mercoledì 23 dicembre 2015

Auguri Cassina, il futuro è adesso

Non utilizzerò questo spazio per raccontarvi, come di consuetudine, un'iniziativa o un atto dell'Amministrazione Comunale di Cassina de Pecchi. Non scrivo questo articolo, come spesso faccio, per informarvi di ciò che stiamo portando avanti come governo locale.
Non sprecherò parole per rendicontare ai lettori cosa abbiamo fatto in questo anno che sta per chiudersi. Non lo faccio, almeno non per questa volta.
Se questo mio blog personale ha un pregio, del resto, è proprio quello di aver svolto nei suoi due anni di vita una funzione di informazione, di dibattito e di confronto, grazie ai suoi 7019 contatti e ai 104 articoli in esso contenuti. Superfluo pertanto elencare le azioni amministrative intraprese in questo 2015. Non lo faccio perché già sapete tutto. Ognuno di quelli che mi sta leggendo in questo momento sa per filo e per segno cosa e quanto è stato fatto. Sapete e vi siete fatti un'idea precisa di che cos'è oggi Cassina rispetto due anni fa. Avete maturato un vostro giudizio e da parte nostra, da parte mia, ho cercato anche con questo blog di condividere con tutti voi, con una cadenza quasi settimanale, il mio impegno e il mio contributo in Amministrazione. Questo articolo pertanto lo scrivo per fare innanzitutto un augurio di buone feste a tutti e l'augurio, a chiusura di anno, lo faccio anche a me e ai miei compagni di viaggio in questa avventura amministrativa. L'augurio che mi dedico e che dedico a tutti noi è quello di continuare a mantenere la determinazione che mi ha e che ci ha contraddistinto fino ad oggi. L'augurio me lo faccio perché so che c'è ancora molto da fare. Questi primi 18 mesi di Amministrazione non sono stati sempre semplici e alle cose buone fatte ne abbiamo affiancate alcune che non hanno trovato l'appoggio della cittadinanza. Ma la politica e soprattutto l'amministrare è questa cosa qua. Governare significa sporcarsi le mani, significa essere sempre sotto il riflettore, significa prendersi i meriti quando è giusto prenderli, ma significa anche essere oggetto di critiche. 
L'augurio me lo faccio perchè qui adesso di fronte a tutti i lettori voglio prendermi un impegno su quello che vorrei poter portare a compimento nel 2016. O meglio, mi prendo l'impegno su quelle cose dove porterò il mio contributo, per quel che so fare e per come lo so fare. Chiedo a voi di essere sempre vigili, attenti e di aiutarmi, la dove possibile, di incalzarmi, di starmi addosso. La funzione migliore di controllo all'operato dell'Amministrazione Comunale del resto la esercitate proprio voi, i cittadini tutti, che in questi quasi due anni, avete posto alla mia e alla nostra attenzione dubbi, richieste, solleciti, domande, suggerimenti. Con spirito costruttivo e sempre finalizzato a un miglioramento di ciò che ci tiene insieme, l'amore per la nostra città, che non ha colore politico ma è semplicemente un dato di fatto.
