sabato 29 agosto 2020

L'operazione "spilletta sulla giacca" che non mi piace

Tutti ne parlano: TV, giornali e qualche trasmissione di approfondimento.

Mezza Italia parla di Cassina de Pecchi e della vicenda scoperchiata dalla Guardia di Finanza a pochi passi da casa nostra.

Non vi annoio con l'ennesima discussione su questo argomento, trattato appunto già abbondantemente, mi sento di intervenire, come ho già fatto ieri, anche qui, su questo strumento, perchè l'operazione "spilletta sulla giacca" che politica e alcuni tuttologi "de noi artri" stanno mettendo in piedi ininterrottamente da 72 ore di fila, non mi piace.

Quanto avvenuto in quei campi a S
ant'Agata Martesana è aberrante: non c'è bisogno di ripeterlo. Condanna senza se e senza ma, ovviamente. Ma è sufficiente seguire "l'onda del momento" per ripetere tutti insieme che condanniamo quanto avvenuto? O forse lo facciamo solo per lavarci la coscienza e per rincorrere il POST del gruppo politico a noi vicino? Riusciamo o proviamo ad alzare l'asticella?

Lascio perdere i soliti 4 sfigati sui gruppi facebook che continuano a dire e non dire, a insinuare responsabilità, a giudicare senza conoscere una mazza...a quelli ormai non bisogna nemmeno più rispondergli. Quelli che invece mi fanno rabbrividire, sono i politici, dalle parti di Piazza De Gasperi a Cassina de Pecchi, che ci hanno messo si e no un secondo per tentare di cavalcare l'onda e prendersi un po di visibilità su questa brutta storia. Invece che rilasciare dichiarazioni tutto sommato inutili, invece che intervenire da Roma direttamente dal Senato della Repubblica sui Giornali, si impegni la Politica, a livello locale e nazionale. Perchè se è vero che il "caporalato" (io lo definirei più "schiavismo") c'è anche qui al Nord, allora abbiamo un problema. Fare POST politici di condanna e di stupore, serve, ma serve altro, serve una azione concreta. Me lo posso permettere io, che non sto nelle Istituzioni, di scrivere POST dal comodo della tastiera del cellulare, non se lo possono permettere altri, che con il voto, nelle Istituzioni, ci sono entrati.

Il ragionamento è trasversale e vale per destra e per sinistra: la trafile di dichiarazioni di stupore e preoccupazione, con diverse sfumature naturalmente, ci stanno.

Il mio timore è che ci si fermi li, dimenticando anche questa vicenda (dato che metà dei Partiti e dei politici che si sono affrettati a parlare di Straberry non sonno nemmeno dove sta esattamente Cascina Pirola).

Cassina de Pecchi e Sant'Agata Martesana non sono l'inferno in terra. Se questa barbarie c'è stata (massima fiducia nella Giustizia e nel corso delle indagini) allora esistono, probabilmente, situazioni simili non solo a Cassina de Pecchi.

Magari, ci passiamo davanti tutti i giorni. Magari, frutta e verdura che mangiamo o la maglietta che compriamo, provengono da storie come quella denunciata e scoperta qualche giorno fa.

Sveglia, datevi una mossa e sopratutto, la spilletta lasciatela a casa.

domenica 23 agosto 2020

Appello di un genitore preoccupato, diteci qualcosa sulla Scuola


103,5 milioni, per la Scuola italiana, sono arrivati con il "Cura Italia": 85 milioni per la didattica digitale, per la formazione degli insegnanti, 43 milioni per le pulizie straordinarie e altri 3 milioni per le Scuole paritarie.

1,5 Miliardi arrivano con il "Decreto Rilancio", quasi 15 volte tanto il primo stanziamento del "Cura Italia". Di questi, 39 milioni per gli esami di Stato e 331 milioni per al ripresa a Settembre (una media di 39 Milà euro a Scuola). Il grosso di queste somme è ancora tutto da spendere.

Le risorse per l'Edilizia Scolastica, quasi 2 miliardi, in gran parte sono già state sbloccate. E, infine, il fondo europeo di quasi 1 quasi miliardo.

Stiamo parlando di un investimento complessivo sulla Scuola italiana, secondo le cifre fornite dal MIUR, di 4,5 miliardi.

