martedì 22 dicembre 2020

E la Visione a lungo termine? Manca, allora "me la prendo" con Parma

Prima o poi, i nodi arrivano al pettine. 

Adesso che, finalmente, i nodi sull'urbanistica e su Nokia a Cassina de Pecchi, sono arrivati al pettine, chi per mesi si è lasciato trascinare tra sdolcinati post ogni quarto d'ora e raffiche di selfie su ogni cosa, piuttosto che spiccicare qualche parola anche semplice sugli oneri derivanti da quella operazione, non sa che dire. E, come nella migliore tradizione della piccola politica da bar sport, quando non si sa che dire, di solito, quasi come rifugio, si dà la colpa a chi c'era prima. Un classico.

Ok è Natale, siamo tutti più buoni e non bisogna fare polemiche...ma almeno, qualche battuta, visto anche il periodo, possiamo permettercela?
Direi, proprio di si.

Bene, quindi proseguiamo con le battute-verità, giusto per dare il quadro di quanto, a ridosso del 2021, sta avvenendo dalle parti di Piazza De Gasperi. 

L'aggravante, a quanto introdotto a inizio POST, è che se tu prima non c'eri, come infatti il nostro attuale Sindaco non c'era, la citazione la puoi fare solo "per sentito dire".

Ma, andiamo con ordine...

Da qualche tempo il tema "Urbanistica" è diventato argomento di interesse collettivo e non più "dimenticato" (da tutti o quasi) nei meandri della politica: non possiamo che esserne felici. Ma, un pò come quando riprendi a fare sport dopo tanto tempo, si è alquanto arrugginiti, e il crampo improvviso è lì pronto a prenderti il polpaccio. Ecco, agli amministratori che si sono fatti cullare serenamente dal lento trascorrere del tempo, appena riprendono a parlare del "più importante tema cassinese, su cui ci si gioca il futuro dell'intero Paese" (mi auto cito) il crampo è arrivato nell'immediato. E, infatti, le "citazioni per sentito dire" hanno fatto fare a lega & partners l'ennesima figuraccia. 

Vi avevo annunciato un articolo a riguardo, ed eccomi. Lo faccio solo per ristabilire un pò di ordine e un pò di verità sulle farfallonate che circolano ultimamente su blog e social vari.
 
Cosa è accaduto? la maggioranza, dopo essersi "dimenticata" nei cassetti per 18 mesi Nokia e quel che li stava avvenendo, si sveglia improvvisamente, cercando di correre ai ripari, ma non per dirci qualcosa di concreto, piuttosto per accusare in modo assai maldestro il sottoscritto (senza mai dirlo esplicitamente) per il ritardo nella Commissione Urbanistica di anni prima. Non so se ridere o se piangere e lo dico sul serio: per mesi si occupano di facebook e delle apparizioni a tutti i costi, per lunghi mesi non convocano la Commissione Urbanistica seppur potevano (anzi, dovevano) farlo visto gli eventi, intanto modificano tre volte (lo riscrivo, tre volte!!) la Convenzione accessoria senza ovviamente raccontarvi nulla, poi "arriva" Cortiilia e contrariamente a quanto hanno scritto sul Programma Elettorale con cui si sono candidati (Capitolo 2, Pagina 2) non fanno nemmeno una mezza assemblea pubblica, manco in streaming, per raccontarvi tutto ciò che c'era da raccontarvi. In pubblico invece ci vanno per dirvi che "quelli di prima" han convocato la Commissione Urbanistica a giochi fatti. Tradotto, è colpa di Parma (che, tra quelli di prima, era Presidente di Commissione Urbanistica). 

Rasentano il ridicolo, ma con le figuracce ci vanno a nozze, fin dal loro insediamento: è stato un attimo passare, per lega&C, dalle barricate promesse contro "la mega logistica" a confermare la logistica. Un attimo. Come fulmineo è stato ricadere negli stessi "errori" che fino a 18 mesi prima contestavano al centrosinistra. Anche per "innamorarsi" del "Centro Commerciale" (nonostante questo fosse "la mazzata finale al commercio locale" parole del Movimento Civico oggi maggioranza, allora minoranza) non ci è voluto molto. Del resto, non ci è voluto molto a cambiare idea su tutto. Ma se questi di adesso dicono e smentiscono nell'arco di pochi secondi, i "predecessori politici" dei leghisti del 2020 (ovvero i leghisti del 2009) sono stati anche più simpatici, sicuramente più scaltri: la Giunta D'Amico per lo meno convocò ad Agosto una assemblea pubblica per annunciare le tonnellate di cemento in arrivo su Cassina, il famigerato Pgt "dei sogni" quello che sarebbe rimasto sui "libri di storia", ricordate? Solo che poi, invece che finire sui testi di Urbanistica di tutto il mondo, quel PGT è naufragato penosamente per lotte fratricide tutte interne alla destra cassinese. Loro almeno, ad Agosto, lo dissero. Ad Agosto, certo. 
Alcuni blog, ad esempio quello di Maggio, se la prendono, anche questi, con il sottoscritto, sempre per lo stesso motivo (Commissione Urbanistica), probabilmente Maggio si sarà dimenticato di quel che avvenne con il PGT dei Sogni, capita. Come, probabilmente, si saranno dimenticati tutti, che non c'è bisogno di aspettare il cattivo Parma che non convoca la Commissione Urbanistica, perché potevano serenamente chiederla una Commissione Urbanistica, avrebbero anche potuto chiedere al sottoscritto come si fa a chiedere la convocazione di una Commissione, glielo avrei spiegato volentieri, no prob. 

Ma si sa, la politica delle "visioni a lungo termine" a Cassina (e non solo a Cassina) è un tema sconosciuto, decaduto, sotterrato da questa urgenza di tutti di dire tutto e farlo subito, nel tempo di un post su facebook o al massimo di una foto su Instagram. Fateci caso, non è un caso: la visione, la prospettiva, non è mai presa in considerazione da questi "politici" che prima raccolgono le firme contro D'Amico e il PGT dei sogni, poi con gli "eredi" di D'Amico ci fanno addirittura un alleanza. Quasi come cambiare idea sul Centro Commerciale, ma qui andiamo ben oltre. 
Manca la visione, manca la prospettiva. E quando manca tutto questo, prendersela con Parma è un pò il "sempreverde", non si sbaglia mai.

Ancora Buon 2021 a tutti.

A prestissimo.

lunedì 7 dicembre 2020

Il piattume cassinese sfocia nel NO alla Mozione per lo Sport (e poi una sbirciatina all'Urbanistica)

Che fosse, l'attuale, l'Amministrazione delle "poche idee e confuse" lo abbiamo capito quasi subito. Non è passato molto tempo dal loro insediamento, quando "esordirono" con il taglio, senza spiegazione, di capitoli strategici quali Cultura e Sociale e nemmeno troppo tempo è passato dalle "barricate senza se e senza ma" contro il Centro Commerciale in Nokia, alle iniziative nel Centro Commerciale in Nokia (e la sfilza di selfie al seguito). 

Poche idee, confuse e contraddittorie, fin dal Giugno del 2019: tutto come ci si immaginava e tutto come purtroppo ha avuto conferma. Ma, un conto sono le giravolte memorabili su quanto promesso prima e smentito subito dopo con i fatti, un altro sono le "mazzate" sulle tasche dei Cittadini. Alzano al massimo consentito l'IRPEF (se vivete di una busta paga o di una Pensione ve ne siete accorti, eccome), alzano la TARI (ve ne siete accorti anche qui, eccome se ve ne siete accorti, dai bollettini arrivati per posta) e udite udite, riescono a dire NO a un fondo a favore dei Cittadini, in particolare per quei Cittadini impegnati nell'associazionismo che spesso facendo i salti mortali, tengono vivo il senso di Comunità attraverso lo Sport, trasmettendo ai nostri ragazzi sani e rbusti valori.

Sono riusciti a dire NO a una Mozione per l'Associazionismo sportivo, di cui vi avevo parlato qui (https://andreaparma.blogspot.com/2020/11/a-sostegno-dello-sport-locale-diamoci.html).

Potrei anche chiuderlo questo pezzo, perché davvero votare NO alla Mozione sullo Sport per "problemi di Bilancio" dopo che in un anno hai fatto ben 5 Variazioni di Bilancio (senza trovare problemi) a fronte di zero investimenti per il tessuto sociale e produttivo colpito dalla crisi, direi che tutto quel che c'era da dire l'ho detto. Ma, ahinoi, come ben sappiamo, al peggio non c'è mai fine, ed ecco anche il voto contrario (sempre della maggioranza, sempre loro) alla Mozione per la consegna dei libri della Biblioteca a domicilio perché "non si può" ma siamo l'unico Comune che non può, mentre tutti gli altri lo fanno e da tempo. 

Le poche idee e la confusione si concretizzano non solo in Consiglio Comunale, quando una maggioranza silenziosa non si pronuncia ma lascia tutto al Sindaco (chissà perché), ma anche quando ci inondano più o meno quotidianamente di "post strappa applausi": dalla diretta sulla accensione delle luminarie (lo so, lo so, se non siete di Cassina de Pecchi non ci crederete mai, ma giuro è avvenuto davvero) ai messaggi sulla "cattura" della volpe (manco avessimo abbattuto Godzilla tra i grattacieli dopo giorni di guerriglia urbana) fino ad arrivare al nuovo "panettone" in Via Milano che ha fatto applaudire e ringraziare a vicenda Assessori e Consiglieri in diretta Facebook, mentre abbiamo Vie cronicamente buie, strade e marciapiedi cronicamente sgarrupati e problemi di viabilità diffusi (vedi Don Verderio dove da tempo un gruppo di residenti chiede un intervento senza nemmeno una risposta). Luminarie, volpe e panettone, sono notizie degne di attenzione, ci mancherebbe, ma la spettacolarizzazione ossessiva su ogni cosa, fa a cazzotti con le reali esigenze, che in piena pandemia sono tutt'altre. 

