giovedì 23 novembre 2017

Non sarete mai sole

Secondo l'Istat il 16,1% delle donne ha subito stalking da parte di ex partner o altre persone nel corso della vita e circa la metà delle donne in età 14-65 anni hanno subito nell’arco della loro vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie. Non passa giorno che giornali e TV non ci raccontino di gravi fatti che vedono coinvolti uomini contro donne, spesso giovani donne, sole, indifese.

Il 25 Novembre prossimo sarà "Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne" istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite. 

Sull'esempio di altri Comuni italiani, Cassina de Pecchi ha organizzato una serie di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema di primissimo piano. Si parte la mattina del 25 Novembre (Sabato) alle ore 11.30 in Piazza Decorati al Valore Civile, per inaugurare le "Panchine Rosse", che in questi giorni sono "apparse" in alcuni luoghi pubblici del Paese, come simbolo di solidarietà alle donne e contrasto alla violenza che queste ultime subiscono. A seguire, presso l'Aula Consiliare, con un aperitivo offerto ai presenti, verrà lanciato dalle nostre Forze dell'Ordine, Carabinieri e Polizia Locale, il corso di difesa personale che partirà gratuitamente a metà Gennaio 2018 e si svilupperà in 4 incontri. E per finire, Mercoledì 29 Novembre, alle 20:45, in Biblioteca, un incontro con Lea Melandri, autrice del libro "Amore e violenza".

In tutta Italia tante iniziative, spettacoli teatrali, flash mob, rading letterari organizzati dagli Enti Locali e da tutte quelle realtà che si occupano della questione. 

Cassina de Pecchi non sarà da meno e contribuirà con le sue iniziative (primo Comune della Martesana ad ospitare le Panchine Rosse) grazie alla collaborazione tra il Comune, la Cooperativa "La Speranza"e "UDI Donne di Oggi".

Ricordate e ricordiamolo, non siete sole!

martedì 21 novembre 2017

Il popolo del NO approda a Cassina de Pecchi

Ancora una volta, come con  il Post sull'accattonaggio in occasione dell'articolo Mi vergogno ma non mollo ho ricevuto molte visualizzazioni. 

Sarà che sono sempre stato abituato a dire quel che penso, sarà che ai cittadini interessa parlare delle strade e dei marciapiedi (perché sono argomenti che vivono quotidianamente) sta di fatto che anche sta volta "The Very Social People" (come mi ha ribattezzato un giornale locale) ha toccato un nervo scoperto, uno di quegli argomenti per i quali i cittadini-elettori non ci pensano due volte per premiarti o per bocciarti. Perché, se ancora non fosse chiaro, un Paese pulito, ordinato, attrezzato, con Servizi funzionanti, non deve essere un miraggio, ma è il minimo sindacale che ci si aspetta da una Amministrazione Pubblica attenta. 

Ebbene si, il tema è li sul tavolo e a metterlo sul tavolo non sono stato io (che a differenza di altri, non mi reputo cosi importante) ma i cittadini, con le loro molteplici segnalazioni. Io ho fatto solo il mio piccolo pezzettino, ho fatto da ponte, dando voce e portando quelle istanze al piano della politica, come il mio ruolo, il mio piccolo ruolo, mi impone di fare. Come andrà a finire lo vedremo tutti insieme: intanto è cominciata e non poteva cominciare nel migliore dei modi. Alle 774 visualizzazioni al mio post e alle strette di mano per strada si aggiunge (cosa più significativa) l'approvazione del DUP (il Documento Programmatico per il prossimo triennio) avvenuta in occasione del Consiglio Comunale del 14 Novembre. E il chiacchericcio di chi è impegnato più che altro a "fare casino" a furia di post tutti infarciti dalle solite Fragole&Pannocchie, rimane tale, con un "no a prescindere" anche quando l'Amministrazione ci prova. 

Del resto, siamo italiani, ci siamo abituati. Siamo abituati ai NO che non fanno fare passi in avanti ma imbrigliano energie, risorse, voglia di guardare al Futuro. Dopo i No triv, dopo i no tav, i no Cost, i No Teem e i no Carosello (questa mi mancava, ma ne parleremo in un altro momento) la malattia del NO approda anche nel piccolo Comune di periferia contro la necessità di far progredire il nostro Paese. A prescindere da destra o sinistra, c'è (dovrebbe esserci) un minimo comune denominatore che ci tiene insieme: rendere Cassina de Pecchi un posto migliore. Eppure la contrapposizione ideologica produce anche questo, il NO anche quando il tuo avversario dice e si impegna a fare delle cose concrete. Il NO al DUP è un NO al tentativo di "portare fuori dalle secche" un Paese che non conosce un piano nanutentivo serio da almeno trent'anni, che necessita di una cura al patrimonio arboreo non più rinviabile, che vuole ampliare i Servizi al cittadino e alle fasce medie, che investe sui giovani e sulle famiglie, che vuole riqualificare i beni pubblici in disuso. 
E c'è chi dice No a tutto questo, aggiungendoci un po di ironia da Social-dipendenza. Semplicemente imbarazzante. 

