Se c'è un elemento che si ripete pari pari ad ogni ogni maggioranza è la sostanziale "tranquillità" tra partner nel primo anno di Amministrazione. È stato sempre così in passato è così anche oggi. "L'anomala alleanza" frutto dell'originalità della politica cassinese, quella cioè che ha messo insieme la Lega e tutto (quasi tutto) il suo contrario, in diciannove mesi, parrebbe essere riuscita a "tenere botta", parrebbe non mostrare frizioni o debolezze interne, nonostante i momenti di "debolezza" fuori si siano ripetuti e si ripetono tutt'ora, frutto tutti di mancanze e lacune amministrative evidentissime.
Oggi sul blog facciamo un po di "Politica". Oggi dedico un articoletto a una questione si, vero, da "addetti ai lavori" ma che fa sempre bene, per provare a capire, insieme a voi, dove siamo e soprattutto dove stiamo andando.
È normale, dicevo, che una maggioranza uscita vincitrice dalle urne, non corra problemi nel primo anno e mezzo. È normale, ma a Cassina de Pecchi, non era scontato: anime diverse, molto diverse, stanno nella "coalizione" che governa. Anime diverse, alcune radicate con una storia alle spalle, alcune addirittura uscite dal cappello di qualche "guru" della destra locale appositamente a poche settimane dal voto, che però, nonostante l'anomala alleanza, parrebbe fino ad oggi, riuscire a tirare a campare.
Parrebbe. E solo fino ad oggi. Già.
È un giornale locale, un noto giornale locale, a gettare la prima "ombra" sulla serenità che si respira (si respirava?) dalle parte di Piazza De Gasperi. Una domanda bruciapelo durante una intervista, un fulmine a ciel sereno, "annuncia" che "recentemente è girata voce che Luigi Ferrarini (Capogruppo di Maggioranza) starebbe per dimettersi da Consigliere Comunale".
Non posso sapere quali siano le fonti del Giornale, non so a cosa si riferisca e perché questa eventualità sia finita sulla stampa, prima che nel dibattito pubblico. Quel che sento, avendo ancora la voglia testarda di discutere e confrontarmi con i Cittadini, è che sotto la presunta serenità amministrativa, quella che avrebbe avvolto la Giunta e la maggioranza in questi mesi, è covato e non da adesso, una insofferenza, dovuta a un sostanziale immobilismo su quasi tutto.
Gli attuali Amministratori avevano promesso di impegnarsi fin dal Giugno del 2019 su tanti fronti: le cose sono andate molto diversamente, non lo racconto solo io in questo spazio è sotto gli occhi di tutti i cassinesi che mediamente il Paese lo vivono.
La Giunta è stata ferma, per troppo tempo su troppo e quando si è mossa lo ha fatto in modo del tutto discutibile: da Nokia, passando per l'ingresso in ATES, fino ad arrivare alle opportunità sprecate in lockdown.
Non ho risparmiato critiche agli attuali Amministratori, non lo faccio certo adesso ma conosco Ferrarini, lo conosco come una persona pratica, poco incline al dibattito sterile e alla zuffa. Lo conosco e ho ascoltato attentamente i suoi interventi da capogruppo, che in più di una occasione sono stati "generosi" nei confronti dei temi avanzati dalle minoranze. Segno che quei temi, se non tutti naturalmente, ma almeno alcuni, per chi conosce il Paese, non meritavano risposte scomposte e spesso infarcite da arroganza strabordante, come invece alcuni che stanno seduti di fianco a Ferrarini fanno, soprattutto sui social, con quella tipica spocchia da primo della classe.
Conosco Ferrarini, non credo che uscirà dal Consiglio Comunale. Probabilmente la voce, se di voce si tratta e non di pura immaginazione diciamo così "giornalistica", è segno di malessere di chi, lo "testiamo" tutti i gironi, in questa coalizione anomala ci ha creduto. E adesso si trova a fare i conti con gli obiettivi mancati (quasi tutti) dalla Giunta e dalla maggioranza.
"L'innamoramento" quello che fa passare tutto, tra i Cittadini e gli Amministratori è finito già da un pezzo. Ora servirebbero risposte che latitano: più d'uno, lo dice anche pubblicamente. Che serpeggi nella coalizione e tra i sostenitori della coalizione qualche divisione, anche di prospettiva (soprattutto perché questa amministrazione da l'idea di non avere prospettive per il Paese) è del tutto verosimile, che ci sia anche rabbia per dove si poteva e non si è fatto (su tutti i Lavori Pubblici, mai come adesso totalmente al palo, l'ho detto, la spina nel fianco della Giunta) è più che verosimile. Che tra gli ambienti della minoranza sta volta, si sia ipotizzato di possibili "rimpasti" o di "cambi in corsa" non è un mistero. Che il Movimento Civico sia una forza che applica la rotazione dei Consiglieri a turno è un dato di fatto. Come si inserisca (e se si inserisce) la "notizia" data in pasto ai lettori in tutte queste mie analisi-quasi-certezze non lo so, posso però ipotizzare. La notizia (vedremo se nei prossimi giorni sarà ancora una notizia, se sarà smentita, se si perderà via o se invece ha qualche fondamento) intanto è stata messa lì e sono abbastanza certo che se ne discuterà ancora.
Staremo a vedere, lo faremo molto serenamente, come sempre. Porteremo avanti le nostre battaglie, da opposizione, che rimangono immutate. Oggi, forse, con una certezza in più: se si è aperto un dibattito interno (o forse semplicemente il dibattito interno è solo venuto alla luce) ben venga, ne guadagna il Paese che merita di più di quanto visto da lega&partners fin qui.
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