Domenica quasi 800 Comuni sono andati al voto per rinnovare le loro Amministrazioni locali.
Un test importante, all'indomani dell'insediamento del nuovo Governo e nel bel mezzo del travagliato passaggio che la Sinistra italiana - o quel che ne rimane - sta vivendo. Tra i Comuni al voto vi è stato quello di Nova Milanese, il luogo in cui sono cresciuto, dove vive ancora la mia famiglia, dove ho ancora quasi tutti gli amici.
A Nova sarà ballottaggio, dopo un lungo testa a testa. A Nova Milanese ho iniziato a "fare politica" e li ho conosciuto persone straordinarie, ho vissuto momenti magici e condiviso esperienze, passioni, gioie e anche dolori.
A Nova Milanese ho lasciato un pezzetto del mio Cuore e anche se oggi tutto (o quasi) il tempo che ho a disposizione lo dedico a Cassina de Pecchi, il posto in cui ho deciso di vivere e di far crescere mio figlio (scelta che non cambio nemmeno sotto tortura) quando posso un salto nel mio "vecchio" Comune lo faccio volentieri.
Perchè vi racconto tutto questo?
Perchè a Nova Milanese nel pieno della Campagna Elettorale per rinnovare il Sindaco è successa una cosa che casualmente la accomuna a Cassina de Pecchi. Dice, la Lega Nord di Nova Milanese, che le piste ciclabili servono e che ce ne vorrebbero di più per collegare in modo ecologico il Comune con il circondario.
Una bestemmia, se la stessa cosa la dici a Cassina.
Ciclabili, dai noi, una parola proibita. Ma, a Nova, la Lega ne fatto un cavallo di battaglia.
Insomma, Paese che vai usanza che trovi: perchè se a Cassina le piste non servono (e ad alcuni fanno pure schifo, sopratutto ai leghisti) a 25 km di distanza si, le piste servono e servono talmente tanto che il Partito più "in" del momento ne fa un punto cardine del suo programma elettorale.
Sarebbe tutto molto bello e contraddittorio e potrei passarci ore a scriverne, se non fosse che, molto più semplicemente, anche a Nova Milanese, come a Cassina de Pecchi, la politica (quella vecchia, ridondante e tutta presa a sopravvivere piuttosto che offrire soluzioni e guardare i contenuti) si focalizza sulle sigle e se una cosa è intelligente, ma a proporla è il tuo avversario, allora non va bene.
Quando le ciclabili vengono fatte, chi sta all'opposizione dice che sono inutili, brutte, costose e pericolose...se invece le ciclabili non le fai allora diventano una priorità. E a me che di sopravvivere politicamente non interessa un fico secco (perchè contino ad essere convinto che uno politica la fa per gli altri, per passione e a tempo determinato) non cambio idea ma piuttosto confermo quanto ho sempre detto pubblicamente: alcune Piste a Cassina realizzate dalla nostra Amministrazione potevano essere fatte diversamente (in Via Venezia, ad esempio); alcune Piste a Cassina potevano trovare soluzione diversa e meno impattante (in Via Roma, ad esempio); alcune piste a Cassina potevamo rispiarmarcele? Può essere, ma il punto vero è che, in generale, le Piste Ciclabili servono visto che oggi nel 2018, tutti, nel mondo e non solo a Cassina de Pecchi, si chiedono quali politiche atture, anche a livello locale, per ridurre l'utilizzo dei combustibili fossili e per sperare di poter far respirare aria migliore alle future generazioni.
Nel piccolo, il suo contributo Cassina de Pecchi in questi 4 anni lo ha dato: oggi ogni punto del Paese si raggiunge con le gambe attraverso percorsi sicuri (e di per se questa è una cosa positiva). Sbagliando e in alcuni casi bisognava fare diversamente, non cè dubbio. Ma almeno (personalmente) non faccio l'opportunista e a differenza di chi nel 2014 dalla destra cassinese parlava bene di Renzi perchè aveva il 40% dei voti, io alla Lega dico che sbaglia, a Nova e a Cassina e lo dico oggi, ma lo dicevo pure ieri.
PS solo per dirvi che al Casale di cui vi avevo parlato nell'ultimo post (http://andreaparma.blogspot.com/2018/06/area-del-casale-polo-culturale-o.html?m=1) le cose sono state sitemate il giorno dopo, come era successo precedentemente in Via Gramsci (http://andreaparma.blogspot.com/2018/05/degrado-in-via-gramsci-sveglia.html?m=1).
Provo a indovinare: il rompi scatole Parma con il suo blog colpisce ancora. Sempre, natuaralmente, negli interessi del Paese
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