sabato 18 luglio 2020

Trasparenti, ma un poco alla volta

Lo dico per davvero, l'Amministrazione Comunale a traino lega non finisce di stupirmi. 

Quando credi che ha chiuso un capitolo gestito goffamente (la comunicazione istituzionale, per esempio o l'aumento al massimo consentito delle Tasse) te ne ritrovi subito un altro gestito anche peggio. 

Hanno passato 5 anni da opposizione ad accusare il centrosinistra di scarsa partecipazione e trasparenza e "solo" dopo 13 mesi dal loro insediamento, dicono finalmente che daranno spazio ai privati (in perfetto lega style) in un luogo che doveva essere invece di tutti e per tutti. Scopriamo così, in una sera di metà Luglio, in un aula consiliare praticamente deserta, che la "Casa della Salute" diventerà la "Casa della Salute di chi potrà permetterselo" perché la realizzazione pubblica (come pensata dalla precedente Amministrazione) passerà a gestione privata ma "a prezzi convenzionati per i Cassinesi". 

Per 13 mesi non hanno detto nulla di nulla, se non qualche articoletto sui giornali privo di contenuti ma colmo di annunci e come se nulla fosse, a Luglio inoltrato, durante una Commissione Urbanistica (la prima da 13 mesi) di cui non hanno dato informazione, ci vengono a raccontare che la Guardia di Finanza non si farà nella ex Scuola che invece diventerà sede del "nuovo Comune" (con il rischio che la GDF scelga un altra sistemazione in un altro Comune); che per riqualificare il Centro Paese si spendevano troppo soldi (ditelo a tutti quelli che vivono e lavorano in uno dei centri più brutti, sporchi e vetusti della provincia di Milano) e infatti il comune se ne va nella ex scuola; che parte di quei soldi andranno a Sant'Agata (senza dirci come, dove e quando); che un Parco Giochi al fianco di una area commerciale (frequentato pertanto da famiglie) è "contro il buon senso". Non so dove abbiano vissuto gli attuali Amministratori negli ultimi 30 anni (alcuni, certamente, Cassina non la conoscono proprio), ma tutti i parchi gioco di Cassina de Pecchi stanno in mezzo alle strade, alcuni a ridosso delle strade più frequentate in Paese (Via Andromeda, Via Gramsci, Via Volta/Via Papa Giovanni XXIII), alcuni addirittura stanno in mezzo alle strade senza protezione alcuna (Via XXV Aprile)...eppure di fianco all'Iperal (lo stesso Iperal che sarebbe stata la "mazzata al commercio locale" da opposizione e che subito dopo il voto è diventato un posto talmente bello da farci iniziative istituzionali) non è buon senso.

In tutto questo "dire e non dire" c'è un grande assente, la partecipazione dei Cittadini e dei rappresentanti dei Cittadini, che sono stati esclusi da tutte le scelte principali che riguardano il cambio di destinazione della parte pubblica di Nokia. Hanno fatto la medesima cosa con l'ingresso in ATES (illuminazione pubblica); e così i buoni propositi scritti nero su bianco nel programma elettorale della lega, si sciolgono come neve al sole in pieno Luglio.

Ovviamente anche per alzare le tasse non lo hanno detto a nessuno, ma lì è facile capirne il perché. Diciamo che sono trasparenti a loro modo. E si sa, ognuno ha il suo modo di essere trasparente. Ad essere sinceri, dopo 5 anni di estenuanti accuse, mi aspettavo assemblee pubbliche (anche in streaming) ogni quarto d'ora. Mi aspettavo pagine e pagine di rendicontazione giornaliera. Mi aspettavo gli Amministratori in Piazza a ogni incrocio per parlarci di tutto ciò che viene fatto. Mai mi sarei aspettato la trasparenza un poco alla volta. Ma ci faremo l'abitudine è il loro momento. Poco poco, le cose le dicono. E noi aspettiamo sereni. 

A proposito, abbiamo saputo che non sono ancora pronti per aprire la Scuola a Settembre: lo abbiamo saputo da tutti, tranne che dal nostro Comune...e la Trasparenza "un poco alla volta" continua (qui ilhil comunicato in merito: //m.facebook.com/pdcassina/photos/a.514415678673853/3033876970061032/?type=3&source=48)

lunedì 29 giugno 2020

Il "Fine" e i "mezzi". Ancora sull'Illuminazione Pubblica.

Sarebbe fin troppo facile, adesso, con questo POST, parlarvi della vergognosa situazione del verde pubblico che Cassina de Pecchi sta vivendo in questi giorni.

Sarebbe troppo semplice, adesso, ricordarvi il tremendo ritardo con cui si è lasciato incancrenire la questione "Centri Estivi" con il risultato che siamo tra i pochi (forse l'unico) Comune a non aver fatto partire i Centri Estivi il 15 Giugno.

