domenica 29 ottobre 2017

Pensare in grande ma agire in piccolo, senza girarci intorno

Pensare in grande fa bene. E agire nel piccolo, nel quotidiano, fa ancora più bene. Come sapete è in corso ormai da 3 anni un ambizioso progetto che permetterebbe al Comune di Cassina de Pecchi di acquisire i lampioni pubblici prendendone in carico la gestione diretta con il fine di migliore il Servizio. Perché l'illuminazione pubblica in Paese può solo migliorare, peggiorare la vedo dura.
Ormai qualche anno fa, quando cioè cominciai a frequentare il nostro Paese (lo sapete, non sono un autoctono, ma un cassinese di adozione) una delle prime impressioni fu proprio lo stupore per la scarsa illuminazione pubblica di strade e piazze. Cassina pareva allora e pare tutt'ora un Paese buio dove buio non dovrebbe essere.
Vuoi per la vetustità degli impianti, vuoi perché le fronde degli alberi in più punti coprono la luminosità dei lampioni, vuoi perché ci sono guasti reiterati nel tempo sta di fatto che vi sono zone intere scarsamente illuminate (Piazza Europa, tutta la parte "vecchia" di Sant'Agata, la zona della Metropolitana, la ciclabile sul Naviglio lato Villa Pompea - cito solo alcuni esempi). Il buio quindi e' una realtà con cui facciamo i conti tutti i giorni, o meglio, tutte le notti in attesa del proseguo dell'iter del progetto di cui vi dicevo prima,  un iter lungo, un obiettivo "di mandato", se volete, ma concreto che tra l'altro ha già visto due passaggi in Consiglio Comunale.

Nel frattempo, intanto che si porta avanti la procedura di acquisizione, oggi (e non nel corso "del mandato") abbiamo da affrontare situazioni critiche che necessitano un intervento risolutore. Tra quelle citate prima mi viene in mente la pista ciclabile tra Cassina e Vignate, quella cioè che da Viale Trieste approda all'Ipercoop. Una ciclabile molto bella, immersa nel verde e molto frequentata, da chi passeggia, da chi si reca al Centro Commerciale per fare la spesa. L'illuminazione pubblica di quella pista ciclabile è una kimera: non ha mai funzionato semplicemente perché mancano o sono rotte le lampadine, in alcuni casi mancano addirittura i porta lampade. Quella della ciclabile Cassina-Vignate non è una situazione di particolare disservizio rispetto alle altre (le luci spenti di una Piazza o di un Parco Pubblico sono altrettanto questioni da risolvere) ma li, su quella ciclabile, emerge tutta la difficoltà nel riuscire a coniugare la "grande idea" con "l'azione nel piccolo" perché (chi frequenta il luogo di sera lo sa bene) mentre nel tratto di pista cassinese le luci non funzionano, sul tratto Vignatese si e anche molto bene direi. 

Sentirsi penalizzati o impotenti di fronte a un dato di fatto, di fronte all'efficienza dei nostri vicini di casa e alle continue sollecitazioni che ci arrivano dalla cittadinanza non è una bella sensazione. Per questo l'impegno è stato quello di farmi portavoce verso l'Amministrazione Comunale di cui faccio parte per intervenire e farlo anche alla svelta, adesso nel momento in cui parte il lavoro sul prossimo Bilancio.
Un tema che sta a cuore a molti, a partire dai nostri concittadini.

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