A nessuno piace vedere gli elemosinanti fuori dall'UNES o sotto i portici in centro Paese. Per diversi motivi. Ad alcuni la vista di queste persone procura fastidio. Altri hanno paura, perché sono insistenti, perché possono essere pericolosi, perché gli elemosinanti sporcano. A me, i questuanti, non piace vederli perché sono, in fin dei conti, il simbolo di un fallimento. E siccome fallire non piace a nessuno, non me ne starò certo con le nani in mano a guardare il protrarsi nel tempo di un problema che nessuno affronta e che sta proprio sotto casa nostra, nei luoghi che frequentiamo tutti i giorni, per fare la spesa, per andare a comprare il giornale, per arrivare alla Metropolitana.
Lo dico spesso in questi casi, chi come noi è stato eletto dai cittadini per "Governare" può fare di tutto tranne che chiudere gli occhi o girare la testa dall'altra parte. Come è noto, il tema non è di oggi, ma è lungo, datato. E' un fallimento che si rinnova dai tempi in cui governava il centrodestra e quando lo stesso Varisco, che oggi presenta una interessante Interrogazione sull'argomento che è stata discussa in Consiglio Comunale, stava tra i banchi della maggioranza. Avere sul territorio persone sfruttate che a loro volta sfruttano minori che invece di andare a Scuola o invece che giocare vanno in mezzo a una strada a chiedere soldi è un fatto che come amministratore, come cittadino, come essere unano mi sento in dovere di affrontare. Avere qui a casa nostra persone che bivaccano per l'intera giornata, che come un orologio svizzero si presentano negli stessi luoghi e orari, che rifiutano sistematicamente il cibo e accettano solo danari, che per fare intenerire portano con se minori (a volte neo nati) con il caldo o con il freddo, d'inverno o d'estate, con la pioggia o la neve, non è accettabile da un punto di vista umano, politico e sociale. Io non lo accetto e mi ostino a pensare che è necessario intervenire. Come? Semplicemente applicando la Legge.
Il Regolamento di Polizia Locale vieta l'accattonaggio e a casa mia, se una cosa è vietata è vietata.
Non ci sono postille al divieto. Se io non pago le tasse, del resto, vengono a prendermi.
Ecco, se questi fanno accattonaggio nonostante il fare accattonaggio è vietato, li si sanziona e li si allontana. E guarda caso oggi esiste uno strumento in più, quello del Daspo, che alcuni Comuni hanno anche adottato.
Non è una questione di destra o sinistra. E' una questione di rispetto delle regole. Il nostro compito, da Amministratori, non è quello di salvare il mondo, ma è quello di garantire ordine, decoro e sicurezza. E io mi spenderò, fino alla fine del mandato, perchè questo avvenga.
Avrei risposto cosi al Consigliere Varisco e sono pronto a scommettere che il collega interrogante si sarebbe anche dichiarato soddisfatto.
Come scommetto che qualcuno mi darà del fascista, per quanto scritto. Ma, statene certi, non sono fascista, non lo sono diventato. Penso solo che una Sinistra "di Governo" deve saper governare e prendere decisioni. Lasciare li sotto i portici e all'Unes i mendicanti (trincerandosi dietro al "non danno fastidio a nessuno") è una non risposta che non possiamo permetterci. Non intervenire è la vera crudeltà nei confronti di una situazione conclamata di sfruttamento, anche minorile che dobbiamo stroncare.
Nessuno può convincermi del contrario.
Del resto, arrendersi all'ineluttabile è una pratica che non mi appartiene (sopratutto, non dovrebbe appartenere a un Amministratore Pubblico). ,
Nessun commento:
Posta un commento