mercoledì 30 marzo 2016

Sicurezza in Paese, risposta all'Iterrogazione delle minoranze


Cassina de Pecchi, 30 Marzo 2016



All'attenzione del Gruppo Consiliare “Uniti Per Cassina” Sig.ri Consiglieri Comunali Andrea Maggio, Fabrizio Di Costanzo, Chiara Ferrante.

Oggetto: Risposta all'Interrogazione del Gruppo “Uniti per Cassina” protocollata in data 8 Marzo 2016 dal Titolo “SICUREZZA IN PAESE: FURTI IN APPARTAMENTO”



In riferimento all'Interrogazione in oggetto,

Prima di qualsiasi considerazione, occorre precisare che non è possibile reperire dati certi sui fenomeni criminosi grandi e piccoli registrati a Cassina de Pecchi e nella nostra zona perchè non è possibile accedervi. Le Forze dell'Ordine, in particolar modo il Comando dei Carabinieri di Cassina de Pecchi, unico organismo deputato a produrre e possedere quei dati a cui fa riferimento l'Interrogazione, non è tenuto a rilasciare numeri di nessun tipo, nemmeno alle Amministrazioni Pubbliche presenti, passate e future. Questo è il primo (e solo) dato di fatto certo che possiamo condividere con il Consiglio Comunale.


Alla luce di questa considerazione, diventa difficile poter affermare con certezza se e come i reati sono aumentati o sono diminuiti sul nostro territorio comunale. Diventa difficile se non impossibile affermare che la realtà cassinese "stia vivendo il momento più delicato in materia di sicurezza" e allo stesso modo diventa difficile se non impossibile affermare che "le segnalazioni di furti e tentati furti siano molte", come voi fate nella vostra Interrogazione. I dati forniti dall'Ex Questore Luigi Savina, che riprendete nella vostra Interrogazione, sono frutto di una esaustiva relazione che si occupa però esclusivamente dell'operatività svolta nel 2015 dalla Polizia di Stato e quindi carente dei dati disponibili sulle attività delle altre Forze di Polizia e delle numerose Polizie Locali operanti sul territorio dell'Area Metropolitana. Molto consistente risulta la differenza tra il contesto cittadino milanese, che ha usufruito del notevole sforzo sulla sicurezza per l’evento di Expo 2015, e quello dei territori della cosiddetta Area vasta. In questi Comuni ed in particolare nei nostri territori sono le Stazioni dell’Arma che svolgono la maggiore attività di raccolta delle denunce e querele e comunicano i dati delle operazioni espletate. Pertanto un dato complessivo del fenomeno in oggetto non è in possesso di questo Ente, in quanto impossibilitato ad ottenerlo in questo breve lasso di tempo.


Possiamo però parlare di sensazioni e percezioni, di questo si. E’ innegabile la sensazione di una recrudescenza del fenomeno, non solo sul territorio di Cassina de’ Pecchi, ma in tutta la zona limitrofa, dove i fenomeni sembrano anche più numerosi ed alcune volte persino più violenti. Le Forze presenti sul territorio sono costantemente impegnate e spesso i militari dell’Arma e la Polizia Locale hanno individuato e risolto situazioni delicate; purtroppo molte volte l’impegno di questi non è sufficiente per dirimere completamente le situazioni o corrispondere ai cittadini un senso di maggiore sicurezza, minato costantemente dagli efferati episodi di cronaca che investono ormai quasi quotidianamente i nostri mass media.