Sarebbe una passeggiata parlarvi del solo Comune con la Biblioteca Civica chiusa fino al 23 Giugno, del solo Comune con la Piscina di cui ancora oggi non si nulla, del solo Comune con il Centro del Riuso ancora chiuso, del solo Comune che non comunica ai suoi Cittadini notizie fondamentali, come ad esempio i fondi per le Associazioni Sportive, mentre non mancano i soliti e ripetuti POST fatti di selfie a non finire.

Sarebbe facile, non lo faccio. Lascio giudicare ai Cittadini, che hanno occhi e testa per farlo.

Vi parlo, oggi, dopo uno stop di qualche settimana, di obiettivi e mezzi per raggiungerli. 

Vi parlo ancora, di Illuminazione Pubblica, riprendendo l'ultimo articolo de 12 Giugno scorso, perchè il tema è di quelli seri.  

E, dunque, secondo voi, il fine giustifica i mezzi? 
In linea di massima mi sentirei di rispondere si. Dipende però da qual è il mezzo e soprattutto da qual è il fine. 

L'obiettivo, il fine, a Cassina de Pecchi, per troppo tempo e per tante, troppe Amministrazioni, è quello di rendere più illuminato il Paese, che è buio, più buio di tanti altri Paesi qui intorno. Ci hanno provato in tanti, in tante legislature, ma il risultato, per un motivo o per un altro, non si è mai discostato dalla condizione di "buio cronico" che attanaglia strade, piazze, parchi cittadini, più o meno 365 giorni all'anno. E, quando la luce c'è, spesso e volentieri i guasti ripetuti fanno tornare il maledetto buio. 

Per risolvere questo annoso problema e per far risparmiare i Cittadini, il Sindaco e l'attuale Amministrazione, dopo aver affossato il "Bando Lumen" (vinto nel Novembre 2018 dal Comune di Cassina de Pecchi insieme ad altri 27 tra Comuni, Province e Comunità Montane) Lunedì 15 Giugno in Consiglio Comunale, hanno dato il via all'iter per l'ingresso del Comune di Cassina de Pecchi in ATES, Società in house providing con sede in Trezzo sull'Adda, scegliendo una strada che, stando sempre alle dichiarazioni del Sindaco, comparata con la sola altra in essere (Bando Lumen) è migliore. 

Non so se volutamente o meno, ma abilmente, molto abilmente, gli Assessori chiamati a presentare il punto 3 all'Odg del "Consiglio Comunale" ovvero "Acquisto quota partecipazione in ATES" hanno dedicato 3/4 della discussione a parlare di impianti di illuminazione, di lampadine, hanno messo lì numeri e cifre, hanno presentato il progetto diluito in 17 anni, hanno parlato di risparmio, di efficientamento, di riqualificazione di una rete (la nostra) vetusta. Hanno anche, gli Assessori, sottolineato le "chicche" del progetto, giusto per attirare l'attenzione, come i cannoni che sparano le immagini sui muri e le luminarie per Natale. Ma l'abilità (voluta o meno) degli Assessori, è durata fino a Consiglio Comunale inoltrato, quando è emerso che le lucine per Natale e i cannoni con le immagini, non sono quello che è stato votato dalla sola maggioranza (con i voti contrari di 2 gruppi di minoranza e 1 astensione di un altro gruppo). Ad essere votato è stato l'acquisto di una quota di capitale sociale di ATES (8000 euro) ovvero l'inizio di un legame profondo, un legame a doppio filo, per 17 anni, tra Cassina de Pecchi e una Società partecipata da capitale pubblico.

È ancora troppo presto per poter dire se il fine (riqualificare l'illuminazione pubblica in Paese) giustifichi il mezzo (il legame per 17 anni a una Società pubblica), soprattutto è ancora troppo presto per dire se il "mezzo Ates" è migliore del "mezzo Bando Lumen". Non ho nessun preconcetto, anzi sono molto curioso della prossima seduta di Consiglio dove si entrerà nel dettaglio.

Alcune considerazioni però le possiamo fare anche subito, basandoci su quanto ascoltato in Consiglio Comunale e quanto ho vissuto in prima persona, da Consigliere Comunale per 5 anni.

1 - Intanto, una prima evidente differenza, molto di sostanza: il Bando Lumen, seppur con il suo iter complicato, era ed è un Bando Pubblico con fondi europei e dopo che lo stesso Bando fu fermato in attesa di una sentenza del TAR, Cassina risulta essere tra i beneficiari. Soldi pubblici per finanziare progetti di innovazione degli impianti di pubblica illuminazione attraverso l’introduzione di tecnologie volte al risparmio energetico. Questo era e questo è, un finanziamento puro. 

