Indignarsi fa bene. Perché "ribellarsi verso qualcosa che non va" è quel da farsi, sempre, una reazione naturale per chi vuole bene al pubblico e alle cose che lo circondano, quando nel pubblico e nelle cose che lo circondano c'è qualcosa che non va.
C'è chi si ribella e si attiva, denunciando. Anche a Cassina de Pecchi. C'è chi chiede informazioni, sulla vita in Paese e sono tanti, anche attraverso questo blog. Vi ringrazio tutti per la fiducia. Fiducia che cerco di ricambiare in modo semplice, rispondendo a ciò che mi chiedete o denunciate, per quel che posso e per come posso. Spero di essere sempre stato fino ad ora all'altezza e di continuare ad esserlo.
Tra il chiedere e il denunciare c'è però una bella differenza. Tra il chiedere, il denunciare e l'insinuare c'è poi addirittura un abisso.
Qualche giorno prima di Ferragosto ricevo una foto, quella che vedete in questo articolo. Una foto che successivamente è stata resa pubblica sui principali Social locali e che è stata poi utilizzata dalle minoranze. Si tratta di Via Donatori del Sangue, dove ad Agosto una Società per conto di Fastweb ha steso la fibra ottica (quella che già da qualche mese sta facendo la sua apparizione in Paese) "maltrattando" il marciapiede lato est della via e lasciandolo nelle condizioni che vedete. A prima vista sono sobbalzato dalla sedia, pardon dal lettino, pure io. E il perché è abbastanza semplice. Marciapiede nuovo di zecca, realizzato 6 mesi fa: come è possibile che un lavoro di quel tipo non fosse stato preventivato e coordinato prima che il marciapiede stesso fosse stato rimesso a nuovo con tanto di nuova ciclabile? Al che ho cercato di capirne di più: mi pare il minimo per chi ha un ruolo "pubblico" come me. E in questo caso, come quasi sempre accade, ho confermato la mia teoria e cioè che prima di insinuare e prima di denunciare (reazioni comprensibili, si intende) basta chiedere spiegazioni.
La richiesta di Fastweb è arrivata all'Ufficio Tecnico a Luglio 2017, molto tempo dopo il rifacimento del marciapiede. La richiesta di Fastweb prevede il ripristino delle condizioni originarie del marciapiede (e non quell'obrobrio in foto) a loro spese, a spese cioè di chi ha fatto l'intervento. La richiesta di Fastweb non può essere respinta essendo considerata l'opera realizzata un servizio di "pubblica utilità". Queste sono le poche informazioni "a distanza" che ho recuperato in questi giorni e le metto a vostra disposizione, come sempre.
Rimane, oggi 17 Agosto, lo sfregio a due servizi, marciapiede e pista ciclabile. E rimane inevasa la domanda cruciale del "perché questo intervento non è stato fatto in un unica soluzione che avrebbe riconsegnato a Cassina un marciapiede nuovo e immacolato". E non invece uno "stop (e ci auguriamo) and go" a Settembre o quanto prima.
Non occupandomene direttamente, come sapete, do per scontato alcune cose:
- che la Società era "costretta" a operare con queste tempistiche (taglio, stesura, rattoppo e successivamente rifacimento completo)
- che ci sia stato un coordinamento tra i soggetti (Comune e Società) che ha escluso il taglio della strada preferendo lo scavo sul marciapiede
Vigilerò e vi chiedo di fare altrettanto affinché la Società rispetti l'impegno preso, dando per scontato che un altro tracciato (sulla strada per esempio che sarebbe stato meno impattante) non era fattibile e che il "rattoppo" attuale sia solo momentaneo e legato al fatto che siamo a Ferragosto (con conseguente stop delle attività).
Non ce ne dimentichiamo, non me ne dimentico (anche perché è difficile da dimenticare uno sfregio di quel tipo), si tratta solo di aspettare e verificare le tempistiche del ripristino.
Ne riparliamo presto, statene certi.
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