giovedì 27 giugno 2019

La prima democristianata della Legislatura

Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Siamo solo a due indizi, al momento, su Nokia e sugli intenti dei nuovi Amministratori, ma oggi il caldo torrido mi fa tentare una scommessa (a me che non piace mai giocare): molto presto arriverà la prova definitiva. 

Non sono mai stato un guasta feste, è un ruolo che non mi si addice. Sopratutto se la festa è appena cominciata...ma, visto il silenzio tombale e il sonno - mi auguro solo momentaneo dovuto più che altro alle "distrazioni da Festa di Paese" - sulle prime mosse dei nuovi governanti locali (mosse che a dir poco ci han lasciato più di qualche dubbio) sarà il caso che qualcuno i fatti ve li racconti, portando anche un punto di vista critico, che in Democrazia non fa mai male, tutt'altro.

Il quotidiano "Il Giorno" del 21 Giugno ci propone una intervista a tutto campo al Sindaco di Cassina de Pecchi, intervista che tocca diversi argomenti, tra cui il futuro della ex Area Nokia e tutto ciò che intorno a quell'operazione potrebbe mutare. In realtà l'intervista (che vi propongo integralmente: https://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/cassina-fondi-nokia-1.4656390) è assai povera di contenuti: tanti annunci, tanti propositi, tante intenzioni, senza però specificare nulla. Una intervista più figlia del "cambio tutto per non cambiare nulla" (che va tanto di moda tra i politici dell'era giallo-verde) piuttosto che di un ragionamento solido. Ad ogni modo, ai propositi e alle intenzioni zoppe snocciolati dal Sindaco al giornale, viene affiancata "l'ammissione". Il Sindaco, come se nulla fosse accaduto negli ultimi due anni a Cassina de Pecchi "ammette" molto serenamente che nulla su Nokia può essere fatto.

"Iniziamo con il dire - spiega Balconi - che mentre su altri aspetti vi sono margini ridotti di intervento, sulla destinazione dei fondi molto si può rivedere". "Margini ridotti di intervento" - che tradotto dal politichese, significa non possiamo fare nulla. Ma, a cosa si riferisce il Sindaco? Qui, lo scoop de "Il Giorno": il Sindaco, sostenuto da una coalizione che ha fatto dell'avversione a Nokia la madre di tutte le battaglie, a 2 minuti dall'elezione "ammette" che "i margini sono ridotti". Lo ammette senza fare una piega, ripetendo quanto già "ammesso" all'insediamento (http://andreaparma.blogspot.com/2019/06/insediamento-piatto-poco-cuore-e.html). 

Tanto a fine Giugno Cassina è già con la testa alle vacanze. 

Passare dalla Campagna Elettorale e dai paroloni rivoluzionari sui "TIR che invaderanno il Paese" o anche "uno tzunami di traffico" o il classico "mandiamoli a casa" al più mite e molto democristiano "i margini sono ridotti" è un attimo. 

Il Sindaco oggettivamente non ha responsabilità per gli anatemi e le parole di fuoco sostenute per mesi dai suoi di oggi in maggioranza quando erano minoranza, il Sindaco è arrivata dopo. Il Sindaco oggettivamente si trova tra l'incudine e il martello per responsabilità solo parzialmente sue: da una parte i suoi, che annunciavano barricate contro le centinaia di TIR e dall'altra la dura realtà odierna, che è frutto di un accordo tra privati (Nokia e l'Operatore) su un area privata (ex area Nokia) su cui il pubblico (la nostra ex Amministrazione) ha cercato di ottenere il più possibile per la Comunita' (6 milioni di opere). 

Era cosi anche prima, non è che oggi scopriamo l'acqua calda, ma prima eravamo in Campagna Elettorale e per alcuni politicanti non esiste momento migliore per sparare panzane tanto quanto quando vai a chiedere il voto. 

Al Sindaco tocca la difesa d'ufficio che è sfociata nella prima "democristianata" della legislatura (la Lega ormai in tutto e per tutto è come la DC di un tempo). 

Per fortuna, quanto scritto, anche a caratteri cubitali da qualche Partito che oggi Governa con Balconi, non lo puoi cancellare. Per fortuna i giornali li leggiamo e abbiamo un ampio margine (a differenza del Sindaco) di manovra anche se stiamo fuori dal Consiglio Comunale. 

Ci riaggiorniamo presto, la "prova" è li dietro l'angolo.

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