La vostra Interrogazione tra l'altro fa riferimento proprio a sensazioni e percezioni di insicurezza, che dal mio e dal nostro punto di vista si, sono in aumento. Ovvero in aumento è la percezione, diffusa, di insicurezza che si registra tra l'opinione pubblica proprio a causa delle notizie di cronaca che ascoltiamo in Tv e leggiamo sugli organi di informazione, anche quelli locali, che spesso esaltano e buttano in prima pagina la notizia del furto, del tentato furto, del delitto efferato e cosi via. La percezione di insicurezza è in aumento, a Cassina come nel resto della zona e del Paese, questo è fuori di dubbio e la richiesta di "sicurezza" che ne deriva è sempre più pressante e diffusa nei confronti delle Forze dell'Ordine, della Polizia Locale, dei Carabinieri ma anche nei confronti dell'Amministrazione Comunale. Siamo ben consapevoli che "il tema sicurezza non solo è importante e maggiormente sentito tra i cittadini, ma deve essere accompagnato da un'azione politico-istituzionale ferma e decisa su alcuni temi e a tutti i livelli" come voi affermate nella vostra Interrogazione: è quello che stiamo facendo. La pensiamo cosi anche noi e ne siamo talmente convinti che fin dal nostro insediamento la nostra Amministrazione Comunale ha dato vita ad un Tavolo sulla Sicurezza, costituito dal Sindaco in qualità di delegato alla Sicurezza Pubblica, dal Comandante della Polizia locale, dai rappresentanti del Corpo dei Carabinieri e da alcuni cittadini, rappresentanti a vario titolo di gruppi e Associazioni di rilievo anche sovra comunale che si occupano proprio di questo tema, quello appunto della Sicurezza. Il Tavolo si è posto e si pone tutt'ora la finalità di produrre politiche attive per la sicurezza dei cittadini in continuità con una pratica, quella della partecipazione, che abbiamo adottato e che adotteremo anche nel prossimo futuro, in questo come in tutti gli altri settori amministrativi.



Obiettivo del Tavolo pertanto è quello di individuare e mettere in atto tutte quelle misure di cui una Amministrazione Comunale può disporre per cercare di prevenire e arginare i fatti criminosi che purtroppo colpiscono il nostro territorio, come ad esempio:

  • una Campagna di informazione capillare sulle pratiche di prevenzione di furti e truffe, Campagna informativa rivolta in particolar modo alle fasce di popolazione debole e più a rischio, gli anziani su tutti;
  • promuovere politiche di partecipazione alla vita dei luoghi e dei quartieri, per contrastare il degrado e l'insorgere della microcriminalità;
  • chiedere un maggiore e più assiduo controllo e pattugliamento del territorio alle Forze dell'Ordine attraverso delle azioni coordinate tra i diversi corpi di polizia;
  • promuovere in collaborazione con altri settori della macchina comunale e amministrativa, politiche di integrazione e conoscenza delle comunità comunitarie ed extracomunitarie presenti a Cassina de Pecchi, perchè come è risaputo, la "non conoscenza" dell'altro porta inevitabilmente a un sentimento di paura.


Al fianco di queste azioni a medio e lungo termine, che ci impegniamo ad attuare nel corso del mandato (e in parte già lo stiamo facendo) vi è l'operazione già avviata e conclusa da questa Amministrazione Comunale di installazione nei luoghi ritenuti sensibili delle Telecamere, regolarmente funzionanti. Luoghi quali Scuole, strade, Piazze. E, pertanto, per rispondere a uno degli interrogativi contenuti nella vostra Interrogazione, si le Telecamere ci sono, sono state posizionate e sono funzionanti. In oltre, sempre in risposta a uno dei quesiti posti nell'Interrogazione, alcune registrazioni sono state consegnate tempestivamente ai Carabinieri per le indagini e gli accertamenti del caso (ci riferiamo in particolar modo alle registrazioni di due fatti criminosi avvenuti recentemente nel nostro Comune).


Per tutti i motivi sopra citati, in particolar modo sull'aspetto dei dati che non abbiamo e che non possiamo avere, diventa difficile concordare un Consiglio Comunale aperto e formulare un Rapporto sulla Sicurezza come voi chiedete nella vostra Interrogazione. E' altrettanto vero che il tema da voi posto merita attenzione, approfondimento e confronto anche con le minoranze. La sicurezza dei cittadini non è di “proprietà” di nessuno, non è ne un argomento di destra, ne di sinistra, semmai di tutti i cittadini, al di la del colore politico.


Pertanto, per questo motivo, ci rendiamo disponibili a concordare insieme momenti pubblici di approfondimento per lavorare trasversalmente e con l'obiettivo di discutere con voi e con tutti i cittadini di possibili risposte comuni a problemi comuni.