L'ingresso in Ates, è tutta un altra faccenda. 

Complessa, dal punto di vista legislativo e giuridico: che cosa siano le "Società Pubbliche in house" e quali siano le loro funzioni e la loro storia nel nostro Paese, non puoi sintetizzarle in un Post. E forse nemmeno in un Consiglio Comunale, durato poco più di due ore. Quale sia la natura, la solidità finanziaria ed economica, le capacità di rispondere alle esigenze e i termini del rapporto con un Ente, non puoi esaurirli in quattro righe. Quali sono gli strumenti di controllo? Di verifica? Di garanzia per Cassina de Pecchi? L'Amministrazione ha sostenuto che tutti questi passaggi sono stati valutati, ma come possiamo esprimerci se nulla è stato reso pubblico? Hanno parlato per 1.30h di pali e di luci, non delle valutazioni tecniche-politiche-amministrative sull'ingresso in ATES.

2 - Gli Assessori chiamati a spiegare il punto, ci hanno detto che il legame profondo di 17 anni, si traduce nell'efficentamento energetico che verrà realizzato nei primi due anni, mentre nei 15 anni restanti restituiremo l'investimento e risparmieremo rispetto a quanto oggi il Comune spende tra canone + manutenzione straordinaria / ordinaria una quota di 259000 euro, ovvero una media di 15000 euro annui (eccezion fatta per i primi due anni, dove il risparmio, sempre secondo le cifre esposte, sarà maggiore rispetto ai 15000 euro di medi). E' utile sapere che, come vi avevo già anticipato nel POST del 12 Giugno, 1 anno di risparmio "stimato" ce lo siamo già utilizzato con la Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 per la "prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl" e quindi per affidare (a pagamento) a un soggetto esterno al Comune un servizio di assistenza all'ingresso di Cassina de Pecchi in ATES. 

3 - Il Bando Lumen finanzia 28 Progetti di 125 Comuni lombardi con oltre 36 milioni di euro di investimento. ATES, conta di 17 Comuni Soci e ha sottoscritto 6 contratti di manutenzione dell'illuminazione pubblica con 6 Comuni, tutti più piccoli di Cassina de Pecchi, l'ultimo contratto, in ordine di tempo, risale all'Ottobre 2017.2

A fronte di tutto ciò, che valutazioni sono state fatte? Cosa ci fa dire che entrare in Ates è meglio di ogni altra strada e soprattutto perché non esplicitare al Consiglio le valutazioni fatte?

Per ora vi lascio con le considerazioni qui sopra. Riprenderò il tema, proprio perchè riguarda concretamente la vita quotidiana in Paese.

venerdì 12 giugno 2020

Illuminazione Pubblica, si cambia. Ma nessuno lo sà.

A Cassina de Pecchi sembra essere diventato più semplice imbattersi in un esperto di qualche cosa (che, pagato dalla collettività, fa consulenza per i più disparati argomenti) piuttosto che semplici risposte sulla vita quotidiana di noi tutti: siamo quasi a metà Giugno e ancora, ahinoi, non si sa nulla sui Centri Estivi (in altri Comuni già partiti) e non sappiamo nemmeno come la nostra Amministrazione Comunale ha pensato di organizzare gli spazi scolastici per Settembre. 

Mentre decine di Famiglie cominciano a spazientirsi e a reclamare una maggiore attenzione sul tema, le consulenze proliferano e le Tasse pure. Aumentano le Tasse (dal 30 Maggio, per scelta politica dell'attuale Amministrazione) ma i Servizi, quelli essenziali in questo periodo (come i centri estivi, appunto) non sappiamo che fine abbiano fatto (o meglio, in Consiglio Comunale hanno detto che stanno lavorando a una soluzione, che forse arriverà o forse no). Ma, se da una parte c'è carenza di risposte, se da una parte vengono accantonati uno dopo l'altro i progetti, dall'altra scopriamo che si lavora sodo sul fronte "spese". 

Hanno affossato il Bando Lumen che, secondo l'Amministrazione Comunale di cui ho fatto parte, sarebbe servito per riqualificare l'illuminazione pubblica in Paese, per un "vedremo" molto fumoso, per nulla spiegato, ma che, spulciando gli atti, abbiamo capito cosa sia. Lo abbiamo capito noi, perché nonostante le 101 righe del comunicato dell'esperto di comunicazione, non era chiaro nulla.

Abbandoniamo il bando Lumen (dopo che il medesimo ha avuto diversi passaggi negli anni precedenti) per acquistare una quota di partecipazione in ATES Srl per affidare il servizio di illuminazione pubblica (punto 3 all'ODG del prossimo Consiglio Comunale previsto per il 15 Giugno). 