I "NO DUP" parlando di "asfalto elettorale" (come avevo ampiamente preventivato - non sono un "profeta" ma semplicemente la mossa era più che scontata) si sono opposti con il loro voto contrario a quanto segue, ve lo riporto per punti, cosicché anche voi ve ne possiate fare una idea:

NO ai "lavori di manutenzione delle strade e dei marciapiedi che incominceranno nel primo semestre del 2018"; 

NO alla "riqualificazione della rete di illuminazione pubblica a partire dal 2018";

NO alla "rotonda all’intersezione tra Via Roma e Via Trieste";

NO alla "realizzazione del prolungamento di via Mazzini fino all’incrocio con via Roma"; 
NO "nel secondo semestre del 2018 inizieranno i lavori per l’abbattimento delle barriere architettonico alla MM2"; 

NO "nel prossimo biennio saranno realizzati i primi due lotti dell’ampliamento del cimitero di Camporicco"; 

NO alla "parziale ristrutturazione degli spazi interni delle scuole dell'infanzia, della primaria e della secondaria";

NO alla "Casa della Salute e Housign Sociale negli spazi lasciati liberi dalla ex Asl e nella ex Scuola di Via Roma"; 

NO alla "Social Street presso gli alloggi ERP Comunali di Via Michelangelo"; 

NO alla "riqualificazione dell’area mercatale sita in via Milano"; 

NO "all’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)";

NO alla "gara e affido del nuovo contratto di manutenzione del verde pubblico"; 

NO "alla stesura di un piano pluriennale dettagliato di recupero del patrimonio arboreo e piantumazione, prevedendo già nel 2018 la prima fase di attuazione".

Sia chiaro, contenti loro, contenti tutti, d'altronde a sbatterci il muso sono loro perché toccherà loro spiegare ai cassinesi perché hanno votato no alla rotonda tra Viale Trieste e Via Roma o no a un  nuovo contratto del verde.

Con voi invece ci vediamo alla prima strada asfaltata, al primo marciapiede rifatto, al primo bene pubblico riconsegnato alla collettività, ovvero ci rivediamo presto. Molto presto.

Dimenticavo. 

I NO DUP hanno detto NO anche all'ultima Variazione di Bilancio dell'anno (la quarta, ai tempi del centrodestra si arrivava anche a 8/9 Variazioni annue) dicendo no a quello che è agli effetti un "assestamento" finale che certifica i conti in ordine per l'anno in corso del ed è premessa ad un 2018 robusto economicamente. 

"Perchè" vi starete chiedendo? A parte vederci anche qui un NO ideologico, non me lo spiego altrimenti.


domenica 12 novembre 2017

Mi vergogno. Ma non mi arrendo.

Avrei voluto, in questo articolo, raccontarvi del marciapiede di Via Donatori del Sangue rifatto secondo prescrizione (come vi avevo annunciato il 16 di Agosto in questo pezzo) di cui oggi nessuno parla più, mentre allora, quando si verificò il "fattaccio" (uno squarcio per mano di un operatore telefonico) giustamente si gridò allo scandalo. Avrei voluto farlo in modo ironico, concentrandomi sulla "potenza" dei Social, dove vince quasi sempre chi per primo posta la notizia (o presunta tale) e vince anche quando la "notizia" viene smentita con i fatti, come in questo caso (il marciapiede e l'annessa ciclabile infatti sono stati rifatti a metà Settembre a spese dell'operatore). Avrei voluto, perché oggi rivendersi quella "piccola conquista" seppur cosa giusta per chi fin dall'inizio aveva promesso attenzione e vigilanza affinché quella situazione si risolvesse nel migliore dei modi (come da me fatto), ha poco senso: la settimana appena conclusa è stata una settimana colma di denunce sul fronte dei Servizi o presunti tali che non rispondono alle aspettative. 
Illuminazione Pubblica carente, strade e marciapiedi rotti, sporcizia diffusa...molte segnalazioni, molta incazzatura. La ciclabile tra Cassina e Vignate (di cui vi avevo già parlato a fine Ottobre in questo articolo); i marciapiedi di Via Napoli; le discariche a Santagata; la poca illuminazione in Via Milano. Tutte questioni note, non di oggi, esplose però in questi giorni in una sequenza che non lascia scampo. Una fotografia reale di  carenze anche gravi che preoccupano perché ci dicono di un Paese che ha ancora molto da impegnarsi sul fronte della manutenzione e dell'attenzione al bene comune. Fortuna è che esistono e si spendono tanti cittadini che ancora credono nel pubblico ed è per questo che non se ne stanno alla finestra a guardare, ma anzi partecipano e a tutti loro va un ringraziamento speciale. 

