L'Amministrazione Comunale di Cassina de Pecchi ha chiesto un sacrificio indiretto ai suoi cittadini aprendo un mutuo ventennale per realizzare un opera per
quegli stessi cittadini a cui oggi chiediamo un sacrificio. Quello
che noi facciamo oggi è un investimento sulla comunità, sul
territorio, sul Futuro nostro e soprattutto a favore di quella parte
di popolazione più giovane ovvero tutti quei ragazzi, quei bambini,
quegli adulti anche che utilizzano il campo di Via Mazzini per fare sport. Non ci siamo certo svegliati
questa mattina inventandoci un mutuo, ma piuttosto la decisione
arriva da un percorso lungo. Se ne parlo' già un anno fa (ne parlarono i
giornali più che altro) poi per una serie di condizioni l'operazione
è stata accantonata. Oggi ci si pone di fronte una opportunità e
non la lasciamo scappare, ma la cogliamo per fare ciò per cui siamo
stati eletti, ovvero per fare gli interessi del nostro Paese. Realizzaremo, finalmente, anche a Cassina, un campo da calcio in sintetico. Spesso sentiamo parlare di
pochi Servizi o Servizi mal funzionanti (e se questo è vero è
altrettanto vero che abbiamo sul territorio Servizi di qualità che
ci invidiano da altri Comuni, ma questo è un altro discorso) spesso a ragione si criticano le strutture presenti sul Comune e
noi oggi proprio lì interveniamo, per migliorare una delle nostre
strutture, per dotarla di un nuovo Servizio, moderno, più
usufruibile, che richiederà minor manutenzione. Un servizio, il
sintetico, che tutti o quasi i campi sportivi dei Comuni confinanti
hanno già, ne cito alcuni: Vignate, Carugate, Agrate, Trezzano Rosa, Gorgonzola, Vimodrone, Brugherio, Cologno Monzese.
Un nuovo Servizio che va incontro a una esigenza, quella cioè di tenere qui i cassinesi che vogliono fare sport e non farli scappare altrove, proprio perché altrove, come dicevo prima, ci sono Servizi migliori (e questo fenomeno "migratorio" verso altri centri dotati del sintetico ci viene anche confermato dalla Società Asd Calcio che appunto soffre ed è penalizzata dal duplice utilizzo di due strutture, quella in via Trieste per gli allenamenti e quella di via Mazzini per le partite proprio per preservare il campo in erba senza considerare - ma lo citiamo - il problema legato al campo in terra di via Trieste).
Un nuovo Servizio che va incontro a una esigenza, quella cioè di tenere qui i cassinesi che vogliono fare sport e non farli scappare altrove, proprio perché altrove, come dicevo prima, ci sono Servizi migliori (e questo fenomeno "migratorio" verso altri centri dotati del sintetico ci viene anche confermato dalla Società Asd Calcio che appunto soffre ed è penalizzata dal duplice utilizzo di due strutture, quella in via Trieste per gli allenamenti e quella di via Mazzini per le partite proprio per preservare il campo in erba senza considerare - ma lo citiamo - il problema legato al campo in terra di via Trieste).
È chiaro che aprire un mutuo significa indebitarsi. Ne
siamo ben consapevoli ma per investire sulla Comunità con un opera
così importante non avevamo alternative. O meglio, una alternativa
ci sarebbe pure stata, e cioè quella di recuperare fondi dagli oneri
di urbanizzazione, ma sappiamo bene che gli oneri di urbanizzazione
implicano qualcosa che va contro il Pgt da noi approvato a fine 2015,
che fa suo il principio di consumo di suolo zero. Per evitare il
mutuo avremmo dovuto fare un altra scelta e lasciare nel Pgt tutti i
piani di lottizzazione, gli insediamenti industriali, quelli
residenziali, rilasciare le concessioni e incassare oneri. E' chiaro
e lo sanno tutti che la nostra politica (lo abbiamo scritto nel
programma e lo abbiamo realizzato) è tesa a salvaguardare il
territorio, tant'è che tutti gli insediamenti industriali previsti
nel vecchio Prg sono stati cancellati, come pure non sono previsti
nuovi insediamenti residenziali.
Prima
di chiudere, un riferimento veloce al tema mutui in generale e a
quello dell'indebitamento del Comune di Cassina de Pecchi. Intanto
una premessa. L'estinzione dei Mutui è un fatto naturale e
indipendente dall'Amministrazione Comunale che si trova ad
amministrare nel momento in cui viene estinto un mutuo. Ho letto e
sentito dire che sotto l'Amministrazione di Centrodestra sono stati
estinti 5 mutui e di ciò se ne fa vanto. Ognuno di noi può vantare
risultati più o meno importanti, come meglio crede. Ma a chi ascolta
spetta però il compito di fare chiarezza quando chiarezza non c'è. L'Amministrazione di centrodestra (come quelle di centrosinistra prima) estinse 5 Mutui utilizzando i sodi (parecchi soldi) in Avanzo che il Patto di Stabilità gli permetteva di utilizzare solo per chiudere Mutui. Lo fece la Giunta Ginzaglio, ad esempio, per chiudere anticipatamente il Mutuo sulle Tensostrutture. Se la scelta di aprire un mutuo è quindi politica e dipendente da chi
amministra, non lo è certo la chiusura del mutuo, che vive di vita
propria. Ad ogni modo vogliamo rimanere al gioco e lo facciamo
comunicando che dal 2014 (anno del nostro insediamento) sono stati chiusi ben 14 mutui (11 nel 2015,
3 nel 2016 e 3 in previsione saranno chiusi nel 2017). Ed è certificano
che il tasso di indebitamento del nostro Comune (a differenza di chi gioca con i numeri dicendo il contrario) è pressocchè
costante negli anni poiché ogni anno si estinguono dei mutui per
scadenza naturale e il peso sulla spesa corrente del rimborso di
capitale e interessi è uguale dal 2014 proprio per la scadenza di
diversi mutui. Inoltre sia il residuo debito che l'onere annuale
effettivo per l'Ente nel 2017 risultano inferiori rispetto al 2014. In numeri: il tasso di indebitamento del nostro Comune si è dimezzato dal 2009 (centrodestra) al 2016 (nostra Amministrazione), si è passati infatti da un tasso del 3,35% (Giunta D'Amico) a un tasso del 1,58% (Cassina Domani).
Un bel passo in avanti, insomma. Dopo di chè i conti fateli voi. Si
può criticare e osteggiare tutto. Si può dire che quella del
sintetico di Via Mazzini è una scelta sbagliata. Propagandistica.
Che forse vi erano altre priorità, certo. Ma non si può criticare
il Mutuo in se, come strumento che questa Amministrazione ha scelto
di applicare, perché altri mezzi noi non li conosciamo per investire
600 mila euro su un opera pubblica. E pertanto, se qualcuno mi dice
che il prezzo da pagare per fare opere è quello della
cementificazione del territorio oppure meglio non far nulla,
io sottoscrivo questa scelta ed è per questo che la sosteniamo convintamente.
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