I Cassinesi li hanno votati, quindi va bene così: mi limito a mantenere uno spirito critico, di fronte a questo "piattume" stantio. Chissà, forse servirà da stimolo anche a chi decide per tutti.

PS 1 
A proposito di stimoli. A una settimana dal mio ultimo POST sul cantiere alla Stazione MM2 "presente da un anno senza che nessuno si sia accorto dello stato di pericolosità" guarda caso sono intervenuti e hanno sistemato. Non per fare il ganassa, ma gira in Paese un quesito insistente: per intervenire (finalmente) avranno letto il POST sul blog di Parma? (http://andreaparma.blogspot.com/2020/11/cantiere-alla-mm2-qualcuno-controlla.html)  
Si accettano scommesse. 

PS 2 
È la seconda volta che Sindaco cita questioni per "sentito dire" sulla Commissione Urbanistica e sul Presidente della Commissione Urbanistica nella passata legislatura (il sottoscritto). Per "sentito dire" perché tra il 2014 e il 2019 l'attuale Sindaco, politicamente, a Cassina de Pecchi non era presente. Sta di fatto che ripete, più volte, ciò che qualche suo collega in Giunta o fuori dalla Giunta, le ha raccontato. Mi tocca intervenire perché questa è davvero interessante, ma lo farò in un prossimo Post.

sabato 14 novembre 2020

A sostegno dello Sport locale, diamoci una mano

È previsto per il 30/11 il prossimo Consiglio Comunale, in quella data si discuterà il Bilancio Consolidato, di cui vi parlerò in un blog dedicato. Le iniziative consiliari come Interrogazioni e Interpellanze non sono consentite, quando si affrontano punti relativi al Bilancio, non le Mozioni, che possono invece essere presentate e discusse. 

Ne approfittiamo per presentare una Mozione a sostegno dello Sport locale. 

Grazie a un post del Consigliere Maggio (sempre molto attento e che ringraziamo per questo) abbiamo appreso che il Comune di Cassina de Pecchi con Determina 586 del 25 Ottobre 2020 ha assunto gli accertamenti di entrata degli importi relativi alla seconda rata annuale per l'utilizzo degli impianti sportivi comunali, a carico delle Società che utilizzano per le proprie attività le palestre e gli spazi pubblici.

La Mozione chiede di sospendere la seconda rata e di creare un Fondo a sostegno delle piccole realtà sportive Cassinesi. 

In un momento di criticità, causa Covid, è necessario e utile sorreggere, anche attraverso la politica locale, chi promuove educazione, socialità, etica soprattutto alle giovani generazioni. 

Noi ci siamo e come sempre facciamo la nostra parte.

Al Consiglio Comunale il compito di condividere, con il voto, l'obiettivo che ci poniamo, darci una mano come collettività

domenica 8 novembre 2020

Nokia: torniamo a parlare del Pubblico, please!

Alcuni mi hanno chiesto un parere sulla questione "Cortilia" che, come annunciato dal Sindaco, sbarcherà a Cassina de Pecchi, portando l'attività (in larga parte logistica) dall'attuale sede di Siziano (PV) nel "Lotto 4" della ex Area Nokia. E' ancora presto per esprimere un parere completo, aspettiamo di vedere il progetto (non ancora pubblico) per un giudizio più ragionato e mi tocca invece, ancora una volta, commentare il brutto modo che l'attuale Amministrazione utilizza, ormai costantemente, per comunicare con i Cittadini, infarcendo anche le questioni più "normali" con tanto (troppo) livore, con tanta (troppa) propaganda spiccia, con poca (pochissima) concretezza. 

Intanto, una considerazione preliminare: contrariamente a quanto promesso (Pagina 2, Capitolo 1 del Programma Elettorale della Lista che Governa Cassina de Pecchi) e diversamente da quanto contestato ai precedenti (basta andarsi a rileggere i verbali di Commissioni e Consigli Comunali) anche Lega e vari, oggi in Amministrazione, portano un Progetto già sottoscritto dalle parti dopo e non prima, senza nessuna Assemblea Pubblica (ne avevano promesse ben due su Nokia), senza concedere la "Diretta Streaming" della Commissione in cui se ne è discusso, senza coinvolgere la Cittadinanza. 

Non dicono nulla (o se va bene, dicono pochissimo), sono abbastanza silenziosi sulle cose che contano (vedi Scuola e riapertura attività di cui vi ho parlato più volte) e poi quando parlano lo fanno in modo quasi sempre ideologico, quasi sempre finalizzato a strappare il titolo del giornale, sempre a cercare in modo spasmodico il consenso del momento. Lo fanno come se fossero in guerra perenne con tutti, soprattutto con chi li ha preceduti, anche se la Campagna Elettorale è finita ormai da quasi due anni. E cambiano idea alla velocità della luce: il no al "centro commerciale" in Nokia è diventato un Si dopo sole due settimane di insediamento e oggi, a un anno e mezzo, confermano una logistica in Nokia, come si paventava un anno e mezzo fa.

Cortilia a Cassina de Pecchi, una notizia positiva? Se la risposta, a carte ancora semi coperte, è tendenzialmente si, riescono gli attuali Amministratori, a fallire l'obiettivo, perché invece che fermarsi alla notizia positiva, vogliono lo scontro con qualche bugia costruita ad arte, come se i Cittadini fossero dei boccaloni e all'opposizione ci fossero persone che non conoscono o non hanno vissuto il recente "passato amministrativo" di Cassina de Pecchi. 

Su un area privata, venduta da un privato a un altro privato, l'Amministrazione presente o passata, non può progettare niente. 

L'Amministrazione del momento, una volta valutata la compatibilità del proponente con gli strumenti urbanistici adottati, può mediare per "strappare" il più possibile per i Cittadini. 

Su questo punto, purtroppo, siamo fermi ancora all'unico "ritorno" pubblico concreto visto fino ad ora, la rotonda su Via Roma all'incrocio con Via Don Verderio, realizzata dall'operatore sul finire della legislatura precedente. 

Su tutto il resto (ormai sono anche stufo a ripeterlo) vige silenzio tombale. 
  • nulla è stato detto sulla viabilità;
  • della Casa della Salute non si parla più (abbiamo chiesto un "tavolo congiunto" e lo ribadiremo al prossimo Consiglio Comunale); 
  • non si sa che fine farà la riqualificazione del Centro Paese; 
  • non si sa che fine farà la riqualificazione dell'angolo più brutt
    o di Cassina de Pecchi (ex Scuola di Via Roma);
  • non sappiamo se le trattative per portare in Paese la Guardia di Finanza sono ancora in atto, 

Non sappiamo, quindi, come si intende intervenire sui Servizi e sulle tantissime esigenze che potevano trovare risposta con una accurata gestione di una "partita" che i "nuovi inquilini" di Piazza De Gasperi si sono trovati pronta e servita.

Torniamo a parlare del Pubblico, please!!

giovedì 15 ottobre 2020

Si salvi chi può (in tutti i sensi)

Un merito alla nostra Amministrazione Comunale vorrei anche riconoscerlo. Ma è evidente che, di fronte al grosso punto di domanda ancora li fermo sulla "Casa della Salute", gli sforzi, in ambito "sanitario", in un periodo come quello che ci sta cascando ancora addosso, diventano poco significativi. 

Con Delibera numero 97 del Luglio scorso, la Giunta Comunale ha approvato avviso di selezione "per individuare uno o più laboratori con cui stipulare una Convenzione per effettuare test sierologici per le immunoglobine, specifiche per il Sars-cov-2, per la ricerca degli anticorpi (IGG) anti coronavirus, ed eventuali successivi tamponi a prezzi calmierati per i cittadini residenti a Cassina de Pecchi". 

L'esito della manifestazione di interesse è arrivato in questi giorni, il 13 Ottobre il nostro Comune ha firmato una Convezione per l’effettuazione di test sierologici e tamponi per il Covid-19 a prezzi calmierati con il "Centro Medico Pioltello SRL". I costi per i cassinesi, sono di 55 euro (al posto di 60 euro) per il test sierologico e di 65 euro (al posto di 74 euro) per il tampone. 

La notizia è stata data in questi giorni, con una "enfasi" forse un po più contenuta rispetto al solito: tutto sommato, a fronte di un immobilismo totale, quasi avversione da parte di Lega e partners all'intuizione della "Casa della Salute, la notizia potrebbe anche essere percepita come positiva per quei Cittadini che in via precauzionale, vogliono sottoporsi a un test per scongiurare l'infezione. Quel che manca, in questa comunicazione "con enfasi ma non troppo" (sarà che gli Amministratori dopo un anno e mezzo, hanno ancora da giustificare le mancate "comunicazioni importanti" nonostante abbiano a disposizione un esperto in comunicazione) sono punti importanti, che vorrei sottoporre alla vostra attenzione:


1. Intanto è opportuno sapere che per le "prestazioni" legate al Covid-19 sono esentati dal pagamento coloro che risultano "positivi" al test sierologico, come esentati dal pagamento sono tutti i pazienti colpiti da Covid sulle prestazioni (controlli e visite post-malattia): https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/coronavirus/esenzioni-covid-19?fbclid=IwAR0rLNZGzfud4QI4AO5hBDCzFkkKQvtPow3-EbCE9SuC8l5Esubb5tnCfwg
Bisogna dirlo, non è un dettaglio;
  
2. Per chi intende sfruttare la possibilità di fare nel laboratorio sotto casa il tampone, ricordiamo magari che secondo "Altrocunsumo" (che ha monitorato la situazione in 154 laboratori privati di 6 Regioni italiane) per il tampone non si spendono mai meno di 65 euro, con una media di 94 euro. Il prezzo medio dei test sierologici è di 48 euro ed è più basso se si tratta di un test rapido qualitativo;

3. E' legittimo, in un momento come quello attuale, che i Cittadini sentano la necessità di sottoporsi a test, ma dobbiamo ricordare che è sempre necessario consultare preventivamente il proprio medico di base il quale vi confermerà che TUTTI possono sottoporsi a test, ma NON tutti i test sono uguali, non tutti i test sono indicati per tutti i pazienti e ogni caso deve essere ben valutato per non incorrere in sprechi o inutili allarmismi. Mi sarei aspettato dalla nostra Amministrazione Pubblica (supportata da un esperto di comunicazione) una nota di questo tipo, non solo il "post ad effetto".

