domenica 18 gennaio 2015

In visita agli Orti Urbani, un'eccellenza di Cassina de Pecchi

Prendere pubblicamente un impegno e riuscire poi a mantenerlo è una bella soddisfazione. Lo è sopratutto se lo si fa in tempo breve e quando si ricopre, come nel caso della “Commissione Demanio e Patrimonio”, un ruolo non decisionale.
Come annunciato tra Novembre e Dicembre dell’anno passato, la Commissione ha cominciato nel nuovo anno a lavorare produttivamente nell’ottica del bene comune. Due mesi fa decidemmo infatti che era giunto il momento (finalmente) di far ripartire la Commissione a pieno ritmo, imprimendo una svolta al suo modo di operare e impegnando i suoi membri a lavorare sulle criticità (leggi tutto a questo link: http://andreaparma.blogspot.it/2014/12/un-impegno-preciso-far-ripartire-la.html). Individuati una serie di beni pubblici da “visionare”, con lo spirito di chi le cose le vuole vedere con i propri occhi, Martedi 13 Gennaio la Commissione ha fatto visita a un luogo giudicato “fiore all’occhiello” di Cassina de Pecchi, gli Orti Urbani. Accompagnati da un nutrito gruppo di ortisti, abbiamo avuto modo innanzitutto di conoscere una realtà che da subito mi è parsa solida e ben gestita e poi di prendere visione delle problematiche presenti. Diverse e articolate le segnalazioni ricevute, alcune di facile soluzione, altre un po meno. Impedire l’accesso alle auto che quotidianamente raggiungono l’ingresso dell’area orti con una sbarra all’altezza del ponticello o limitare i furti reiterati con l’utilizzo, ad esempio, di una telecamera non mi sembra impossibile. Far rispettare poi le regole comuni di un luogo, gli Orti Urbani, che per loro natura dovrebbero essere un esempio del quieto vivere, nemmeno: ci sarebbe da ripristinare il rispetto di misure e altezze dei fabbricati e di alcune piante. Altre indicazioni sono arrivate sullo smaltimento dei rifiuti (sembrerebbe che non sia previsto il ritiro della plastica e del legname vario che viene accatastato in un angolo comune); sul taglio dell’erba in alcuni casi non perfettamente eseguito; sulla possibilità di ampliare alcuni spazi comuni e infine sulla necessità di ampliare i singoli appezzamenti a nord, a confine con il torrente, su di un’area di proprietà comunale. Tutte questioni di cui ci occuperemo e3 sulle quali ci impegniamo a dare nel breve periodo una risposta. Il prossimo appuntamento presso gli edifici scolastici, in cui contiamo di rilevare, come nel caso degli Orti, problematiche e relative soluzioni.

1 commento:

  1. è stata un ottima idea soltanto che in questo frangente del cov.19
    non sappiamo se è possibile andare all"orto o no.

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