mercoledì 27 febbraio 2019

Un Paese di Tutti, per Tutti

Appello ai singoli, ai gruppi, alle liste civiche di Cassina de' Pecchi. Verso le elezioni comunali.


Il Partito Democratico di Cassina de' Pecchi quale parte importante della nostra comunità capace di dare forza a valori quali solidarietà, tolleranza e sussidiarietà si mette a disposizione con spirito di servizio per contribuire alla nascita di uno schieramento di centro-sinistra che sappia costruire un soggetto capace di battere la destra.
Occorre cominciare dalla scelta di un candidato Sindaco condiviso e di una coalizione che porti avanti un programma moderno, attento ai bisogni concreti del paese, costruito con la partecipazione attiva dei cittadini.
Oggi, il rischio che il paese possa essere governato dalla Lega e dai suoi alleati è reale, così come la certezza di ripercorrere esperienze deleterie per il paese come quelle di un recente passato che ha danneggiato la nostra comunità.

Adesione all'appello


Tutti coloro che sentono la necessità di provare a costruire l'alternativa e che vogliono presentare proposte e idee, possono scrivere a:
centrosinistraunito@gmail.com

sabato 23 febbraio 2019

Solo un giocattolo


Un video capolavoro

Un altro grande successo per la regista Lorena Costanzo che, in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Machiavelli, dello Schiaparelli Gramsci, dei comprensivi Iqbal Masih e Mattei Di Vittorio di Pioltello ha realizzato un video dove il tema portante è il Cyber bullismo. Un lavoro che ha già ottenuto premi e riconoscimenti per la sua alta qualità.

Fuori i fascisti dalla Martesana

Sembrerà strano che vi parli, oggi, nel 2019, di fascisti. Eppure, devo farlo. Anche se la cosa mi fa ribrezzo.

Sembrerà strano, eppure la lunga operazione di "sdoganamento" dei "fascisti del 2000" ha portato e sta portando i suoi frutti. 

Ci ha pensato Berlusconi prima, conclude l'operazione la Lega oggi. E lo sdoganamento ormai avvenuto, con i relativi voti, devi poi ripagarlo: sono molti gli esempi di esponenti di organizzazioni di estrema destra e di matrice fascista ad essere portati o di aver provato a entrare nei Consigli Comunali grazie alle candidature assicurate da partiti di centrodestra, a cominciare dalla Lega. Basta farsi un giro su un qualsiasi motore di ricerca per trovare decine di casi. 

La questione "fascisti a casa nostra" piomba improvvisamente anche e purtroppo a Cassina de Pecchi. 
O meglio, a un tiro di schioppo da Cassina de Pecchi. 

E' di Giovedì scorso la notizia che una Associazione sportiva - Wolf of the ring - costola di "Lealtà e Azione" organizzerà "un evento sportivo da combattimento" di May Thai (la boxe Thailandese) a sostegno della Onlus "Branco" a Pessano con Bornago, il prossimo 17 Marzo, con il Patrocinio di Regione Lombardia a guida Lega. 

Tutto molto bello, se non che "Lealtà e Azione" è una organizzazione di estrema destra e dichiaratamente fascista. Se non che "Bran.co" è stata accusata nel recente passato di distribuire aiuti discriminando le famiglie non italiane. Se non che in "Branco" e "WOTR" militano persone con un passato di violenza e aggressione verso persone di "colore politico" diverso. 

Anpi di Pessano con Bornago, appresa la notizia, insieme ai Partiti e alle Organizzazioni democratiche, ha subito denunciato il fatto, lanciando un appello a tutti i democratici della zona per "unire le forze e non restare a guardare". 

Pessano con Bornago, Città simbolo della lotta di Resistenza al nazi-fascismo, Città che ha pagato un prezzo altissimo per questo, dove avvenne uno dei più gravi eccidi di partigiani di tutta la Lombardia. 

La scelta di Pessano con Bornago,  probabilmente non è casuale: proprio nel mese di Marzo Pessano con Bornago celebrerà il 74esimo anniversario dei 7 Martiri Partigiani trucidati dai nazi-fascisti. 

Naturalmente, non staremo a guardare e cogliamo subito l'appello dell'Anpi. 

Ci siamo mossi, come Partito Democratico di Cassina de Pecchi, fin da subito con una iniziativa Istituzionale (Mozione) per chiedere il ritiro del Patrocinio di Regione Lombardia.

domenica 17 febbraio 2019

Museo Maio, una Istituzione al servizio della Comunità

Possiamo definire il Regolamento che questa sera discutiamo e portiamo in approvazione come, se vogliamo, un punto di arrivo di un lungo percorso politico che ha caratterizzato questa Amm Com e l'interesse e l'impegno di Associazioni, Realtà e singoli cittadini che in questi 4 anni si sono spesi per la rinascita culturale ed educativa di un luogo, il Casale, che è sempre stato, fin dal suo concepimento, il centro della cultura locale.

