venerdì 18 agosto 2017

Vincere il terrorismo. Un'Europa forte lo può fare.


È una guerra, ragazzi. Non ci sono altri modi per descrivere quel che sta succedendo. Per l'ottava volta in poco più di un anno colpiscono una Città europea, simbolo della mondialita', del multiculturalismo, della Libertà, la nostra e anche la loro. Colpiscono e uccidono. In modo rozzo, forse, schiantandosi con un furgone sulla folla, ma studiato, organizzato, finanziato chissa' da quale lobby. Colpiscono e uccidono. Una guerra senza eserciti, senza parti identificabili, senza confini. Ma sempre di guerra si tratta. E quando si è attaccati bisogna reagire. Questo continente che arranca, che si divide, debole politicamente, che non riesce nemmeno a fare fronte comune sul tema dei temi (l'immigrazione) rischia di perire di fronte a un nemico forte, organizzato e invisibile. O si reagisce con la forza o al moribondo dobbiamo preparare la fossa.

"Quando si è al tappeto allora li si che è vicina la sconfitta. Ma dal tappeto ci si può anche rialzare e vincere". E Vinceremo.

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