lunedì 20 ottobre 2025

S.O.S degrado. E' possibile fare qualcosa.

Paese sporco, cestini pieni, degrado. Un dato di fatto, non solo cassinese, denunciato da tempo.

Si sprecano le foto e i video della sporcizia sui Social, ogni tanto (ma solo ogni tanto) qualche voncione viene acciuffato (almeno, questo ci raccontano) ma il più delle volte invece e purtroppo, i voncioni, la fanno franca.
Il Paese intanto continua ad essere sporco, tutti noi continuiamo a lamentarcene e soprattutto la politica amministrativa sembra essere impotente e incapace a studiare soluzioni.

È sotto gli occhi di tutti. Anche con foto, video, articoli di giornale e gli innumerevoli "vaffa" (quelli dei Cittadini) di contorno.

Spezzare l'equazione che come sempre e per sempre dà il solito noto risultato "foto, video, vaffa, impotenza dell'Amministrazione di turno .....ma tanto non cambia niente di niente" è possibile?
Si? 
E come?

Collaborando. Costruendo relazioni. Intraprendendo rapporti, efficaci, tra tutti gli attori in campo.

A Trezzo sull'Adda, pochi chilometri da Cassina de Pecchi, ci stanno provando: istituito un tavolo di lavoro tra Amministrazione Comunale, Polizia Locale, CEM Ambiente, realtà del territorio, tra cui Legambiente e WWF. Finalità: vincere sugli abbandoni di rifiuti o quanto meno provarci (e il degrado, così come qualsiasi altra questione amministrativa, si sa, lo vinci se per lo meno ci provi).

Non è solo un tema cassinese, è esteso, coinvolge i Comuni, tutti i Comuni. Prendiamo ad esempio ciò che provano a fare gli altri. Proviamoci.

Tra l'altro uno di quei temi a me cari, quello della mancanza di un rapporto produttivo con chi eroga Servizi in appalto sul nostro territorio. Ne ho parlato più di una volta in Consiglio Comunale e più di una volta ho "denunciato" la mancanza di proattività da parte della nostra Amministrazione Comunale che si "limita" a garantire i Servizi (quando non li taglia) senza migliorarli, senza ampliarli, senza "metterci del suo". Questo modo di operare, stanco e ripetitivo, lo abbiamo vissuto durante il primo mandato della destra (2019 - 2024) che non ha quasi mai preso di petto gli innumerevoli problemi, come quello del degrado, sottovalutando e conseguentemente, ingigantendo i problemi. 

Cassina è un Paese sporco, una piaga, gli abbandoni e il non rispetto delle regole, che va governato. Reprimendo si, ma anche educando al rispetto dell'Ambiente.

Non possiamo arrenderci all'inciviltà, all'immobilismo o al più comodo "chiama CEM e segnala". 
Non ci si può fermare alle tariffe guarda caso sempre e costantemente in rialzo (TARI) senza nulla in cambio.
Non ci si può "vantare" dei buoni risultati sulla raccolta differenziata, perché quelli non sono sufficienti.
Serve, piuttosto, uno slancio. E lo slancio deve partire da chi deve garantire il decoro a Cassina. E a favore di chi, innanzitutto, a Cassina ci vive, porta il figlio al Parco, il cane per strada, prende la Metro e vorrebbe tutto, tranne trovare di tutto abbandonato per strada, al parco, all'ingresso della Scuola, sotto i portici in Centro e anche in periferia.

Un Paese più pulito, non è come andare sulla Luna. 
Se ci riescono a Trezzo, o almeno, se ci provano a Trezzo, non vedo perché non possiamo riuscirci anche noi. Copiamoli.

Una postilla a questo articolo: da alcune settimane le testate locali riportano posizioni interne a "Cammino Comune" sulle Partecipate (ovvero, quelle Società di cui il Comune di Cassina detiene una quota) posizioni dalle quali, spesso tratti in inganno dai "titoli", si intravedono (o si vogliono vedere) differenze di vedute e di conseguenza, divisioni interne. Cosa che non mi affascina affatto e che non cè (le "divisioni" non mi sono mai piaciute, se non altro perchè favoriscono gli avversari e indeboliscono il tuo campo, un concetto abbastanza elementare soprattutto per chi sta "a sinistra" superfluo spiegarlo quì) mentre ad affascinarmi sarebbe il tentativo, unitario, per cambiare in meglio, innanzitutto per i cassinesi.

Faccio notare sommessamente che quando si parla di pulizia e raccolta rifiuti, di gestione del calore, di gestione dell'acqua potabile, il problema non è la Partecipata in sé (credo che nessuno lo pensi), non lo è mai stato, le Partecipate sono una risorsa e non si toccano. Il problema principale è piuttosto il rapporto che il Comune ha con le Partecipate, quello che il Comune riesce a mettere in campo all'interno delle Partecipate. Il problema è come il Comune collabora e gestisce il controllo sui Servizi erogati in appalto.

Ho cercato di dirlo in questo POST, continuerò a sostenerlo: essere "Soci", avere una quota in una Partecipata, essere protagonisti in quel contesto, significa innanzitutto partecipare attivamente affinché si migliorino aspetti, possiamo farlo.

Quindi, oltre a "copiare" ciò di positivo fanno gli altri (e questo l'Amministrazione in carica può farlo domattina), dovremmo essere in grado, come Comune, di incidere nelle scelte. Non lo abbiamo fatto negli ultimi 7 anni, ne abbiamo ora l'occasione.