Delle 3 pagine di questo Regolamento credo che il fulcro da cui si sviluppa il senso e sopratutto la funzione di questo fiore all'occhiello per la nostra Città è l'Articolo 2, quello che esplicita la mission del Museo Maio e che recita proprio nelle prime 2 righe che "il Museo si qualifica come una Istituzione locale al servizio dell'intera comunità" e cioè un luogo aperto e accessibile a tutti e che è appunto al servizio della collettività. Questo è per noi il punto qualificante che fa da premessa a tutto ciò che il Museo Maio è riuscito a produrre e riuscirà a produrre in futuro in termini di beneficio per la nostra Città.

Riconsegnare al territorio un luogo pubblico e carico di bellezza quale è il Torrione e il Maio, nel contesto di Cascina Casale, è in fin dei conti un grande obiettivo raggiunto da questa Amm Com, e non solo da questa Amministrazione, che grazie oggi a questo Regolamento che noi sposiamo in pieno, delinea anche una interessante struttura organizzativa e gestionale finalizzata a promuovere Cultura, conoscenza, turismo, coinvolgimento. Non a caso, se ricorderete, proprio in occasione del DUP, al capitolo Cultura, uno degli obiettivi che ci eravamo posti e che oggi trovano conferma e slancio con il Regolamento, fu quello che, una volta rimessa in moto l'attività partecipativa del Maio, del Torrione e di Cascina Casale in genere, c'era la necessità di esportare fuori le attività, in collaborazione anche con tutti i soggetti ivi presenti (penso alla Biblioteca, al Teatro o a Casa Filippide ad esempio) facendole diventare, queste realtà, patrimonio non di un pezzo di Cassina de Pecchi, ma semmai di tutta Cassina de Pecchi. Questo Regolamento in effetti ci da una mano per il raggiungimento di questo importante obiettivo, ad esempio cito l'Art 13, articolo fondamentale, che si prefigge di creare didattica attraverso la collaborazione con le Istituzioni Scolastiche e culturali del territorio, con le realtà del volontariato, con i singoli esponenti del mondo artistico e culturale per sviluppare progetti integrati. Ovvero per sviluppare la diffusione del Maio e di tutto quel contesto e far si che si possano valicare i confini di Cascina Casale, aprendosi alla Città e a tutte le sue sfaccettature. 

Importante e se volete anche originale, l'Art 14 quello che si prefigge di promuovere turismo e conoscenza, anche fuori dai confini del territorio comunale e il che significa promuovere non solo il Maio in sè, ma anche l'intera Città.

E infine cito anche l'Art.16 che si propone di far diventare il Torrione un luogo atto ad ospitare altre mostre, oltre a quella permanente del Maio, anche qui moltiplicando l'offerta e l'attrattività del luogo.

Per tutti questi motivi votiamo a favore del Regolamento e auspichiamo che il futuro Comitato scientifico, nonchè il Direttore e tutto il personale del Museo, indicato nel Regolamento, possano davvero continuare sulla strada positiva intrapresa fino a qui e per questo cogliamo anche l'occasione per augurare a tutti questi soggetti i migliori auguri di buon e proficuo lavoro. 

C come Collaborazione

Intanto riteniamo sia utile sottolineare un aspetto che fa da premessa al punto in discussione: è sempre positiva e va sempre sostenuta la collaborazione fattiva tra Comuni che si trovano a gestire problematiche simili. Noi siamo e saremo sempre favorevoli a percorsi comuni e condivisi tra Enti che vivono lo stesso territorio e che per dare risposte sempre più efficaci ed efficienti ai bisogni diffusi, intraprendono iniziative sovra comunali, in questo caso nella forma della Convenzione, che hanno al centro la persona e il suo benessere. Tra l'altro questo aspetto, quello cioè della collaborazione tra Enti, che appunto fa da premessa al punto, è sostenuto da lunghi anni di legislazione nazionale e regionale, come sottolineato nell'introduzione della proposta di Convenzione, a conferma che la strada della collaborazione istituzionale, sopratutto in una materia complessa come quella dei Servizi Sociali, è e rimane la strada maestra.

Premesso ciò, perchè siamo favorevoli alla Convenzione. 

