lunedì 11 giugno 2018

Paese che vai, usanza che trovi

Domenica quasi 800 Comuni sono andati al voto per rinnovare le loro Amministrazioni locali. 

Un test importante, all'indomani dell'insediamento del nuovo Governo e nel bel mezzo del travagliato passaggio che la Sinistra italiana - o quel che ne rimane - sta vivendo. Tra i Comuni al voto vi è stato quello di Nova Milanese, il luogo in cui sono cresciuto, dove vive ancora la mia famiglia, dove ho ancora quasi tutti gli amici. 
A Nova sarà ballottaggio, dopo un lungo testa a testa. A Nova Milanese ho iniziato a "fare politica" e li ho conosciuto persone straordinarie, ho vissuto momenti magici e condiviso esperienze, passioni, gioie e anche dolori. 
A Nova Milanese ho lasciato un pezzetto del mio Cuore e anche se oggi tutto (o quasi) il tempo che ho a disposizione lo dedico a Cassina de Pecchi, il posto in cui ho deciso di vivere e di far crescere mio figlio (scelta che non cambio nemmeno sotto tortura) quando posso un salto nel mio "vecchio" Comune lo faccio volentieri. 

Perchè vi racconto tutto questo? 

Perchè a Nova Milanese nel pieno della Campagna Elettorale per rinnovare il Sindaco è successa una cosa che casualmente la accomuna a Cassina de Pecchi. Dice, la Lega Nord di Nova Milanese, che le piste ciclabili servono e che ce ne vorrebbero di più per collegare in modo ecologico il Comune con il circondario. 
Una bestemmia, se la stessa cosa la dici a Cassina. 

Ciclabili, dai noi, una parola proibita. Ma, a Nova, la Lega ne fatto un cavallo di battaglia. 

Insomma, Paese che vai usanza che trovi: perchè se a Cassina le piste non servono (e ad alcuni fanno pure schifo, sopratutto ai leghisti) a 25 km di distanza si, le piste servono e servono talmente tanto che il Partito più "in" del momento ne fa un punto cardine del suo programma elettorale. 

Sarebbe tutto molto bello e contraddittorio e potrei passarci ore a scriverne, se non fosse che, molto più semplicemente, anche a Nova Milanese, come a Cassina de Pecchi, la politica (quella vecchia, ridondante e tutta presa a sopravvivere piuttosto che offrire soluzioni e guardare i contenuti) si focalizza sulle sigle e se una cosa è intelligente, ma a proporla è il tuo avversario, allora non va bene. 

Quando le ciclabili vengono fatte, chi sta all'opposizione dice che sono inutili, brutte, costose e pericolose...se invece le ciclabili non le fai allora diventano una priorità. E a me che di sopravvivere politicamente non interessa un fico secco (perchè contino ad essere convinto che uno politica la fa per gli altri, per passione e a tempo determinato) non cambio idea ma piuttosto confermo quanto ho sempre detto pubblicamente: alcune Piste a Cassina realizzate dalla nostra Amministrazione potevano essere fatte diversamente (in Via Venezia, ad esempio); alcune Piste a Cassina potevano trovare soluzione diversa e meno impattante (in Via Roma, ad esempio); alcune piste a Cassina potevamo rispiarmarcele? Può essere, ma il punto vero è che, in generale, le Piste Ciclabili servono visto che oggi nel 2018, tutti, nel mondo e non solo a Cassina de Pecchi, si chiedono quali politiche atture, anche a livello locale, per ridurre l'utilizzo dei combustibili fossili e per sperare di poter far respirare aria migliore alle future generazioni. 

Nel piccolo, il suo contributo Cassina de Pecchi in questi 4 anni lo ha dato: oggi ogni punto del Paese si raggiunge con le gambe attraverso percorsi sicuri (e di per se questa è una cosa positiva). Sbagliando e in alcuni casi bisognava fare diversamente, non cè dubbio. Ma almeno (personalmente) non faccio l'opportunista e a differenza di chi nel 2014 dalla destra cassinese parlava bene di Renzi perchè aveva il 40% dei voti, io alla Lega dico che sbaglia, a Nova e a Cassina e lo dico oggi, ma lo dicevo pure ieri. 

PS solo per dirvi che al Casale di cui vi avevo parlato nell'ultimo post (http://andreaparma.blogspot.com/2018/06/area-del-casale-polo-culturale-o.html?m=1) le cose sono state sitemate il giorno dopo, come era successo precedentemente in Via Gramsci (http://andreaparma.blogspot.com/2018/05/degrado-in-via-gramsci-sveglia.html?m=1).

Provo a indovinare: il rompi scatole Parma con il suo blog colpisce ancora. Sempre, natuaralmente, negli interessi del Paese

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