Per il Sindaco,
Il Consigliere Comunale Andrea Parma








lunedì 28 marzo 2016

Buone Pratiche Amministrative: le Giornate del Parco funzionano

Un esempio di Cose fatte bene. Manteniamole!

Due anni fa circa, da un'idea di Marcello Novelli, abbiamo lanciato la "giornata del Parco" partendo dal Parco Giochi di Via XXV Aprile. Pulizia dalla spazzatura, taglio rami secchi e potatura alberi, rimozione dei resti del Du di Country (vi era ancora, nel bosco che sta alle spalle del parco Giochi, la casetta realizzata per quella Festa). Ricordo il gran lavoro fatto, tanti volontari, tanta pulizia e tanta allegria, tra grandi, piccini e famiglie intervenute.
Cosa rimane oggi di quella bella operazione di pulizia fatta? molto. Sono passato nel giorno di Pasqua con mio figlio a fare un giretto, dopo qualche settimana di assenza, se non per l'inaugurazione della "Casa dell'Acqua" avvenuta Domenica 20 Marzo. E sono rimasto molto colpito da come e quanto quei luoghi (il Parco Giochi e il boschetto) siano mantenuti davvero bene, due gioiellini. Anche se necessiterebbe un po di manutenzione, sopratutto ai giochi per bambini, il Parchetto di Via XXV Aprile e il bosco adiacente, sono rimasti quasi come lo erano due anni fa, dopo l'operazione di pulizia effettuata. Ecco qualche scatto fotografico fatto la sera del 27 Marzo 2016. Forse la ricetta giusta da applicare a tutti i Parchi Cittadini? Pensiamoci.

lunedì 21 marzo 2016

Ancora discariche abusive. Tolleranza zero e occhi vigli, le sole soluzioni possibili


C'è ben poco da dire. C'è piuttosto da fare e farlo anche alla svelta. Ad esempio aprendo quei due tratti di strada oggi chiusi (ne parlai tempo fa a questo link:http://andreaparma.blogspot.it/2015/11/le-iniziative-utili-oltrepassano-le.html ).
Perchè si sa, una strada chiusa, sopratutto se parliamo di una strada chiusa in zona industriale, quindi per sua natura poco frequentata la sera o nel fine settimana, diventa facilmente un luogo "attrattivo" per i voncioni di cui purtroppo abbondiamo. Non dico nulla di più, lascio a voi ogni commento dopo aver guardato questo scempio. Una sola richiesta d'aiuto: segnalate, segnalate e ancora segnalate. Solo cosi potremmo individuare e punire i colpevoli di questo schifo.





#Cinqueidee per la sicurezza. Cose semplici da farsi subito.

Partiamo subito sfatando un falso mito: la sicurezza dei cittadini non è proprietà privata della destra. Anzi, a pensarci bene quando la destra si è occupata di sicurezza ha fatto solo danni e ha adottato misure di facciata, da propaganda e non risolutive (tanto a Cassina de Pecchi, quanto nel resto del Paese).
La sicurezza è di tutti. Qualsiasi forza politica che si candida alla guida di un Comune, di una Città, di una Regione o della Nazione intera non può (e non deve) snobbare l'argomento che è dirimente e che colpisce cosi tanto l'opinione pubblica. Occuparsi di sicurezza pertanto significa fare anche una cosa di sinistra. E  noi siamo qui per questo, siamo stati chiamati ad amministrare Cassina de Pecchi per fare le cose che servono e che vanno nella direzione di un miglioramento collettivo della vita.
Quante volte abbiamo appreso di notizie relative a furti, truffe, atti di microcriminalità avvenute in paese o addirittura avvenute a persone a noi vicine, come conoscenti, parenti o ai nostri vicini di casa? tante, purtroppo. I dati sulla criminalità e sulla micro criminalità registrati in paese non sono accessibili, nemmeno per me che sono un amministratore pubblico. Diventa pertanto difficile stabilire se i reati a Cassina de Pecchi e in generale nella nostra zona sono in aumento o in diminuzione. Quel che è certo è che ad essere in aumento, ad essere in costante aumento, è la percezione di insicurezza che si registra tra la gente di Cassina (e ovviamente in generale). Lo avevamo capito fin dal sondaggio che il mio Partito lanciò a Cassina qualche mese fa: la sicurezza è la priorità per i cassinesi. Sono pronto a scommettere che lo sarebbe anche per i busseresi, i vignatesi, i cernuschesi e cosi via.
Dunque, arriviamo al nocciolo della questione. Cosa fare e come farlo. Intanto cosa abbiamo fatto, come Amministrazione Comunale. Fin dall'insediamento è stato istituito un "tavolo" permanente sulla "sicurezza" costituito dal Sindaco, dalle forze dell'ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) e da alcuni cittadini che si occupano a vario titolo del tema. Questo tavolo ha prodotto una Assemblea Pubblica sul "Controllo del Vicinato" che se ricorderete scatenò, all'epoca, le ire del Partito Democratico, per tutta una serie di motivi che non stiamo qui a ripetere.
Quel che mi interessa, in questo momento è provare a mettere giù qualche idea per adottare una politica locale sulla sicurezza, mantenendo fermo un principio: l'argomento rimane comunque in capo alle Forze dell'Ordine, uniche deputate a gestire l'ordine pubblico in Paese.
Detto questo, vi metto li le 5 idee per la sicurezza che ho formulato anche prendendo spunto da quanto fatto da altri Comuni e da altri Enti.

