
Che Maroni non abbia nessun interesse a parlare dei contenuti del Referendum non lo dico io, ma lo ha detto Maroni stesso. Il 16 Agosto 2017 in una intervista rilasciata al quotidiano "Libero", rispondendo a una domanda sullo stile che i sostenitori del Sì vorranno adottare per la Campagna Elettorale, il Presidente di Regione Lombardia si lascia scappare un "comunicazione semplice, 22 ottobre e Autonomia". E il che è abbastanza scontato: spiegare il Referendum significherebbe smascherarne l'inutilità pratica, meglio allora parlare per slogan. E, da quel 16 Agosto, in effetti, da quando Maroni in modo un po goffo e se vogliamo molto ingenuo ci ha rivelato la sua poca dimestichezza con la Democrazia e con il diritto di informazione, sono passati 2 mesi in cui la Campagna del Sì è stata molto piatta e tutta "manifesti cattura attenzione" che imperano nei quartieri delle nostre Città. Poco si sa è poco si saprà fino alla data del voto, volutamente.
Tornerò a brevissimo a parlare di Referendum e soprattutto di contenuti, perché a me (e agli elettori lombardi) le cose segrete non piacciono per niente. Votare a scatola chiusa sulla fiducia non è nelle nostre corde (anche perché dare fiducia a occhi chiusi a chi da 23 anni governa la nostra Regione senza averla fatta l'autonomia, non mi sembra affatto la scelta migliore).
Intanto un bel grazie a Fuori la Voce e al Partito Democratico, che anche in questa occasione, si distinguono per fare una cosa utile per i cittadini - elettori. Fossi in voi un salto a uno o a entrambi gli appuntamenti lo farei.
Bravi e avanti cosi: chi vuole informare fa sempre la cosa giusta.
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