4. Dopo le premesse qui sopra, entrando nello specifico di Cassina de Pecchi, oltre alla forma, qualche considerazione sulla sostanza: mi sarei aspettato una unità di intenti con altri Comuni, in modo da allargare la Convenzione e riuscire ad ottenere con il laboratorio convenzionato costi ancora più vantaggiosi. Ci sono Comuni nel milanese che lo hanno fatto (cito solo i Comuni di Opera, Locate Triulzi, Basiglio, Pieve Emanuele e Rozzano convenzionati insieme con l'Humanitas con un costo di 24 euro..poi c'è anche chi da solo, vedi il Comune di Cusago, riesce a ottenere convenzioni a 35 euro, bravi). In ogni caso queste convenzioni sono davvero vantaggiose, con un risparmio che va oltre l'8% e il 12% della Convenzione "cassinese". Convenzioni, tra l'altro, partite a Luglio, a Giugno, in alcuni casi addirittura a Maggio 2020, non a Ottobre. 

Ma tralasciando "la critica (e la proposta)" di un semplice Cittadino quale io sono all'operato cassinese, parlandovi da "Utente-Lombardo" della nostra Sanità, mi rendo conto che questa dei tamponi e dei test sierologici "a pagamento" nel pieno di una crisi sanitaria devastante, sotto tanti punti di vista, è la sconfitta del Pubblico, forse per sempre. 

Se vuoi proteggere te stesso e i tuoi cari, paghi. Paghi il test, paghi la mascherina (a parte quella durata forse un giorno che ci hanno spedito via posta con gli auguri a Pasqua). 
Paghi, c'è poco da fare. E se va bene, il tuo Comune si convenziona con il privato, per farti pagare un po meno (tra l'8% e il 12%) e far lavorare il privato. Se va di lusso, e vivi in un Comune un tantino più preparato, il risparmio è ben al di sopra dell'8%, ma paghi ugualmente. Anche le Regioni ben più preparate della sconquassata Lombardia ti fanno pagare (vedi il Lazio, Regione apripista dove per un "tampone rapido" si spendono 22 euro) ma almeno li il lento e inesorabile smantellamento del Pubblico (a favore del privato) è un po più mascherato della spudoratezza con la quale la destra di Formigoni/Maroni/Fontana ha operato ininterrottamente da 25 anni a questa parte. 

Che vi posso dire? Si salvi chi può (in tutti i sensi). 

sabato 10 ottobre 2020

Il velo pietoso sulla Scuola cassinese non lo togliamo. Ancora per un po'.

Ancora, direte voi, parliamo di Scuola a Cassina de Pecchi??

Si, purtroppo. Fatevene e facciamociene una ragione, sulla Scuola, ahinoi, ci sono lacune incredibili. 

Ancora oggi, dopo tutto quanto detto e fatto (pardon, non fatto) nei mesi precedenti.

Parliamo di Scuola, soprattutto di Scuola ne parliamo quasi tutte le mattine, davanti ai cancelli della Primaria a passare un buon quarto d'ora della nostra mattina a parlare con Mamme, Papà, Nonni, incazzati neri. 

Da quasi un mese la Scuola è ricominciata, ma è ricominciata zoppa perché, lo dico per chi non dovesse saperlo, il tempo pieno, non è partito. 

Normale? No. È un problema? Certo che si. 

Non è una questione solo cassinese e non è nemmeno una responsabilità della nostra Amministrazione Comunale, sia chiaro. Ma se una Amministrazione Comunale, in quanto Istituzione locale, è impassibile di fronte a "un problema" reiterato, allora il problema diventa duplice. E preoccupante.

Perché se da una parte purtroppo subiamo le conseguenze dei ritardi nella pubblicazione delle graduatorie del Personale Docente e le mancate assegnazioni di cattedre nelle Scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado, dall'altra la "voce comunale" dovrebbe farsi sentire.  
Di fatto i ritardi impediscono ancora oggi, a un mese dalla ripresa delle attività scolastiche, un regolare svolgimento dell'orario di lezione per i nostri studenti, una regolare programmazione della didattica, una regolare ripresa complessiva delle attività, con conseguenti disagi per gli studenti e per le Famiglie degli studenti. 

E chi, se non l'Ente Pubblico locale, la Politica, gli Organismi rappresentativi, dovrebbe far sentire tutto il disagio agli Organi competenti? E di fatti, 50 Comuni del milanese hanno indirizzato le proteste attraverso un Documento al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, Marco Bussetti per denunciare l'insostenibilità della situazione, chiedendo tempi certi e scongiurando ulteriori rinvii. Numerosi Sindaci della nostra Zona (Cernusco Sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Liscate, Masate, Pozzuolo Martesana, Pioltello, Segrate, Vimodrone) hanno firmato a nome delle loro Comunità la missiva. 

Numerosi, tanti Sindaci. Tanti, tranne Cassina de Pecchi, che quasi sempre, manca gli appuntamenti importanti.

Avanti così. Del resto il "velo pietoso" sulla Scuola cassinese lo abbiamo steso da tempo.

sabato 3 ottobre 2020

Teniamoci poca visione e un bel + sulle Tariffe: aumenta anche la TARI!

Non riesco a capire esattamente cosa spinga l'attuale Amministrazione Comunale a inciampare ripetutamente ad ogni ostacolo, invece che provare ad aggirarlo: impreparazione, leggerezza, presunzione forse. 

Ogni questione che gli si pone di fronte, da un anno e mezzo, ormai lo abbiamo capito, invece che affrontarla, l'Amministrazione comunale la prende in pieno andandoci a sbattere.  

Dopo il taglio pesantissimo di inizio mandato a capitoli strategici (mai più rimpolpati e mai soprattutto spiegati), dopo l'innalzamento dell'IRPEF a tutti in pieno Covid, dopo l'immobilismo cronico sulla ripartenza di Scuola e attività, dopo tutto questo, ancora, sulle tariffe locali riescono nell'impresa quasi impossibile di fare arrabbiare ancora una volta i Cassinesi. Già, perché alzano la TARI, come vi avevo detto (e non solo io) nel POST precedente: la alzano e mica poco, ma lo fanno con con il sorriso stampato in faccia. Senza battere ciglio, come se nulla fosse, come se fosse un fatto appurato, quasi normale. 

Alzano la TARI, smantellando il difficile percorso di abbassamento progressivo portato avanti nella legislatura precedente e poi si nascondono dietro "al metodo di calcolo".

In Consiglio Comunale votano compatti l'innalzamento della TARI, in un periodo in cui bisognerebbe fare esattamente il contrario, sostenendo Famiglie e Imprese e non riescono ad andare oltre a un generico "quelli di prima avevano a disposizione un avanzo che adesso non c'è piu'" e ventiquattro ore più tardi se ne escono con "la colpa è del metodo di calcolo". 

Riescono ad aumentare la TARI, inspiegabilmente. Il Piano Finanziario è il medesimo del 2019, non ci sono all'orizzonte prospettive di nuovi e migliori servizi sulla raccolta differenziata, le criticita' sono le stesse che gli attuali Amministratori da oppositori non mancavano di denunciare puntualmente. Tutto è invariato, però, dicono che loro con l'aumento corposo non c'entrano nulla. Un po' come sul buco di Bilancio, con la differenza che qui la colpa non potevano addossarla a "quelli di prima" (perché quelli di prima, come sa bene chi segue questo blog, la TARI l'abbassavano costantemente) ma semmai l'addossano alla calcolatrice. Il metodo di calcolo è cambiato, e guarda caso, invece che farcela abbassare la TARI, l'aumenta.

Ma la questione è fin troppo semplice da capire, anche se l'argomento è complesso: decidono tutto da soli, in Consiglio Comunale fanno fatica a sostenere le loro ragioni, poi se ne lavano le mani perché ARERA (Autorità di regolazione di Energia, Reti e Ambienti) con il suo calcolo determinerà gli aumenti e lo scrivono su un comunicato.

È bene che tutti lo sappiano, la possibilità di introdurre detrazioni per chi ha dovuto chiudere l'attivita' durante il lockdown, l'ha approvata proprio ARERA, tant'è che molti Comuni hanno colto questa possibilità con detrazioni parziali o totali per alleggerire la TARI ai propri Cittadini. Non solo: che il nuovo metodo di calcolo fosse potenzialmente "pericoloso" per le tasche delle Amministrazioni Pubbliche, lo si sapeva, da tempo. ANCI Lombardia con circolare 345 del 12/11/2019 annunciava che il nuovo metodo tariffario di ARERA poteva comportare dei costi aggiuntivi sulla TARI nel 2020 e già un anno fa, si parlava di possibile "stangata TARI". ANCI, che è l'Associazione nazionale dei Comuni, lo ha comunicato per tempo, a Novembre del 2019: poi è arrivato il 2020 che con sé si è portato la più grande crisi sanitaria e sociale degli ultimi tempi. Tutte, o quasi, le Istituzioni nazionali e locali si sono messe al tavolo per incentivare la ripartenza, per aiutare le fasce colpite, per ingranare l'economia e il lavoro. Tutte o quasi. 

Innalzare la TARI e addossare la colpa ad altri è il sistema perfetto per chi ha tanta, presunta o reale, dimestichezza con la comunicazione "ad effetto" ma poca, quasi nulla, affinità con le reali esigenze. 

Ci sono Comuni che abbassano la TARI con le detrazioni. Altri che la tengono invariata rispetto agli anni precedenti. Poi c'è Cassina de Pecchi che ci mette un bel segno + sia per le utenze domestiche (Famiglie) con un aumento che va dal 15% al 18% sia per le utenze non domestiche (attività commerciali e imprese) con un aumento intorno al 10% nonostante le detrazioni, anche da noi introdotte, che di fatto saranno assorbite. 


