Vi racconto una storiella.

Ora, la storiella, che mi auguro - anzi sono convinto - in un modo o nell'altro andrà a buon fine, non ci dice nulla di nuovo. Perché ci troviamo di fronte al solito noto problema che attanaglia Cassina de Pecchi: i rifiuti di ogni genere sparsi per gli angoli del Paese.
Non vorrei ripetermi, perché in questi tre anni ne ho parlato più e più volte. E non vorrei apparire nemmeno come quello che si compiace per le multe affibbiate a qualche voncione. Non basta la multa perché il problema è esteso, è diffuso e la sensazione che si vive in Paese è quella di uno scarso rispetto per l'ambiente da parte di taluni e di un poco controllo del territorio, da parte di chi dovrebbe controllare. Non è un tema di scarsa importanza, il decoro mi pare il minimo per una ricca Città del nord Italia come noi siamo. Riuscire a garantirlo come Amministrazione Pubblica ti permette (forse) di ottenere la sufficienza accademica nel giudizio collettivo dei cittadini.
Se deve essere battaglia senza quartiere contro chi inquina (cosa che condivido) deve essere anche (e soprattutto) garantito un Servizio il più possibile efficiente, le due cose del resto sono intimamente legate tra loro. Al contrario, saremmo destinati a cantare vittoria per qualche multa affibbiata ma saremmo condannati a tenerci un Paese sgarrupato e le critiche più che giustificate per le mancanze croniche di cui soffriamo, senza riuscire a raggiungere la sufficienza accademica di cui parlavo prima.
Ad ogni modo, grazie ai vostri messaggi, oltre alla storiella qui raccontata, settimana scorsa ho segnalato altre situazioni di sporcizia, degrado e discariche. Vedremo se sarò costretto nuovamente
a raccontarle ancora sul mio blog, prima di vedere il lieto fine di tante piccole storielle di ordinario disordine.
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