Potenziamento dell'illuminazione Pubblica.
Cassina de Pecchi è un Paese buio. A parte qualche via "fortunata" ci sono interi quartieri e strade (anche principali e a scorrimento veloce) con un sistema di illuminazione pubblica scadente, obsoleto. Ecco, se vogliamo mettere in moto una politica della sicurezza partiamo da qui: sfido chiunque ad attraversare il lungo Naviglio Martesana o la Via Papa Giovanni XXIII (tanto per fare due esempi) di sera da soli e al buio.

Intensificazione della presenza delle Forze dell'Ordine sul territorio.
Alla pari della maggior parte dei Comuni italiani, Cassina de Pecchi soffre di un sottodimensionamento cronico del corpo di Polizia Municipale. Dovrebbero esserci in Paese 13 unità, ne abbiamo meno della metà. Vi è la presenza di una Caserma dei Carabinieri, fortemente voluta dagli amministratori che ci hanno preceduto, eppure il sentimento che sento diffuso è quello di pochi pattugliamenti, pochi passaggi, poca presenza delle forze dell'ordine sulle strade. Come porvi rimedio? innanzitutto chiedendo una collaborazione più stretta tra i diversi corpi delle forze dell'ordine e l'Amministrazione Comunale, coordinando maggiori pattugliamenti in accordo con la Polizia Municipale, rivedendo anche funzioni e giri di controllo, al fine di potenziarli e renderli più omogenei,

Campagna di informazione alla cittadinanza, sopratutto quella anziana.
Come potersi difendere da truffe, furti, scippi e quant'altro? come poter prevenire gli atti criminosi nei confronti della proprietà privata? Non vi è una ricetta vincente perchè è quasi impossibile fermare la criminalità. Quel che possiamo fare però è sensibilizzare la cittadinanza, attraverso una Campagna capillare di informazione che passa per momenti pubblici organizzati in sinergia con i rappresentanti delle forze del'ordine e sull'esempio di moltissimi Comuni, realizzare e diffondere opuscoli informativi sulle principali azioni da compiere per difendersi.

Colpire il degrado, vivere di più e meglio il Paese.
Ma che posto è un paese in cui alle 8 di sera, sopratutto d'inverno, è tutto chiuso? E sopratutto perchè "adeguarci" all'idea che Cassina è un paese "morto" chiudendoci a nostra volta in casa? Ci sono piazze, parcheggi, parchi, vie in stato di abbandono e degrado che diventano facilmente ricettacolo di tutto, forse anche di quella micro criminalità di cui tanto si parla. Barricarsi in casa dietro alle inferiate e alle porte blindate non serve ad arginare gli atti criminosi. Serve esattamente il contrario: uscire di casa, vivere i luoghi, rendere le nostre strade vive, con eventi, feste di quartiere, momenti ludici. Insomma, fare "rete", tra vicini di casa, amici, residenti di una Via o un quartiere. Una sorta di cittadinanza attiva e vigile su quel che avviene in strada e sotto casa e dal proprio vicino.

