017 le Province di Milano, Monza, Lodi e Pavia hanno rischiato di subire tagli pesanti al TPL, il Trasporto Pubblico Locale.

Per capirne le motivazioni e' utile fare un breve passo indietro.

Dal 1 di Luglio di quest'anno il Trasporto Pubblico Locale Interurbano su richiesta di Regione Lombardia è passato dalla gestione di Città Metropolitana di Milano alla neo nata Agenzia di Bacino per il Trasporto Pubblico Locale di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia
Il termine di periodo di vigenza contrattuale è scaduto e Città Metropolitana di Milano lo ha rinnovato fino al 30 Giugno di quest'anno. Mancano (mancavano) 2800000 euro che Regione Lombardia si è impegnata a elargire in più occasioni. Nonostante gli impegni però nulla si è mosso al punto che a fronte dei possibili tagli annunciati e dei mancati rinnovi molti Comuni, sopratutto quelli in cui esiste ed è forte il Servizio di trasporto pubblico, preoccupati per le ricadute negative sulla cittadinanza e sull'utenza del Servizio, attraverso diverse iniziative hanno cercato di richiamare le Istituzioni al loro dovere, per impegnarsi affinché fossero trovati i fondi e si potesse così scongiurare la soppressione parziale o totale di bus, autobus e mezzi di trasporto pubblici in generale.

Anche Cassina de Pecchi ha partecipato alle iniziative votando in occasione del Consiglio Comunale del 5 Maggio scorso insieme ad altri 48 Comuni di Città Metropolitana un Ordine del Giorno congiunto che andava nella direzione di difendere il Tpl. Ordine del Giorno votato, a Cassina, dalla sola maggioranza su cui invece le minoranze si sono astenute (come spesso capita). 

Risultato: in occasione dell'Assestamento di Bilancio, votato qualche giorno fa, il Consiglio Regionale lombardo ha accolto un Ordine del Giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico che impegna la Giunta Maroni a reperire 4,6 milioni di euro (quasi il doppio di quelli necessari) per salvare il Tpl scongiurando al momento il taglio del Servizio, possibilità che aveva impaurito più di qualche Sindaco. 

A Cassina de Pecchi il Tpl è un Servizio relativo al trasporto da e per i Mercati cittadini, ai Cimiteri e ad alcune zone del Paese. Servizio che la nostra Amministrazione Comunale ha potenziato ridefinendo i percorsi, aumentando le fermate, creando maggiore flessibilità di orari.

Difendere questo Servizio dunque non è stata per noi una operazione di "facciata" e nemmeno fatta per andare dietro ai 48 Comuni del milanese. Abbiamo firmato e votato quell'Ordine del Giorno (che trovate integralmente al link precedente) per Cassina, per l'utenza locale e per tutti quei cassinesi che utilizzano e molto il Servizio fuori dal confine del nostro Comune. 

Ce la siamo scampata, per ora. Attenti e vigili ai prossimi passaggi, sicuri che la politica può sbagliare ancora.