Un Consiglio Comunale, il prossimo, convocato alle ore 19.00. E siamo a due. Quello di fine Ottobre, l'ultimo in ordine di tempo, alle 18.30, con disappunto di molti, tra Consiglieri, Forze Politiche, Cittadini e probabilmente sarà una costante di questa legislatura, se nessuno si opporrà o proverà ad opporsi.
Si dice, dal "Palazzo", che sia una necessità non politica ma tecnico-organizzativa, ma dal di fuori del "Palazzo" la costante di escludere la maggior parte dei Cittadini dalle scelte che li riguardano, è vissuta male.
Questa non è Trasparenza. Non è participazione. Non è un modo corretto di condurre i giochi
Vincere le elezioni non significa decidere in barba ai principi, anche quelli più elementari. È palese che le 19.00 (o le 18.30) siano orari esclusivi, per molti, lavoratori, Famiglie, Studenti, Mamme, giovani. Alle 19.00 (o alle 18.30) uno ha in mente di tutto e ha da fare di tutto, tranne che andare ad ascoltare un Consiglio Comunale. Non che quando i Consigli Comunali si facevano alle 21.00 (ovvero, da sempre) ci fossero le folle in Aula Consiliare, ma quell'orario, standard con qualsiasi Amministrazione Comunale, aveva un principio di fondo: favorire la partecipazione sia dei Consiglieri stessi (che sono donne, uomini, giovani, lavoratori, come noi tutti) sia dei Cittadini.
Il Partito Democratico di Cassina de Pecchi contesta questa pratica e la ritene preoccupante. Le decisioni collettive si prendono alla luce del sole e non barricati tra quattro mura all'oscuro dell'opinione pubblica.
Tornerò su questo argomento.
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