Integrazione e conoscenza degli altri, una pratica da non dimenticare.
In ultimo, ma non per questo meno importante, senza voler sembrare a tutti i costi retorico, mi sembra di poter dire che si, è vero, la non conoscenza porta alla paura. Un sentimento senza dubbio istintivo, una reazione di autodifesa rispetto a ciò e a coloro che non si conoscono. A Cassina vi sono molte comunità comunitarie ed extracomunitarie che non conosciamo, almeno io non le conosco per niente. Vivono nel nostro Paese (magari sono pure quelli della porta a fianco); fanno la spesa negli stessi supermercati in cui la facciamo noi; i figli frequentano le Scuole dei nostri figli e la Domenica ce li ritroviamo a passeggiare per le vie del Paese, proprio come facciamo noi. E' arrivato il momento di conoscersi, non credete? quali sono le comunità presenti sul territorio, che tradizioni e quale cultura hanno, dove vivono, come trascorrono le loro giornate. Conoscere per capire. E forse (dico forse) riusciremmo anche a superare qualche paura.

Queste, a grandi linee, sono le mie cinque idee per la sicurezza. Sono cose che possiamo fare anche
subito, a costo quasi zero, che coinvolgono la cittadinanza, l'associazionismo, le forze sane e pulite rappresentative del territorio.
Il mio impegno sarà quello di condividere con i miei compagni di viaggio queste proposte, alle quali, potrebbero aggiungersene delle altre. Aspetto vostri suggerimenti.

La Casa dell'Acqua di Expo arriva a Sant'Agata


Davanti a una settantina di intervenuti, Domenica 20 Marzo, alle 15, si è inaugurata la messa in funzione della seconda Casa dell'Acqua di Cassina de Pecchi. La Domenica di sole e dei parecchi appuntamenti ludici e religiosi a Cassina e nei Comuni limitrofi non ha comunque impedito la presenza di un nutrito gruppo di grandi e di piccini in Via XXV Aprile a Sant'Agata Martesana per assistere al taglio del nastro di questa bella novità per la frazione che da ieri fa la sua importante presenza all'ingresso del Parco Giochi. Seconda Casa dell'Acqua in Paese ma prima per la sua provenienza, cioè da Expo. Il nostro Comune, insieme ad altri 17 del milanese, attraverso un concorso di idee, è riuscito ad ottenere una installazione di questa struttura moderna per l'attrattività paesaggistica della località in cui la casetta è stata posizionate: a due passi dal Parco Agricolo Sud Milano e nei pressi del Mulino Dugnani. 
20 Marzo la giornata scelta per l'inaugurazione e non a caso: nella Giornata Mondiale dell'Acqua (https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_mondiale_dell%27acqua) e dopo 16 giorni di cantiere, la struttura è stata inaugurata e messa a disposizione della Città. Fino al 20 di Aprile l'erogazione dell'acqua sarà gratuita poi sarà chiesto un piccolo contributo pari a 5 centesimi di euro a litro erogato. Il perché è detto fatto: per non accollare le spese di manutenzione della struttura a tutta la Città e come per la Casa di Piazza Decorati al Valor Civile, si è deciso di chiedere un contributo, seppur minimo. La modalità di erogazione sarà differente da quella attualmente utilizzata per la Casa dell'Acqua in funzione davanti alla Metropolitana. Non più una gettoniera ma attraverso una tessera prepagata (si sta pensando alla possibilità di utilizzare la Tessera Sanitaria) per ovviare ai numerosi problemi di manomissione a cui abbiamo dovuto porre rimedio alla prima Casa. 
Perché rifornirsi alla Casa dell'Acqua? Almeno per tre buoni motivi: risparmio, qualità e ambiente. Bere l'acqua dell'acquedotto si traduce in un indubbio risparmio economico per il consumatore e bere l'acqua dell'acquedotto fa bene, perché è buona, certificata e rigorosamente controllata. Infine, con questa pratica, si contribuisce a una politica ecologica improntata all'azzeramento dell'utilizzo delle plastiche. Non è poca cosa.
A conclusione dell'inaugurazione di Domenica un bel brindisi con tutti i cittadini a base rigorosamente di acqua refrigerata naturale o frizzante, alla presenza di alcuni amministratori comunali e poi l'omaggio del Kit delle "buone pratiche" distribuito a tutti gli intervenuti. Bottiglia di vetro, borsa in tessuto utile al trasporto delle bottiglie dalla propria abitazione alla Casa dell'Acqua e viceversa, una borraccia portatile e qualche depliant appunto sulle "buone pratiche".
Da oggi Sant'Agata ha la sua Casa dell'Acqua e già da Domenica sera (e per tutte le sere a venire) la sua presenza non passa inosservata: una Casa dell'Acqua luminosa che "dona" anche luce ad un angolo buio della frazione.