ATES è una Società Pubblica in house di Energia e Servizi che nasce con la gestione calore e che oggi si occupa anche di illuminazione pubblica per conto dei Comuni Soci. Conosco poco ATES, non mi sbilancio in commenti azzardati, quel che ho appurato, attraverso una banale ricerca su Internet, è che i Comuni associati ad ATES per la gestione dell'illuminazione pubblica sono 6, Trezzo sull'Adda (dal 2011), Pozzo d'Adda, Vaprio d'Adda e Orio al Serio (dal 2014), Canonica d'Adda (dal 2015) e Cambiago (dal 2017). Forse un pò pochini, forse un pò troppo in là nel tempo l'adesione dell'ultimo Comune (2017)...forse, troppo presto poterlo dire e senza riscontro, sarebbe difficile farlo. È prematuro che lo dica io, che sono un semplice Cittadino, ma prematuro lo è anche per la nostra Amministrazione Comunale che, nonostante l'affidamento già deciso il 22 Gennaio 2020 con Delibera Numero 6 oggi, con Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 (quindi precedente al Consiglio Comunale del 15 Giugno) affida (ancora) una "prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl" a un altra Società esterna al nostro Comune, "Aries & Partners" per 18300 euro in quanto "all’interno dell’Ente non esistono figure con adeguata professionalità, per lo svolgimento delle attività in argomento e pertanto si rende necessario procedere all’individuazione di un operatore economico esterno, cui affidare l'incarico".

Non giudico la scelta operata, come detto prima, sono pochi gli elementi per valutare se la scelta è quella giusta. Posso solo "fidarmi" degli attuali Amministratori (e al momento non ho elementi per metterne in dubbio l'operato). Giudico però tutto il resto. 

1) affossano il Bando Lumen (che ripeto, ha avuto passaggi plurimi pubblici alla luce del sole durante la passata legislatura) per un "vedremo";

2) non dicono nulla, anche se la prima Delibera di affidamento in house del Servizio di illuminazione pubblica (numero 6) risale al 22 Gennaio 2020;

3) 5 mesi dopo aver approvato in Giunta la Delibera numero 6, il 5 Maggio 2020 pubblicano sui Social un Comunicato generico sull'efficientamento energetico (qui il comunicato: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3691262540945772&id=1082532045152181) di 101 righe senza citare mai ATES, senza citare la Delibera Numero 6, senza spiegare il nuovo progetto, senza spiegarne i pregi rispetto a quello precedente;

4) 6 mesi dopo aver approvato in Giunta la Delibera numero 6, determinano la spesa di 18300 euro per un servizio di assistenza tecnico-amministrativa per valutare i rapporti tra il Comune e la Società con cui 6 mesi prima avevano deciso di affidare un Servizio.

Insomma, parrebbe proprio che gli attuali Amministratori, qualche problemino di "trasparenza e partecipazione" lo abbiano anche loro (che poi sono gli stessi che accusavano noi di nascondere le scelte importanti). A Pagina 2, punto 2 del programma elettorale della coalizione leghista, testuale "coinvolgimento dei cittadini nelle principali scelte dell'Amministrazione". Ecco, appunto, la prima scelta importante (dopo un anno di govern) è relegata a pochi addetti ai lavori.








domenica 31 maggio 2020

Quindi, la lega ha aumentato le TASSE. Capitolo Secondo.

Il Capitolo Secondo sul Bilancio che vi avevo annunciato solo qualche ora fa, si traduce in una frase semplice e non felice per Cassina de Pecchi: l'azione unitaria delle minoranze, in Consiglio Comunale, non è andata a buon fine.

La maggioranza giallo - leghista, ieri Sabato 30 Maggio, non ha accettato la proposta dei gruppi di opposizione, bocciando la richiesta di ritiro del Bilancio Previsionale per valutare con il tempo dovuto, 6 proposte pratiche e concrete alternative all'aumento al massimo consentito dell'IRPEF.

I cassinesi dunque subiscono per scelta dell'attuale Amministrazione Comunale un +0.2 % dell' addizionale IRPEF direttamente in busta paga. 

E questo, nonostante l'apertura dell'Assessore al Bilancio che meno di 10 giorni fa aveva annunciato la disponibilità a valutare idee e suggerimenti diversi dal segno più davanti all'IRPEF. 

Ma, i 6 punti non sono nemmeno stati presi in considerazione, non sono stati discussi o valutati e l'intero impianto della proposta, che prevedeva il ritiro del punto e l'analisi delle 6 proposte, bocciato senza appello.

Per informazione, riporto i 6 punti e lascio a voi ogni ragionamento in merito.