Intanto ci convincono i principi ispiratori della Convenzione, che troviamo esplicitati all'ARTICOLO 3 e che vado a citare velocemente:

"L’organizzazione e gestione in forma associata verrà improntata ai principi di universalismo, eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, territorialità, efficienza ed efficacia, centralità della persona, integrazione, sussidiarietà, solidarietà, diritto di scelta". 

Ecco, non possiamo che riconoscerci pienamente in questi principi che ispirano profondamente il nostro modo di essere, di vivere la vita politica e di vivere la Comunità. Principi che non ci caratterizzano solo come Uomini ma che, con estrema soddisfazione, vediamo applicati in questa Convenzione, che ripeto, ha a che fare con le persone in carne ed ossa ed è per questo che assumono ancora più valore. 

Al fianco dei Principi che fanno da ossatura alla Convenzione, nei quali come detto ci riconosciamo pienamente, ci sono poi 4 parole, 4 obiettivi da perseguire che anche in questo caso, condividiamo in pieno:

Omegeneità nell'erogazione dei Servizi, semplificazione delle procedure, riduzione dei costi implementazione con il relativo miglioramento dei Servizi sul territorio. Queste finalità devono essere perseguite sempre, sopratutto alla luce del fatto che le criticità e i bisogni sono purtroppo in costante aumento anche nella nostra realtà, anche purtroppo in Martesana, nonostante possiamo definirla la nostra, una zona dove tendenzialmente vi è un benessere diffuso. Queste finalità e cioè la razionalizzazione della spesa sociale e il miglioramento laddove possibile dei Servizi, vanno perseguite nonostante i tagli e lo sgretolamento progressivo e perpetuo dello Stato Sociale. Sgretolamento che è in corso nel nostro Paese e non da adesso e non solo nel nostro Paese: basti pensare quanto sia stata penalizzante a fini pratici la Riforma della Sanità lombarda, che tra le conseguenze negative, ha ad esempio, smantellato il Presidio ex Asl in Via Mazzini, costringendo l'utenza cassinese a spostarsi in altri Comuni per accedere ai Servizi essenziali, con difficoltà non indifferenti, sopratutto per la popolazione più anziana. In quell'occasione riuscimmo con non poca fatica, a mantenere qui sul territorio almeno 2 Servizi gestiti dalla ex Asl, fornendoli direttamente in Comune e cioè la scelta e revoca del Medico e l'attivazione della Carta dei Servizi, anche se ora il Servizio è momentaneamente fermo. Ho fatto qst esempio non per dire quanto fu bravo l'Assessore e la ns Amministrazione in quell'occasione (anche se è giusto sottolinearlo quanto fu giusta quella scelta visto e considerato che a fronte appunto di una politica sbagliata e penalizzante da parte di Regione, il Comune e in quel caso l'Assessore Marangoni, in un percorso complicato, riuscì cmq a mantenere su Cassina un baluardo di presenza, scongiurando la chiusura totale di un Servizio). Ho fatto qst esempio dicevo per dire che la gestione associata, attraverso la Convenzione in una prospettiva di realtà confinanti e simili, può e anzi deve essere una opportunità. E' una opportunità ancor più leggendo la Convenzione e rendendosi conto di quanto anche la struttura organizzativa non lascia spazio al caso, una struttura quella descritta in questa Convenzione rodata, che si suddivide in più ambiti collaboranti tra loro per definire strategie comuni e funzionali.

Chiudo, quindi annunciando che, per tutti i motivi citati in questo intervento, il nostro voto è senz'altro favorevole.

sabato 16 febbraio 2019

Breve Storia triste

Dire che il Consiglio Comunale del 13 Febbraio è stato imbarazzante sotto tanti - troppi - punti di vista è poco. 

Imbarazzo Numero 1: Non essere riusciti ancora, nonostante una Mozione votata da tutto il Consiglio Comunale all'unanimità, a intitolare Piazza Solidarietà a Don Bruno Mariani. La toponomastica è pronta. Cosa manca? Non lo abbiamo capito, se non lo scarico di responsabilità. Anche se ci fossero responsabilità fuori dalla Politica e appurato che è pratica assodata, rimbalzare sugli altri (che tra l'altro in Consiglio Comunale non possono nemmeno intervenire) non va mai bene. Per un Politico, intendo.

Imbarazzo Numero 2: Uscire a metà Febbraio (dopo 9 mesi) in fretta e furia giusto in tempo per rispondere all'Interrogazione in merito, con un giornale comunale che augura Buone Feste. D'Amico almeno usciva in occasione degli appuntamenti elettorali. Cosa che gli abbiamo sempre contestato: da oggi meglio tacere.

