Comincio la mia affascinante avventura per la campagna elettorale parlandovi di due argomenti di interesse generale e molto sentiti dall'opinione pubblica. La Cassina de' Pecchi che immagino è, innanzitutto, una città che partecipa, che collabora, che sa mettersi in gioco.
Stando a quanto raccontano i
giornali e a quanto si dice nei bar, alla Posta, per strada, Cassina è
sprofondata in uno stato di abbandono quasi totale o per lo meno
tale da richiamare l’attenzione dei media locali. Senso dilagante di
insicurezza, sporcizia, strutture pubbliche fatiscenti o addirittura
inutilizzabili: biglietti da visita che non parlano certo del paese in cui
tutti vorremmo vivere. L’opinione pubblica a ragione è sempre più scossa
da fatti di cronaca quali furti, tentati furti, rapine, intrusioni in
appartamenti e allo stesso modo i cittadini si indignano di fronte ai
marciapiedi rotti mai riparati, alle buche sulle strade che spuntano quasi
quotidianamente, ai problemi nelle strutture pubbliche, come ad esempio nelle
scuole. La serie ininterrotta di episodi criminosi e lo stato di degrado a cui sembrerebbe
sottoposto il paese sono entrambi il risultato di una scarsa attenzione verso
beni primari e di interesse pubblico.
La sicurezza, diritto di ogni
cittadino, messa in discussione da una lunga fila di fatti preoccupanti, ci
pone di fronte a un quesito: a Cassina e nell’intera zona, la microcriminalità
è cresciuta o tendenzialmente è cresciuta la percezione di insicurezza dei
cittadini? Difficile fare una stima stando solo ai fatti raccontati dai
giornali che, specialmente in un paese così piccolo e grazie anche ai social
network, rimbalzano velocemente da un lato all’altro della città. Eppure la
paura cresce ed è contagiosa. Questo è sufficiente per dire che anche
Cassina è sotto tiro? Risulta difficile rispondere per più di un motivo. Se cè
una certezza è quella che le istituzioni, in stretta sinergia con le forze
dell’ordine presenti sul territorio, possono e devono intervenire: attraverso
azioni coordinate, riorganizzando gli orari di pattugliamento, dotando il
comune di sistemi elettronici di videosorveglianza.
Se da una parte è però oggettivamente
complicato presidiare un intera città, poche le risorse, i mezzi e gli uomini a
disposizione, dall’altra è certamente più ragionevole intervenire per risolvere
l’altro
problema annoso che assilla gli spazi pubblici cittadini. E’
sufficiente girare per Cassina per rendersi conto di come la scarsa
attenzione verso i comuni luoghi di interesse pubblico si sia
accentuata con la mancanza di una guida solida in comune. La manutenzione è
scarsa se non assente. Le strade a tratti dissestate, mancanza di segnaletica e
i marciapiedi che vanno a pezzi in molti punti. Problemi simili sulle piste
ciclabili, per l’illuminazione pubblica (alcuni cittadini ci dicono che ci sono
vie di Cassina senza illuminazione da giorni o addirittura da settimane),
panchine, cestini per i rifiuti, cartelli stradali in alcune zone semi
distrutti, l’abbandono di scarti di lavorazione per le strade e nelle aree
verdi (ci è stato segnalato, ad esempio, che nell’area del Casale da tempo sono
presenti materiali ferrosi) e potremmo andare ancora avanti.
In queste settimane di campagna elettorale ho imparato a fare i conti con la giusta indignazione dei cittadini. Non è certo mia intenzione qui adesso fare promesse campate in aria. Una cosa però la posso fare. Ascoltare. Raccogliere informazioni utili e suggerimenti. Da oggi dedico un nuovo spazio alle segnalazioni sui disservizi in generale, interessandomi personalmente del problema, documentandolo e inserendolo nell’agenda delle priorità.
Potete contattarmi al seguente indirizzo di posta elettronica con foto, filmati, racconti, servizi: andparma@gmail.com o contattarmi al 3492354967.
Una città è bella e vivibile
soprattutto quando sa prendersi cura delle cose di tutti i giorni, proviamoci
anche noi, è un dovere, prima che una promessa elettorale.
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