L'elenco degli impegni è lungo, comincio da ciò che conosco meglio. Continuerà la mia attività di sostegno e supporto al settore del Commercio e dei Servizi Sociali che sono (posso permettermelo di dirlo dopo due anni di esperienza) un settore difficile, complicato, sempre a corto di risorse (anche se le abbiamo aumentate nel 2015). I disagi e le difficoltà sono in costante aumento, le risposte sempre poco adeguate. Eppure margini di manovra ci sono, lo abbiamo verificato in questi mesi di Amministrazione. Gli obiettivi sono diversi, a cominciare dal lancio del "Canone Calmierato" che partirà a Gennaio, il rafforzamento del "Bando sul Lavoro Accessorio"(http://andreaparma.blogspot.it/2015/11/qualcosa-di-utile-e-concreto-i-dati-del.html), l'ingresso nell'Unione deiComuni (http://andreaparma.blogspot.it/2015/02/programmazione-sociale-la-risposta-e.html), previsto per il primo trimestre dell'anno. Al fianco, la ricerca minuziosa e quotidiana di strumenti adatti a dare risposte ai problemi della gente, a cominciare dal lavoro e dal sostegno al reddito delle famiglie. Un altra misura che si sta per finalizzare è "il Punto Famiglia", ne parlerò a tempo debito, che fa parte di un progetto più ampio su cui stiamo lavorando, rivolto ai giovani cassinesi. Come dicevo di cose da fare ce ne sono e ce ne sono pure parecchie, a cominciare da un opera estesa di manutenzione che non può più essere rimandata. Strade, marciapiedi, illuminazione pubblica, spazi e luoghi di ritrovo, come i parchi pubblici e i parchi gioco..opera che ora non è solo più un obiettivo generico, ma che è pronta per essere costruita nel corso del prossimo anno, grazie all'azione cominciata con la rinegoziazione dei mutui (http://www.cassinadepecchi.gov.it/rinegoziazionedi3mutui.html) che ci permetterà, da subito, di liberare risorse fresche che dedicheremo appunto alle manutenzioni. Dal nuovo anno prenderà il via l'attuazione di tutto ciò che è inserito nel Pgt, approvato qualche giorno fa e di cui ho già abbondantemente parlato (https://www.facebook.com/pdcassina/posts/873155519466532:0). In qualità di Presidente di Commissione, sarà mio compito, insieme agli altri membri di Commissione, accompagnare e vigilare su tutto l'iter attuativo. Altro impegno è quello di riprendere l'interessante lavoro di censimento e verifica delle proprietà comunali (http://andreaparma.blogspot.it/2015/01/in-visita-agli-orti-urbani-uneccellenza.html), iniziato con la Commissione Demanio, oggi ferma a causa delle dimissioni del suo Presidente. Nel 2016 continuerà l'impegno sulla Trasparenza e sulle buone pratiche amministrative, dando seguito all'Ordine del Giorno di adesione alla Campagna di "Libera" votato nel Giungo scorso (http://andreaparma.blogspot.it/2015/06/piu-trasparenza-il-consiglio-comunale.html). E poi ci sono tutte le piccole e grandi cose che interessano i cittadini da vicino e la loro vita quotidiana: la sburocratizzazione della macchina amministrativa, a cominciare da uno snellimento dei tempi di interazione tra l'Ente e l'utenza (in programma la reintroduzione dello Sportello Urp); l'estensione a livello comunale dei diritti dando seguito ad esempio ai contenuti dell'Ordine del Giorno votato sulle "Unioni Civili" (http://andreaparma.blogspot.it/2015/11/cambiamo-rotta-cominciare-dai-diritti.html); la soluzione definitiva sul cosi detto "Piano del Centro" che sarà per noi la priorità; l'arricchimento ulteriore degli eventi, dei luoghi e dei momenti di aggregazione per giovani e meno giovani (http://andreaparma.blogspot.it/2015/05/fragolosa-la-prima-sagra-delle-fragole.html) e molto altro. Mi fermo qui, penso di aver già messo molta carne al fuoco. Questi, in sintesi, alcuni obiettivi per i quali mi metto a disposizione. Non è poca cosa, ma siamo qui per questo.

