All'interno dell'Amministrazione Comunale più silenziosa che si ricordi, spicca l'Assessore Lucia Marino, che per quanto riguarda la sua delega alla Cultura, almeno, una idea di "partecipazione" alle scelte, riesce anche a metterla in pratica. A differenza della Giunta, del Sindaco, delle maggioranza che mai in 4 anni ha concesso un dibattito pubblico, anche minimo, sulle scelte importanti per il futuro del Paese, la Marino ci coinvolge (a noi Cassinesi) almeno sul nome da dare al "CineTeatro" della Martesana, con un sondaggio in grande stile: puoi scegliere il nome, tra una rosa di nomi, sui social, inviando una mail o addirittura recandoti in Biblioteca!
Questa sì che è partecipazione!
E infatti immagino le masse di Cassinesi che si getteranno testa e cuore su questa iniziativa che oggettivamente ribalta un modus operandi della Giunta costante dal 2019 lontano dall'opinione pubblica. Anzi, lontanissimo.
Se di mezzo c'è da decidere con i Cittadini la destinazione di 6 milioni di euro degli Oneri Nokia, non se ne parla nemmeno, ma sulle iniziative culturali, porte spalancate.
Prima ci han chiesto dove e come volevamo i murales (a proposito, ma qualcuno ha risposto a quel sondaggio??), poi ci han detto di scegliere i nomi delle vie del futuro Quartiere nella ex Area Nokia, oggi tocca al prossimo nome del Teatro.
Se non fosse per la Marino, che conosco bene, sembrerebbe una presa per i fondelli con i fiocchi, però voglio essere buono oggi che tra due giorni è Pasqua e mi accontento di questa "partecipazione-superficiale" perché in fin dei conti, piuttosto è sempre meglio che niente.
Anzi, dovreste accontentarvi anche voi che leggete: d'altronde di fronte ad Amministratori che se c'è da prendere l'applauso fanno quasi a gara per apparire e quando invece sono "dolori" spariscono per settimane, un commento su facebook al nome del CineTeatro quasi quasi lo metto pure io.
Oh, non prendeteci l'abitudine però, perché se le questioni tornano serie, te la sogni, a Cassina de Pecchi, la partecipazione.
Solo un mese fa hanno negato loro, maggioranza, con in testa il Sindaco, unico esponente della maggioranza che ha avuto il coraggio di prendere parola in Consiglio, qualsiasi possibilità di discutere i sensi unici a Sant'Agata con i residenti. Gli stessi residenti a cui ora chiedono a mo' di televoto, il nome al Teatro: fantastici (e sempre imprevedibili, anche, soprattutto, nelle questioni di secondo piano).
Buona Pasqua, ci risentiamo tra qualche giorno, ragazzi.
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