Tra questi ho letto un commento Venerdì sera che ha stravolto i miei programmi per questo articolo. Lo pubblico, tagliando l'autore, perché quelle poche parole davvero sono un pugno allo stomaco. 




Da Amministratore Pubblico eletto con il voto dei cittadini di fronte a questa frase mi vergogno. Mi vergogno al pensiero che qualcuno pensi che Cassina de Pecchi oggi sia peggio di 4 o 5 anni fa. Mi vergogno, perché sono li anche io, sono cittadino anche io e le cose che non vanno le vedo tutte le mattine, quando esco di casa, quando attraverso al buio Via Andromeda e Via Milano a piedi, quando soffermo lo sguardo sulle discariche in Via XXV Aprile, quando passeggio con un certo timore sulla ciclabile spenta lungo il Naviglio o verso Vignate, quando ti trovi un cratere in Via Napoli segnalato con un birillo da un residente.

Se è vero che "tutto e subito" non si può avere, nemmeno nel migliore dei Mondi, è altrettanto vero che i 18 mesi che rimangono alla nostra Amministrazione Comunale, quella di cui faccio parte con il mio piccolo ruolo, sono un tempo più che congruo per dimostrare che abbiamo ancora qualcosa da dire. 

Lo chiameranno "asfalto elettorale" e forse ci accuseranno di esserci svegliati all'ultimo a ridosso del voto, ma fare qualcosa, almeno sulle criticità più urgenti, con un crono programma snello, con tempi e costi definiti, è una necessità per il Paese, non per noi. Lo è per rispondere a quel commento e ai tanti altri che sento per strada o al bar. Non mi arrendo all'idea di lasciare dopo questa mia prima (e magari ultima) esperienza amministrativa un Paese peggiore di quel che ho trovato. Non lo merito io, non ve lo meritate voi e sopratutto non se lo meritano i nostri figli. 

E, con tutto l'entusiasmo che posso metterci ancora (lo sapete, ho la testa dura e non mi arrendo facilmente) il marciapiedi rimesso a posto in Via Donatori piuttosto che la carcassa (finalmente) rimossa in Via Don Verderio non rendono minimamente giustizia alla delusione, quasi repulsione, al mio, al nostro bel Paese perso in un degrado strisciante.

PS Le 4 ore di sonno che mi porto dietro dopo il lungo Consiglio Comunale di ieri sera, non mi fanno esimere dal compito di raccontarvi, sempre con spirito di informazione, che abbiamo approvato il DUP 2018 - 2020, che per come lo definisco, è il "Documento Politico" più importante di una Amministrazione perchè disegna i binari su cui vuole muoversi l'azione amministrativa nel prossimo triennio. La relazione della Giunta che contiene impegni proprio su alcuni punti critici (come il Verde, il Decoro Urbano, i Lavori Pubblici) è stata votata dalla maggioranza proprio con l'auspicio che queste intenzioni, in virtù anche di quanto vi ho riportato in questo post, si trasformino presto in azioni concrete, sulle quali vigileremo, come il nostro e il mio compito di Consigliere Comunale ci impone. 

venerdì 3 novembre 2017

Sogno o son desto?

Finalmente qualcuno si è degnato di dire qualcosa di sensato sul nuovo Mercato del Venerdì di Piazza Decorati al Valore Civile. Non avevo dubbi: l'ho sempre saputo di non essere il solo insieme a decine di cittadini a sostenere la positività e la necessità del risultato ottenuto grazie alla riqualificazione fatta e che ormai da più di un mese è a disposizione di tutti gli utenti del Centro di Cassina. 

Sembra incredibile, eppure un settimanale locale riesce - nell'indifferenza di altre testate più o meno totale - a fare quel che un organo di informazione dovrebbe fare sempre, e cioè andare sul posto, raccogliere le opinioni, raccontarle, confrontarle tra loro e poi - solo dopo - metterle a disposizione del lettore. Non lo dico perchè il suddetto articolo mi cita, sarebbe troppo facile cosi. Lo dico perchè questo articolo mi è proprio piaciuto. 

