Nemmeno il tempo di far passare il livido sul mio occhio (http://andreaparma.blogspot.com/2018/07/una-vita-da-mediano.html) che il "dovere" di neo Consigliere-Comunale-senza- ruoli, quello conferitomi da 99 cittadini con il loro voto, mi chiama, in un caldissimo fine settimana di metà Luglio.
Lampioni spenti in Via Torrente Molgora e Via 1 Maggio; rifiuti abbandonati tra Cassina e Vignate e in Via XXV Aprile; odori e insetti in Piattaforma Ecologica e come se nonbastasse, telefono bollente con il pressing della Stampa locale.
Ma andiamo con ordine.
La Via XXV Aprile è da sempre un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, sopratutto nel lato finale, quello che collega Cassina de Pecchi con la "cassanese". In più occasioni ci siamo occupati della faccenda, tantè che pulizie straordinarie, segnalazioni, foto e post sui Social si sprecano. Via buia, isolata e qulla piazzola di sosta (poco prima del benzinaio) che facilita "il lavoro" degli inquinatori di professione. Una piazzola inutile, tra l'altro, che nei fatti è diventata punto di raccolta illegale di rifiuti. SEGNALAZIONE fatta, sia per i cumuli in Piazzola, sia per i materassi abbandonati (RITIRATI già nella giornata di oggi);
I lampioni spenti, una decina tra Via Torrente Molgora (all'altezza del civico 7 fino) e l'incorcio con Via 4 Novembre, sono spenti probabilmente da qualche giorno, forse del temporale che si è abbattuto qualche giorno fa in zona. SEGNALAZIONE fatta, mi auguro di vederli già accessi questa sera;
Per la Piattaforma Ecologica la situazione è più critica, nota anche quest'ultima, convinto che già fosse risolto a seguito dei disagi largamente segnalati durante l'estate scorsa, attraverso anche un sopralluogo che feci con alcuni cittadini residenti in Via dell'Artigianato. Purtroppo ci risiamo, quantità elevate di verde e il mix sole-acqua che determina la presenza di insetti e odori. SEGNALAZIONE fatta. Anzi, rifatta. Vi tengo aggiornati.
Infine, la parte divertente del mio weekend e di questo POST.
Lo so che fa caldo, che in testa ormai quasi tutti hanno il mare, le vacanze e la voglia di staccare la spina, ma se a qualche giorno dalle mie dimissioni da capogruppo di maggioranza (http://andreaparma.blogspot.com/2018/06/non-finisce-certo-qui.html) mi contattano ben due testate locali e una decina di amici per chiedermi "se è vero che ho alzato la voce con il Sindaco davanti al Comune" ve lo devo raccontare.
Pensavo, con le dimissioni, di stare un po meno sempre in mezzo e invece no, perchè "Parma è uno dei protagonisti della politica cittadina" (lo dice Radar). Ma, nel brodino di una politica locale povera che fa parlare di se solo per gli scoop fuffa (ultimo in ordine di tempo i mancati contributi alla CdR), per le divisioni e le spaccature (purtroppo ne siamo vittime anche a Cassina), per le fragole a fragolosa che pesano poco, raccontare che l'ex capogruppo ha urlato con il Sindaco sotto i portici in centro, fa montare l'idea di una Amministrazione Comunale allo sbando. Occasione ghiotta per le minoranze (quelle che non hanno uno straccio di idea e che vivono solo di chiacchericcio) da non farsi scappare e da sbattere subito in prima pagina, come se al cassinese medio cambiasse la vita sapere che Parma e Mandelli si sono urlati dietro un Venerdi mattina qualunque. Eppure la "notizia", che più o meno ha rilevanza zero sulla vita quotidiana dei miei concittadini, ha fatto il giro del Paese in meno di 24h.
Prima di tornare a parlarvi di cose serie (come quelle affrontate questo fine settimana), ho da liberarmi di un pensiero, un macigno, che mi pesa sullo stomaco. Ho alzato la voce con il Sindaco davanti al Comune. E' vero, lo ammetto. Purtroppo non è colpa mia se lui è interista e di calcio non capisce nulla. Non è colpa mia se la vita gli ha fatto un brutto scherzo così grande: ogni tanto glielo ricordo ad alta voce.
Domani torniamo a parlare di Cassina de Pecchi e di cose vere.
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