sabato 5 dicembre 2015

Se ne facciano una ragione, Cassina Domani non molla

Mai come in questi giorni mi è tornata alla mente l'espressione: "tante parole, tanto rumore per nulla".
"Ambiguo" e "debole" è stato definito il Pd di Cassina; "dietrofront" il suo atteggiamento sul Centro; "burattini" i dirigenti del Partito locale e "manovrati" dai sempre verdi Giovanni Mele e Roberto Bertolotti;
E ancora "un Segretario che non ascolta la base dovrebbe dimettersi, come pure i due Assessori del Pd".
Dichiarazioni, dichiarazioni, dichiarazioni. Non c'è che dire: un gran bel "bla bla bla" degno da "caciara" da bar o da intervallo alla Scuola dei Pettegolezzi.
Chi a vario titolo si oppone alla nostra Amministrazione Comunale con il tentativo di fare breccia nelle differenze che pure esistono, non offusca certo il motivo per cui siamo al Governo del Paese: cambiarlo e farlo al meglio delle nostre potenzialità.
Che cosa è stato il Governo delle destre a Cassina lor ricordiamo tutti e non vogliamo certo tornare indietro. E quei vecchi politicanti cassinesi, riciclati nelle più variegate sigle di pseudo liste civiche, che sui social vantano pure la loro lunga-lunghissima stagione politica passata, se ne facciano una ragione: Cassina Domani non molla e non si ferma certo di fronte a un ostacolo, ma anzi è già al lavoro per superarlo e lo supereremo.
Lo abbiamo fatto nelle sedi opportune politiche, lo abbiamo ribadito attraverso i media che incalzavano sulla mia posizione e quella del Partito: non abbiamo nulla da nascondere e lo diciamo apertamente. Non siamo ambigui, non siamo deboli, non siamo manovrati e sopratutto non abbiamo poltrone da difendere (a meno che uno scambi la "Poltrona" con tutto il tempo, l'impegno e la passione che le donne e gli uomini del Pd di Cassina dedicano alla comunità a gratis o al massimo per una esigua indennità da amministratore).
Gli Assessori del Pd non devono recriminarsi nulla, come pure i Consiglieri Comunali e i dirigenti del Partito. Io, come Segretario cittadino, non mi vergogno e non faccio nessun passo indietro: anzi, faccio due passi in avanti. Sono e siamo stati coerenti con le nostre idee che già dalla prima presentazione del Piano (Ottobre 2014) seppur definito da me e da alcuni di noi affascinante e all'avanguardia, ci faceva essere prudenti fin da subito sulla sua possibile realizzazione. Quella prudenza e quel punto di domanda, sfociati in una mediazione in maggioranza (il senso unico) e due voti in Giunta (sempre subordinati a mille "vediamo", "valutiamo", "analizziamo", ecc ecc ecc) hanno portato il Partito e i suoi Amministratori, dopo mesi di discussione e analisi, ad esprimersi contrariamente a questa ipotesi di viabilità in Centro. Oggi lo manifestiamo pubblicamente dopo che altri colleghi Consiglieri Comunali, alla pari, si sono espressi prima di noi. Oggi lo manifestiamo avendo trovato in maggioranza con i nostri alleati una ulteriore mediazione che ci ricompatta tutti, nonostante le differenze, presentando una Mozione di maggioranza che sospende il Piano per due mesi, congelandolo. In prospettiva i sessanta giorni di "stop" serviranno per rivedere il Piano prendendo (e riprendendo) in esame tutte le proposte sul tavolo: quelle che vengono dai Partiti e dai Movimenti politici e quelle che arrivano dai cittadini, con il fine di fare un nuovo Piano possibilmente più condiviso di quello attuale.
E alla fine, ne sono certo, troveremo la quadra e ne usciremo ancora più forti di prima.