Fare "giornalismo" (seppur stiamo parlando di piccolo giornalismo locale) non è per niente facile. Non lo è sopratutto nel mondo dell'informazione del 2017, dove tutto o quasi viaggia a velocità pazzesche, dove vige la regola della "notizia mordi e fuggi", dove è il social (o al massimo l'amico su facebook) a informarci di questo o quell'avvenimento. Non è facile fare giornalismo, sopratutto non lo è per tanti bravi ragazzi e brave ragazze (alcuni/e dei quali conosco) che per pochi euro e tanta fatica, collaborano con questi giornali. In mezzo a questa realtà, non proprio idilliaca, c'è chi riesce ancora a fare qualcosa di diverso e apprezzabile e non a caso, dopo l'inaugurazione del nuovo Mercato (ma anche prima, durante la seduta di Consiglio Comunale in cui si è votato il provvedimento), ne abbiamo sentite di tutti i colori, a cominciare dal "ecco, il nuovo mercato è l'antipasto per la chiusura del centro" oppure, molto più divertente "e adesso le ambulanze da dove passeranno se c'è un malore alla MM2?" ma questi sono i soliti contorni pittoreschi di chi non riesce a capacitarsi di un impegno mantenuto, sopratutto se a mantenere l'impegno è il tuo avversario. 
Lo so, purtroppo la politica non ha dato grandi esempi di coerenza, noi però ci proviamo e qui, in Centro a Cassina, c'è un esempio concreto. 

"Radar" lo ha notato, lo ha capito e ci ha fatto un bel pezzo. Articolo che condivido con voi molto volentieri. 

Una tranquilla desertica serata di fine Ottobre

Con ogni probabilità quel di cui vi sto per parlare interesserà (forse) la metà di quelli che stanno leggendo. Fossi al vostro posto non interesserebbe nemmeno me, perché del teatrino della politica, quello andato in onda negli ultimi 30 anni, che vede A contro B, impegnati a insultarsi e accusarsi, vicendevolmente, ne abbiamo tutti le tasche piene. E, purtroppo, anche la piccola politica locale è caduta, in più occasioni, nel tranello dei batti e ribatti infiniti, che stufano e allontanano i cittadini dalle cose che più dovrebbero interessarli, perché riguardano il Paese in cui vivono. 
Non vale la pena (l'ho testato sulla mia pelle) stare dietro alle polemiche inutili, quelle che non portano da nessuna parte, ma se di fronte hai chi, a torto o a ragione, basa la sua battaglia politica anche sulla teoria "dell'Amministrazione Comunale che decide senza coinvolgere" diventa difficile non dire nulla quando gli organismi istituzionali in cui si decide vengono disertati, da parte di chi accusa di mancata partecipazione. 

Martedì 31 Ottobre 2017 la seduta della "Conferenza dei Capigruppo" (che per chi non lo sapesse è l'organismo rappresentativo di tutti - maggioranza e opposizione - in cui si presentano e si discutono gli argomenti all'Ordine del Giorno della seduta successiva di Consiglio Comunale e si decide insieme la data del Consiglio stesso) si è presentata così come vedete in foto, una tranquilla desertica serata di fine Ottobre. Disertata la Conferenza da tutti i Capigruppo di minoranza, presente invece il solo sottoscritto e il Presidente del Consiglio Comunale. Nulla di nuovo, si capisce, per me la politica è impegno e quando uno si prende un impegno lo mantiene. Le assenze, invece, quelle pesano. Almeno due di queste su tre erano giustificate: una malattia e un impegno pregresso di cui eravamo a conoscenza, della terza assenza invece non so nulla. 

Essere malati capita, lo sono stato anche io. Gli impegni personali sono impegni personali (siamo uomini, ognuno con la sua vita privata) e la presunta dimenticanza (non credo che il Capogruppo in questione fosse in giro a fare Dolcetto o Scherzetto) ci può stare. Quel che invece ci stà un po meno (anzi, non ci sta per niente) è strapparsi le vesti ad ogni occasione per la poca trasparenza, la scarsa condivisione, la poca dimestichezza a trattare con le minoranze e poi non riuscire a presenziare come Gruppo ad un appuntamento che non è l'aperitivo al bar tra cinque amici (di cui puoi fare anche a meno) ma è un momento Istituzionale normato dal nostro Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale, un momento di confronto e di contenuto vero. 

Difficile credere che gli assenti non abbiano pensato di correre ai ripari, sopratutto se memori gli stessi di un loro abbandono dell'Aula Consiliare avvenuto qualche tempo fa in segno di protesta (un gesto eclatante) contro un documento arrivato tardi (questo per dirvi quanto siano importanti per tutti le regole).

Per chi fosse interessato (di più di chi urla e poi manca) ricordo che il prossimo Consiglio Comunale è stato fissato dai presenti il 14 Novembre.

La prossima volta che ci sentiamo invece vi racconterò della bella collaborazione che con le minoranze si sta portando avanti per migliorare i lavori del Consiglio Comunale: non vorrei mai essere accusato, dopo questo articolo, di strattonare in malo modo i Gruppi di opposizione
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