Poi c'è chi anche lavora per costruire l'obiettivo difficile del "produrre sempre meno rifiuti" obiettivo inseguito in tutta Europa attraverso la "tariffazione puntuale" per far pagare di più a chi produce più rifiuti. A noi, a Cassina de Paecchi e ai nostri Amministratori, manca anche questa prospettiva: in Consiglio Comunale non ho sentito una parola a riguardo. 

Tenetevi e teniamoci gli aumenti, tenetevi e teniamoci anche la mancata visione, che forse è quella che preoccupa di più.

lunedì 28 settembre 2020

Torniamo ad occuparci di Cassina de Pecchi

 
Dopo il voto referendario, a cui ho dedicato due POST su questo blog, torniamo a parlare di Cassina de Pecchi.  Oggi affronto tre temi, prima dei quali permettetemi però di ringraziare chi ha partecipato alla Campagna referendaria per il Si mettendoci testa e impegno. Innanzitutto ringrazio Silvia Cedri, Presidente del Comitato cittadino e Andrea Maggio, ringrazio il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle di Cassina de Pecchi e tutti quei Cittadini che si sono avvicinati spontaneamente e hanno permesso di raggiungere quel 69,20% (3889 voti) a favore del SI, in linea con il dato nazionale e il voto nei Comuni della zona. A tutti questi un grande grazie per la bella esperienza anche anomala se volete, ma segno che nelle differenze, si possono condividere obiettivi sopra gli interessi particolari, per il bene comune. Ora naturalmente, non bisogna fermarsi a questo voto, le Riforme devono proseguire, a partire dalla Legge Elettorale, che è già materia di dibattito (e che, probabilmente, sarebbe stata ferma ancora nei cassetti, senza il taglio dei Parlamentari). Ad ogni modo torniamo, come dicevo a inizio POST, sulle questioni locali, che seppur nel solito silenzio prolungato, seppur nell'immobilità di una Amministrazione Comunale sempre un pò troppo sonnolenta, esistono, sono sul tavolo e fanno discutere e meritano di essere affrontate anche in questo spazio. 


Infrastrutture grazie al "Recovery Found" in Martesana. E Cassina de Pecchi? 

Già a Luglio scorso, i Sindaci della Martesana, si dissero ottimisti sulle potenzialità per la nostra Zona grazie all'arrivo dei fondi del "Recovery found". Sui finanziamenti emanati dall'Europa per stimolare l'Economia dei Paesi membri, Città Metropolitana di Milano, attraverso ANCI, ha presentato al Governo 34 progetti dei Comuni, per un valore complessivo di 4,5 miliardi di euro, di cui 2,5 sulla mobilità, i restanti per giovani e ambiente. Trasporto Pubblico, innanzitutto: prolungamento fino a Paullo della linea Gialla; prolungamento della linea Verde fino a Trezzano Rosa, progetto della M3 a Segrate. Ma anche Scuole, c'è un progetto per l'adeguamento, la messa in sicurezza e la digitalizzazione degli edifici scolastici; ce n'è uno per facilitare l'accesso al lavoro dei giovani, uno per il rilancio dell'Idroscalo e la navigabilità delle vie d'acqua. In tutto questo gran "movimento" mi piacerebbe sapere quale è stato e se c'è stato un "ruolo" del nostro Comune, se il nostro Comune in qualche modo beneficerà direttamente del finanziamento, anche perché Arianna Censi, Vicesindaco di Città Metropolitana di Milano, per i 34 progetti, ha ringraziato innanzitutto il lavoro dei Sindaci. Cassina ha detto la sua? E soprattutto, Cassina riceverà qualcosa? 


"Puliamo il Mondo 2020" noi assenti


 Non risulta aver aderito il nostro Comune, nonostante il 25, 26 e 27 Settembre si sia svolta la ventottesima edizione nazionale dell'iniziativa promossa da Legambiente e supportata da volontari, Cittadini grandi e piccoli e che, negli anni passati, anche a Cassina, ha sempre riscontrato una grande partecipazione con il coinvolgimento delle Scuole e delle Associazioni locali. Vimodrone, Inzago, Cassano d'Adda, alcuni dei Comuni aderenti, in totale sicurezza, Cassina no. Ho chiesto delucidazioni, chiederemo delucidazioni, anche perché se lo "spirito" ambientale dell'Amministrazione Comunale si limita a piantare quà e là qualche fiorellino (come avvenuto a Sant'Agata o in Via Papa Giovanni XXIII) non andiamo molto lontano. Sia chiaro, i fiorellini in centro sono belli e sono senz'altro più belli di "quell'ammasso anomalo" (ricettacolo di immondizia e che disturbava il traffico veicolare) che c'era prima sotto le piante, ma la coscienza collettiva a favore dell'ambiente è un processo lungo, da costruire e non lo si fa con il semplice fiorellino colorato.


Sulla "matassa Scuola"
 

Sulla Scuola, abbiamo detto tutto quello che c'era da dire. Tutto è stato detto, tutto è stato fatto. Le risposte non sono arrivate, la Scuola intanto è ricominciata. Siamo in attesa di sapere se la richiesta unanime delle minoranze (Consiglio Comunale "aperto") verrà accolta. Siamo in attesa di sapere che investimenti sono stati fatti e soprattutto se gli investimenti sono stati fatti o se si faranno. Non mi dilungo, perché ho rendicontato su questo blog e non solo, tutto quello che c'era da rendicontare. Ma la "matassa Scuola" non si sbroglia facilmente. Perché al fianco delle due azioni parallele (politica da una parte e più "sociale" dall'altra, quella cioè dei genitori) la Scuola cassinese continua a scrivere nuovi (e inaspettati) capitoli, di cui si sa ben poco. A metà settimana un comunicato congiunto, di genitori e Amministrazione, da cui emerge un sostanziale "pace fatta" poi le dimissione di tre membri del Consiglio di Istituto. Un mix di continua "non comunicazione" istituzionale e vicende tutte interne agli organismi scolastici che non fanno intravedere un percorso chiaro, a due settimane dall'inizio delle attività. A noi non ci resta che continuare a incrociare le dita, continuare a insistere per rendere pubbliche le decisioni e a "invidiare" i Comuni vicini. Ah dimenticavo, nel frattempo è apparsa "l'opera" per contenere i "pericoli" del nuovo ingresso della primaria su Viale Trieste. Anche questa soluzione, che qualche perplessità la lascia, scoperta per puro caso, la testeremo questa settimana.

Concludo ricordando l'appuntamento con il Consiglio Comunale di questa sera (ore 19.00) dove è prevista, tra le altre cose, la definizione delle Tariffe TARI: in Commissione Bilancio sono stati annunciati ennesimi "segni +" per i Cassinesi, un altro "aumento" (tra il 10% e il 15% a Famiglie e Imprese) nonostante negli anni passati, nella legislatura precedente, si è riusciti costantemente a diminuirla la TARI. 

Che dire: se l'attuale Amministrazione Comunale vuole essere ricordata per il silenzio più o meno totale e la voce solo per alzare Tasse e Tariffe, è sulla strada buona.

Staremo a vedere, vi tengo aggiornati.


mercoledì 16 settembre 2020

Ovviamente Voto SI, parte seconda. W Costacurta e i no sinceri.

