Sono un cittadino come tanti, non
un “politico”. Faccio politica da quando ero ragazzo, certo, ma non ho mai ricoperto un ruolo
istituzionale, ad esempio non sono mai stato candidato a un Consiglio
Comunale. Per me questa è la prima esperienza di voto a cui mi
sottopongo.
Credo che amministrare una città e far parte di una compagine amministrativa non sia un compito per pochi. Entrare nei meccanismi della macchina comunale significa, per come la vivo io, confrontarsi con i problemi reali e provare a risolverli.
Tutti, io compreso, abbiamo ben chiari i limiti e le potenzialità di Cassina de’ Pecchi. Tutti, io compreso, sappiamo cosa va e cosa non va nella nostra città, dimenticata dalla politica in questi ultimi quattro anni. D'altronde tutti siamo genitori, siamo lavoratori, tutti usufruiamo di alcuni o molti servizi cittadini, tutti godiamo dei luoghi di Cassina. Tutti noi vorremmo una città più viva, più pulita, con più opportunità, con scuole migliori, con un vero centro, con meno auto e un trasporto pubblico funzionale, e cosi via. Tutti, allo stesso modo, siamo ben consapevoli che le cose importanti, quelle che qualificano una città e il suo grado di vivibilità, sono spesso quelle più semplici: dalla cura e l’ordine degli spazi pubblici, al senso di sicurezza che deve essere garantito, fino alla semplificazione della burocrazia, tanto per una famiglia, quanto per una impresa.
Non abbiamo bisogno di sogni e progetti faraonici, a Cassina de’ Pecchi. Per troppo tempo ne abbiamo sentito parlare, senza risultati. Vogliamo sogni realizzabili, alla portata di mano, come un’Amministrazione attenta, che sia presente, che stia tra la gente e sappia ascoltare.
Vogliamo portare una ventata di novità
e di freschezza a una politica stanca, litigiosa, vecchia.
Saremo dei
temerari, dei sognatori appunto, dei testardi forse: le nostre idee e le nostre
speranze però non ce le toglie nessuno. E siamo pronti, ci sentiamo
pronti, per trasformarle in atti concreti.
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