Pochi giri di parole, in questo mio primo Articolo post Elezioni: la maggioranza cassinese più a destra degli ultimi 20 anni parte subito con il "botto" (negativo) udito ieri sera durante la prima seduta della nuova consiliatura, quella di insediamento del nuovo Consiglio.
ieri, 28 Giugno, il primo Consiglio, che oltre ad aver cercato di far fuori in fretta e furia la questione del Consigliere eletto e dimessosi perchè non candidabile (la prima vera figuraccia rimediata un minuto dopo le Elezioni da Balconi) è stata elencata la "nuova" Giunta e i nuovi incarichi. L'ingresso "pasticciato" di Fratelli d'Italia in maggioranza (pasticciato perché, caso più unico che raro, dopo 5 anni di opposizione, in virtù di un accordo "imposto" dall'alto, Fratelli d'Italia ha appoggiato la ricandidatura di Balconi, mentre tutto il Partito locale ha sostenuto un altro candidato) ha scatenato un "terremoto" nella ex Giunta determinando la NON riconferma di Lucia Marino, uno degli Assessori più noti e più in vista della passata legislatura, per permettere una "spartizione" tra le varie, ex e nuove, componenti, che sostengono il Sindaco riconfermato l'8 e il 9 Giugno dai cassinesi.
Dunque, la "vecchia-nuova" maggioranza, alla prima seduta, fa vedere subito di che pasta è fatta: al fianco delle parole (prevedibili) pronunciate dal Sindaco in nome di una "continuità" su quanto fatto (poco, pochissimo) nel quinquennio precedente 2019-2024 (come dire, nel primo mandato non abbiamo sbagliato nulla, si prosegue con le scelte devastanti sul PGT e sui progetti inutili del nuovo Comune e della Caserma a Sant'Agata) arriva la notizia "bomba": Lucia Marino è fuori dalla Giunta, non riconfermata. Per lei solo deleghe Consiliari e al suo posto, la neo eletta Pensante, mentre tutti gli altri Assessori sono stati riconfermati, seppur con alcune modifiche (il Vicesindaco sarà Beccaria al posto di Vimercati, anche qui, scelta frutto di una "spartizione" partitica, più che conseguenza di "competenze").
Marino fuori e cosa ben più grave, a rimanere fuori sono due deleghe fondamentali come la Cultura e le Politiche Giovanili, consegnate non ad Assessori, ma a due semplici Consiglieri Comunali. Una cosa, credo, mai vista da nessuna altra parte, a prescindere da destra e sinistra: la delega consiliare (cioè una materia affidata a un Consigliere) è cosa assai diversa di una delega conferita ad un Assessore, che a differenza di un Consigliere, ha potere decisionale ed è membro effettivo dell'organo esecutivo, la Giunta. Affidare Cultura e Politiche Giovanili a due Consiglieri (che non stanno in Giunta) significa depotenziare e mettere in secondo piano quelle materie, che invece meritano attenzione e un ruolo di primo piano nell'attività amministrativa.
Al fianco di questa scelta sconsiderata, poi, lo smembramento delle Politiche Sociali, il Sindaco si tiene ufficialmente la delega, ma in realtà, le Politiche Sociali sono state suddivise in "micro-deleghe" a diversi Assessori e Consiglieri: Politiche della Terza Età e del Lavoro a un Consigliere, Politiche per la Famiglia al Vicesindaco, Politiche abitative a un altro Assessore, Sanità al Sindaco...
Lo avevo detto subito, ne ho avuto la conferma ieri: una maggioranza tutta sbilanciata a destra, con l'ingresso di Fratelli d'Italia, che "sacrifica" Cultura, Politiche Giovanili e Politiche Sociali, per bilanciare gli Assessorati e per distribuire un po di "poltrone" a tutti a scapito di una programmazione seria e a favore dei Cittadini, su materie fondamentali.
Del resto, qualcuno diceva che con la Cultura non si mangia (qualcuno, guarda caso, che sta a destra).
Era possibile fare peggio dei 5 anni passati?
Da come cominciano, contro ogni previsione, sembra proprio di sì.
Al prossimo POST.