martedì 1 dicembre 2015

Riqualificare il Centro significa renderlo più vivibile


Una delle prime regole che ho imparato da chi il "giornalismo" lo fa sul serio (e non come me che invece mi diletto nel farlo) è quella che, quando si e' alle prese con la scrittura di un articolo, bisogna centrare fin dalle prime battute l'argomento di cui si vuole parlare, senza girarci troppo intorno. Ecco perchè dico subito che questo pezzo nasce dalla mia esigenza personale di dire ai quattro gatti che seguono il mio blog cosa penso di quello che è stato ribattezzato da tutti il "Piano del Centro", che molto ha fatto discutere e che immagino ancora per molto farà discutere a Cassina de Pecchi. Lo dico, senza usare troppi e inutili paroloni: il Piano, cosi come io l'ho condiviso, cosi come mediato in maggioranza e cosi come presentato alla cittadinanza, va cambiato. 
Lo dico dopo che per settimane sono stato incalzato da cittadini, giornali, amici e conoscenti che volevano una mia posizione sulla questione che ha suscitato cosi tanto interesse. Lo dico perché chi ricopre un "ruolo" pubblico non si può esimere dal farlo e soprattutto lo dico dopo che alcuni miei colleghi Consiglieri Comunali lo hanno fatto, pubblicamente, nonostante ci sia in atto una discussione aperta e franca sia con chi si oppone al Piano, sia interna alla maggioranza stessa. 
Non cambiare quel Piano (e cioè non trovare una soluzione il più condivisa possibile) sarebbe innanzitutto un suicidio politico. Sarebbe un suicido per chi come noi è stato eletto dai cittadini e lo sarebbe anche per l'intero progetto politico che rappresentiamo. Non sono impazzito, ho semplicemente cambiato idea dopo le 2200 firme, ho cambiato idea dopo aver parlato con tanti cittadini preoccupati che conoscono il paese prima e più di me, ho cambiato idea dopo aver visto crescere, giorno dopo giorno, un'opposizione forte a questa ipotesi di viabilità. 
Per redigere questo Piano siamo partiti (e qui uso volontariamente il plurale) da un'idea precisa di paese che vogliamo e che vorremmo per Cassina de Pecchi. Un'idea che non nasce oggi ma che viene da lontano: favorire la mobilità alternativa all'utilizzo del mezzo privato non nasce con l'Amministrazione Mandelli, ma è cosa consolidata in molte realtà, soprattutto fuori dai confini nazionali. Ci sono città nel nord Europa e nel resto del mondo che si sono sviluppate su un concetto semplice, per niente astratto e attualissimo, quello di favorire gli spostamenti in bicicletta o a piedi, prima di quelli con l'automobile privata. Una politica di sviluppo urbanistico che favorisce i percorsi ciclo pedonali è innovativa e all'avanguardia, lo è e lo è stato un po meno in Italia, dove abbiamo invece seguito e incentivato altri obiettivi. A Cassina le piste ciclabili non se le è inventate Cassina Domani, sono una realtà (a tratti frammentaria) inserite bene nel contesto urbano, che hanno una loro logica e che, nella maggior parte dei casi, sono utilizzate dai cassinesi. Le piste ciclabili sono ramificate su tante e importanti arterie stradali di Cassina, sempre affiancate e integrate alla realtà che quelle arterie condividono con gli attraversamenti automobilistici. Questo è un primo importante aspetto di cui tener conto: non si è visto, fino ad ora a Cassina un piano di una ciclabile che impedisce di fatto il passaggio delle auto, laddove questo stesso passaggio è reputato irrinunciabile. Un passaggio reputato irrinunciabile non solo dai commercianti e dai residenti della zona, ma da tutti quelli che utilizzano quella strada per raggiungere il solo mezzo pubblico che ci collega con la Città, la Metropolitana. Questo è il secondo aspetto che dobbiamo tener presente quando parliamo del Piano del Centro: fare un senso unico verso nord sull'asse Matteotti/Papa Giovanni XXIII e di conseguenza impedire il passaggio verso sud con una pista ciclabile di fatto crea un disagio non indifferente e lo crea perché il raggiungimento della zona sud del paese sarebbe dirottato principalmente su due strade già oggi problematiche e densamente congestionate, Via Donatori del Sangue e Via Vittorio Veneto-Colombirolo. 
La logica dice questo e su questo già l'Amministrazione Comunale sta lavorando, prevedendo (e realizzando) una rotatoria al Ponte del Colombirolo e prevedendo una nuova strada parallela alla Via Roma, due interventi tra l'altro utili al di la della previsione di nuova viabilità in centro. 
Il disagio a chi il centro lo vive e a chi in centro ci vive, non può essere banalizzato. Non possiamo permetterci di nascondere sotto il tappeto la reazione di chi, a prescindere dal credo politico, si è schierato contro questo piano. E sono tanti, lo sappiamo. Tanti mossi fondamentalmente da un sentimento di paura. Paura per le conseguenze che la nuova viabilità potrebbe avere sulla propria attività lavorativa, paura per i disagi sugli spostamenti, paura del nuovo. Si perché c'è anche questo. Il nuovo fa paura, quasi sempre. Forse, più che di avversità al Piano, dovremmo parlare di una comunità, la nostra cassinese, non ancora pronta per un cambiamento che comunque lo si guardi e seppur mosso da sani e augurabili principi, incute timore. Cosa deve fare la politica, qual è il ruolo di chi amministra di fronte a un sentimento di contrarietà e di paura? Be, penso che non ci siano molte alternative, se non quella di prenderne atto, fare un passo indietro e gettare le basi per preparare la cittadinanza a un cambiamento cosi radicale. Non siamo ancora pronti a stravolgere le nostre abitudini in nome di un progetto che ha delle finalità oggettivamente di buon senso? Non siamo disposti a mettere a rischio il lavoro e la comodità per dare il via a una scommessa e a una idea nuova di viabilità? Se cosi è, fermiamoci (lo dico a noi amministratori). Fermiamoci, congeliamo questo progetto e proviamo a ragionare al contrario. Ad esempio facendo ciò che ci chiede la cittadinanza a cominciare da una vera riqualificazione del Centro, dei portici, della Piazza della Metropolitana, del verde, delle strade e dei marcialiedi, dell'illuminazione pubblica. Ecco, forse a quel punto, una volta riqualificato il centro, diventerà anche più gradevole viverlo fino in fondo.