Nel 2026 scade il contratto con CEM Ambiente, può essere questa occasione per incidere. A maggior ragione se consideriamo che con Delibera n.116 dell'11 Settembre 2025, ad oggetto "ATTO DI INDIRIZZO IN MERITO ALLA MODALITA' DI SCELTA DEL CONTRAENTE DEL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO DI IGIENE URBANA" il Comune indice "un percorso finalizzato alla scelta della modalità di gestione del servizio di igiene urbana e ambientale nel territorio comunale, che verrà affidato alla scadenza del contratto in essere".

Facciamo in modo che questo percorso sia partecipato, partecipandovi noi per primi, come minoranze. 

Denunciare, con foto e video, serve. Continuate a farlo.
Dividersi, o far pensare di essere divisi, non serve.
Partecipare là dove è possibile farlo, invece, serve, eccome. Anche, forse soprattutto, da una posizione di "minoranza". 

Mettiamoci in gioco, come opposizioni, portando le nostre istanze e le nostre proposte, un percorso che durerà un anno, fino a Novembre 2026, che non deve essere relegato alla sola Maggioranza o ai soli Uffici, di tempo per sedersi al tavolo dove si decide e decidere, ce ne è.
Sempre se al tavolo ti ci vogliono, ovviamente. Basta chiedere.

(...e sopratutto, sempre meglio che perdersi in discussioni se stai all'opposizione e conti abbastanza poco, se non niente, quando sei unito. Figurarsi quanto "si conta" se riesci anche a farti percepire disunito da chi legge i giornali).

mercoledì 1 ottobre 2025

Finalmente, una questione seria

Dopo 6 anni, la Giunta Balconi, decide di affrontare una questione seria.

Aprite bene gli occhi perché quello che segue, lo leggete per la prima volta su questo blog.
La Giunta Balconi, finalmente, decide di abbandonare, almeno per una volta, le plastiche faccende di scarso impatto sulla vita quotidiana, per impegnarsi (e impegnarci) in un tema vero, un mega progetto che si pone l'obiettivo di riqualificare dal punto di vista energetico le strutture pubbliche, tutte le strutture pubbliche, Scuole, Palestre, proprietà.

Si, lo avete letto bene: un mega progetto di riqualificazione per fare risparmiare sulle bollette che tutti noi, come collettività, paghiamo per mantenere illuminazione e riscaldamento delle nostre proprietà. 

Un tema che da sempre mi sta a cuore e che ho portato, ogni volta che ho potuto, all'attenzione del Consiglio Comunale.

Bollette salate e strutture vecchie ed energivore, una "macchina mangiasoldi" non più sostenibile per Cassina de Pecchi, lo dico da sempre. Ora con 6 anni di ritardo, se ne accorge anche la maggioranza e prova, sta volta sul serio, a cambiare rotta.

Come? Attraverso affidamento diretto del Servizio energia per via della nostra compartecipazione ad Ates.
Affidamento diretto che prevede a carico di Ates la ristrutturazione energetica delle strutture e in cambio, per 17 anni, il pagamento di un canone per un importo totale di quasi 10 milioni di euro (in 17 anni) e un investimento iniziale di 2 milioni di euro, da realizzarsi attraverso Mutuo.

Non sono sufficienti poche righe di questo blog per spiegare il mastodontico progetto. Non è sufficiente un Consiglio Comunale per votare tutto e subito in pochi minuti, senza una discussione preventiva, utile ed approfondita.

È una questione seria, l'ho detto all'inzio.

Come invece la questione seria è stata affrontata, un po' meno. Un bel po' meno, perché stiamo parlando sempre dei soldi dei cittadini. Dopo il Consiglio Comunale di Lunedi sera, in cui la maggioranza ha approvato l'accensione del mutuo, di concreto sul tavolo rimane ben poco e i Cittadini intervenuti sono usciti con le idee più confuse di quando sono entrati: non si conoscono i progetti specifici che verranno realizzati nelle strutture e vengono garantiti risparmi certi (ma sulla carta) sui consumi. Sappiamo per certo invece, tre cose, indebiteremo il Comune con il mutuo, ci legheremo per 17 anni, una eternità, ad Ates e le bollette continueranno ad essere alte, almeno per i prossimi due anni.

Alla mente mi torna la battaglia sugli Oneri Nokia, portata avanti per anni. Accendiamo un mutuo per fare una operazione da sempre auspicata da noi oppositori ma mai presa in considerazione da chi governava (e governa). Si ricorre al mutuo, indebitando, ma era davvero necessario? 6 anni fa, si poteva scegliere di destinare gli oneri Nokia a questo mastodontico progetto, quelli per intenderci con cui vogliono realizzare la Caserma a Sant'Agata e il nuovo Comune.

Allora chiedevamo di investire in Opere prioritarie e lo diciamo anche adesso, la riqualificazione energetica era allora (ed è oggi) una priorità. 

Ma le strategie amministrative vanno studiate per tempo e si devono porre obiettivi a lungo termine: aver impegnato gli Oneri testardamente e senza ascoltare nessuno su ciò che non è propriamente il quotidiano di chi a Cassina de Pecchi ci vive è stato un errore.

E alla luce della questione seria arrivata sul tavolo dell'Amministrazione con 6 anni di ritardo, è un errore doppio.

Ne parleremo ancora. 

Intanto, è evidente, un'altra, ennesima, occasione persa.