- Considerato che nei mesi di marzo e aprile sono rimasti chiusi gli edifici scolastici, gli impianti sportivi comunali, la Biblioteca, la Ludoteca, il CAG, e la Cooperativa Il Germoglio, i costi del riscaldamento risulteranno inferiori rispetto alle previsioni di Bilancio per un risparmio di 36.450 euro (15%della spesa prevista) sui capitoli di spesa 0210, 0205, 0197, 0113, 0110, 0112, 0111, 2459, 2322.
- L’organizzazione di eventi pubblici non è compatibile con l’attuale situazione sanitaria e possiamo risparmiare i 20.000 euro di spese previste nel capitolo di spesa 2545;
- Siamo ormai nel mese di giugno e finora non risultano impegni di spesa sui seguenti capitoli:
- 1125 manutenzione edili di edifici pubblici per una previsione di spesa di 65.000 euro
- 1120 manutenzione elettriche e idrauliche di edifici pubblici per una previsione di spesa di 60.000 euro
Possiamo realisticamente pensare che da qui alla fine dell’anno si spenda non più del 40% delle spese previste a bilancio per un risparmio di 75.000 euro;
- Il capitolo 2660, manutenzione strade e neve, presenta un impegno di spesa di circa 39.000 euro, a questo punto della stagione possiamo stralciare la somma rimanente nella previsione e generare un risparmio di 11.000 euro;
- I finanziamenti regionali che verranno utilizzati per effettuare lavori di manutenzione straordinarie sugli edifici pubblici, già inseriti nel piano delle opere pubbliche, ci permetterebbero di stralciare le spese previste nel capitolo 1145, Manutenzione Patrimonio, per un risparmio di 75.000 euro;
- Considerato che, a causa delle difficoltà legate al disavanzo tecnico, sono state bloccate le assunzioni di personale operativo indispensabile per le seguenti aree: Ufficio Tecnico, Finanze e Polizia Locale, riteniamo che sia un atto responsabile e dovuto rinunciare al Personale precario di Staff del Sindaco per i prossimi sei mesi, risparmiando circa 16.000 euro di retribuzione, oneri e IRAP.

Una maggioranza, dunque, sorda anche solo ad affrontare nel merito le proposte che avrebbero contenuto la pressione fiscale locale. 

Ai lettori ogni commento.





giovedì 28 maggio 2020

Tasse su, Progetti giù. La politica del "vedremo". Capitolo Primo.

Dopo due mesi in cui la politica locale si è divisa tra chi ha scelto le apparizioni a tutti i costi e chi nonostante le differenze che rimangono tutte intatte, ha cercato di portare il proprio contributo per superare la crisi sanitaria che ha colpito duro anche la nostra Comunità (e non ne siamo ancora fuori), dopo due mesi dunque di lockdown politico-amministrativo più o meno diffuso (interrotto solo dalle ripetute ed estenuanti esternazioni dei soliti selfie&sorrisi fotocopia) come una doccia fredda due notizie, date in pasto all'opinione pubblica attraverso il solito metodo del solito comunicato stampa redatto dal solito esperto di comunicazione (che fa tanto propaganda, e poca comunicazione).

L'affossamento del Bando Lumen e l'innalzamento delle Tasse.

Due notizie molto simili tra loro, due mazzate per tutti. 

Il Comune di Cassina de Pecchi, tramite le Delibere 107 e 109 rinuncia al solo progetto intentato dalla precedente Amministrazione Comunale per riqualificare l'illuminazione pubblica in cambio di un "vedremo". Già perchè nonostante le parole ben piazzate nel lungo, anzi lunghissimo comunicato (101 righe) quel che rimane in sostanza è che si rinuncia a un Bando per qualcosa di cui non ci è dato sapere. Una rinuncia preventiva, insomma, un pò come l'altra mazzata epocale, quella in Nokia di cui nessuno più parla, ma che rimane lì tutta intatta (rinuncia alla Casa della Salute, rinuncia alla Guardia di Finanza, rinuncia alla riqualificazione del Centro Paese, rinuncia alla riqualificazione della ex Scuola di Via Roma in cambio di un altro "vedremo"). 

Ebbene, a fronte di due bei "vedremo", una certezza, che spunta così all'improvviso come se nulla fosse successo a lavoratori, pensionati, commercianti, autonomi, famiglie di Cassina de Pecchi a causa del Covid, che vedranno l'aumento dell'addizionale IRPEF comunale al massimo consentito per scelta di questa Amministrazione. 

Lo annunciano su facebook, senza rispondere poi alle incazzature varie spuntate sempre su facebook dopo quel POST: si passa dall'attuale 0.6% allo 0.8%. 