Per saperne di più: www.gruppocap.it

domenica 20 marzo 2016

Strade, marciapiedi e parchi pubblici. Ripartiamo da qui.

marciapiede in Via Mazzini
Da qualche tempo a questa parte, riferendomi a Cassina de Pecchi, ho cominciato a parlare di Amministrazione 2.0. Un termine che rende l'idea su cosa dobbiamo fare a due anni dal nostro insediamento. Amministrazione 2.0 significa cambio di passo, svolta nell'operare, ritrovare nuova ninfa per una azione amministrativa che tra Dicembre 2015 e Febbraio 2016 sembra essersi impantanata. Non sto a ripercorrere la storia di questi ultimi tre, quattro mesi: tutti quelli attenti alle cose di "casa nostra" sanno perchè certi processi si sono bloccati. Inutile rivivere certi avvenimenti, ora quel che conta è ripartire e farlo con le migliori prospettive. Qunado è il momento di mettere la quarta è necessario prima di tutto, sapere dove si vuole andare. Il punto quindi è: da dove ripartire? Per me non ci sono dubbi. Lavori pubblici, a cominciare da una manutenzione straordinaria estesa di strade, marciapiedi, parchi e strutture pubbliche. I soldi non sono molti, le criticità parecchie e certo è che Cassina de Pecchi (come tutti gli altri 8000 Comuni italiani) non naviga nell'oro. Ma possiamo cominciare a fare, dobbiamo cominciare a fare, come da nostri impegni. A Novembre 2015 (ormai quattro mesi fa) abbiamo rinegoziato tre mutui proprio con lo scopo di liberare risorse fresche da destinare a strade e marciapiedi. Il tempo è scaduto, è arrivato il tempo di fare ciò che dobbiamo fare. E' arrivato il momento cioè di individuare le priorità, buttare giù un programma di intervento e partire con i lavori. 

panchina al Parco Gramsci
Di seguito vi riporto l'elenco in forma di bozza di strade e marciapiedi che secondo quanto da me visto necessitano di un intervento manutentivo a causa di buche, dissestamenti, asfalti ceduti e quant'altro. Un elenco di interventi realizzato anche grazie all'apporto di molti cittadini che mi hanno aiutato nella realizzazione del documento che si va ad aggiungere a quanto già l'Assessorato ai Lavori Pubblici ha elaborato come priorità:

Marciapiedi: sistemazione marciapiedi e parcheggio libero Via Dante lato ovest; sistemazione marciapiede via Roma da via Matteotti a Via Verdi sistemazione; rifacimento marciapiede MM dal sottopasso a Via dei platani; marciapiede mancante tra il Comune di Cassina e il Comune di Bussero lato destro (verso Bussero); cordolo marciapiede su Via Trento in più punti

 
Barriere Architettoniche: Abbattimento barriera architettonica con realizzazione rampa su marciapiede Via Andromeda (tra Supermercato "Unes" e "Parco Elancourt" per permettere attraversamento strada)

Varie: chiusura uscita parcheggio Viale Trieste (parcheggio di fronte al Ristorante - Pizzeria "Capri") verso Viale Trieste (elemento molto pericoloso). Rallentatori sono rotti un po ovunque e i cestini sono rotti e divelti un po ovunque.