Poi ci sono i singoli territori, quelli che, di loro, ci han messo testa, competenze, risorse. È il caso di Pioltello o di Cernusco, tanto per non andare troppo lontani, dove alle risorse stanziate dallo Stato, hanno affiancato, fin dai mesi di Giugno e Luglio, le ristrutturazioni dei locali, alzandosi le maniche, senza perdere tempo in comunicati nulli e buoni solo per essere letti dagli azzecagarbugli. 

Ebbene, a fronte di tutto questo, che probabilmente è il più grande investimento sulle nostre Scuole da 40 anni a questa parte, a Cassina de Pecchi, al momento registriamo una latitanza che mi vergogno quasi a commentare per quelli che ci governano.

È più che imbarazzante constatare che gli attuali Amministratori, seppur circondati da esperti di ogni cosa, non riescono a comunicare nulla di nulla sulla Scuola e sulle prospettive per la riapertura che è praticamente dietro l'angolo.

Non so se questo atteggiamento, inspiegabile, sia dettato da una mancanza di contatto con la realtà, se sia solo strategia oppure se sia  avversione ideologica ai finanziamenti che arrivano direttamente dal Governo "giallo-rosso". Sono più propenso a pensare che sia una sorta di mix delle tre cose, del resto siamo amministrati da chi non esita a pubblicare le fotine con lo stemma della lega, o a dire ripetutamente che, in pieno Covid, le mascherine con gli auguri di Pasqua "le regalava" Regione Lombardia governata dal fantastico (si fa per dire) duo "Fontana-Gallera". È un dettaglio, sta di fatto, che genitori e studenti cassinesi non sanno un fico secco su come la Scuola accoglierà i nostri ragazzi il 14 Settembre.

Tra 22 giorni si riparte, a questo punto mi vien il dubbio che non ne siano pianamente consapevoli: sono passati dalla convocazione tardissima del "Tavolo Scuola" (cominciato in ritardo sul ritardo precedente, perché il sopralluogo sui plessi era in corso la mattina stessa!), ai comunicati indecifrabili, fino ad arrivare all'oscuramento (il loro) delle settimane successive.

In mezzo a questa stramba gestione tutta cassinese, una traccia, piccola, di quanto ci si prospetta di fronte, l'abbiamo trovata. È la Determina 411 del 17 Agosto, con cui il Comune di Cassina de Pecchi ha deciso di investire parte dei finanziamenti a lei riservati del MIUR (70000 euro) dei fondi europei, per l'acquisto di arredi scolastici con il fine di "garantire le distanze sociali dovute al Covid". 

Io sono fuori dal Consiglio Comunale, non ho la possibilità di fare sentire la mia voce, se non attraverso questo blog. 

Mi appello alle forze di minoranza, ai rappresentanti del mondo della Scuola, al Consiglio di Istituto, visto che c'è un vuoto amministrativo preoccupante. Chiedete una Assemblea Pubblica sul futuro prossimo della Scuola a Cassina, chiedete un Consiglio Comunale aperto (a cui possono partecipare e intervenire i Cittadini), fatevi portavoce presso tutti glia ttori del Mondo scolastico

Lo chiedo da genitore abbastanza preoccupato, prima che da esponente politico. 

PS ho saputo che il Consigliere Andrea Maggio ha accolto questo appello e lo ha fatto anche suo. Bene, lo ringrazio. Sono convinto che tra qualche giorno a sostenerlo, saremo molti di più.

mercoledì 19 agosto 2020

Faremo mai Luce, come collettività, su Cassina de Pecchi?

Da Giugno sto affrontato su questo blog un argomento "caldo", quello dell'illuminazione pubblica. In due POST distinti, a  pochi giorni uno dall'altro, mentre in Consiglio Comunale la sola maggioranza votava l'adesione ad "ATES", ho elencato tutte le mie perplessità su questa decisione, a partire dalla RINUNCIA di un finanziamento raggiunto nella precedente legislatura, passando per le CIFRE CORPOSE spese ancor prima di entrare, per consulenze tecniche finalizzate all'ingresso del nostro Comune in ATES, una Scoietà "in house" per affidare la gestione del parco di illuminazione pubblica locale. 