Il motivo che secondo gli Amministratori giustifica l'innalzamento delle TASSE ci fa ripiombare a tre mesi fa, quando passarono (gli Amministratori) una normale settimana "da pura", a causa della "bomba bilancio" su cui si sono smentiti almeno tre volte in sette giorni e su cui ancora non hanno le idee chiare. Si parla prima di errore politico e di danno erariale, poi fanno marcia indietro limando il comunicato lacrime e sangue, poi arriva il pronunciamento della Corte dei Conti che esclude qualsiasi danno erariale, poi intervengono Assessori a casaccio per dire "si è vero non c'è dolo, però..." smentendo il loro stesso Sindaco. Poi, ancora, nell'Assemblea Pubblica con le domande da casa (ultimo capitolo della settimana di fuoco) il "tecnico esperto" ingaggiato da Lega&C per scrivere il Bilancio Previsionale (chissà perché, pensavo che i Cassinesi avessero votato una coalizione per Governare) dice che "qualsiasi Amministrazione" a sottolineare che non vi è responsabilità politica. 

Ma, alla lega e all'Amministrazione, non basta. Forse, addirittura non piacciono nemmeno le parole del tecnico esperto, che appunto di mestiere fa il tecnico e non il politico e dice le cose per quel che sono: qualsiasi Amministrazione vuol dire qualsiasi Amministrazione. E che i Servizi non saranno toccati. Il contrario esatto di quanto annunciato il 12 Febbraio dalla politica (dalla politica che Governa, chiaramente). Poi c'è stato il Covid e tutto si è fermato, fino a settimana scorsa, quando sempre non contenti, sempre su facebook, ci dicono che aumentano l'IRPEF allo 0.8 e che "sistemeremo il guaio ma in mano ci rimarrà un pugno di mosche". 

Ora, non so se il tecnico esperto e la politica in Comune si parlino, non è affare mio e nemmeno interessa i Cittadini. Sta di fatto che, ancora, in Commissione Bilancio del 19/2 il tecnico esperto - a differenza di quel che vanno scrivendo in giro alcuni simpatici esponenti di maggioranza - conferma che l'errore è tecnico, ripetuto e certificato. Dice anche che calcolare il bilancio è compito arduo e che anche lui nella vita ha sbagliato, capita. Aggiunge che parlare di Bilanci gonfiati è un errore e che insomma il rimedio è alzare l'IRPEF. Bhe', a me e immagino a tanti Cassinesi, non basta sapere che "capita sbagliare". E, a un primo sguardo ai dati del Bilancio previsionale, mi sembra che ci siano ancora capitoli da limare, sempre meglio che alzare le tasse. Un esempio? L'esperto (ebbene sì, un altro) di comunicazione di cui vi ho parlato più volte alla modica cifra di 24.000 erotti euro all'anno per tre anni. Si, è quello che ci propina post tutti uguali ogni santo giorno (e di cui vi ho parlato nel dettaglio più d'una volta).

Questo è solo il primo capitolo di una vicenda complicata, quella sul previsionale che andrà in votazione Sabato prossimo 30 Maggio. Dopo, solo dopo, il secondo capitolo: li vi parlerò di numeri e prospettive. Intanto, una buona notizia. I gruppi di minoranza, tutti i gruppi di minoranza, presenteranno insieme una proposta concreta (Emendamento) per scongiurare un aumento delle tasse. 

In attesa di Sabato e del Capitolo Secondo che riguarda le tasche dei Cittadini, un piccolo "refresh" dei passaggi che ci hanno portato fino a qui:

La "bomba bilanci gonfiati" e quel che non mi ha convinto, fin dal principio: http://andreaparma.blogspot.com/2020/02/per-i-cittadini-ci-vuole-rispetto.html

Il pronunciamento della Corte dei Conti che smentisce ogni accusa: http://andreaparma.blogspot.com/2020/02/arriva-la-verita-dopo-il-putiferio-lega.html

Assemblea "a distanza" un altro scivolone per la maggioranza: http://andreaparma.blogspot.com/2020/02/assemblea-ristretta-un-altro-scivolone.html

A Sabato.

martedì 12 maggio 2020

Proposte per il Commercio Locale, buone nuove sul Melograno e poi l'AUMENTO delle Tasse

Questa settimana, come ormai da Febbraio, dedico un POST alle nuove proposte che abbiamo presentato quest'oggi in Comune questa volta a sostegno del Commercio locale. 

Nei prossimi giorni arriveranno altre proposte dedicate ad altre realtà del nostro tessuto sociale ed economico, oggi vi parlo di un settore colpito pesantemente dalla crisi sanitaria e che a detta di molti osservatori è potenzialmente tra quelli che più rischiano, in termini di occupazione e di presenza nelle nostre Città. 

Dal 4 Maggio, alcune realtà commerciali hanno ripreso la loro attività, in modalità diversa e in sicurezza, lo abbiano visto anche in Paese, dove alcuni negozi, fortunatamente, hanno rialzato le serrande, dopo due mesi di stop. In altro POST vi avevo parlato della poca informazione che alcuni commercianti hanno lamentato, ed è evidente come, sul commercio locale, non sia sufficiente adeguarsi e aspettare le direttive Regionali e Statali. Serve un interessamento anche della politica locale, che può in una situazione di emergenza come quella che tutti stiamo vivendo, fare la differenza.