Quest'oggi vi propongo un secondo POST sul tema "taglio dei Parlamentari" che i Cittadini italiani saranno chiamati a confermare tra qualche giorno attraverso Referendum (20 e 21 Settembre).  Lo faccio non perchè ho qualche dubbio sull'esito del voto, ma perchè, da qualche settimana, le stanno provando tutte pur di colmare l'incolmabile. Le stanno provando tutte per convincerci a dire no all'occasione più unica che rara di ridurre la platea di Parlamentari che solo l'Italia ha così in alto numero. E lo stanno facendo, alcune volte, poche, con argomenti anche validi, altre volte, la maggior parte, in modo più che subdolo. Le stanno provando tutte, facendo leva sui sentimenti più disparati. Tentativi alquanto banali e poveri di contenuti, talmente banali che fanno quasi tenerezza. Cercano di infondere paure e resistenza a un fatto (quello di ridurre i costi e soprattutto il circolo vizioso di potere che si perpetua ahinoi, nel Parlamento italiano) che oramai è più che assodato. I tempi sono maturi e il voto ci darà ragione: è arrivato il tempo di equipararci a tutti gli altri Paesi, è arrivato il tempo di dare un bel segnale di equità, è arrivato il tempo per dire che un Parlamento poco efficiente e poco produttivo non piace a nessuno. Oggi, a differenza del primo POST ("Ovviamente al Referendum dico SI" http://andreaparma.blogspot.com/2020/09/ovviamente-al-referendum-dico-si-parte.html) in cui vi ho elencato le principali ragioni del Si, vi parlo dei no. Vi parlo di "alcuni no" e della gara contro il tempo intentata dai campioni della reazione che si scagliano con tutta forza contro qualsiasi principio che sa di innovazione, vi parlo dei dinosauri della politica usciti allo scoperto in modo meschino (votano Si 4 volte in Parlamento e poi chiedono a noi di votare no, pazzesco), vi parlo dei professionisti-della-politica che vivono di Politica da sempre disertando sistematicamente il Parlamento, nonostante ci stiano in Parlamento dagli anni '70 e invitano a votare no.  Questi, circondati da una schiera di giornali, di TV, di Partiti (che nel frattempo sembra stiano cambiando idea nonostante il "SI unanime e devastante" ripetuto per 4 volte in Parlamento), di Partitini dello 0,qualcosa per cento, di Associazioni, strabordano in ogni dove, nel maldestro tentativo di seminare paure e disegnare scenari apocalittici: vorrei essere moderato, con questi ultimi, ma davvero non ci riesco. Vi raccontano favolette, con la differenza che non siete più bambini e il lupo nero non vi spaventa più. Già da un pò. Il no che va per la maggiore è quello in nome della "difesa della Costituzione". Questo, lo chiamo, il "no a prescindere". Le Costituzioni non sono "intoccabili" almeno non lo sono nella parte in cui si esplicita la conformazione dello Stato e dei suoi organismi rappresentativi. Ci sono decine, centinaia, di esempi al mondo di Paesi coraggiosi e lungimiranti, che hanno avuto la forza di cambiare le loro Costituzioni. Tutti o quasi i Paesi europei, stanno studiando una riduzione della loro forma di rappresentanza. Lo sta facendo la Francia, lo sta pensando la Germania: non mi pare che in quei Paesi si siano alzati scudi contro "i barbari invasori nemici della Democrazia". Eppure, in Italia, in queste settimane, proliferano prese di posizione e appelli per "difendere la Costituzione" dal taglio di 345 parlamentari in nome di non meglio specificate "derive autoritarie" che non esistono. Ridurre i Parlamentari è una questione di funzionalità, anche perchè, la riduzione lo è già nei fatti: basta pensare che 1/3 dei "nostri" rappresentanti in Parlamento non ci va. Tra l'altro il tranello, il no patacca, è falso: i Padri Costituenti, nel 1948, avevano stabilito un numero di rappresentanti variabile in base alla popolazione (1 ogni 80000). Quella Costituzione che alcuni vi dicono di voler difendere, nel frattempo, è cambiata radicalmente. Infatti, il numero attuale e fisso dei Parlamentari è stato definito da una Riforma del 1963, pensate un pò, allora c'era un certo Fanfani, che ha cambiato quella del 1948. Da allora, in oltre, sono nate le Regioni (e l'ulteriore schiera di altri 1000 rappresentanti eletti direttamente), è nato il Parlamento Europeo (e l'ulteriore schiera di 76 parlamentari europei italiani), sono nate le Città Metropolitane (e l'ulteriore schiera di 266 consiglieri metropolitani) tre ulteriori livelli di "rappresentanza" che prima non c'erano. Andare a "sforbiciare" parte del numero dei Parlamentari non significa "attaccare" la Costituzione nata dalla Lotta di Liberazione, assolutamente. E, non a caso, l'altro no patacca è quello della "rappresentanza" che verrebbe minato dal SI al Referendum. Falso anche questo.  Domanda:  i 600 parlamentari italiani che avremmo con il Si di Domenica e Lunedì prossimi, ci mettono allo stesso livello del Congresso degli USA con 545, della Camera dei Comuni della Gran Bretagna con 650, dell’Assemblea nazionale della Francia con 577 membri, del Bundestag della Germania (che però ha 20 milioni di abitanti più dell’Italia) con 709. Vi sembrano, USA, Francia, Germania, Gran Bretagna Paesi che non rappresentano i loro Cittadini? No, assolutamente. Poi, ci sono i no sinceri. Che vengono dal cuore. Quelli sono davvero pochi, purtroppo. Il più sincero di tutti è quello di Costacurta. Si proprio lui, l'ex Campione di Calcio (che a differenza dei Politici-di-Professione dice le cose senza prendere in giro nessuno). Lui dice che vota no perchè non vuole veder trionfare DiMaio e Toninelli. Un motivo certamente più valido di quelli che a noi sostenitori del SI "senza se e senza ma", nell'ordine, ci hanno definito "fascisti, imbroglioni, infettati dal virus populista". Bravo Costacurta. Mi spiace per te, anche perchè a San Siro e in giro per gli stadi d'Italia, sono venuto a vederti: vincerà il Si e a trionfare sarà un po di giustizia sociale. Buon Voto a Tutti.  PS Ci vediamo, per chi lo vorrà, Venerdì 18/09 mattina al Mercato di Cassina de Pecchi, con il SI DAY per chiudere la Campagna Elettorale del SI
e per scambiare quattro chiacchiere. Amici, vi aspetto!

sabato 5 settembre 2020

Ovviamente al Referendum dico SI. Parte prima.

Bastano pochi e semplici concetti per condividere con voi lettori del blog le buone ragioni del SI al referendum confermativo al taglio dei parlamentari, del 20 e 21 Settembre prossimi. 

Pochi, semplici e chiarissimi:

1, VOTARE SI AL REFERENDUM significa approvare il testo votato quattro volte dal Parlamento che prevede la riduzione di 230 Deputati (dagli attuali 630 a 400) e di 115 Senatori (dagli attuali 315 a 200). Il SI porta l'Italia ai livelli delle grandi democrazie europee e mondiali, dove il rapporto tra elettori e direttamente eletti è ovunque più basso che da noi. Il nostro è infatti il Paese con il maggior numero di eletti direttamente, in base alla popolazione (1,6 eletti ogni 100 mila abitanti). Con il SI al Referendum, saremo sempre primi, ma insieme al Regno Unito con 1 eletto ogni 100 mila abitanti (seguono Francia e Germania con 0,9 eletti ogni 10000 e Spagna 0,8). 
Una questione, innanzitutto, di equità.


2, VOTARE SI AL REFERENDUM significa migliorare l'efficienza del Parlamento, significa renderlo più produttivo, significa ridare centralità all'attività legislativa degli eletti, che oggi è pressochè svilita, a causa della lentezza della "macchina" e lo vediamo tutti i giorni. Meno Parlamentari significa meno Commissioni o comunque meno membri nelle Commissioni, il "luogo" in cui giacciono oggi 2550 Disegni di Legge!! altre 621 proposte nelle Commissioni non ci sono nemmeno mai arrivate e degli oltre 4000 Disegni di Legge approdati in Commissione, solo 108 hanno completato il proprio iter (fonte "OpenParlamento"). Il SI ridarà slancio all'attività percui noi Cittadini, con il voto, abbiamo delegato altri Cittadini a rappresentarci nelle Istituzioni. 
Una questione, innanzitutto, di funzionamento.


3, VOTARE SI AL REFERENDUM significa costringere i Partiti a scegliere con più accuratezza i candidati, in base alle conoscenze, alle professionalità, alle capacità. Il SI stimola e favorisce le competenze: i Partiti saranno costretti a scegliere candidati seri e che come prima cosa in Parlamento ci vanno, essendo minore del 36% il loro numero, dopo il Si. 
Una questione, innanzitutto, di correttezza e rispetto degli italiani.


4, VOTARE SI AL REFERENDUM significa maggiore possibilità di controllo da parte dei Cittadini sull'attività dell'eletto: meno Parlamentari, più qualificati, più "controllabili" nel loro ruolo rappresentativo. 
Una questione, innanzitutto, di conoscenza dell'operato dei nostri parlamentari.


5, VOTARE SI AL REFERENDUM, significa restringere la possibilità dei piccoli partiti di condizionare o addirittura di ricattare i grandi Partiti. 
Un problema reale, che ogni maggioranza, ha e ha avuto. 

Questi sono solo alcuni aspetti, poi ci sono altre ragioni, come ad esempio il risparmio, che seppur contenuto, rispetto a quello che si potrebbe fare (ad esempio, abbassando gli emolumenti degli eletti) è uno dei motivi per il SI. Ma, è bene saperlo, quel risparmio, non è poca cosa, nonostante alcuni si abbracciano per dire il contrario. A regime e nell'arco di una legislatura, parliamo di 500.000 euro risparmiati, cifra che con i costi indiretti potrebbe anche aumentare. 500.00 euro, quanto ad esempio, è costato abbattere per sempre e per tutti gli italiani dal 1 Settembre, il Superticket sanitario.

È vero, la Riforma nasce da una battaglia portata avanti innanzitutto dal 5 Stelle, nasce da un sentimento populista non identificabile solo con il 5 stelle, vero. Io credo però, che sia giusto cogliere questa battaglia, per non farci scappare le opportunità sopra descritte e per non lasciare in mano ai populisti, quelli veri e pericolosi, un argomento sentito dagli italiani.
Per oggi mi fermo quà. Nei prossimi giorni vi disturberò ancora per affrontare altri aspetti, che rendono ancora più valide le ragioni del Si. 

Per informazione, vi dico che anche a Cassina de Pecchi abbiamo fondato sopra i Partiti e prima dei Partiti, un "Comitato per il Si" locale, cassinese, in cui si riconoscono persone che non fanno politica attiva e che la fanno, sopra le parti, solo a favore dell'unica parte che intendiamo rappresentare: quella dei Cittadini.

A questo link trovate la pagina del "Comitato Cassina per il SI": https://m.facebook.com/Comitato-Cassina-per-il-SI-106456607847804/?ref=bookmarks

Vi terrò informati anche sulle iniziative pubbliche che faremo prima del voto.

sabato 29 agosto 2020

L'operazione "spilletta sulla giacca" che non mi piace

Tutti ne parlano: TV, giornali e qualche trasmissione di approfondimento.

Mezza Italia parla di Cassina de Pecchi e della vicenda scoperchiata dalla Guardia di Finanza a pochi passi da casa nostra.

Non vi annoio con l'ennesima discussione su questo argomento, trattato appunto già abbondantemente, mi sento di intervenire, come ho già fatto ieri, anche qui, su questo strumento, perchè l'operazione "spilletta sulla giacca" che politica e alcuni tuttologi "de noi artri" stanno mettendo in piedi ininterrottamente da 72 ore di fila, non mi piace.

Quanto avvenuto in quei campi a S
ant'Agata Martesana è aberrante: non c'è bisogno di ripeterlo. Condanna senza se e senza ma, ovviamente. Ma è sufficiente seguire "l'onda del momento" per ripetere tutti insieme che condanniamo quanto avvenuto? O forse lo facciamo solo per lavarci la coscienza e per rincorrere il POST del gruppo politico a noi vicino? Riusciamo o proviamo ad alzare l'asticella?