mercoledì 25 novembre 2015

Le iniziative utili oltrepassano le differenze politiche

Votata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi nella seduta del 23-11-2015 una Mozione presentata dai gruppi di opposizione che chiedeva di prendere in gestione un tratto di strada che collega la nuova bretella SP 121 dir, la nuova strada Provinciale da poco inaugurata che si trova a ovest della Zona industriale di Camporicco, al confine con il Comune di Cernusco sul Naviglio e la Via Galileo Galilei. Un tratto di strada breve, molto breve, rimasto inutilizzato inspiegabilmente e ad oggi bloccato da due new jersey in cemento armato posizionati alla fine di Via Galilei che di fatto ne impediscono l'utilizzo. Questo "blocco" impedisce l'attraversamento della Via da e per la Zona industriale a tutti quei mezzi (e sono tanti) che ogni giorno devono raggiungere il comparto produttivo/industriale di Cassina de Pecchi limitando gli enormi vantaggi sul traffico che invece la nuova SP 121 dir sta portando dalla sua apertura. Non solo, perchè "l'inutilizzo" di una strada pronta sta creando anche una situazione di abbandono e di degrado, che si evidenzia con l'abbandono nella parte finale di Via Galileo Galilei di rifiuti di ogni genere. 
Agevole e conveniente per gli spostamenti nord/sud, la SP 121 dir collega direttamente la ex SS 11 (la Ex SS Padana Superiore) e la nuova SP 103 (Cassanese), sgravando di traffico le vie del nostro Comune. Per introdurre ulteriori benefici, sopratutto alla Zona intorno a Via Don Verderio, manca l'apertura di Via Galilei, che ci auguriamo possa arrivare presto anche grazie alla nostra Mozione. 
L'emendamento proposto dalla maggioranza e adottato dal Consiglio Comunale recita cosi: 
"Impegnano il Sindaco e la Giunta alla presa in carica del tratto di strada di collegamento tra la Via Galileo Galilei con la nuova 121 dir; di continuare la definizione delle trattative riguardanti i seguenti tratti di strada: o strada bianca Cascina Fogliana, o prolungamento Via XXV Aprile/nuova Cassanese, o Antica Cassanese, per le quali si rende necessario un ulteriore approfondimento istituzionale con la necessaria preenza del Comune di Cassina de Pecchial fine di arrivare alla conclusione definitiva di tale situazione".

domenica 22 novembre 2015

Cambiamo rotta a cominciare dai Diritti. A Cassina ci proviamo.

