Lunedi 30 Maggio, 17:30 del pomeriggio: una folla cresceva sempre più tra Via Bergamo e Via Napoli, in mezzo a volanti dei Carabinieri, Ambulanza, giornalisti delle testate locali. Solo dopo abbiamo scoperto, raggelando, di che si trattava. Fatti cosi ne succedono ogni giorno, ovunque. Questa volta, ahimè, è successo anche nella nostra piccola e tranquilla cittadina. Cassina de Pecchi ha scoperto e subito l'orrore di un omicidio - suicidio in ambito familiare. Un fatto che merita rispetto e silenzio, sopratutto lo meritano le due "vittime" minorenni figlie della coppia, affidate al Giudice e alla rete sociale rappresentata dal nostro Comune che si è mosso nell'immediato. Quel che posso dire io è che, purtroppo, su un fatto cosi tragico, sta vincendo ancora una volta quella stramaledetta morbosità dell'apparire a ogni costo. Ha vinto la voglia di scrivere, postare, fare allarmismo, sui social, su facebook, su twitter. I social, che ormai hanno sostituito quasi del tutto i veri rapporti umani fatti di scambio, incontri e confronti, subito sono stati presi d'assalto da gente qualunque per lasciare un messaggio, per dire la propria (anche a sproposito), per denunciare questo o quel fatto collaterale all'avvenimento che come è facile immaginare ha tenuto banco in queste ore e ancora lo farà per molto tempo. Un fatto cosi merita solo silenzio e rispetto. Per questo la chiudo qui con queste poche parole, ma lo facciano tutti e la smettano di postare frasi da film drammatici e romanzi criminali. Per una volta spegnete il Pc e lo smartphone e tornate alle vostre vite quotidiane. Ci saranno già gli speciali "televisivi", i Programmi di sciacallaggio mediatico e i tuttologi nostrani nelle prossime settimane a infastidirci con la loro presenza ossessiva e compulsiva: almeno noi, comuni cittadini, rientriamo nelle nostre case, chiudiamoci nel silenzio e ritroviamo quella serenità interrotta da una tremendo episodio che non verrà certo cancellato da facebook.
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