mercoledì 3 luglio 2019

Pragmatismo o no, conviene darsi da fare

Sembrerebbe che si respiri un'aria fresca incline all'ascolto in Comune: l'ho letto sui social da alcuni amici, che si complimentavano per il taglio erba effettuato a Villa Quiete, dove parrebbe che in passato fosse sempre stato un terno al lotto, del tipo "a questo giro taglieranno o il braccio di ferro sulle competenze vincerà sulle necessità oggettive dei residenti?" 

Chiaro è che il pragmatismo è elemento essenziale per governare bene una piccola Comunità come la nostra, chiaro è che se la competenza su una strada non è del Comune ma di altro Ente tocca all'altro Ente intervenire, chiaro è che se per pragmatismo interviene il Comune subito dopo si presenta il conto all'altro Ente. Mi pare un ragionamento lineare che purtroppo nel recente passato così lineare non è stato, al punto che al pragmatismo spesso è stato anteposto il "principio" che a lungo andare ha creato danni in tutti i sensi, politici e di immagine alla nostra Amministrazione e concreti ai Cittadini. 

Ora, io prima di stappare le bottiglie ci andrei con i piedi di piombo: la legislatura è appena cominciata, i problemi da affrontare sono tanti e non si riducono certo al solo taglio su un angolino di strada, alla rimozione del palo rotto, alla delimitazione del giochino pericoloso al parco Andromeda, alla pulizia della nuova rotonda (raccontataci con tanto di set fotografico da parte dell'Assessore). 
Siamo all'inizio e il clima da "luna di miele" imperversa al punto che azioni standard (più frutto, credo, del lavoro degli Uffici Comunali che di una linea politica specifica) vengono applaudite come se invece fossero conquiste memorabili. 
Siamo all'inizio e la luna di miele non deve essere disturbata: lo hanno capito i giornali che sono appiattiti su tutto tranne che sulla politica (non si parla di Amministrazione da almeno due settimane), lo hanno capito i politici o alcuni di essi sconfitti dal voto che sembrerebbe siano ancora in fase di riflessione, lo hanno capito i politici vincitori, che parlano poco e appaiono solo per cose di fondamentale importanza (la strada pulita, il nastro sul gioco rotto, le previsioni meteo - a proposito, la tempesta fulminea di questa sera non l'hanno comunicata, peccato). 

Ad ogni modo, sono contento per questo pragmatismo, seppur iniziale, seppur frutto della legittima "voglia di fare" che all'inizio di una nuova storia supera di gran lunga ogni altra cosa (mettendo subito in conto però che non potremmo tagliare l'erba per sempre al posto di un altro e fermo restando il conto da presentare all'altro) e proprio per questo bel clima positivo che si è innescato in questi primi gironi di Luglio che ne approfitto, provando a segnalare anche io alcune criticità. 


Non si sa mai che mi ascoltino e intervengano: Zona Industriale di Camporicco con erba altissima, al punto di coprire i marciapiedi e tante micro e macro discariche tra Via Da Vinci e Via Galilei tutte a cielo aperto (i nostri imprenditori e i nostri artigiani hanno pari diritto dei cittadini di vivere in un luogo salubre, pulito e decoroso); i resti di un cantiere (comprese macerie) in Via dell'Artigianato

Pragmatismo o no, conviene darsi da fare.


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