Imbarazzo Numero 3: Non essere riusciti ancora, nonostante il proficuo lavoro dei Capigruppo (ve ne parlai qui: http://andreaparma.blogspot.com/2019/01/buona-volonta-e-piedi-per-terra.html) a inserire nel Regolamento di Polizia Locale la nota del Ministero degli Interni che esenta le confessioni religiose dal pagamento dei Servizi. 

Imbarazzo numero 4: Assistere alla reazione scomposta di chi è infastidito dalle domande, semplici, sul perchè ad esempio ci sono opere ferme da mesi. A me infastidiscono le opere ferme, non certo le domande scomode.

Imbarazzo generale e generico: perchè certi argomenti, che dovrebbero essere sull'Agenda Politica dell'Amministrazione Comunale alla voce "PRIORITA'" vengono affrontati dalle minoranze e non dall'Amministrazione Comunale?

Ai commentatori e ai Cittadini attenti la risposta.

Fine della breve storia triste.

domenica 10 febbraio 2019

Io comunque scelgo i Valori

Sarà perchè San Biagio è passato da poco, sarà perchè ho sempre adorato il Panettone (e non solo a Natale), sta di fatto che stamattina al risveglio la prima cosa a cui ho pensato è il sapore intenso e inimitabile del dolce milanese. 

Il Panettone piace a tutti e "tira" cosi tanto che alcuni a Cassina de Pecchi ci fanno pure le iniziative "politiche" intuendo che con la gola, se te la giochi bene, puoi anche riacciuffare un po di consenso perduto. Il perchè è abbastanza ovvio: se un incontro pubblico lo chiami "l'ammucchiata del centrodestra torna e ci riprova dopo il fallimento letale del 2012, dopo 4 anni di silenzio tombale, dopo la decine di Interrogazioni fini a se stesse, dopo le bufale e le barzellette, dopo gli scandali ad orologeria spesso inventati, il tutto condito da tanta fuffa fuffosa" è certo che la sala rimane vuota, mentre se mischi un po le carte e lo chiami molto più semplicemente "panettonata di Natale" forse, oltre ai 4 politici noti, scalpitanti di tornare in sella nella speranza che Cassina abbia dimenticato le sciagure del 2009 - 2010 - 2011 - 2012, qualche ignaro golosone lo acchiappi. Forse.

Il Consigliere Maggio, uno che a differenza di tanti altri rimasti ben nascosti in questi 4 anni la faccia ce l'ha messa e ce l'ha messa sempre, ideatore a pochi giorni dal Natale della "panettonata", si lascia andare in un Post-sfottò per le poche presenze a una iniziativa politica (iniziativa Politica sta volta con la P maiuscola) di Sabato scorso in tantissimi Comuni italiani.

Il tema era ed è la Persona, i Diritti, la dignità di un Paese che non sta zitto e non si arrende di fronte alla disumanità di chi si volta dall'altra parte quando ci sono vite in pericolo. Il tema era ed è stare dalla parte dei più deboli e degli indifesi, mentre il nostro Governo, quello attuale (a cui molti dell'ammucchiata cassinese si ispirano avidamente per puri fini elettorali) perennemente in Campana Elettorale, fa il forte con i disperati del mare e il debole con i forti, vendendo fumo e dimenticandosi dei problemi reali, che sono li ancora tutti sul tavolo (https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/italia/amatrice_terremoto_sindaco_filippo_palombini-4266223.html). 

E' chiaro che il confronto non regge: se il tuo metro di giudizio è la fettina di Panettone offerta ai cassinesi per sparare bordate sul Pd, almeno sui numeri vinci facile. Sopratutto in questo momento storico, che Maggio cavalca abilmente, dove l'Italia incattivita e annestetizzata dalle promesse che ci costeranno caro e ci costeranno molto presto, non ne vuole sapere di Solidarietà, ingaggiando la classica guerra fra poveri, dove il nemico, appunto, è sempre il più povero del più povero e cosi all'infinito. 

Salvini e Maggio hanno vita facile. Il primo, dopo una vita fatta di Politica (e solo quella perchè lavorare nemmeno per scherzo) vende bolle di sapone, l'altro regala il panettone. Poi cè il Paese reale, quello sempre più povero (vedi recenti dati Istat) e Cassina de Pecchi, con i suoi innumerevoli problemi. Con le sue opportunità. Con tanta voglia di proseguire. Di cambiare. Di essere sempre più un Comune efficiente, serio e vivibile. Avanti. Con le dovute correzioni.