Domenica 3 Maggio si è svolta a Milano una imponente manifestazione in risposta ai gravi fatti vili di teppismo avvenuti Venerdi Primo Maggio quando poche decine di cosi detti "black block" hanno devastato la zona compresa tra Piazzale Cordusio e Via Carducci.
Le immagini televisive hanno mostrato al mondo quanto di peggio e in parte atteso è avvenuto. A margine della manifestazione pacifica del movimento "No Expo", che raggruppa varie sigle che si oppongono o comunque criticano l'Evento dell'esposizione mondiale milanese, gruppi estremi che si rifanno al mondo dell'antagonismo italiano ed europeo hanno colpito negozi, imbrattato muri, affrontato i manifestanti e le forze dell'ordine, discretitando i motivi della legittima protesta e rovinando non solo l'inaugurazione di un grande evento ma la stessa festa del 1 Maggio. In risposta a tale atto, la Milano democratica e civile ha saputo rispondere.
Anche Cassina de Pecchi ha partecipato a questo momento di vicinanza e di contestazione alla violenza. Dopo l'appello lanciato sui canali fb di Cassina, una trentina di residenti si sono trovati nella piazza della Metropolitana per partecipare al corteo milanese. Nessuna bandiera o stemma di partito. Solo la voglia di stare insieme per denunciare una pagina triste della storia milanese.
25000 persone in corteo per dire no allo squadrismo di triste memoria, rappresentato da quei delinquenti che hanno messo a ferro e fuoco le vie di Milano per un paio d'ore. 25000 persone in piazza per fare qualcosa di concreto in ribellione a una giornata grigia, colma di tristezza.
Nella memoria rimarrà l'immagine della Milano democratica, aperta e plurale, rappresentata da quella fiumana di persone che ha attraversato le vie centrali della città fino ad arrivare alla Darsena.
Le immagini televisive hanno mostrato al mondo quanto di peggio e in parte atteso è avvenuto. A margine della manifestazione pacifica del movimento "No Expo", che raggruppa varie sigle che si oppongono o comunque criticano l'Evento dell'esposizione mondiale milanese, gruppi estremi che si rifanno al mondo dell'antagonismo italiano ed europeo hanno colpito negozi, imbrattato muri, affrontato i manifestanti e le forze dell'ordine, discretitando i motivi della legittima protesta e rovinando non solo l'inaugurazione di un grande evento ma la stessa festa del 1 Maggio. In risposta a tale atto, la Milano democratica e civile ha saputo rispondere.
Anche Cassina de Pecchi ha partecipato a questo momento di vicinanza e di contestazione alla violenza. Dopo l'appello lanciato sui canali fb di Cassina, una trentina di residenti si sono trovati nella piazza della Metropolitana per partecipare al corteo milanese. Nessuna bandiera o stemma di partito. Solo la voglia di stare insieme per denunciare una pagina triste della storia milanese.
25000 persone in corteo per dire no allo squadrismo di triste memoria, rappresentato da quei delinquenti che hanno messo a ferro e fuoco le vie di Milano per un paio d'ore. 25000 persone in piazza per fare qualcosa di concreto in ribellione a una giornata grigia, colma di tristezza.
Nella memoria rimarrà l'immagine della Milano democratica, aperta e plurale, rappresentata da quella fiumana di persone che ha attraversato le vie centrali della città fino ad arrivare alla Darsena.
Nel giro di poche ore, grazie a un tam tam mediatico sviluppatosi soprattutto via internet, si è organizzato l'evento "Nessuno tocchi Milano" che si poneva l'obbiettivo di ripulire le strade imbrattate e manifestare in solidarietà ai milanesi e alla città tutta duramente colpita.
Un Grazie particolare al Sindaco Pisapia e all'Amministrazione Comunale del capoluogo.
Milano ha saputo reagire subito e con determinazione.
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