Buongiorno Francesca.
Scrivo a te in qualità di Presidente dell'Anpi Cassina e lo faccio io in qualità di semplice iscritto (e non per il ruolo politico che ricopro).
Ho appreso con stupore attraverso dei messaggi su alcuni Social che fanno riferimento a forze politiche locali, che la Sezione dell'Anpi ha aderito al Comitato del no al Referendum Costituzionale sorto a Cassina de Pecchi.
Il mio stupore non è dovuto alla scelta in se: so e sappiamo tutti che l'Anpi a livello nazionale è contrario a ciò che il Parlamento ha prodotto. Il mio stupore è dovuto alle modalità con cui la sezione locale ha deciso di aderire a un comitato costituito da Partiti. La Sezione Anpi di Cassina non ha mai discusso con i suoi iscritti di questa possibilità, ne si è mai confrontata al suo interno per una scelta di questo tipo (a meno che il confronto ci sia stato e io non sia stato invitato a parteciparvi, possibilità che però escludo a priori).
In oltre, a differenza di altre Sezioni Anpi (vedi Gorgonzola) che stanno promuovendo momenti di incontro e dibattito, Cassina ha deciso di aderire a un comitato piuttosto che privilegiare un confronto al suo interno (e possibilmente anche al suo esterno).
Apprendo anche in questi giorni, che due nostri iscritti, proprio a causa delle perplessità che sto esprimendo qui, hanno esplicitato pubblicamente la volontà di non rinnovare la Tessera alla nostra Associazione e la cosa è alquanto preoccupante.
Chiedo a te e al Direttivo di rendere pubblica a tutti gli iscritti questa mia lettera e contestualmente chiedo di individuare una data a breve per discutere insieme dei suoi contenuti.
Grazie dell'attenzione.
Andrea Parma
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