Ovviamente questo elenco è solo provvisorio. Anzi, chiedo a tutti coloro che stanno leggendo di inviarmi altre segnalazioni, che provvederò a inoltrare a mia volta.

Sistema di sicurezza al Parco Andromeda
Per quanto riguarda le strutture pubbliche mi concentro, in questo momento, sui parchi grandi e piccoli parecchio frequentati da bambini, ragazzi e dalle famiglie tutte. Cosa c'è che non va nei parchi pubblici cassinesi? Davvero poco, nel senso che basterebbe una bella operazione di manutenzione per sistemare quelle criticità croniche (ma non disastrose e nemmeno troppo costose) che ci portiamo dietro da tempo, da ben prima del nostro insediamento.
Cito velocemente: Parco di Via Gramsci, rifacimento basamenti panchine divelti; Parco di Via Milano - Viale Trieste (Parco delle Scimmie), sistemazione cestini divelti, estirpazione siepi morte, taglio di un grosso tronco pericoloso; Parco Via Andromeda, sistemazione alcune panchine in cemento armato (una in particolare) rotta e pericolosa, dismissione sistema protettivo elettronico ormai rotto da tempo immemore e per certi versi pericoloso, manutenzione su alcune giostre, eliminazione della collinetta centrale non utilizzata. 

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, mi riprometto di dedicare ancora più tempo al giro conoscitivo dei problemi su strade, marciapiedi e strutture rimandando al prossimo articolo. 






mercoledì 9 marzo 2016

Tariffa unica: se lo dice Beppe Sala...

rete metropolitana milanese
Leggo in questi minuti un post su facebook del candidato Sindaco di Milano Beppe Sala: 

"Milano è oggi la città con il miglior servizio di trasporto pubblico locale d’Italia. 

Occorre continuare a investire sul servizio di trasporto pubblico notturno, pensare a una mobilità più sostenibile, innovare la gestione del traffico. In prospettiva, dovrà inoltre essere possibile circolare con un'unica tariffa nella città metropolitana"


Sono e siamo felici per questo messaggio. Messaggio lanciato sui social non da uno qualsiasi, ma dal candidato ufficiale del centrosinistra per la carica di Sindaco del Capoluogo lombardo: è una notizia da prima pagina. Nelle Campagne elettorali, a più livelli, ne abbiamo sentite di ogni, quasi sempre (quasi sempre) promesse poi disattese. Su questa che vi ho riportato pari pari, ci crediamo e la prediamo come un impegno preciso.
Aggiungo solo che lo dissi (e lo diciamo tutt'ora in tanti) nel Dicembre del 2014, in occasione dell'approvazione dello Statuto di Città Metropolitana, quando fui delegato dal Sindaco Mandelli a rappresentare Cassina de Pecchi alla "Conferenza Metropolitana" che appunto votò a favore dello Statuto (a questo link un mio commento a quel passaggio storico: http://andreaparma.blogspot.it/2014/12/nasce-la-citta-metropolitana-lente-dei.html).

Ora, la battaglia è duplice. Da un lato la tariffa unica (e siamo contenti per non essere più i soli a sostenerne la necessità), dall'altra a pari merito la battaglia per l'accessibilità ai mezzi del trasporto pubblico, che il Partito Democratico, i Sindaci e le Amministrazioni Comunali della Martesana, i cittadini tutti (non solo "l'utenza debole") stiamo portando avanti con tenacia anche attraverso una petizione popolare che in queste ore ha superato la soglia delle 1500 firme solo a Cassina de Pecchi. 




