Tasse, tariffe, imposte di varia natura: per molti un rebus senza fine, per tutti (o quasi) un motivo di apprensione e spesso di arrabbiatura. E come dare torto a chi impreca contro la busta paga (per chi una busta paga ancora ce l'ha) o a chi manderebbe a quel Paese il suo commercialista in un Paese, l'Italia, che con quel 42,3% di pressione fiscale, rimane tra i Paesi che più chiedono ai propri cittadini a fronte di Servizi, Infrastrutture, Opportunità non sempre eccelse, ma tutt'altro? Le tasse sono poco comprensibili, spesso osteggiate, alcune hanno subito modifiche, altre sono state abolite, per poi essere reintrodotte con nuovi acronimi. Quest'oggi vi parlo dell'Imposta Unica Comunale (IUC) del Comune di Cassina de Pecchi, che basa la sua "esistenza" su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e l'altro all'erogazione di Servizi comunali. La IUC si compone di due parti, l'IMU, di natura patrimoniale (abolita sulla prima abitazione) e la TASI e la TARI riferite ai Servizi (la TASI per i Servizi indivisibili e la TARI per il Servizio raccolta e smaltimento rifiuti). Perchè oggi voglio parlarvi delle tanto odiate imposte comunali? Perchè (e di questo bisogna esserne contenti) per l'anno 2017 abbiamo confermato e in alcuni casi esteso detrazioni a categorie di cittadini, venendo incontro alle esigenze di molti, direi in alcuni casi di tutti, che oggi pagano meno di quel che pagavano prima del nostro insediamento. TASI e IMU non si pagano per l'abitazione principale, questo è ormai noto a tutti (per chi la paga è stata confermata la detrazione di 30 euro per ogni figlio di età non superiore ai 26 anni). Ma, le novità e le conferme più importanti sono quelle che arrivano da un altro "bollettino" temuto che ti arriva direttamente in casella postale, proprio di questo periodo, quello della TARI. La Tassa sui Rifiuti quest'anno per la stragrande maggioranza dei cassinesi non farà più piangere al suo arrivo, ma bensì farà sorridere. Lo avrete visto tutti (se non lo avete notato, invito a dare una controllata): rispetto al 2016, quest'anno la TARI ha subito un calo mediamente sopra il 10% per tutti, esclusione fatta per chi ha cambiato composizione del nucleo familiare e per le abitazioni di grandi dimensioni. Perchè la TARI è diminuita? Grazie a una operazione che la nostra Amministrazione Comunale è riuscita a portare avanti fin dal suo insediamento: un controllo più serrato sull'intero Servizio e il passaggio di raccolta del secco da due volte a settimana a una volta a settimana. Questi sono i due elementi grazie ai quali siamo riusciti a far calare di una cifra importante la TARI ai cassinesi.
A questa riduzione generalizzata per tutti vanno sommate le Detrazioni (confermate dal 2016) previste per le seguenti categorie: a chi fa il "compostaggio domestico" (un ulteriore 10% di riduzione sulla componente variabile della TARI); per i "neo commercianti" che apriranno attività nel Comune di Cassina de Pecchi con superficie di vendita non superiore ai 100 mq (nel primo anno la riduzione sarà di ben il 60% della parte variabile della "TARI"); per bar, ristornati, esercizi pubblici che utilizzano la pratica del "vuoto a rendere" per la somministrazione di bevande o attraverso "spina" (con una riduzione del 5%). Le due novità di quest'anno, in ambito di Detrazioni, sono rivolte a chi rimuove o non installerà "slot machine" nei propri locali e a chi aderirà a progetti contro lo spreco alimentare, con una riduzione sulla parte variabile della TARI del 10% (tutti i dettagli a questo link).
Piccoli risparmi, forse, per alcuni. Risparmi importanti per altri. Sta di fatto che ci troviamo di fronte a un Comune che riesce a ridurre sensibilmente e a tutti (a quasi tutti) alcune imposte. Se a questa diminuzione della TARI aggiungiamo la riduzione al 70% delle famiglie cassinesi del buono mensa (ridotto dal 2015) e l'essere riusciti a finanziare come Comune il 70% della quota dovuta dalle famiglie di disabili per la pratica sportiva, le piccoli riduzioni diventano un po più grandi. E di una certa importanza. Non ci fermiamo, avanti così.
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