Avete presente i giorni che precedono le tanto sudate ferie per un lavoratore o le ore che si frappongono tra uno studente e le ambite vacanze estive? Ecco, la seduta di Consiglio Comunale del 27 Luglio è stata vissuta in quel clima li, in un'Aula Consiliare semi deserta (come spesso accade purtroppo), tra distrazione più o meno generale e un elenco lungo e a tratti estenuante del "ho fatto, voglio fare e farò". Si, perché il piatto forte di quest'ultima seduta che precede la pausa estiva era l'approvazione del DUP, il documento che dice quanto fatto nei primi 7 mesi dell'anno e quanto si vorrà fare da qui in avanti. Un documento più politico che di contenuto perché i soldi, quelli veri e non solo quelli stimati, li vedremo a Novembre. Dunque, un argomento importante, di peso, che pone i riflettori su ciò che siamo riusciti a fare e su ciò che ci impegniamo a fare e questo lo abbiamo fatto nonostante quel clima di prima (quello stanco, un po assonnato e molto accaldato) nell'assenza quasi totale delle opposizioni, rappresentate dal solo Consigliere Beccaria, trovatosi "solo" dopo il diserto dei suoi due colleghi di Lista, il diserto del capogruppo dei "Moderati" e l'assenza (in questo caso annunciata) del capogruppo del Movimento Civico.
Solo Beccaria, ma determinato e pungente quanto basta. Determinato e pungente, che con i suoi interventi brevi ma molto concreti e ahimè anche azzeccati, ha destato un po tutti dal clima di sonnolenza e distrazione. Si, perché la lunga elencazione del fatto e del farò ha immobilizzato (se non annestetizzato) i presenti, me compreso. Al fianco del mucchio di parole, promesse, impegni che poi devono attuarsi, rimarrà di questa ultima seduta estiva, quell'impressione, vaga a dir la verità fino all'intervento di Beccaria, che si sta andando alla cieca, alla ricerca, ognuno per quel che gli compete, di fare ciò che può nelle condizioni date. Beccaria lo ha sintetizzato molto bene nel suo intervento: manca una prospettiva. Qual è la visione, si chiede. A parte i progetti singoli e dei singoli, dove sta l'obiettivo comune? Chi è stato attento e non ha giocato a pokemongo tutto il tempo l'ha colto sicuramente. Ogni singolo assessore ha fatto il suo (e farà il suo) seguendo le sue Deleghe, magari lo farà anche bene, rispettando i tempi e le esigenze della Città (ce lo auguriamo tutti). Ma qual è la colla che tiene insieme tutto, chi coordina il tutto, chi riesce a trasformare le singole iniziative in una visione politica a lungo termine (e non di singolo mandato)? Al momento è un po come quella storiella usata spesso nel mondo del calcio: una squadra fatta di tanti fuoriclasse che giocano per se, ma la squadra è una cosa ancora da venire. Se tutto ruota intorno alla bravura del singolo, che magari si è pure beccato i complimenti per la sua singola iniziativa (e ci tiene a raccontarlo anche in Consiglio Comunale nell'indifferenza quasi totale dei suo colleghi ormai stanchi e assonnati) ma allo stesso modo stenta a decollare il gioco, la coralità, l'unità di intenti be...c'è qualcosa che non va. Vale molto ed è una scelta coraggiosa quella di aver spostato 200000 euro destinati alla realizzazione dell'Area Feste a Sant'Agata sulla riqualificazione della stazione della Metropolitana in funzione del Bando del Governo sulla riqualificazione delle periferie (intanto, mentre vi scrivo, un altra buona notizia su questo argomento, 9,2 milioni di euro sulla tratta cimiano - gessate dal Comune di Milano); vale e molto il rilancio ormai assodato della Cultura e degli Eventi locali, ripartiti dopo anni di piattume quasi totale; vale e anche molto l'aver realizzato un Pgt a consumo di suolo zero; valgono e molto le singole iniziative che finiscono sui giornali, che producono i 40 mi piace sui social e un po di notorietà in Paese.
Ma e qui sta l'obiettivo bisogna dare gambe e testa a lungo termine a un progetto politico che ci auguriamo possa proseguire negli anni a venire.
Tra una buona dose di sonno, un po di noia e di stanchezza, la notte del 27 Luglio, si è accesa una lampadina rossa e l'ha accesa l'opposizione. Un'opposizione che non conoscevo e che finalmente è riuscita ad emergere, dai modi educati, civili, colti. Vediamo di non restare fermi e tornare alla luce verde, il prima possibile. La visione, non può essere altra che quella di fare e fare bene. Del resto stiamo parlando dell'Amministrazione Comunale di Cassina de Pecchi, 13000 abitanti, le cose da fare sono concrete, che riguardano la vita di tutti i giorni e che devono permettere a tutti di continuare a vivere in un Paese in cui è bello vivere.
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