Lascio perdere i soliti 4 sfigati sui gruppi facebook che continuano a dire e non dire, a insinuare responsabilità, a giudicare senza conoscere una mazza...a quelli ormai non bisogna nemmeno più rispondergli. Quelli che invece mi fanno rabbrividire, sono i politici, dalle parti di Piazza De Gasperi a Cassina de Pecchi, che ci hanno messo si e no un secondo per tentare di cavalcare l'onda e prendersi un po di visibilità su questa brutta storia. Invece che rilasciare dichiarazioni tutto sommato inutili, invece che intervenire da Roma direttamente dal Senato della Repubblica sui Giornali, si impegni la Politica, a livello locale e nazionale. Perchè se è vero che il "caporalato" (io lo definirei più "schiavismo") c'è anche qui al Nord, allora abbiamo un problema. Fare POST politici di condanna e di stupore, serve, ma serve altro, serve una azione concreta. Me lo posso permettere io, che non sto nelle Istituzioni, di scrivere POST dal comodo della tastiera del cellulare, non se lo possono permettere altri, che con il voto, nelle Istituzioni, ci sono entrati.

Il ragionamento è trasversale e vale per destra e per sinistra: la trafile di dichiarazioni di stupore e preoccupazione, con diverse sfumature naturalmente, ci stanno.

Il mio timore è che ci si fermi li, dimenticando anche questa vicenda (dato che metà dei Partiti e dei politici che si sono affrettati a parlare di Straberry non sonno nemmeno dove sta esattamente Cascina Pirola).

Cassina de Pecchi e Sant'Agata Martesana non sono l'inferno in terra. Se questa barbarie c'è stata (massima fiducia nella Giustizia e nel corso delle indagini) allora esistono, probabilmente, situazioni simili non solo a Cassina de Pecchi.

Magari, ci passiamo davanti tutti i giorni. Magari, frutta e verdura che mangiamo o la maglietta che compriamo, provengono da storie come quella denunciata e scoperta qualche giorno fa.

Sveglia, datevi una mossa e sopratutto, la spilletta lasciatela a casa.

domenica 23 agosto 2020

Appello di un genitore preoccupato, diteci qualcosa sulla Scuola


103,5 milioni, per la Scuola italiana, sono arrivati con il "Cura Italia": 85 milioni per la didattica digitale, per la formazione degli insegnanti, 43 milioni per le pulizie straordinarie e altri 3 milioni per le Scuole paritarie.

1,5 Miliardi arrivano con il "Decreto Rilancio", quasi 15 volte tanto il primo stanziamento del "Cura Italia". Di questi, 39 milioni per gli esami di Stato e 331 milioni per al ripresa a Settembre (una media di 39 Milà euro a Scuola). Il grosso di queste somme è ancora tutto da spendere.

Le risorse per l'Edilizia Scolastica, quasi 2 miliardi, in gran parte sono già state sbloccate. E, infine, il fondo europeo di quasi 1 quasi miliardo.

Stiamo parlando di un investimento complessivo sulla Scuola italiana, secondo le cifre fornite dal MIUR, di 4,5 miliardi.

Poi ci sono i singoli territori, quelli che, di loro, ci han messo testa, competenze, risorse. È il caso di Pioltello o di Cernusco, tanto per non andare troppo lontani, dove alle risorse stanziate dallo Stato, hanno affiancato, fin dai mesi di Giugno e Luglio, le ristrutturazioni dei locali, alzandosi le maniche, senza perdere tempo in comunicati nulli e buoni solo per essere letti dagli azzecagarbugli. 

Ebbene, a fronte di tutto questo, che probabilmente è il più grande investimento sulle nostre Scuole da 40 anni a questa parte, a Cassina de Pecchi, al momento registriamo una latitanza che mi vergogno quasi a commentare per quelli che ci governano.

È più che imbarazzante constatare che gli attuali Amministratori, seppur circondati da esperti di ogni cosa, non riescono a comunicare nulla di nulla sulla Scuola e sulle prospettive per la riapertura che è praticamente dietro l'angolo.

Non so se questo atteggiamento, inspiegabile, sia dettato da una mancanza di contatto con la realtà, se sia solo strategia oppure se sia  avversione ideologica ai finanziamenti che arrivano direttamente dal Governo "giallo-rosso". Sono più propenso a pensare che sia una sorta di mix delle tre cose, del resto siamo amministrati da chi non esita a pubblicare le fotine con lo stemma della lega, o a dire ripetutamente che, in pieno Covid, le mascherine con gli auguri di Pasqua "le regalava" Regione Lombardia governata dal fantastico (si fa per dire) duo "Fontana-Gallera". È un dettaglio, sta di fatto, che genitori e studenti cassinesi non sanno un fico secco su come la Scuola accoglierà i nostri ragazzi il 14 Settembre.

Tra 22 giorni si riparte, a questo punto mi vien il dubbio che non ne siano pianamente consapevoli: sono passati dalla convocazione tardissima del "Tavolo Scuola" (cominciato in ritardo sul ritardo precedente, perché il sopralluogo sui plessi era in corso la mattina stessa!), ai comunicati indecifrabili, fino ad arrivare all'oscuramento (il loro) delle settimane successive.

In mezzo a questa stramba gestione tutta cassinese, una traccia, piccola, di quanto ci si prospetta di fronte, l'abbiamo trovata. È la Determina 411 del 17 Agosto, con cui il Comune di Cassina de Pecchi ha deciso di investire parte dei finanziamenti a lei riservati del MIUR (70000 euro) dei fondi europei, per l'acquisto di arredi scolastici con il fine di "garantire le distanze sociali dovute al Covid". 

Io sono fuori dal Consiglio Comunale, non ho la possibilità di fare sentire la mia voce, se non attraverso questo blog. 

Mi appello alle forze di minoranza, ai rappresentanti del mondo della Scuola, al Consiglio di Istituto, visto che c'è un vuoto amministrativo preoccupante. Chiedete una Assemblea Pubblica sul futuro prossimo della Scuola a Cassina, chiedete un Consiglio Comunale aperto (a cui possono partecipare e intervenire i Cittadini), fatevi portavoce presso tutti glia ttori del Mondo scolastico

Lo chiedo da genitore abbastanza preoccupato, prima che da esponente politico. 

PS ho saputo che il Consigliere Andrea Maggio ha accolto questo appello e lo ha fatto anche suo. Bene, lo ringrazio. Sono convinto che tra qualche giorno a sostenerlo, saremo molti di più.

mercoledì 19 agosto 2020

Faremo mai Luce, come collettività, su Cassina de Pecchi?

Da Giugno sto affrontato su questo blog un argomento "caldo", quello dell'illuminazione pubblica. In due POST distinti, a  pochi giorni uno dall'altro, mentre in Consiglio Comunale la sola maggioranza votava l'adesione ad "ATES", ho elencato tutte le mie perplessità su questa decisione, a partire dalla RINUNCIA di un finanziamento raggiunto nella precedente legislatura, passando per le CIFRE CORPOSE spese ancor prima di entrare, per consulenze tecniche finalizzate all'ingresso del nostro Comune in ATES, una Scoietà "in house" per affidare la gestione del parco di illuminazione pubblica locale. 

Il percorso è iniziato male (nessuna informazione ai Cittadini) e sta proseguendo anche peggio (per chi se li fosse persi, di seguito, i due articoli citati in precedenza https://andreaparma.blogspot.com/2020/06/illuminazione-pubblica-si-cambia-ma.html e  https://andreaparma.blogspot.com/2020/06/il-fine-e-i-mezzi-ancora.html): nemmeno il tempo di aver capito a fondo le ragioni che hanno portato lega e alleati a rinunciare a un finanziamento, a pochi giorni da un passaggio cruciale per l'ingresso in ATES (acquisto delle quote di Capitale Sociale, 8000 euro), con i punti di domanda sugli effettivi risparmi per i Cittadini ancora tutti sul tavolo, che su Cassina de Pecchi cade una brutta tegola, pesante, di cui nessuno in Comune vi ha detto nulla. 
Una Società di Reggio Emilia (la "CSA Consorzio Servizi e Appalti") presenta al TAR un ricorso contro l'annullamento da parte dell'attuale Giunta Comunale, di una Delibera del 2017 che riguarda proprio la riqualificazione dell'illuminazione pubblica (e che ha a che fare con questa vicenda).

Nessuno, sul ricorso al TAR, vi ha detto nulla. Nessun POST, nessun comunicato, nessun messaggino sui Social. Nessuno vi ha detto nulla, ma per fortuna, nonostante oggi sia più macchinoso ricercare i documenti ufficiali o anche parlare semplicemente per strada con qualche amministratore, le carte le abbiamo recuperate. E, con questo POST, viste anche le richieste che mi sono arrivate, cerco di fare un po di luce sulla questione che non promette nulla di buono.

Innanzitutto, dobbiamo fare un tuffo nel recente passato. 

Il 14 Novembre 2016 (Amministrazione centrosinistra) il Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi ha avviato la "procedura di riscatto degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà della Società ENEL SOLE" (ovvero, una procedura che avrebbe permesso di acquisire i pali presenti sul territorio comunale che sarebbero diventati, a fine della procedura citata, di proprietà diretta del Comune). Il perchè fosse necessario acquisire i pali di proprietà ENEL SOLE è presto detto: nel programma elettorale del centrosinistra, l'efficientamento dell'illuminazione pubblica era una priorità e nel corso del mandato 2014 - 2019 ci sono stati più passaggi concreti, per il raggiungimento dell'obiettivo, come ad esempio, la partecipazione al Bando "POR FESR 2014-2020" o al "Bando Lumen" con l'intento, per niente secondario, di accedere ove possibile, a fondi esterni alle casse comunali;

Il 3 Febbraio 2017 la precedente Giunta ha reso esecutiva la volontà di perseguire azionii di "partenariato Pubblico-Privato" proprio per ottimizzare le risorse; 

Il 26 Aprile 2017 la Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" di Reggio Emilia presenta la Comune di Cassina de Pecchi una proposta di "Project Financing per pubblica illuminazione" per "Adeguamento, riqualificazione tecnologica, efficientamento energetico e gestione degli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Cassina de Pecchi". La proposta, completa di Progetto di fattibilità, Convenzione in bozza, Piano economico e finanziario, Capitolato tecnico, in sintesi, prevedeva un costo di investimento da parte del proponente di 1.437.530,40 euro per la sostituzione delle attuali ampadee con tecnologia LED, la sostituzione dei quadri elettrici, la creazione di 78 nuovi punti luce sul territorio comunale, la riqualificazione dell'illuminazione pubblica in centro, l'integrazione con servizi accessori come videosorveglianza, WI-FI e filodiffusione, l'integrazione di sistemi di regolazione del flusso luminoso, la estionee degli impianti per 25 anni. Con Delibera 55 la precedente Giunta, dichiara la pubblica utilità della proposta della Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti", approva la proposta di fattibilità e nomina la medesima Società, soggetto promotore della proposta di finanza pubblica, in quanto la proposta, è coerente con i criteri di ammissibilità al Bando "POR FESR 2014-2020";