Il percorso è iniziato male (nessuna informazione ai Cittadini) e sta proseguendo anche peggio (per chi se li fosse persi, di seguito, i due articoli citati in precedenza https://andreaparma.blogspot.com/2020/06/illuminazione-pubblica-si-cambia-ma.html e  https://andreaparma.blogspot.com/2020/06/il-fine-e-i-mezzi-ancora.html): nemmeno il tempo di aver capito a fondo le ragioni che hanno portato lega e alleati a rinunciare a un finanziamento, a pochi giorni da un passaggio cruciale per l'ingresso in ATES (acquisto delle quote di Capitale Sociale, 8000 euro), con i punti di domanda sugli effettivi risparmi per i Cittadini ancora tutti sul tavolo, che su Cassina de Pecchi cade una brutta tegola, pesante, di cui nessuno in Comune vi ha detto nulla. 
Una Società di Reggio Emilia (la "CSA Consorzio Servizi e Appalti") presenta al TAR un ricorso contro l'annullamento da parte dell'attuale Giunta Comunale, di una Delibera del 2017 che riguarda proprio la riqualificazione dell'illuminazione pubblica (e che ha a che fare con questa vicenda).

Nessuno, sul ricorso al TAR, vi ha detto nulla. Nessun POST, nessun comunicato, nessun messaggino sui Social. Nessuno vi ha detto nulla, ma per fortuna, nonostante oggi sia più macchinoso ricercare i documenti ufficiali o anche parlare semplicemente per strada con qualche amministratore, le carte le abbiamo recuperate. E, con questo POST, viste anche le richieste che mi sono arrivate, cerco di fare un po di luce sulla questione che non promette nulla di buono.

Innanzitutto, dobbiamo fare un tuffo nel recente passato. 

Il 14 Novembre 2016 (Amministrazione centrosinistra) il Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi ha avviato la "procedura di riscatto degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà della Società ENEL SOLE" (ovvero, una procedura che avrebbe permesso di acquisire i pali presenti sul territorio comunale che sarebbero diventati, a fine della procedura citata, di proprietà diretta del Comune). Il perchè fosse necessario acquisire i pali di proprietà ENEL SOLE è presto detto: nel programma elettorale del centrosinistra, l'efficientamento dell'illuminazione pubblica era una priorità e nel corso del mandato 2014 - 2019 ci sono stati più passaggi concreti, per il raggiungimento dell'obiettivo, come ad esempio, la partecipazione al Bando "POR FESR 2014-2020" o al "Bando Lumen" con l'intento, per niente secondario, di accedere ove possibile, a fondi esterni alle casse comunali;

Il 3 Febbraio 2017 la precedente Giunta ha reso esecutiva la volontà di perseguire azionii di "partenariato Pubblico-Privato" proprio per ottimizzare le risorse; 

Il 26 Aprile 2017 la Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" di Reggio Emilia presenta la Comune di Cassina de Pecchi una proposta di "Project Financing per pubblica illuminazione" per "Adeguamento, riqualificazione tecnologica, efficientamento energetico e gestione degli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Cassina de Pecchi". La proposta, completa di Progetto di fattibilità, Convenzione in bozza, Piano economico e finanziario, Capitolato tecnico, in sintesi, prevedeva un costo di investimento da parte del proponente di 1.437.530,40 euro per la sostituzione delle attuali ampadee con tecnologia LED, la sostituzione dei quadri elettrici, la creazione di 78 nuovi punti luce sul territorio comunale, la riqualificazione dell'illuminazione pubblica in centro, l'integrazione con servizi accessori come videosorveglianza, WI-FI e filodiffusione, l'integrazione di sistemi di regolazione del flusso luminoso, la estionee degli impianti per 25 anni. Con Delibera 55 la precedente Giunta, dichiara la pubblica utilità della proposta della Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti", approva la proposta di fattibilità e nomina la medesima Società, soggetto promotore della proposta di finanza pubblica, in quanto la proposta, è coerente con i criteri di ammissibilità al Bando "POR FESR 2014-2020";

Il 9 Novembre 2018 è stata approvata la graduatoria dei Comuni ammessi al contributo di finanziamento del Bando Lumen da Regione Lombardia. In Provincia di Milano, sono state otto le proposte progettuali finanziate di 12 Comuni, tra cui Cassina de Pecchi, per un totale di 36 milioni di euro di investimento e 125 Comuni lombardi coinvolti;

