Avevo annunciato, qualche settimana fa, l'ennesimo aumento della tassazione locale. Non che sia una novità, perché a Cassina de Pecchi, è una costante dal 2019:
Ogni volta che si discute di tasse, da 4 anni, l'Amministrazione Comunale alza, senza pensarci nemmeno troppo.
Sta volta è il turno della TARI (la Tassa rifiuti) che nel 2023 aumenta a tutti, utenze domestiche e utenze non domestiche, tra il 2,7% e il 3,3% in più rispetto a quanto noi Cassinesi abbiamo pagato nel 2022.
Non scandalizziamoci: di fronte al momento storico e sociale, possiamo anche dirlo, l'aumento non è un "grande aumento". Ma, è qui il punto, nei 4 anni di amministrazione leghista la TARI ha conosciuto una impennata costante. Rispetto al 2019, numeri alla mano, le utenze domestiche (cioè le famiglie) hanno pagato ben il 59% medio in più, mentre le utenze non domestiche (imprese e negozi) il 27% in più con punte, come ad esempio gli artigiani, fino al 40%. E, di contro, nonostante gli aumenti, il Servizio non è migliorato, anzi, è anche peggiorato, drasticamente. Non c'è ora nel 2023 e non c'è stata nei tre anni precedenti, una novità, sull'efficenza del Servizio pulizia strade, eppure la Tassa aumenta, costantemente.
Lo so, lo so, vi diranno che la Tari è un "tassa chiusa" ovvero che si paga quanto costa, ed è vero, ma è altrettanto vero che, se tagli le detrazioni introdotte precedentemente (come puntualmente ha fatto l'attuale Amministrazione al primo anno di insediamento) e non agisci per provare a migliorare il decoro, gli aumenti, sono del tutto ingiustificati.
Qualche numero:
Luglio 2020, la maggioranza TAGLIA le agevolazioni introdotte dalla precendente Amministrazione che riguardavano comportamenti "virtuosi" a favore dell'ambiente (uso dei pannolini lavabili e del vuoto a rendere) giustificando con il fatto che quelle agevolazioni erano usufruite da pochi (tagli a tutti, per non riconoscere nulla a nessuno, una scelta lungimirante);
Ottobre 2020, primo aumento TARI tra il 10% e il 18% alle Famiglie e del 10% per le aziende;
Giugno 2021, ancora la Tari aumenta, del 18% alle Famiglie e del 6/7% alle imprese;
Aprile 2022, altro aumento TARI tra il 5% e l'8%.
Sull'IRPEF al massimo consentito ancora nel 2023 vi ho già detto tutto nel precedente post, tassa che porta nelle casse comunali ben 2.300.000 euro (anche se l'Assessore, quello che vuole spiegarmi il Bilancio, esordì dicendo "ma di cosa stiamo parlando"...) e ora la TARI, facendoci diventare, statisticamente, un Comune con una pressione fiscale alta, molta alta e di contro con Servizi sempre più bassi, poco gestiti, senza nessuna apparente fantasia dei nostri Amministratori che tagliano le detrazioni e non fanno nulla per farci fare un salto di qualità.
Sembra che lega e alleati, a Cassina, amino subire le scelte, invece che governarle: eppure ci sono decine di esempi di altri Comuni, vicini e lontani, che contengono l'inflazione, non alzano le tasse, riesco anche a diminuirle con servizi eccellenti consegnati ai Cittadini.
Un sogno a Cassina de Pecchi.
Certamente un sogno con gli attuali amministratori.
Gli stessi che, da oppositori, facevano dell'ironia sui social per la progressiva diminuzione della Tari tra il 2014 e il 2019 (votando sempre conto alle diminuzioni costanti) e adesso, magari senza ironia, da 4 anni votano a favore degli aumenti.
Non vorrei essere nei loro panni.
Ci vediamo in Consiglio Comunale questa sera, 28 Aprile, alle 21.00
Si parla delle nostre tasche.
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