I numeri non sono interpretabili. I numeri sono quello che sono. Precisi, sempre. E i numeri nella nostra vita quotidiana hanno un'infinità di applicazioni. Nel campo delle statistiche, ad esempio, i numeri ci danno una gran mano perché essi ci spiegano il perchè di certi fenomeni e sono anche necessari per portare soluzioni.
I numeri quindi sono importanti, sbagliare, anche di poco, potrebbe stravolgere completamente il senso di ciò che si sta studiando, ciò che si sta facendo o sperimentando.

La verifica ha dimostrato che avevo ragione. L'assenza non c'è stata ma semmai un ritardo giustificato. Il 28 Aprile 2016 si è svolto un Consiglio Comunale alle ore 21 molto corposo proseguito il 29 Aprile 2016 alle ore 16.00. Sono un lavoratore, non usufruisco di permessi per fare politica (potrei farlo ma evito perché non vorrei che la mia precarietà lavorativa si trasformasse in disoccupazione) percui mi alzo sempre alle 7.00 del mattino anche quando finisco un incontro o una riunione alle 3 di notte. Ebbene, seduta convocata alle ore 16.00: avevo espresso la mia contrarietà per un problema oggettivo ma la maggioranza ha optato per quell'orario. Ho finito il mio lavoro e sono arrivato a Consiglio Comunale iniziato (alle ore 17) quando due punti erano già stati discussi e votati. Perché la Gazzetta della Martesana ha confuso un ritardo con una assenza? Molto semplice: perchè ha visionato solo in parte i verbali e non approfondendoli dove viene riportato nero su bianco che "il Consigliere Parma entra in Aula" (alle 17 appunto).
Nulla di grave ma "diamo a Cesare ciò che è di Cesare". O meglio, diamo i numeri per quel che sono: Parma ha il 100% di presenze, il 99,9% per essere precisi (considerata l'ora di ritardo). Non si sa mai che qualche buon tempone di casa nostra mi dia dell'assenteista all'11%.
Nessun commento:
Posta un commento