mercoledì 10 aprile 2019

Le 4 Domande e le non risposte

A qualche giorno dalle domande/appello che la Comunità Pastorale ha posto ai Candidati Sindaco attraverso l'informatore "Insieme", ancora non abbiamo avuto risposte ufficiali da parte dei 5 attuali candidati. 
Che siano volute, le non risposte o che siano state date in altre sedi non pubbliche, come qualcuno dei 5 probabilmente farà o ha già fatto, non cambia. Perchè la notizia, quella vera, non è rappresentata tanto dal modo originale ed estremamente trasparente - come ho già avuto modo di definire - con il quale la Parrocchia ha posto l'accento sulle questioni che più le stanno a cuore, come è normale che sia e come chiunque farebbe, ha fatto e farà ancora. 
La notizia è la non risposta. 

La non risposta "pubblica", che invece dovrebbe esserci, perchè tutti i "cittadini - elettori" hanno il diritto di sapere cosa e come i 5 candidati vorranno impostare il rapporto con un pezzo importante e rappresentativo della nostra Comunità. 

La non risposta preoccupa e a parte le analisi come questa che state leggendo e altre che ho letto, fatte dal Consigliere-Capogruppo Maggio e da un attento osservatore delle dinamiche politiche locali come Patella, persone che fino a prova contraria non si candideranno a fare il Sindaco, sorprende. 

E' chiaro che in questo momento la strategia della Campagna Elettorale per ognuno dei 5 candidati è volta a fare meno danni possibile e acciuffare consenso più che gli avversari. Ma quando di mezzo c'è da far emergere  l'attaccamento alla propria Città e alla vita vera e quotidiana, fatta da persone in carne d'ossa, non c'è strategia che tenga. 

Se la non risposta ufficiale dovesse continuare a latitare, credo che si soffra di un deficit di trasparenza non trascurabile ai fini della scelta che i cittadini faranno il 26 di Maggio. 

Non importa cosa i 5 candidati pensino della Parrocchia in se. Non conta nemmeno se i 5 candidati siano frequentatori o meno delle attività della Comunità Pastorale. Chi se ne importa se i 5 sono credenti, non credenti, praticanti o meno. Tutto questo è superfluo ai fini pratici. I cassinesi devono sapere se e come quelle domande che vertono su aspetti importanti, che quasi sempre riguardano la vita quotidiana in Paese, avranno o meno riscontro dalla prossima Amministrazione Comunale.

E lo vuole sapere non solo la Parrocchia, ma anche il resto dei cittadini: le domande della Parrocchia sul cimitero, sulla Caritas, sulla Città dei Ragazzi, sulle Scuole in realtà non sono le domande della Parrocchia, ma sono, in fin dei conti, le domande di un po tutti noi, Cittadini che bene o male frequentano o hanno frequentato quelle realtà e che pertanto si aspettano un feedback da parte di chi tra 46 giorni sarà eletto Primo Cittadino. 
 
La Città dei Ragazzi, esperienza molto importante e formativa, per tanti cassinesi, è una delle offerte formative e ricreative che abbiamo sostenuto. 
La Caritas è una realtà omogenea al Tavolo del Terzo Settore, organismo pensato e realizzato con il centrosinistra, per affrontare insieme le criticità. 
Le Scuole parrocchiali, con il Piano di Diritto allo Studio, in questa legislatura hanno goduto di copertura economica e continuità didattica. 
Ebbene, già queste cose concrete, sono una risposta s'è, se volete. Ma, tutti gli altri candidati Sindaco? 

Aspetto e aspettiamo fiduciosi una presa di posizione pubblica, non sottobanco, me lo aspetto io e se lo aspetta Cassina de Pecchi. Intanto, un ringraziamento doveroso a tutti quelli che, e sono tanti, mettono a disposizione tempo e passione per rendere il Paese vivo, Parrocchia compresa e non solo Parrocchia, perchè il sostegno va dato a tutti quelli che promuovono Comunità, al di là "dell'ideologia", che nell'Amministrazione spiccia di un Comune conta più o meno zero.

Per quel che può valere, la penso in questo modo: non sarò Sindaco, le domande non sono rivolte a me, ma se fossi stato tra i 5 candidati, non avrei esitato 1 secondo a rispondere.

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