Il 9 Novembre 2018 è stata approvata la graduatoria dei Comuni ammessi al contributo di finanziamento del Bando Lumen da Regione Lombardia. In Provincia di Milano, sono state otto le proposte progettuali finanziate di 12 Comuni, tra cui Cassina de Pecchi, per un totale di 36 milioni di euro di investimento e 125 Comuni lombardi coinvolti;

Il 30 Aprile 2020 la Giunta Balconi, con Delibera 49, revoca "in autotutela" la Delibera 55 del 26 Aprile 2017, in quanto "la disponibilità di nuove tecnologie e la situazione finanziaria del bilancio comunale, aggravata dall’emergenza sanitaria Covid19, hanno indotto l’attuale Amministrazione ad una nuova e diversa valutazione dei presupposti, accantonando di fatto l’attuazione di un project financing in materia di efficientamento energetico della pubblica illuminazione";

Il 9 Luglio 2020 viene notificato al Comune di Cassina de Pecchi il ricorso al TAR avanzato dalla Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" contro la Delibera 49 e il Comune di Cassina de Pecchi decide di resistere in giudizio;

Possiamo riassumere la vicenda, che ho cercato di raccontarvi attraverso i passaggi più significativi, con un "l'attuale Giunta ha smantellato il percorso della precedente" perché è appunto una nuova Giunta, fatta da persone diverse, con idee e visioni differenti. L'obiettivo, sulla carta, è il medesimo, a cambiare è il mezzo individuato per raggiungerlo.

Ma la scelta di rinunciare al finanziamento e di annullare la delibera che riconosceva il Progetto di "CSA Consorzio Servizi e Appalti" di pubblica utilità, a conti fatti, prima ancora di produrre un effetto concreto per la cittadinanza, mostra tutte le sue criticità e di fatto mette a rischio Cassina de Pecchi.

Perché le promesse di risparmi assicurati, lasciano spazio da una parte alle cifre esorbitanti sborsate ancor prima di entrare per la "consulenza" di ingresso in ATES (18300 euro, Determina 218 del 2 Giugno 2020, con la quale mandiamo a quel Paese più di un anno di presunto risparmio) e il conferimento a un legale (4000 euro) per opporci al ricorso al TAR, dall'altra la possibilità (che scongiuro) di finire un lungo (e costoso) contenzioso davanti al Tribunale Amministrativo che potrebbe intralciare il percorso scelto dagli attuali Amministratori e quindi intralciare la necessità per Cassina e per i cassinesi di avere un Paese più illuminato. 

Ne valeva la pena? e soprattutto, riusciremo mai a fare luce, come collettività, sulle nostre strade e piazze? Lo scopriremo solo vivendo. Alla prossima.  

mercoledì 5 agosto 2020

Anche ad Agosto il Blog continua ad informare

Nei 15 mesi passati dal voto, nel mio ruolo di Cittadino-osservatore, ho avuto modo di valutare, commentare e condividere con chi si ostina a seguire questo blog, alcune scelte amministrative che fin da subito hanno caratterizzato la nuova (si fa per dire) "compagine" governativa.
 
Lega & partners, lo sapete bene, non hanno esitato un minuto per fare il contrario di quanto hanno sostenuto per anni da opposizione e per mesi in Campagna elettorale.

Si è partiti dal cambio fulmineo di posizione sull'operazione in Nokia (da "il centro commerciale sarà una mazzata al commercio locale" al fare iniziative di sostegno al Centro Commerciale è stato un attimo);
Si è partiti dalla limitazione degli spazi di confronto e dibattito (umiliata la funzione della "Commissione Garanzie Statutarie" trasformandola da esterna alla "politica" a "controllata direttamente" dalla politica); 
Si è partiti, ancora, dagli inspiegabili tagli a Cultura e Sociale dell'estate del 2019 (inspiegabili perchè manco gli Amministratori li hanno mai motivati) a favore dell'assunzione di un esperto di comunicazione e staff del Sindaco, passando per l'aumento delle tasse (IRPEF allo 0,8!!) di un Bilancio previsionale povero di contenuti e di prospettiva, arrivando fino allo stravolgimento degli oneri Nokia (annuncio di un nuovo Comune) che al momento sono solo sulla carta e all'ennesimo annuncio della revisione del PGT (Piano Urbanistico) che vuol dire tutto e non vuol dire niente, approdando infine alla figuraccia rimediata dalla Giunta sulle responsabilità del "buco di Bilancio" smentite indovinate un pò, dallo stesse esperto ingaggiato dall'Amministrazione e pagato dai Cassinesi. 

In mezzo a tutto questo, la gestione del quotidiano, i cui limiti sono quelli di sempre, erba alta, sporcizia, buche sulle strade, pali della luce che non illuminano. 

A conti fatti, dopo poco più di un anno giallo-leghista, rimane l'idea di una Amministrazione sostanzialmente molto impostata alle apparizioni strappa applausi, molto ideologica (continuano i "grazie istituzionali" a valanga per esponenti leghisti nazionali o regionali), poco incline al confronto e alla concretezza (l'impreparazione sulla ripartenza post covid di cui vi ho parlato QUI ne è la conferma). 

Concretezza, praticamente sconosciuta. Concretezza, quella che latita in un Comune che probabilmente comincia ad essere stufo dei selfie e vuole, vorrebbe, risposte. 

Se non vi dò noia, proseguirò, anche in questo mese di Agosto, nell'attività di informazione spiccia, su ciò che ci interessa da vicino. 

Cassina de Pecchi continua ad essere la mia e la nostra Casa, perchè dovrei fermarmi?


E dunque, in questi primi giorni di Agosto, focalizzo l'attenzione su alcuni temi a macchia di leopardo, che riprenderò nelle prossime settimane.

20047,89 euro A CASSINA DE PECCHI PER LE SANIFICAZIONI, Quando e per cosa li usiamo? 

Il 15 Aprile la "Conferenza Stato-Città" ha approvato gli schemi di riparto delle risorse stanziate dagli Articoli 114 e 115 del DL 18/2020 (Cura Italia) destinate alla "sanificazione di Uffici, ambienti e mezzi degli enti locali" (70 milioni di euro totali) e per gli straordinari delle Polizie Locali in periodo di Covid (10 milioni di euro complessivi) in considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio. Al Comune di Cassina de Pecchi spettano più di 20000 euro, per l'esattezza 20047,89 per le sanificazioni e 2617,40 euro per gli straordinari PL. 
Tre mesi dopo, con Determina n.365 del 28/07/2020 si affida a Società la disinfezione e la verifica di 30 impianti di climatizzazione di alcuni immobili comunali per un importo pari a 5795 euro. Per quanto ho verificato sul sito web del Comune, questo impegno di spesa è il solo dedicato alle sanificazioni, perchè come ricorderete, alcuni imprenditori nostri concittadini (a cui va ancora il nostro ringraziamento) nelle settimane più critiche, fecero gratuitamente degli interventi in alcuni spazi pubblici. 
Il Comune di Cassina de Pecchi, ha attinto i 5795 euro dal Capitolo 1120/2020 (Manutenzioni) come scritto in Determina, percui da risorse interne. Ha intenzione, l'Amministrazione, di utilizzare le risorse ad esso conferite? Le sanificazioni nelle Scuole, nelle Palestre, negli spazi associativi, nei locali comunali sono state eseguite? Se si, con quali soldi? 
A fine Marzo, abbiamo protocollato alcune richieste/suggerimenti in questo senso, per chiedere di utilizzare le risorse che da lì a breve lo Stato avrebbe messo a disposizione dei Comuni per le sanificazioni (Cura Italia). Ci risposero con un laconico "le operazioni di sanificazione sono già iniziate, e continueranno sia nelle Scuole che negli Uffici e nei Locali Pubblici di proprietà comunale". Perchè da allora, a parte le operazioni volontarie di alcuni imprenditori cassinesi, non sono state date notizie in merito? ESISTONO, notizie in merito?


PROTEZIONE CIVILE a Villa Magri

Ho proposto il riconoscimento di un momento collettivo come ringraziamento per i volontari Civici e le realtà di Cassina che durante il covid si sono alzate le maniche. Non mi aspettavo nulla, era una proposta del tutto disinteressata e accolta positivamente tra l'altro dagli amici della Protezione Civile, che conosco quasi tutti. Non mi aspettavo nulla dagli amministratori, che però, sulla Protezione Civile, hanno deliberato comunque a metà Luglio. "Oh perbacco" mi son detto "sta a vedere che il riconoscimento arriva davvero!" E invece, no. 
Con Deliberazione n.92 del 16/07/2020 la Giunta definisce lo spostamento della Protezione Civile nel magazzino di Villa Magri e il servizio di manutenzione comunale da Villa Magri al Magazzino Ripalta di Villa Fiorita. Il magazzino di Villa Magri, per chi non lo sapesse, si trova all'interno della Piattaforma Ecologica: non so voi che ne pensate, ma ospitare un Organismo dello Stato di fianco alla discarica comunale (o meglio, all'interno della discarica) non mi pare una genialata. 
Non aggiungo altro, non voglio fare polemica, poi mi dicono che sono nervoso. Mi sentivo semplicemente di condividere con voi questa riflessione. 


MERCATINO PER LA FESTA DI SAN FERMO, in Sicurezza? 