Il 30 Aprile 2020 la Giunta Balconi, con Delibera 49, revoca "in autotutela" la Delibera 55 del 26 Aprile 2017, in quanto "la disponibilità di nuove tecnologie e la situazione finanziaria del bilancio comunale, aggravata dall’emergenza sanitaria Covid19, hanno indotto l’attuale Amministrazione ad una nuova e diversa valutazione dei presupposti, accantonando di fatto l’attuazione di un project financing in materia di efficientamento energetico della pubblica illuminazione";

Il 9 Luglio 2020 viene notificato al Comune di Cassina de Pecchi il ricorso al TAR avanzato dalla Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" contro la Delibera 49 e il Comune di Cassina de Pecchi decide di resistere in giudizio;

Possiamo riassumere la vicenda, che ho cercato di raccontarvi attraverso i passaggi più significativi, con un "l'attuale Giunta ha smantellato il percorso della precedente" perché è appunto una nuova Giunta, fatta da persone diverse, con idee e visioni differenti. L'obiettivo, sulla carta, è il medesimo, a cambiare è il mezzo individuato per raggiungerlo.

Ma la scelta di rinunciare al finanziamento e di annullare la delibera che riconosceva il Progetto di "CSA Consorzio Servizi e Appalti" di pubblica utilità, a conti fatti, prima ancora di produrre un effetto concreto per la cittadinanza, mostra tutte le sue criticità e di fatto mette a rischio Cassina de Pecchi.

Perché le promesse di risparmi assicurati, lasciano spazio da una parte alle cifre esorbitanti sborsate ancor prima di entrare per la "consulenza" di ingresso in ATES (18300 euro, Determina 218 del 2 Giugno 2020, con la quale mandiamo a quel Paese più di un anno di presunto risparmio) e il conferimento a un legale (4000 euro) per opporci al ricorso al TAR, dall'altra la possibilità (che scongiuro) di finire un lungo (e costoso) contenzioso davanti al Tribunale Amministrativo che potrebbe intralciare il percorso scelto dagli attuali Amministratori e quindi intralciare la necessità per Cassina e per i cassinesi di avere un Paese più illuminato. 

Ne valeva la pena? e soprattutto, riusciremo mai a fare luce, come collettività, sulle nostre strade e piazze? Lo scopriremo solo vivendo. Alla prossima.  

mercoledì 5 agosto 2020

Anche ad Agosto il Blog continua ad informare

Nei 15 mesi passati dal voto, nel mio ruolo di Cittadino-osservatore, ho avuto modo di valutare, commentare e condividere con chi si ostina a seguire questo blog, alcune scelte amministrative che fin da subito hanno caratterizzato la nuova (si fa per dire) "compagine" governativa.
 
Lega & partners, lo sapete bene, non hanno esitato un minuto per fare il contrario di quanto hanno sostenuto per anni da opposizione e per mesi in Campagna elettorale.

Si è partiti dal cambio fulmineo di posizione sull'operazione in Nokia (da "il centro commerciale sarà una mazzata al commercio locale" al fare iniziative di sostegno al Centro Commerciale è stato un attimo);
Si è partiti dalla limitazione degli spazi di confronto e dibattito (umiliata la funzione della "Commissione Garanzie Statutarie" trasformandola da esterna alla "politica" a "controllata direttamente" dalla politica); 
Si è partiti, ancora, dagli inspiegabili tagli a Cultura e Sociale dell'estate del 2019 (inspiegabili perchè manco gli Amministratori li hanno mai motivati) a favore dell'assunzione di un esperto di comunicazione e staff del Sindaco, passando per l'aumento delle tasse (IRPEF allo 0,8!!) di un Bilancio previsionale povero di contenuti e di prospettiva, arrivando fino allo stravolgimento degli oneri Nokia (annuncio di un nuovo Comune) che al momento sono solo sulla carta e all'ennesimo annuncio della revisione del PGT (Piano Urbanistico) che vuol dire tutto e non vuol dire niente, approdando infine alla figuraccia rimediata dalla Giunta sulle responsabilità del "buco di Bilancio" smentite indovinate un pò, dallo stesse esperto ingaggiato dall'Amministrazione e pagato dai Cassinesi. 

In mezzo a tutto questo, la gestione del quotidiano, i cui limiti sono quelli di sempre, erba alta, sporcizia, buche sulle strade, pali della luce che non illuminano. 

