Domenica
18 ottobre, come di consuetudine, le vie centrali del Paese saranno
ravvivate delle Associazioni cassinesi nel contesto della ormai
collaudata "Festa d'Autunno". Saranno
presenti tutte o quasi le Associazioni sociali, culturali e sportive
del Paese, con i loro stand, per promuovere le attività o le
iniziative che vengono svolte durante l'anno. L'Avis, fin dal primo
mattino, attraverso l'unità mobile dell'Emoteca, farà attività di
raccolta sangue; le Associzioni sportive, promuoveranno le attività
per il biennio 2015/2016 e i corsi di avviamento allo Sport per i più
piccoli; la Cooperativa "La Speranza" raccoglierà le
iscrizioni per il corso di italiano per stranieri; il "Lions
Club" faranno attività di prevenzione di alcune patologie;
"Fuori la Voce" farà rivivere l'esperienza del palio con
foto e filmati; non poteva mancare l'appuntamento della Tombolata
della "Banca del Tempo" come pure le caldarroste e vin
brulè del "Borsellino". Per tutto il giorno, in oltre,
diversi appuntamenti come i giochi, il baratto per bambini e i
racconti per i piccini grazie all'Associazione "Masd" e
all'Associazione "Amici della Ludoteca" che riproporranno i
giochi di una volta; una dimostrazione di Arti Marziali grazie alla
"ASD S. Agata Nippon Club"; una simulazione di intervento
del 118 della "Croce Bianca"; un "Clown Cabaret"
per opera del LAP. Ma questo breve articolo non vuole essere solo una
"presentazione" della Festa di Domenica prossima. Questo
articolo nasce sopratutto per ricordare che, all'interno della "Festa
d'Autunno", le Associazioni adotteranno e contribuiranno alla
raccolta fondi per il Progetto "Ti Ospito a Casa Mia", il
Progetto sociale promosso dalla Cooperativa Sociale "Il
Germoglio" e all'Amministrazione Comunale. Le Associazioni che
aderiranno esporranno nel loro stand un'urna riconoscibile per raccogliere
fondi e per diffondere e far conoscere i dettagli del medesimo e la
bella storia di vita che è racchiusa in quel Progetto alla
cittadinanza. Il Progetto, promosso dall'Assessorato alle Politiche
Sociali del Comune di Cassina de Pecchi, presentato per la prima
volta Sabato 10 Ottobre scorso, vuole promuovere un nuovo concetto di
soluzione abitativa adatta a quelle persone che si trovano a vivere
particolari situazioni di fragilità psicofisica. Il progetto prende
il via dall'incontro con la storia di vita di una donna disabile,
portatrice di diversi bisogni e difficoltà, ma anche e soprattutto
portavoce di un grande desiderio: quello di poter scegliere il luogo
del proprio abitare, sperimentando la propria autonomia di donna
adulta e libera di decidere “dove” e “come” trascorrere il
proprio tempo, nonostante la presenza di una fragilità certificata.
Ad un certo punto del suo percorso di vita, infatti, una volta giunto
l’inevitabile distacco dalla propria famiglia d’origine, si è
trovata sola ad affrontare la gestione della propria situazione
problematica, manifestando tutta una serie di fatiche e bisogni che
rendevano difficoltosa la sua permanenza presso la casa dove è
sempre vissuta, luogo di ricordi e legami significativi. La
preoccupazione che è progressivamente affiorata all’animo di chi,
a vario titolo, si è attivato nel fronteggiamento della situazione
(operatori, amici, volontari, ecc.) è stata dunque quella di
individuare una risposta duratura e concreta alla sua condizione,
dando compimento al diritto di questa donna di continuare a condurre
una vita all’interno della propria abitazione ed evitando, di
conseguenza, il suo inserimento all'interno di una struttura
residenziale, come di norma avviene in casi simili. Nel corso del tempo è stato così messo in atto un intervento d’aiuto sinergico e partecipato che, grazie all’azione dei servizi territoriali e di numerosi cittadini che hanno offerto il proprio contributo solidale, ha consentito di rispondere ai numerosi bisogni connessi principalmente alla gestione della vita quotidiana (ad esempio il bisogno di accudimento dell’ambiente domestico, di cura dell’igiene personale, di tutela e amministrazione della situazione patrimoniale, ecc.). Tuttavia, nonostante gli importanti risultati raggiunti, non tutte le necessità presenti hanno trovato una soddisfacente risposta; in particolar modo è sempre più emersa la difficoltà a fronteggiare quei bisogni maggiormente relativi alla sfera relazionale e affettiva, quali ad esempio la necessità di intrattenere relazioni sociali e amicali, di colmare il molto tempo trascorso in solitudine piuttosto che di avere qualcuno con cui condividere importanti momenti di vita quotidiana. Dalla riflessione congiunta dei diversi attori coinvolti è nata così l’idea progettuale, che essenzialmente consiste nel tentativo di predisporre, all’interno dell’appartamento di questa donna, un luogo accogliente ed idoneo a garantire la convivenza di due/tre persone che presentano bisogni di vita analoghi, promuovendo un miglioramento della loro qualità di vita e favorendo un benessere abitativo reso possibile:
- dalla presenza a domicilio di un’assistente familiare qualificata;
- dalla predisposizione di un ambiente domestico rinnovato, ospitale e confortevole;
- dalla promozione di una rete solidale, disposta a offrire il proprio sostegno e contributo.
Un progetto, dunque, che partendo dall'incontro con una singola storia di vita, intende ampliare i propri orizzonti per aprirsi all'esperienza di vita di molte altre persone che vivono situazioni analoghe, per giungere infine a sollecitare la nascita di spontanei processi di scambio, integrazione e prossimità all'interno del più ampio contesto comunitario, affinchè si faccia sempre più accogliente e inclusivo dei suoi membri più fragili.
Un appello alla Solideriatà e alla Sensibilità dei cassinesi: si può fare!
Nessun commento:
Posta un commento