Questa sera in Consiglio Comunale il gruppo di maggioranza "Cassina Domani" propone una Mozione per stimolare una legiferazione sulle "Unioni Civili". Un argomento di stretta attualità e di grande impatto mediatico che impegna da tempo l'opinione pubblica. 
Intanto, mi sembra doveroso un chiarimento sui contenuti della Mozione, anche a fronte di alcuni commenti letti quà e là, che non corrispondono agli obiettivi reali che si pone il centrosinistra cassinese e che la maggioranza vuole portare all'attenzione del Consiglio Comunale, in questo primo passaggio "istituzionale". La Mozione chiede sostanzialmente al Sindaco di farsi promotore verso gli organi competenti di una iniziativa tesa ad abbreviare i tempi parlamentari sul tema e contestualmente chiede l'istituzione di uno strumento Comunale dove far confluire la registrazione sia delle Unioni Civili, sia dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero. 

Un atto che serve ad aprire una discussione e un confronto anche a Cassina de Pecchi, come avvenuto in altri Comuni e parallelo a ciò che si sta discutendo in Parlamento. Del resto è proprio il vuoto legislativo attuale che rende difficile la gestione a livello comunale di una tematica cosi importante che riguarda direttamente la vita delle persone. Il Governo e il Presidente del Consiglio più volte si sono spesi garantendo una Legge ed esprimendo la volontà chiara di aprire una nuova stagione di Diritti anche nel nostro Paese. Nei fatti è cosi, perchè c'è un Disegno di Legge, venuto alla luce proprio in questa legislatura, la cosi detta "Cirinna bis", che ha attraversato (e sta attraversando) una travagliata gestazione proprio per le diversità di vedute dettate (purtroppo) dalla lettura ideologica che si è data e che si continua a dare a un argomento che invece di ideologico non dovrebbe avere niente.
Il tema controverso e che più di ogni altro ostacola il percorso del DDL Cirinnà (per chi fosse interessato ad approfondire, rimando al seguente link dove trovate il testo integrale del DDL:http://www.repubblica.it/politica/2015/10/14/news/unioni_civili_ecco_il_testo_della_proposta_cirinna_bis-125061446/) è quello chiamato "stepchild adoption", ovvero l'adozione da parte della coppia del figlio o dei figli biologici di uno dei due partner, che il DDL appunto prevede anche per le Unioni Civili. Per il resto, il Disegno di Legge in discussione, non fa altro che allineare l'Italia al resto d'Europa, che nella stragrande maggioranza dei casi prevede il riconoscimento delle Unioni Civili. I continui "stop and go" parlamentari fanno ricadere sui Comuni "una responsabilità" che invece dovrebbe stare in campo a una legislazione nazionale, anche se sono e siamo fiduciosi: i tempi sono maturi, per l'Italia è arrivato il momento di fare un passo in avanti e lo faremo. 

Intanto sul piatto abbiamo questa Mozione: è chiaro che la nostra Mozione è solo l'inizio di un percorso. Tutto comincia da qui, da un atto formale di peso che da gambe a una volontà politica che è insita nel nostro Dna: ampliare la platea dei Diritti, in una Società che è cambiata e che continua ad evolversi, a migliorarsi,a progredire sotto tanti punti di vista ma che di contro su molto ancora è rimasta all'età della pietra. Basti pensare che sono solo nove (con l'Italia) i Paesi che nell'Unione Europea non hanno ancora legiferato in tal senso. Eppure cè una sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che condanna l'Italia per non prevedere nessuna forma di riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, datata 21 Luglio 2015. Eppure la Corte Suprema degli Stati Uniti a Giugno di quest'anno ha stabilito che il matrimonio tra omosessuali è un Diritto Costituzionale in tutti gli Stati. Eppure è cosi. Noi, nel nostro piccolo, a Cassina ci proviamo: cambiamo rotta a cominciare dai Diritti.