Le nostre proposte:

– Possibilità per Bar e Ristoranti di ampliare il plateatico attraverso la concessione di spazi pubblici all'aperto, senza alcuna applicazione della Tosap, per garantire così un maggiore distanziamento sociale ma anche una aumento della capacità di vendita dei medesimi esercizi;
– Congelamento per l'anno 2020/2021 del Tassa Comunale per lo smaltimento dei rifiuti, Tari;
– Liberalizzazione degli orari di apertura di tutte le attività commerciali;
– Lancio di una campagna istituzionale a sostegno del Commercio Locale.

Chiudo con un paio di veloci pensieri su altri argomenti, tutti all'ordine del giorno della fitta agenda politica di queste settimane e di cui vi ho già parlato precedentemente.

Sul Melograno, siamo parzialmente soddisfatti: il Sindaco è andato alla casa di riposo di Via Napoli per "verificare di persona la situazione". Come stavamo chiedendo da inizio crisi sanitaria. E lo chiedavamo semplicemente per un motivo, i comunicati copia&incolla non servono a nulla, come quasi sempre. Serviva e serve in questo frangente "metterci la testa", far diventare la questione RSA di dominio pubblico, strappandola da una faccenda riservata agli addetti ai lavori e rendendola di tutti. L'obiettivo è stato raggiunto in parte e premia anche l'impegno che ci ha messo il PD di Cassina per fare chiarezza su quanto avvenuto tra la mura della struttura: 19 casi positivi, 6 decessi, isolamento dei malati e tamponi che saranno ripetuti nei prossimi giorni. Lo ha scritto il Sindaco nel suo Post odierno, dopo la sua verifica, ne prendiamo atto e chiediamo che la questione possa trovare un posto nel prossimo Consiglio Comunale, cosicché se ne possa discutere e possa diventare ancora più di carattere pubblico. 

Siamo anche soddisfatti per la seconda news della settimana, la ripresa. Avevamo chiesto fin dal 4 Maggio, chiarimenti sulla FASE 2 e anche se non completamente, alcune nostre domande hanno trovato risposta nei fatti. Un piccolo, piccolissimo decalogo su ciò che si può e ciò che non si può fare, negli spazi pubblici, è stato fatto. Piccolo, piccolissimo...sempre meglio del niente precedente. Manca a questo punto, tutto il resto, mancano le informazioni sul Commercio, sulle strutture Pubbliche, sulle Scuole, aspettiamo con ottimismo. Manca anche una vera ripresa delle attività: Città Metropolitana approfitta dello stop forzato per aprire cantieri. Nei Comuni vicini i cantieri non si sono mai fermati. Sarà il caso che anche Cassina si metta in movimento.

Poi, purtroppo, le notizie non buone. 

Con un post lungo, forse troppo, l'Amministrazione Comunale annuncia il blocco del bando Lumen (quello che avrebbe permesso la riqualificazione dell'Illuminazione Pubblica a Cassina) e il Bilancio Previsionale che contiene un AUMENTO delle tasse per i cassinesi. 

Questi argomenti li riprendo nei prossimi giorni. Augurandoci, per il momento, che sia davvero una "fase 2" di ripartenza su tutti i fronti a Cassina de Pecchi.

venerdì 1 maggio 2020

Fase 2 a Cassina, se ci sei batti un colpo

Le domande cominciano a sprecarsi, anche a livello locale, alla vigilia del 4 Maggio.

Si riparte, finalmente. Si riparte, in modo limitato e graduale, in sicurezza (si spera), ma ripartenza sarà e naturalmente sarà necessario farlo con una preparazione che non deve essere lasciata al caso o alla fantasia del singolo.

Le domande si sprecano e girano tutte introno a un tema: come pensa di ripartire il Comune di Cassina de Pecchi? Quali azioni sono state studiate per permettere un inizio in linea con le disposizioni ministeriali? Si è gettato un programma e soprattutto lo si renderà pubblico in modo semplice a tutti i Cittadini? Se ci basiamo sul video messaggio pubblicato ieri dal Sindaco e dai soliti post con cadenza ormai giornaliera, sempre molto improntati alla propaganda spiccia e sempre poco alla concretezza, la risposta è "NI" (ne no, ne si o se volete un no e un si, insieme). 

La "Fase 2" a Cassina de Pechhi non si ferma alla riapertura degli Orti urbani, alla riapertura di qualche parco senza nessuna specifica, alla ripartenza del mercato da Venerdì 8 Maggio (nessuna menzione del mercato di Sant'Agata, perché?). La fase 2 a Cassina de Pecchi deve essere fatta di contenuti veri e di prospettiva.

