sabato 27 settembre 2014

Acqua Pubblica nelle scuole. Il perchè di una scelta.

In questi ultimi giorni si è alzato un polverone sul "caso" acqua nelle scuole: le classiche bottiglie d'acqua di plastica distribuite ai pasti alle Scuole dell'Infanzia e alla Primaria da quest'anno sono state sostituite con l'acqua dell'acquedotto e la decisione ha scatenato qualche reazione irritata. Sono piovute segnalazioni di genitori che lamentano la mancata comunicazione e, in alcuni casi, è stata avanzata la richiesta di abbassare la tariffa del buono pasto, in virtù del fatto che le bottiglie di plastica sono state eliminate dal Menù scolastico.
Le segnalazioni, ricevute anche personalmente, in qualità della mia duplice veste di Consigliere Comunale e rappresentante di classe di mio figlio, è sfociata in una interrogazione urgente del gruppo "Uniti per Cassina". Niente di nuovo, la solita demagogia del centrodestra infarcita dalla voglia di speculare su un caso le cui dinamiche sono sconosciute agli stesi Consiglieri di opposizione: non si spiegherebbe altrimenti la "rincorsa" di "Uniti per Cassina" all'inseguimento dei post su facebook per presentare una interrogazione che, nei fatti, non ha alcun senso. Non ha alcun senso per tre semplici motivi:

- L'Asl ha disposto, da diverso tempo, delle nuove strategie in materia di consumi e alimentazione, favorendo e stimolando l'utilizzo di acqua dell'acquedotto nelle scuole elaborando delle linee guida che trovate al seguente link: http://www.aslmi2.it/web/downloads.nsf/9B044E1A6014F6DDC1257B9E003766B0/$FILE/scuole%20linee%20guida%202013.pdf.

- La Commissione Mensa del nostro Comune aveva già discusso l'argomento, esprimendo parere favorevole.

- L'Amministrazione Comunale, appena insediatasi, ha recepito le disposizioni di Asl approvando la sostituzione delle bottiglie classiche con l'acqua del rubinetto.

Non c'è da aggiungere altro. Se non che, l'Amministrazione Comunale è intenzionata, nel breve periodo, tendenzialmente a Ottobre, ad organizzare un'Assemblea pubblica con tutti i cittadini per spiegare la scelta. Tenendo ben presente, sulle tariffe del buono pasto, che con l'eliminazione delle bottiglie, il "risparmio" è irrisorio, si tratta solo di qualche centesimo. Centesimo che potrebbe essere "decurtato" dal Buono pasto?


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