A conti fatti, dopo poco più di un anno giallo-leghista, rimane l'idea di una Amministrazione sostanzialmente molto impostata alle apparizioni strappa applausi, molto ideologica (continuano i "grazie istituzionali" a valanga per esponenti leghisti nazionali o regionali), poco incline al confronto e alla concretezza (l'impreparazione sulla ripartenza post covid di cui vi ho parlato QUI ne è la conferma). 

Concretezza, praticamente sconosciuta. Concretezza, quella che latita in un Comune che probabilmente comincia ad essere stufo dei selfie e vuole, vorrebbe, risposte. 

Se non vi dò noia, proseguirò, anche in questo mese di Agosto, nell'attività di informazione spiccia, su ciò che ci interessa da vicino. 

Cassina de Pecchi continua ad essere la mia e la nostra Casa, perchè dovrei fermarmi?


E dunque, in questi primi giorni di Agosto, focalizzo l'attenzione su alcuni temi a macchia di leopardo, che riprenderò nelle prossime settimane.

20047,89 euro A CASSINA DE PECCHI PER LE SANIFICAZIONI, Quando e per cosa li usiamo? 

Il 15 Aprile la "Conferenza Stato-Città" ha approvato gli schemi di riparto delle risorse stanziate dagli Articoli 114 e 115 del DL 18/2020 (Cura Italia) destinate alla "sanificazione di Uffici, ambienti e mezzi degli enti locali" (70 milioni di euro totali) e per gli straordinari delle Polizie Locali in periodo di Covid (10 milioni di euro complessivi) in considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio. Al Comune di Cassina de Pecchi spettano più di 20000 euro, per l'esattezza 20047,89 per le sanificazioni e 2617,40 euro per gli straordinari PL. 
Tre mesi dopo, con Determina n.365 del 28/07/2020 si affida a Società la disinfezione e la verifica di 30 impianti di climatizzazione di alcuni immobili comunali per un importo pari a 5795 euro. Per quanto ho verificato sul sito web del Comune, questo impegno di spesa è il solo dedicato alle sanificazioni, perchè come ricorderete, alcuni imprenditori nostri concittadini (a cui va ancora il nostro ringraziamento) nelle settimane più critiche, fecero gratuitamente degli interventi in alcuni spazi pubblici. 
Il Comune di Cassina de Pecchi, ha attinto i 5795 euro dal Capitolo 1120/2020 (Manutenzioni) come scritto in Determina, percui da risorse interne. Ha intenzione, l'Amministrazione, di utilizzare le risorse ad esso conferite? Le sanificazioni nelle Scuole, nelle Palestre, negli spazi associativi, nei locali comunali sono state eseguite? Se si, con quali soldi? 
A fine Marzo, abbiamo protocollato alcune richieste/suggerimenti in questo senso, per chiedere di utilizzare le risorse che da lì a breve lo Stato avrebbe messo a disposizione dei Comuni per le sanificazioni (Cura Italia). Ci risposero con un laconico "le operazioni di sanificazione sono già iniziate, e continueranno sia nelle Scuole che negli Uffici e nei Locali Pubblici di proprietà comunale". Perchè da allora, a parte le operazioni volontarie di alcuni imprenditori cassinesi, non sono state date notizie in merito? ESISTONO, notizie in merito?


PROTEZIONE CIVILE a Villa Magri

Ho proposto il riconoscimento di un momento collettivo come ringraziamento per i volontari Civici e le realtà di Cassina che durante il covid si sono alzate le maniche. Non mi aspettavo nulla, era una proposta del tutto disinteressata e accolta positivamente tra l'altro dagli amici della Protezione Civile, che conosco quasi tutti. Non mi aspettavo nulla dagli amministratori, che però, sulla Protezione Civile, hanno deliberato comunque a metà Luglio. "Oh perbacco" mi son detto "sta a vedere che il riconoscimento arriva davvero!" E invece, no. 
Con Deliberazione n.92 del 16/07/2020 la Giunta definisce lo spostamento della Protezione Civile nel magazzino di Villa Magri e il servizio di manutenzione comunale da Villa Magri al Magazzino Ripalta di Villa Fiorita. Il magazzino di Villa Magri, per chi non lo sapesse, si trova all'interno della Piattaforma Ecologica: non so voi che ne pensate, ma ospitare un Organismo dello Stato di fianco alla discarica comunale (o meglio, all'interno della discarica) non mi pare una genialata. 
Non aggiungo altro, non voglio fare polemica, poi mi dicono che sono nervoso. Mi sentivo semplicemente di condividere con voi questa riflessione. 