Presenteremo Lunedì 4 Maggio richieste specifiche, per sapere come intende la nostra Amministrazione affrontare questa fase 2 che al di là dei post e dei video frettolosi che sembrano sempre essere fatti in risposta a solleciti esterni all'Amministrazione, rappresenta un passaggio tanto atteso, quanto delicato. 

Perchè la buona riuscita di questa ripresa graduale delle attività, dipende innanzitutto dai territori e dalla loro capacità di definire bene modalità e controlli, per far rispettare le norme e evitare di fare passi indietro.

Nello specifico, chiederemo:
  • Cosa si intende per "riaprire i parchi pubblici". Non è sufficiente dire che si riapriranno i parchi, serve sapere in che modalità questi dovranno essere usufruiti. Su questo punto, anche grazie alla collaborazione con alcuni genitori che ci hanno sollecitato un interessamento, faremo alcune semplici domande per capire che comportamenti dovranno adottare genitori, ragazzi e familiari che accompagneranno i figli nei parchi;
  • Come si intende far ripartire il commercio locale. Anche su questo aspetto abbiamo avuto segnalazioni e solleciti da alcuni commercianti, per capire nello specifico come e quando riaprire. Abbiamo saputo che i commercianti locali non hanno o hanno poche informazioni in merito dalle autorità competenti: a Segrate è stata fatta informazione attraverso un corso rivolto alla categoria del commercio segratese, qui a Cassina de Pecchi non chiediamo tanto, basterebbe un "decalogo comportamentale", anche per evitare agli esercenti spiacevoli sorprese;
  • Come e se si è studiato un programma di ripartenza per le Scuole a Settembre (distanziamento, utilizzo consapevole degli spazi comuni come la Mensa, i laboratori, le attività di motoria, le uscite didattiche, ecc);
  • Come e se si è studiato un programma di riapertura degli spazi pubblici quali Uffici Comunali, i locali adibiti allo sport e all'associazionismo (palestre, luoghi associativi, strutture di proprietà comunale, ecc);

Al fianco di tutto ciò, rimangono ancora aperti almeno tre capitoli.

1) "Melograno". Come sapete, dopo i tamponi effettuati a metà Aprile, i casi di CoViD19 sono triplicati (da 6 a 18) e nell'ultimo video messaggio del Sindaco si parla di 6 decessi e tamponi a tutti gli ospiti della struttura. Non è sufficiente, non siamo soddisfatti. Il bollettino giornaliero è utile ma il ruolo di un Amministratore pubblico non si ferma ad informare. Per quello ci sono i giornali. Su questo punto abbiamo chiesto a tutti i Capogruppo consiliari (di maggioranza e di minoranza) e al Presidente del Consiglio Comunale un interessamento al fine di far diventare di dominio Istituzionale (e quindi di tutti) l'argomento RSA. Affinchè l'argomento RSA lo si affronti in Consiglio Comunale. Lo avevamo chiesto al Sindaco a inizio Aprile, ma il Sindaco non ha fatto altro che ripeterci le quattro informazioni che erano già note a tutti. Coinvolgiamo, vorremmo coinvolgere, a questo punto, tutte le forze politiche locali con un appello pubblico, vedremo se e chi risponderà facendo proprio l'appello (in settimana pubblicheremo la lettera pubblica del PD inviata al Consiglio Comunale).

2) 500 Mila euro a Cassina de Pecchi da Regione Lombardia. Dopo gli annunci spumeggianti, ancora non sappiamo come intende l'amministrazione investire il suddetto finanziamento (che lo ricordo, è ancora in forma di proposta di Legge di Regione Lombardia, che dovrà passare dal voto del Consiglio Regionale). Avevo proposto di cominciare a ragionarci sopra, nello specifico avevo proposto un investimento sull'efficientamento energetico delle nostre strutture pubbliche,  altre forze politiche avevano avanzato altre proposte. Dopo il POST esilarante, il silenzio. Attendiamo informazioni.

3) 50 Mila euro da Cap Holding al Comune di Cassina de Pecchi, all'interno di una donazione di 8 milioni di euro a tutti i Comuni consorziati. Anche qui il nulla, se non il POST di ringraziamento. Ci dica, l'Amministrazione Comunale, come intende utilizzare questi soldi. 

Non sono questioni di lana caprina, sono questioni che ci riguardano tutti. Perché desideriamo, tutti, rientrare nel mondo del lavoro, riprendere le nostre attività quotidiane, ritornare alla vita Sociale in Paesi in sicurezza e consapevoli. Anche e soprattutto, a Cassina de Pecchi. 

A proposito, Buon 1 Maggio.