martedì 3 gennaio 2017

Presi sul fatto

Ci sono due possibili reazioni da parte di chi assiste in diretta a una illegalità: voltarsi dall'altra parte o denunciare. Non ho avuto dubbi Martedì 3 Gennaio in Via dell'Artigianato quando fortuitamente mi sono trovato di fronte a un paio di mascalzoni che scaricavano mobili vecchi davanti all'ingresso (chiuso per l'orario) della Piattaforma Ecologica di Via dell'Artigianato. Ho preso numero di targa del furgone di una notissima Spa del settore dell'arredamento che scaricava abusivamente e tranquillamente fuori dalla Discarica in pieno giorno (erano, più o meno, le 16 del pomeriggio) e ho immediatamente contattato il Comandante della Polizia Locale facendomi dire cosa e come fare per denunciare l'accaduto, niente di più normale insomma. La sera stessa ho inoltrato all'attenzione della PL di Cassina de Pecchi foto e numero di targa del mezzo.

Qualcuno ha il buon vizio e la pazienza di continuarmi a chiamare "Batman" del paesello, pubblicamente, ma ci rido su e continuo a fare ciò che mi sento di fare, perchè il paesello, quello in cui vivo e in cui cresce mio figlio, ha diritto a un Futuro privo degli inquinatori di ogni genere (e da oggi, di ogni orario). Questo lo faccio da Consigliere Comunale, perchè mi sento più responsabilizzato di altri, per questo piccolo ruolo pubblico, lo faccio perchè me lo chiedono i cittadini e lo continuerò a fare, ogni volta che ne avrò occasione, anche quando non avrò più nessun ruolo. Essere cittadini, oltre a che ad avere e pretendere dei diritti significa anche (e sopratutto) avere dei doveri. Io ci provo. 

Un PS doveroso, per chi non lo sapesse ancora. La Legge 22 Maggio 2015, Numero 68 (che a questo link trovate integralmente) prevede tante cose, tra cui l'introduzione nel Codice Penale dei delitti ambientali, l'obbligo di bonifica dei siti inquinati e il ripristino dei luoghi, il raddoppio dei termini di prescrizione, l'inasprimento delle sanzioni.

Ma prevede anche e sopratutto quanto segue:
 Art. 452-bis. (Inquinamento  ambientale).  -  E'  punito  con  la
reclusione da due a sei anni e con la multa da  euro  10.000  a  euro
100.000  chiunque  abusivamente  cagiona  una  compromissione  o   un
deterioramento significativi e misurabili: 
      1)  delle  acque  o  dell'aria,  o   di   porzioni   estese   o
significative del suolo o del sottosuolo; 
      2) di un ecosistema, della biodiversita', anche agraria,  della
flora o della fauna. 

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