venerdì 1 giugno 2018

Mamma, li Comunisti!

Improvvisa irruzione a Cassina de Pecchi di un Simbolo forte e carico di significato, quello del PCI, il Partito Comunista Italiano. Ricordo lontano, amato e rimpianto da molti, che ha fatto invece tremare le gambe ad altri, il PCI, il Partito Comunista Italiano ritorna e ritorna a Cassina de Pecchi, dopo quasi trent'anni, per un volantinaggio ad inizio Consiglio Comunale del 28 Maggio scorso. 

Uno scherzo o una cosa che ha un qualche fondamento?

Con questo post provo a dare qualche risposta, senza nessuna presunzione, a differenza di altri che già si sono espressi, ovviamente con il solito stile, quello dei primi della classe, quelli che sanno sempre tutto e vivono di assolute certezze (le loro e quelle dei loro 4 fan). 

Ne parlo, ci provo a parlarne, partendo dal tema oggetto del volantino: "la Sinistra di Governo che attua politiche di destra"

Sapete che per questioni anagrafiche non ho mai avuto la fortuna di votare il Partito Comunista Italiano. Sapete, che questa mancata fortuna, non riuscirò mai - probabilmente - a digerirla. Non ho mai avuto la fortuna di votare PCI e me ne rammarico, perchè a quel Partito, a quel simbolo, alle tante vicende ad esso collegate ne sono stato, fin da bambino, intimamente legato, un legame profondo. Per me il PCI e tutta la sua Storia racchiusa nella infinita libreria che custodisco a casa dei miei genitori, sono qualcosa di immacolato e intoccabile, qualcosa che sta la in alto, in cima, impareggiabile, che non ha simili. Quella Storia l'ho vissuta in piccolissima parte, l'ho vissuta nelle lunghe serate senza Papà sempre impegnato a qualche incontro, a qualche Assemblea o a qualche Consiglio Comunale; l'ho vissuta durante le innumerevoli manifestazioni a Milano di cui ho vaghi ricordi; l'ho vissuta in quei saloni grandi con la luce bassa, i discorsi, le urla, i sorrisi e i pianti..si, anche quelli ho visto, sui visi dei comunisti. L'ho vissuta alle Feste dell'Unità e con l'Unità, immancabile, tutte le mattine sul tavolo. L'ho vissuta di riflesso, una vicenda che viene difficle descrivere perchè si può (si poteva) solo vivere in prima persona. 
Vedere oggi a distanza di anni ricomparire quel simbolo (e tra l'altro vederlo via wa essendo il 28 sera assente) mi ha colpito e molto. Ritrovare il "rinato" PCI nel mio piccolo Comune di residenza che accusa l'Amministrazione Comunale di Cassina de Pecchi, quella di cui faccio parte, mi ha colpito, ma mi ha fatto anche pensare. Il "rinato" PCI accusa di poca trasparenza (la Giunta) e di favorire gli interessi dei privati (il Sindaco). 

Ora, la questione è quella relativa all'area Nokia e di un suo possibile futuro diverso dallo stato di complesso industriale fermo quale è oggi. Forse ne avrete sentito parlare o forse no. Ed è normale che sia cosi. Perchè a parte i blog, a parte alcuni articoli di giornale, a parte una Interrogazione in Consiglio e a parte qualche post su fb, su quell'area, non vi è nessun atto ufficiale. O meglio, l'atto ufficiale cè ed è quello contenuto nel PGT che ha visto la luce nel Dicembre del 2015 (ovvero, mantenendo la destinazione dell'Area Nokia a produttiva). 

Quell'atto è nostro, approvato dal centrosinistra e non da altri.

Ad oggi, 1 Giugno 2018, ci può essere al massimo (e c'è, lo confermo) una discussione in atto su che cosa deve essere un area industriale, in centro Paese, abbandonata, non più attiva, che si presenta come tutti conosciamo. Discutere, confrontarsi, avanzare idee o proposte, non è un male. Anzi, è esattamente l'opposto del male. Non discutere, non confrontarsi, non avanzare idee è quel che la Politica non si può permettere di fare. Accusare (da parte del rinato PCI e da parte di chi prima di lui si è espresso) di poca trasparenza una Giunta (quando l'unico atto pubblico è quello dell'ormai lontano Dicembre 2015) è il primo azzardo. Dire che LA SINISTRA DI GOVERNO CASSINESE FA COME LA DESTRA, su una presunta decisione che non esiste, è il secondo azzardo. Dire che si favoriscono gli interessi dei privati, perchè si sta discutendo, è il terzo azzardo. E poi cè il quarto azzardo, quello delle case e dei centri commerciali, dati come assodato. 4 accuse azzardate non su atti, precisi, compiuti dall'Amministrazione Comunale, ma perchè cè un Progetto, rivelato da un blog.

Ora, dopo questo ragionamento che ho fatto in diretta, mentre sto scrivendo (nulla di preparato ma piuttosto scritto di getto) mi fa dire che quel PCI li, quello del volantino, fa un po a cazzotti con quel PCI che ricordo io, quello di Papà e Mamma. Il PCI, quello che è stato dentro e inseme alla Società italiana fino al 1989, quello che ha accompagnato la Società italiana ad emanciparsi e a migliorarsi, stava con i lavoratori, con le donne, con i giovani, con gli sfruttati, con gli ultimi. Stava dove c'era sofferenza. Stava fuori dai cancelli delle fabbriche del Nord Italia, stava nelle Università e nelle Scuole, stava tra i braccianti del Sud, stava e battagiava per l'aborto, per il divorzio, contro i tagli alla Scala Mobile.. il PCI non godeva nel dire che la sinistra sbagliava, non godeva innanzitutto perchè era il PCI la sinistra in Italia. In quel volantino un po di "goduria" invece l'ho intravista. Il PCI, cosa fondamentale, parlava su fatti, analizzava le cose, stava sul concreto. Il PCI faceva opposizionine, promuoveva opinione, muoveva le masse. Se qualche iniziativa il PCI l'ha portata avanti perchè ha letto un blog, fatemelo sapere, questa mi sfugge. 

Lo dico agli amici del rinato PCI e sopratutto ai lettori di questo blog: fino a quando in Amministrazione Comunale ci saremo noi, e sottolineo NOI, quelli cioè con cui ho condiviso l'attività politica dal 2013 a Cassina de Pecchi niente sarà fatto o deciso in modo oscuro e fuori dal recinto dell'opinione pubblica, men che meno qualcosa sarà fatto per favorire i privati, qualunque privato.  

Un impegno che mi prendo in prima persona e statene certi che lo mantengo fino in fondo. 

Ritornerò su questo argomento molto presto, e sopratutto, chiedo a voi di ritornarci qual'ora abbiate sensazioni o sentimenti diversi da quel che ho appena scritto.

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