martedì 17 novembre 2015

A Cassina una fiaccolata per dire NO al terrorismo

Perchè non aver paura e perchè reagire al terrorismo che ancora una volta si è abbattuto sul mondo libero? Non potrebbe spiegarlo meglio Michele Serra, nel suo appuntamento quotidiano con "l'Amaca". Questa che riporto è di due giorni fa, del 15/11/2015.
"Parigi è sopravvissuta all'occupazione nazista, sopravviverà alle incursioni jihadiste. C'è una invincibile inerzia, nella Libertà, che è perfino più forte della forza militare. La Libertà non è più un'idea, ormai: lo è stata nei lunghi secoli della sua laboriosa, contrastata definizione, ma ormai è diventata un istinto, è scritta nel nostro Dna. Significa che la gente considera naturale divertirsi, ballare, mangiare al ristorante, bere alcolici, camminare per strada, fare musica, fare sesso, leggere i libri che vuole, non leggere i libri che non vuole, usare le parole che preferisce per dire quello che ama dire. E' un nemico, la Libertà, che il jihadismo non può neanche immaginare di sconfiggere. Chiunque ci abbia provato, almeno negli ultimi due secoli, ha vinto qualche battaglia ma alla fine ha perduto la guerra. 
Si capisce che Parigi sia odiata tanto quanto New York, nella guerra mondiale dichiarata dal jihadismo alla Libertà di tutte le persone (anche delle perone musulmane). Sono le due città che incarnano al livello massimo il cosmopolitismo brulicante, la febbrile promiscuità tra culture e dunque il primato culturale dell'Occidente, che quella promiscuità non teme e anzi promuove. Per non dire della Libertà delle donne, che è la più odiata, la più temuta, la più irreversibile di tutte le Libertà. Della nostra incolumità possiamo dubitare, di qui in poi. Della vittoria della Libertà, mai".

Venerdi 20/11, alle 18:30, in Piazza della Metropolitana, ci troviamo per riaffermare questi principi, in una marcia di pace e di amore, che contrastano e vincono sempre sull'odio e sulla follia. 

giovedì 5 novembre 2015

Qualcosa di utile e concreto. I dati sul Bando per il Lavoro Accessorio a sei mesi di distanza.

Qualche mese fa comunicai l'entrata in vigore del "Bando per il Lavoro Accessorio" uno strumento adottato dal Comune di Cassina de Pecchi per venire incontro alla persone in difficoltà dal punto di vista lavorativo, disoccupati e inoccupati, in primo luogo.
 
Dopo sei mesi di applicazione, diamo qualche info sull'evoluzione di questo piccolo, ma importante strumento di contrasto alla "crisi" di cui il Comune di Cassina de Pecchi e l'Assessorato alle Politiche Sociali, in particolar modo, ha adottato.
 
Da maggio 2015 sono state presentate n. 20 domande di cui solo n. 13 sono state inserite in graduatoria perchè complete della documentazione richiesta  (per le altre 7 domande, 4 di queste non erano idonee in quanto nel nucleo familiare di appartenenza sono presenti altri familiari che lavorano e per le altre 3 è stata richiesta l'attestazione ISEE mancante al momento della presentazione della domanda e non è mai stata consegnata).
 
A tutt'oggi sono state chiamate per svolgimento di lavoro accessorio n. 5 persone, di cui:
 
n. 2 persone per pulizie straordinarie ludoteca (7 ore + 6 ore)
n. 2 persone per festa dell'autunno  (4 ore + 4 ore)
n. 1 persona per pulizie area esterna spazio cultura verdi Piazza Europa (2 ore). Per quest'ultima necessità si pensa di proseguire per 2 ore settimanali per tutta la durata di UNIVERSITA' 2000 - fino a maggio 2016 - dando la possibilità a più persone di alternarsi).
 
Ricordo che i criteri per l'ammissibilità al Bando sono contenuti a questo link del sito Web del Comune di Cassina de Pecchi: http://www.cassinadepecchi.gov.it/2015618105618.html.
 
La politica è quella di continuare su questa strada affiancando al Bando tutto ciò che è possibile fare e che rientra nelle competenze dell'Ente per arginare, per quel che possiamo, la crisi lavorativa, che ancora è forte nonostante la ripresa economica del Paese a cui stiamo assistendo fiduciosi.