domenica 25 gennaio 2015

Muoversi in città, piccolo grande problema quotidiano.

Gentil Andrea, 

avanzo un quesito che riguarda gli anziani ricoverati in strutture private o pubbliche, che avendo i parenti lontani sono costretti a rivolgersi a volenterosi e impegnati amici, per soddisfare alcune esigenze, piccole o meno che siano; è quanto mi detta la mia esperienza come ricoverato. Faccio due esempi: l'occorrenza di un medicinale personale, l'esigenza almeno una volta al mese di andare a Cassina per motivi diversi, pagando il consumo della benzina. Non si dimentichi che nel periodo delle ferie le difficoltà per l'anziano aumentano. Servirebbe al fianco di quelle che già esistono, misure per rendere più indipendenti gli anziani dalle altrui gentilezze. Cosa può fare il Comune?

Lettera firmata. 


Ho ricevuto questa lettera da un anziano signore di Cassina. Una lettera breve, che solleva un problema comune ad alcuni abitanti. Il disagio negli spostamenti a causa di condizioni fisiche difficoltose, per ricovero o per l'età avanzata non è una novità, a Cassina. Ma questa lettera (seppur il problema è noto) mi ha colpito e non poco. Mi ha colpito perchè spesso la politica si arrovella sulle grandi cose, quando poi ci si rende conto con stupore che esistono situazioni più piccole da risolvere, situazioni di interesse generale sulle quali la stessa politica spesso latita o si gira dall'altra parte: non ce lo possiamo permettere, non ce lo possiamo permettere noi che siamo stati chiamati ad amministrare una piccola comunità che si trova a fare i conti giorno per giorno con storie simili a quella raccontata. 
Spostarsi all'interno e all'esterno di un Comune, soprattutto per chi ha problemi di deambulazione o piu' semplicemente per chi ha difficoltà di movimento in genere, può essere difficoltoso o addirittura impossibile. Per molti si tratta di fare fede sulle persone vicine o tuttalpiu' ricorrendo a servizi a pagamento, una soluzione inaccettabile per un paese che si dice ed è nei fatti civile e moderno. A Cassina il movimento interno è reso ancora più complicato per la mancanza di mezzi pubblici (ne parlai in questo articolo: http://andreaparma.blogspot.it/2014/09/un-servizio-di-trasporto-pubblico.html) il che costringe tutti (anziani e giovani) all'utilizzo di mezzi privati per gli spostamenti, anche minimi. Fare la spesa, raggiungere una farmacia, andare in Comune, arrivare in centro, all'Asl o fare una passeggiata sotto i portici, tutte azioni che rientrano nella normale vita quotidiana di ognuno di noi, possono diventare un "dramma" per chi si trova costretto a fare i conti con l'età o con handicap fisici. 
Il caso proposto dal lettore è emblematico e introduce un ulteriore elemento di riflessione: come poter intervenire? l'Ente comunale cosa può fare? Diciamo innanzitutto che il Comune di Cassina nell'ambito del trasporto e della vicinanza alle persone in difficoltà o degli anziani, già fa molto, grazie anche all'ausilio e alle convenzioni in essere con realtà quali la Croce Bianca o il Centro Borsellino. Non si parte da zero, certo, e nella consapevolezza che l'Ente si pone l'obiettivo di ampliare la sua politica di supporto, mantenendo i servizi e allargandone le maglie, è in fase di studio un progetto che prevede il ricorso al "volontariato" per incentivare il senso civico innato in ogni cittadino. Per ora non mi spingo oltre, ma è chiaro che sull'esempio di quanto sperimentato con successo in altri posti, alla luce anche dei bilanci risicati dei Comuni, la frontiera delle Amministrazioni locali non può essere che quella del ricorso all'ausilio dei cittadini volenterosi. 
Siamo pronti noi cassinesi per rispondere alla chiamata?

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