lunedì 14 aprile 2025

LA (ormai, ex) CASA della SALUTE IN VENDITA: un altro schiaffo ai bisogni dei Cittadini

Ha riscontrato "un'ottima risposta" l'iniziativa per il test e la prevenzione glicemica: più di 50 Cittadini si sono recati presso i locali del "Centro Borsellino" per farsi visitare, grazie alla collaborazione con la Casa di Comunità di Cernusco, ce lo racconta la pagina facebook del Comune.

Tutto molto bello, tutto molto reale: la Salute era, è e con tutta probabilità sarà ancora un tema cruciale, lo ha dimostrato la pandemia, lo raccontano le centinaia di storie di lombardi costretti a fare i conti con liste d'attesa infinite, medici di base carenti, personale sanitario allo stremo, pubblico svuotato a favore del privato. Tutto "grazie" alla cappa trentennale della destra al comando della nostra Regione.

Ma la Salute dei Cittadini non è una "iniziativa spot". Nemmeno in un piccolo Comune di periferia come il nostro. 

Di fronte a un sistema sgretolato che non riscuote più nemmeno la fiducia dei lombardi (il 56% boccia la Sanità regionale) invece che investire in sanità e sviluppare opportunità, anche nel piccolo, riusciamo (riescono) a gettare alle ortiche progettualità sulla Sanità, quella ad esempio che aveva permesso di ottenere come contropartita dal privato che ha realizzato l'operazione ex Nokia-Siemens, un locale da dedicare ai Servizi medici pubblici di base. 

Su questo sapete tutto, ho e abbiamo denunciato per anni l'immobilismo e l'indifferenza della maggioranza Balconi che ha lasciato cadere nel degrado e nell'abbandono quella che sarebbe dovuta essere la prima "Casa della Salute" della Martesana, una struttura "a rustico" consegnata dall'operatore nel lontano 2020 e poi morta lì, tra sporcizia, rifiuti e abbandoni di lavorazione. 

Oggi, dopo 5 anni di dimenticatoio, la Giunta decide di "alienare" quel bene pubblico. Decide cioè di venderlo. E, con Determina 205 del 3 Aprile si incarica una perizia per stabilire il valore, in funzione appunto della vendita.

Una Giunta, quella attuale e quella di prima, che è riuscita a fare e dire di tutto sulla Casa della Salute tranne la cosa più importante, cioè difenderla e svilupparla. Una eredità del centrosinistra, avrebbero dovuto solo riempirla di contenuti, un'eredità che non è stata colta, anzi è stata dapprima osteggiata ("non interessa" ai medici di Cassina! non interessa così tanto che infatti i medici di Cassina lasciano Cassina per andare in strutture condivise, ovvero in altre Case della Salute, come avvenuto con uno dei Medici che ha professato per poco tempo a Sant'Agata, scegliendo poi lo studio condiviso di Gorgonzola) poi la tiritera sul disinteressamento di ASST e la volontà "lampo" (lampo perché non hanno mai dato seguito a questa volontà) di trasformare un bene totalmente Pubblico in un "bene privato convenzionato con il pubblico". 

Intanto i mesi e gli anni sono passati, la realtà è sotto gli occhi di tutti ed oggi, dopo 5 anni, la notizia: la ex Casa della Salute si vende, attraverso Bando. Però si fanno iniziative con le Case di Comunità a noi vicine (Cernusco) e si riempiono i social di foto, tanto per sentirsi a posto con la coscienza.

Chi acquisterà quel bene, semmai verrà venduto, per farci cosa, è tutto da capire. Chissà, qualcuno che riuscirà a strapparlo a un prezzaccio (viste anche le condizioni in cui versa) per realizzarci una struttura Sanitaria (privata, naturalmente) lo si trova sempre, del resto sulla Salute, in Lombardia, si fa business, a discapito del Pubblico e dei Cittadini.

Quali saranno i termini del Bando? 
Verrà mantenuta la vocazione di Servizio?

Quesiti di cui non conosciamo la risposta. 
Una cosa è certa: la lunga e triste vicenda della Casa della Salute di Cassina de Pecchi, non finisce certo così. 

Anche perché quel luogo, pensato insieme a Pizzaut come fiori all'occhiello di tutta l'operazione che ha visto la rigenerazione dell'ex Area industriale, non può essere banalizzato solo come un "bene" redditizio per le case Comunali. Non è una questione economica, è innanzitutto una questione di prospettiva. Quella che all'attuale Amministrazione manca. 

Lo dico da 6 anni, continueremo a denunciarlo per i prossimi 4.

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