Quest'anno il tradizionale appuntamento con i fuochi d'artificio (9 Agosto) non ci sarà. La Festa di San Fermo, oltre ai noti appuntamenti con le liturgie ecclesiastiche, vedrà un mercatino degli hobbisti e dei sapori sulle Vie 1 Maggio, Via Don Vismara e Via IV Novembre. L'organizzazione del mercatino è stata affidata a Società del settore attraverso due Delibere (e relativa Determina di spesa) modificative una dell'altra. La prima Delibera (n.90 del 16/07/2020) elenca tutte le funzioni che la Società del settore dovrà svolgere per l'organizzazione del mercatino in sicurezza, con la collaborazione degli Uffici comunali, della Polizia Locale e delle Protezione Civile. La seconda Delibera (n.98 del 22/07/2020) "precisa" che "sarà a carico della Società individuata dal Responsabile del Servizio interessato la sorveglianza e controllo dell’area mercatale" escludendo di fatto la collaborazione della Polizia Locale. Con Determina 360 del 27 Luglio si affida a Società specializzata l'organizzazione, la gestione e la sorveglianza del mercatino per un importo di 1000 euro. Oggi, dal suo profilo fb, l'Assessore di riferimento ci fa sapere che ci saranno "centinaia di volontari" al seguito di San Fermo insieme alla Polizia Locale, ai Carabinieri, alla Protezione Civile, alla Comunità Pastorale: a parte le incongruenze tra le "comunicazioni" dei nostri allegri (aggiungo, per fortuna) amministratori e gli atti, mi chiedo e vi chiedo, saranno garantite tutte le norme anticovid durante il mercatino, in occasione di San Fermo, con "centinaia di volontari", centinaia (lo spero per gli amici commercianti di Sant'Agata) di avventori e i tanti (immagino) lavoratori della Società individuata? Me lo auguro. Dovremmo augurarcelo un po tutti quanti.


RICORSO AL TAR, nubi nere su Cassina

 Il "Consorzio Servizi e Appalti di Reggio Emilia" ha fatto ricorso al TAR al Comune di Cassina de Pecchi per l’annullamento della delibera n. 49 del 30.04.2020 con la quale veniva revocata la precedente delibera  n.55 del 26.04.2017 avente ad oggetto la dichiarazione di pubblica utilità e fattibilità della proposta di project financing concernente la proposta di adeguamento, riqualificazione tecnologica, efficientamento energetico e gestione di degli impianti di pubblica illuminazione comunale.
Nemmeno il tempo di iniziare il lungo percorso di ingresso in ATES, per la riqualificazione dell'illuminazione pubblica, che la strada si profila TUTTA in salita. La Giunta cassinese ha deciso di rinunciare a un finanziamento raggiunto dalla precedente amministrazione (Bando Lumen) per entrare in ATES annunciando risparmio, riqualificazione, ammodernamento della nostra rete di illuminazione pubblica. Ebbene, a tre soli giorni dall'ingresso in ATES, dei 15000 euro annui di media stimati di risparmio, ci bruciamo già il primo anno, anzi ci bruciamo quasi un anno e mezzo di risparmio tra la "consulenze per assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES" (Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 di 18300 euro) e per una costituzione in giudizio davanti al TAR (4000 euro, che tra l'altro, potrebbe essere una somma destinata ad aumentare). 
I dubbi, di metodo (rinunciare a un finanziamento raggiunto faticosamente) e di merito (affidare a una Società con soli 6 Comuni associati per la gestione dell'illuminazione pubblica, tutti più piccoli di Cassina de Pecchi, l'ultimo in ordine di tempo entrato in ATES risale al lontano 2017) rispetto alla scelta operata dalla Giunta Balconi, rimangono tutti: e i fatti di oggi smentiscono anche le "promesse" sbandierate di risparmi assicurati, ascoltati meno di un mese fa in Consiglio Comunale. 


A voi ogni commento, del resto questo blog è un luogo di dibattito virtuale, non filtro nulla, non ho mai filtrato nulla. Tutti i commenti sono ben accetti. Sopratutto ad Agosto.

Sempre con un Sorriso😉

venerdì 31 luglio 2020

Cassina, paga e TACI!!

Ancora una scelta alquanto discutibile da parte dell'Amministrazione giallo - verde a Cassina de Pecchi: tagliate le agevolazioni sulla TARI (Tassa rifiuti) introdotte dalla precedente Amministrazione Comunale, in cambio di un "nulla di fatto". 

Le agevolazioni tagliate oggi, hanno permesso, tra le altre cose, di ridurre, progressivamente, la tassazione stessa per 5 anni di fila (dal 2014 al 2019) attuata dal centrosinistra. 

Incredibile e inspiegabile.

È incredibile la scelta, ma incredibili sono anche le motivazioni. Secondo gli amministratori, sono (erano) pochi i beneficiari. Incredibile davvero, come scusa. Perché, ed è qui il punto, le agevolazioni "per i pochi" che Balconi e maggioranza hanno tagliato con il voto del Consiglio Comunale del 30/07/2020 non sono state sostituite da "agevolazioni per i molti". Praticamente secondo la visione giallo-leghista, si tagliano pochi euro di risparmio sulla TARI a pochi nostri concittadini, per NON riconoscere niente a tutti gli altri concittadini.

Lega e Movimento Civico decidono così di affiancare all'innalzamento al massimo consentito dell'Addizionale IRPEF a tutti i  cassinesi (aumento deciso a Febbraio e votato convintamente dalla sola maggioranza a fine Maggio) un bel taglio ai benefici rivolti a Famiglie e Attività non domestiche (commercio e impresa) virtuose, che attivavano pratiche a favore dell'ambiente (pannolini lavabili e vuoto a rendere). 

Ci saremmo aspettati, semmai, da una Amministrazione attenta in un momento delicato come quello che tutti stiamo vivendo, un allargamento della platea che beneficia di sconti sulla TARI (come per altro fatto da altri Comuni): invece a Cassina de Pecchi, Lega e Movimento Civico decidono di azzerare quanto fatto, con una spiegazione priva di logica. 

Un altra tegola per i Cassinesi, non finiscono di stupirci (in negativo).

Invocano meno Tasse ma a Cassina le aumentano. 

Insomma, è la lega, quella locale, del Paga e TACI!!

mercoledì 29 luglio 2020

Qui, è tutto fermo. Tranne i "grazie".

Sulla riapertura delle Scuole a Settembre, cade l'ultimo mito leghista dell'era pre Salvini. Ed è proprio Cassina de Pecchi, a certificarne la fine. La tanto invocata "autonomia decisionale" nelle scelte che riguardano i territori, di cui la lega è sempre stata grande sostenitrice al punto di farci una ideologia ventennale, per l'amministrazione (leghista) cassinese, non esiste, non è necessaria. Tant'è che l'Amministrazione (leghista) cassinese se ne guarda bene di attuarne anche un solo pezzettino, dimostrando, penosamente, impreparazione e ahinoi, inadeguatezza.. 
Mentre altri Comuni si danno da fare e si sono dati da fare fin da subito (fin da dopo l'emanazione delle Linee Guida ministeriali per la riapertura delle Scuole) a Cassina non fanno nulla, ma emettono comunicati senza concretezza, annunciando l'attesa di nuove "determinazioni" (?) e facendoci sapere che "tutti i contatti sono stati presi". 

Se c'è da fare qualcosa che implica un minimo di decisionismo, la lega cassinese latita. 

Latita la lega, latitano gli alleati, che a meno di due mesi dalla ripresa delle attività scolastiche, ancora non hanno dato una informazione che sia una. Ma l'immobilismo, a Cassina de Pecchi, è pressoché totale: niente sulla Scuola, niente sulla ripresa delle attività, nessun progetto noto per il rilancio del tessuto economico e sociale locale. 

Gli altri Comuni, fanno e lo fanno anche alla grande. Noi stiamo fermi, a meno che si tratti di fare propaganda spiccia, lì gli amministratori sono dei maghi. Con i soliti POST triti e ritriti: una volta ringraziano le Forze dell'Ordine, un altra ringraziano la Protezione Civile, l'altra ancora il ringraziamento è alla Giunta leghista lombarda...e vai di ringraziamenti senza sosta. Insomma, un grazie (per il lavoro fatto da altri) è per sempre. Ma a Cassina de Pecchi serve una guida politica-amministrativa attenta e proattiva, non una cassa di risonanza. A Maggio del 2019 i cassinesi hanno votato proprio per essere amministrati, non per indicare qualcuno che ringraziasse un giorno per il lavoro fatto dalle Forze dell'Ordine, il giorno dopo per il lavoro fatto dalla Protezione Civile (anche perché le Forze dell'Ordine e la Protezione Civile il lavoro lo fanno, senza bisogno dei "grazie"). 

Ma niente, è più forte di loro: riescono addirittura a pubblicare dei POST con il simbolo della lega per dire grazie a un Consigliere regionale leghista. Un grazie tira l'altro e infatti il Consigliere leghista ricambia ringraziando, sempre via social, per il grazie ricevuto. Ringraziano anche per aver pulito il parcheggio di Via Trento (e io che sono stato sempre convinto che svolgere un servizio per cui paghiamo le tasse, fosse il normale e quotidiano lavoro di chi svolge quel Servizio. Questi invece dicono "grazie"). 

Sarebbe il momento di un bello scossone, sarebbe il momento di mettere da parte la propaganda e lavorare per il Paese a testa bassa. 

L'emergenza Covid è passata (e ci auguriamo tutti che sia passata per sempre). Ora, bisogna solo ripartire, ma per farlo serve, anche e soprattutto, una Amministrazione attenta e sul pezzo. I leghisti Cassinesi sono sul pezzo? Io ho più di qualche dubbio.

A proposito. Ho proposto una giornata "per la Protezione Civile" locale. Un momento comune a tutti, dal vivo, per sostenere questa realtà, per riconoscerne il grande ruolo svolto nei mesi di lockdown. Per la Protezione Civile, per la Croce Bianca, per i ragazzi di Fuori la Voce, per tutti i volontari civici, che tantissimo hanno fatto per noi tutti. Chissà se l'Amministrazione ne terrà conto, anche se non ci conto. Più probabile che se si fermerà al solito grazie virtuale.