In questa campagna elettorale per
il Comune di Cassina de’Pecchi, si fa un gran parlare di sicurezza.
Tutti, o
quasi, hanno scritto fiumi di parole sul loro programma per affrontare questo
tema. Cassina Domani, la lista con la quale mi candido al Consiglio Comunale,
non lo ha fatto. Non perché siamo sciocchi. Ma perché siamo consapevoli che la
sicurezza non la si conquista con le promesse elettorali. Soprattutto non si
gioca con le inquietudini, spesso giustificate, dei cittadini. E’ un metodo che
non ci appartiene.
Di fronte ai fatti di cronaca e alla criminalità, di fronte a
quella microcriminalità che tanto fa parlare i media e l’opinione pubblica,
crediamo che la risposta non possa essere che quella di una azione amministrativa
attenta e di visione. Non ci sarebbe
costato nulla inserire promesse come l’estensione del turno serale dei Vigili
Urbani o la dotazione di sistemi di sicurezza. Non lo abbiamo fatto, perché non
è cosi, almeno non è solo cosi, che affronti e vinci la sfida.
Vivere in un paese sicuro è un
diritto di ogni cittadino. Ridurre la sicurezza a una questione di legalità e di
controllo è però riduttivo. Partiamo da cose semplici, fattibili e che hanno un
ritorno concreto. Cominciamo, ad esempio, a migliorare se non a rivedere l’intera
rete di illuminazione pubblica, attraverso un Piano Straordinario di
Illuminazione, dotando il comune di sistemi efficienti, moderni, ecologici di
illuminazione. Eliminiamo le tante, troppe zone buie di Cassina: ci sono
strade, piazze, parcheggi, piste ciclabili completamente al buio, già dalle
prime ore della sera. Li bisogna intervenire, e lo faremo.
La tranquillità di una comunità
si conquista anche vivendo i luoghi pubblici. Arricchire la città di maggiori iniziative aggregative e di eventi di interesse generale può rappresentare un freno all’emarginazione,
all’abbandono, alla crescita del disagio.
Domenica scorsa ho girato in lungo e
in largo le strade di Cassina: una città fantasma, nonostante la bella
giornata. Perché ogni occasione è buona per scappare da Cassina? Basterebbe davvero
poco per cambiare questa triste tendenza. Maggiore cura del bene comune, più
puntualità nella manutenzione dei parchi e delle strutture pubbliche, qualche iniziativa
in più e il gioco è fatto.
Scommetto che in questo modo cambierebbe il volto
del Paese. E, forse, riconquisteremo quel senso di serenità che ci appartiene
da sempre, oggi dimenticato e un po finito sottotono.
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