MERCATINO PER LA FESTA DI SAN FERMO, in Sicurezza? 

Quest'anno il tradizionale appuntamento con i fuochi d'artificio (9 Agosto) non ci sarà. La Festa di San Fermo, oltre ai noti appuntamenti con le liturgie ecclesiastiche, vedrà un mercatino degli hobbisti e dei sapori sulle Vie 1 Maggio, Via Don Vismara e Via IV Novembre. L'organizzazione del mercatino è stata affidata a Società del settore attraverso due Delibere (e relativa Determina di spesa) modificative una dell'altra. La prima Delibera (n.90 del 16/07/2020) elenca tutte le funzioni che la Società del settore dovrà svolgere per l'organizzazione del mercatino in sicurezza, con la collaborazione degli Uffici comunali, della Polizia Locale e delle Protezione Civile. La seconda Delibera (n.98 del 22/07/2020) "precisa" che "sarà a carico della Società individuata dal Responsabile del Servizio interessato la sorveglianza e controllo dell’area mercatale" escludendo di fatto la collaborazione della Polizia Locale. Con Determina 360 del 27 Luglio si affida a Società specializzata l'organizzazione, la gestione e la sorveglianza del mercatino per un importo di 1000 euro. Oggi, dal suo profilo fb, l'Assessore di riferimento ci fa sapere che ci saranno "centinaia di volontari" al seguito di San Fermo insieme alla Polizia Locale, ai Carabinieri, alla Protezione Civile, alla Comunità Pastorale: a parte le incongruenze tra le "comunicazioni" dei nostri allegri (aggiungo, per fortuna) amministratori e gli atti, mi chiedo e vi chiedo, saranno garantite tutte le norme anticovid durante il mercatino, in occasione di San Fermo, con "centinaia di volontari", centinaia (lo spero per gli amici commercianti di Sant'Agata) di avventori e i tanti (immagino) lavoratori della Società individuata? Me lo auguro. Dovremmo augurarcelo un po tutti quanti.


RICORSO AL TAR, nubi nere su Cassina

 Il "Consorzio Servizi e Appalti di Reggio Emilia" ha fatto ricorso al TAR al Comune di Cassina de Pecchi per l’annullamento della delibera n. 49 del 30.04.2020 con la quale veniva revocata la precedente delibera  n.55 del 26.04.2017 avente ad oggetto la dichiarazione di pubblica utilità e fattibilità della proposta di project financing concernente la proposta di adeguamento, riqualificazione tecnologica, efficientamento energetico e gestione di degli impianti di pubblica illuminazione comunale.
Nemmeno il tempo di iniziare il lungo percorso di ingresso in ATES, per la riqualificazione dell'illuminazione pubblica, che la strada si profila TUTTA in salita. La Giunta cassinese ha deciso di rinunciare a un finanziamento raggiunto dalla precedente amministrazione (Bando Lumen) per entrare in ATES annunciando risparmio, riqualificazione, ammodernamento della nostra rete di illuminazione pubblica. Ebbene, a tre soli giorni dall'ingresso in ATES, dei 15000 euro annui di media stimati di risparmio, ci bruciamo già il primo anno, anzi ci bruciamo quasi un anno e mezzo di risparmio tra la "consulenze per assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES" (Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 di 18300 euro) e per una costituzione in giudizio davanti al TAR (4000 euro, che tra l'altro, potrebbe essere una somma destinata ad aumentare). 
I dubbi, di metodo (rinunciare a un finanziamento raggiunto faticosamente) e di merito (affidare a una Società con soli 6 Comuni associati per la gestione dell'illuminazione pubblica, tutti più piccoli di Cassina de Pecchi, l'ultimo in ordine di tempo entrato in ATES risale al lontano 2017) rispetto alla scelta operata dalla Giunta Balconi, rimangono tutti: e i fatti di oggi smentiscono anche le "promesse" sbandierate di risparmi assicurati, ascoltati meno di un mese fa in Consiglio Comunale. 


A voi ogni commento, del resto questo blog è un luogo di dibattito virtuale, non filtro nulla, non ho mai filtrato nulla. Tutti i commenti sono ben accetti. Sopratutto ad Agosto.

Sempre con un Sorriso😉