Se penso al 25 Aprile, mi torna
alla mente la prima azione che faccio, ormai da tempo, la sera prima, appendere
il tricolore. Questa sera l’ho fatto, ancora una volta. Il tricolore è la
nostra bandiera ed è la bandiera degli Italiani. Un simbolo che ci accomuna
tutti, senza distinzione di appartenenza politica o religiosa. Il tricolore è
un simbolo di unità e di libertà. Simboleggiare la Festa della Liberazione, con
il tricolore alla finestra, è un dovere di tutti gli italiani. Perché l’Italia
democratica, libera e repubblicana, quella che noi tutti oggi conosciamo, nasce
dalla Resistenza, dalla Lotta di Liberazione, dalla sofferenza di un popolo
oppresso, offeso, impoverito, costretto a guerra, fame e orrori. La bandiera
italiana è li fuori nel mio giardino, già da questa sera. Spero di vedere
altri tricolori, domani alle finestre. Spero, anche, di trovare molti cittadini
domattina, al corteo del 25 Aprile che partirà dal Municipio di Cassina de’
Pecchi.
Non una parata o una ricorrenza “dovuta”.
Ma una festa, in tutti i sensi. Una festa, quella del 25 Aprile, che racconta
la storia di uomini e donne coraggiosi, di un popolo che ha saputo battersi per
la dignità, per la pace, per non essere più costretto ad abbassare la testa. Io
ci sarò, come sempre.
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