domenica 18 dicembre 2016

Immondizia abbandonata in Paese, un rebus senza fine?

In settimana a Cassina de Pecchi è esplosa ancora una "questione immondizia". Sembra impossibile, eppure in più punti il Paese presenta segni di degrado con sporcizia e rifiuti abbandonati ovunque, in particolar modo nelle zone periferiche. Una situazione denunciata da alcuni cittadini e denunciata più volte anche da noi Amministratori che in diverse occasioni, su nostra iniziativa o in concomitanza con eventi nazionali, ci siamo messi a disposizione per atti volontari di pulizia. L'ultimo in ordine di tempo, tanto per fare un esempio, si è svolto Sabato 24 Settembre in Via XXV Aprile quando un gruppetto di volontari ha ripulito la via da rifiuti abbandonati di ogni tipo. Ricorderete anche le giornate del Verde Pulito piuttosto che la denuncia delle discariche soprattutto in zona industriale di questa estate. A quanto pare tutto questo non basta. Non basta anche perché ad aggravare il tutto vi è una situazione di difficoltà cronica nel contrastare l'abbandono dei rifiuti domestici (e non) nei cestini pubblici. 
Questi abbandoni, molto frequenti, fanno sì che spesso i cestini siano colmi anche poco dopo la loro pulizia. Innanzitutto è utile sapere che le discariche abusive non producono solo un danno ambientale che paghiamo tutti ma anche un danno economico, perché la loro rimozione costa alla collettività. Come ricorderete tempo fa parlai di possibili soluzioni come ad esempio implementare i cestini presenti sul nostro territorio comunale, il che significherebbe inevitabilmente però la lievitazione dei costi che già sosteniamo. Come poter fronteggiare allora queste situazioni inaccettabili? Dobbiamo rassegnarci all'idea che il territorio è condannato all'incuria e all'inciviltà? Non credo, non lo voglio nemmeno pensare. Aumentare i cestini è costoso (tra l'altro negli ultimi mesi ne abbiamo sostituiti di rotti e ammalorati). Acciuffare sul fatto gli inquinatori "di professione" con gli strumenti che oggi disponiamo, è impossibile (forze dell'ordine inadeguate e sistemi di controllo non sufficienti a coprire tutto il Paese). Sembra un rebus senza soluzione. Eppure dobbiamo provarci. Ecco che, come prima cosa, partiremo con una nuova Campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza. Da non escludere l'utilizzo del Bando del Lavoro Accessorio per intervenire con pulizie spot dei cestini, quando sono colmi e ancora è presto per il giro programmato settimanale con Cem. E, ancora, l'implementazione del sistema di videosorveglianza, con nuove telecamere da posizionare nei luoghi più sensibili. Tutte questioni che sono sul tavolo. Intanto, ancora una volta, l'appello che mi sento di fare è quello ai cittadini, coscienziosi, che con i loro occhi possono fare di tutto e di più. Se vedete qualcuno che abbandona rifiuti domestici e comunque non conferibili nei cestini pubblici, segnalatelo, non abbiate timore. 
Intanto una provocazione, un messaggio forte arriva dal trevigiano: togliere i cestini dal Comune per l'esasperazione e l'impotenza da parte del Sindaco a contrastare il fenomeno dei rifiuti abbandonati. Ci facciamo un pensiero?

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