venerdì 4 marzo 2016

#Amministrazione2.0 parte un nuova fase di governo

L'ultimo articolo da me pubblicato sul sito del Partito Democratico di Cassina de Pecchi (che trovate a questo link: http://www.pdcassina.it/la-teoria-del-girarci-intorno-e-quelle-chiacchere-infondate/) ha suscitato parecchie attenzioni e commenti. 
L'articolo, che partiva dalle insinuazioni su una inesistente lotta del Pd locale per accaparrarsi nuove poltrone in ambito amministrativo, conteneva una riflessione finale sullo stato dell'Amministrazione a quasi due anni dal suo insediamento. 
Ho espresso in quella riflessione quello che è il mio punto di vista, sintesi del parere del Partito: vi è secondo noi la necessità abbastanza urgente di rilanciare l'azione politico/amministrativa su più fronti. Questa necessità nasce da una serie di considerazioni generali fatte a seguito dell'ascolto costante dell'opinione pubblica cassinese. Se da un lato vi è apprezzamento per ciò che ha fatto Cassina Domani in questi 20 mesi, alla pari è altrettanto estesa la richiesta di agire di più e meglio su tanti aspetti amministrativi. È chiaro che all'opinione pubblica non interessa la lotta di potere (frutto della fantasia di chi è abituato a ragionare per poltrone, invece che per idee). All'opinione pubblica interessa, eccome, ciò che fai e come lo fai. E infatti i commenti e le richieste su quell'articolo sono tutto sommato semplici e dirette. Le richieste tra l'altro ricalcano grosso modo ciò che è emerso dal sondaggio che il nostro Partito lancio' nel mese di Settembre 2015 (ogni dettaglio a questo link: http://andreaparma.blogspot.it/2015/10/il-pd-e-il-paese-che-vorrei-la.html).

Dunque, cosa chiedono i cassinesi agli amministratori e quali sono i temi che più stanno a cuore alla cittadinanza? 

Lavori pubblici, intesi come miglioramento e riqualificazione del patrimonio pubblico.

Sicurezza, come elemento fondamentale e imprescindibile del proprio stato di cittadino. 
Efficienza dei Servizi, che sta alla base di una comunità ben gestita.

E poi altro, come integrazione sociale, difesa dei più deboli, ristrutturazione e potenziamento degli spazi e delle strutture esistenti.
Su questi punti, penso, Cassina Domani si gioca molto della sua credibilità. Si gioca molto, se non tutto. È da qui, da queste semplici esigenze che sono state poste alla mia e alla nostra attenzione, che deve ripartire l'azione amministrativa. Dare nuovo slancio al governo del Paese significa fare ciò che c'è da fare e fare ciò che fino ad oggi è rimasto nel cassetto per mille motivi, giustificabili, (ma solo fino ad oggi).

Amministrazione 2.0, cosi ho ribattezzato quella che vuole essere una nuova fase di governo tutta incentrata sulla politica del fare. Partendo da questa consapevolezza, e cioè quella di alzarsi le maniche e mettersi al lavoro, il 2016 deve caratterizzarsi per l'anno delle quattro - cinque cose che servono a Cassina de Pecchi e che servono ai cassinesi. 

Focalizzo l'attenzione su due aspetti. Innanzitutto i lavori pubblici. In due anni, se non per poche e piccole opere, non abbiamo aperto un cantiere. È ora di cambiare verso su questo capitolo, a cominciare da una estesa operazione di manutenzione strade e marciapiedi che a Cassina versano purtroppo in uno stato pessimo: non per colpa nostra ma perché è da 40 anni che non si è fatto nulla, se non piccole e limitate operazioni. In questo quadro ha fondamentale importanza l'attuazione di ciò che abbiamo scritto e approvato con il Pgt, il Piano di Governo del Territorio. Non dimentichiamo il capitolo sicurezza, sopratutto alla luce di quanto avvenuto nelle ultime settimane, dove si sono susseguiti fatti di micro criminalità che ha colpito la frazione di Sant'Agata, ma non solo. Esiste una delega alla Sicurezza, che ha portato avanti in questi mesi un tavolo congiunto con le forze dell'ordine: benissimo, facciamo produrre a questo tavolo un programma di prevenzione e lotta alla criminalità, è possibile farlo a livello comunale, come tante esperienze di tanti Comuni italiani ci raccontano. Mi fermo qui, avremo tempo nelle prossime settimane di parlarvi degli altri progetti su cui siamo pronti a fare la nostra parte.